Nata a Tokyo. Trascorre la sua infanzia in periferia dove acquisisce familiarità con la natura, tra fiumi e campi, influenzando il suo stile. Durante il terzo anno di scuola media concepisce l'idea di specializzarsi nell'arte. Frequenta una scuola preparatoria dove stringe amicizia con la futura autrice di manga Akino Kondoh e Kana Matsumoto, abile regista in seguito.
Attiva in diversi club scolastici come quello della musica leggera. Sviluppa particolari rapporti con le compagne di scuola, diverso, a suo dire, dai rapporti sentimentali o d'amicizia, sono sensazioni mai provate in seguito, ma espresse talvolta nei suoi futuri disegni, raffigurando qualcosa come un incredibile senso di fiducia reciproca. Dopo aver conseguito il diploma frequenta l'università delle arti di Tokyo. In quel periodo svolge uno stage con il fotografo e redattore Kyoichi Tsuzuki rimanendone influenzata.
Diventando pendolare approfitta del tempo a disposizione per dedicarsi alla pubblicazione di un manga di una pagina gratuito chiamato "Juicy Fruits". Si tratta di un giornale in bianco e nero pubblicato dal 2000 ogni tre giorni circa. Inizialmente lo distribuisce a conoscenti, ma dopo aver incontrato un commesso di una libreria, esperto in libri auto pubblicati, dal 2001 cambia strategia. In quegli anni non mostra particolare interesse verso autori o serie nello specifico.
Il giornale raggiunge nel tempo duecento numeri, smettendo di dedicarsene dopo aver conseguito la laurea. Grazie a una conoscenza inizia a lavorare come part time part-time alla casa editrice Mikuni Publishing dove le viene chiesto di provare a dedicarsi ai manga. I suoi primi lavori vengono poi raccolti e pubblicati in un singolo volume, diventando la sua opera di debutto. Nel 2005 partecipa a un concorso vincendo l'Hobonichi Manga Award.
Intanto sul suo blog inizia, dal 28 luglio del 2004, a dedicarsi a "Sennen Gahou", un manga di una sola pagina pubblicato online, aggiornato con una tale frequenza da diventare un vero impegno. Libera di sperimentare, cambiare, evolversi senza regole da rispettare ottenendo un buon riscontro tra i visitatori del sito e la critica, tanto da venire premiata alla Japan Media Arts Festival nel 2006 e 2007. Il tutto viene poi raccolto e pubblicato in due volumi a partire dal 2008. Per l'occasione oltre a ottenere due raccomandazioni d'eccezione ottiene anche un'intervista al programma televisivo King's Brunch. Il suo obiettivo era di fermarsi una volta raggiunto le 1000 pagine, ma poi ha continuato proseguirne la storia.
Diventa assistente di Ryō Koshino ai tempi in cui si stava dedicando a "NS' Aoi". Le chiedono di lavorare a qualcosa di simile alla sua opera più celebre, portando alla creazione di "Mikakosan" (2009 - 2013). Poliedrica, si concentra sulla brutalità della guerra, come inizialmente suggerito dal suo editor, con alcuni lavori come "Cocoon" (2009), dove tratta di fatti realmente accaduti, e soprattutto "Ano ne," più nota in Italia con il nome di "Il Diario di Hanako" (2011 - 2013) adattamento del celebre "Diario di Anna Frank". Durante la sua serializzazione l'autrice si sente male, viene ricoverata e operata. A quei tempi era troppo grata per il lavoro offerto, non sapeva rifiutare nulla e si oberava di lavoro volontariamente senza pensare alle conseguenze.
Con il tempo predilige autori come Yoshiharu Tsuge. In seguito, dopo aver lavorato a varie diverse opere come "Tokimeki Sagashi" (2014-2017), sempre spinta dal suo redattore, s'interessa alle ragazze "Kamimachi". In precedenza ne aveva solo sentito parlare, ma approfondisce l'argomento intervistando le dirette protagoniste, comprendendo come dietro ai loro gesti c'è una forte convinzione, vivendo spesso situazioni tristi e anche tragiche. Questa la genesi della sua opera "Kamimachi" (2019 - 2023), storia creata in buona parte basandosi su esperienze reali delle persone intervistate.
Non mostra il suo aspetto temendo la possibile reazione dei lettori. Trascorre molto tempo nel suo studio, uscendo di rado dalla sua abitazione, tanto da farle sembrare scene ordinarie talvolta nuove e spettacolari. Fotografa spesso tali scene trovando talvolta ispirazioni nei suoi scatti, per quanto lavora digitalmente cerca di darle ai suoi lavori lo stesso calore dell'analogico. Preferisce come colore il blu.
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