Shigeru Mizuki
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- Nome:
- Shigeru Mizuki
- Nome in Kanji:
- 水木しげる
- Tipo:
- PERSONA
- Sesso:
- M
- Data di nascita:
- 08/ 03/ 1922
- Data morte:
- 30/11/2015
- Nazionalità:
- Giappone
- Sito web ufficiale
- http://www.mizukipro.com/
- Biografia:
-
Nato come secondo di tre figli, con il nome di Shigeru Mura, nel villaggio di Konahama, realtà urbana poi fusa con altre diventando Sumiyoshi-ku, quartiere della città di Osaka, prefettura omonima. I suoi genitori sono il padre Ryoichi Takera, gestore di una tipografia e la madre Kotoe. L'uomo tenta l'avvio di una ditta d'importazione ma fallisce. Cresce a Sakaiminato, un remoto villaggio di pescatori situato nella prefettura di Tottori. Da bambino mostra difficoltà nel pronunciare il proprio nome venendo soprannominato "Gege".
Fusa Kageyama, la cuoca domestica, moglie di un sacerdote di un tempio, soprannominata dal ragazzo "NonNonBa" gli racconta diverse storia spaventose capaci di affascinarlo. Il suo sapere è limitato, ma la voglia di approfondire queste intriganti storie di Mizuki no. In seguito studia con interesse i lavori del ricercatore di folklore Kunio Yanagida. Di carattere litigioso e molesto i suoi primi anni sono un continuo di lotte, anche tra bande, spesso dotato di bastoni e pietre. Nel suo primo giorno di scuola alle elementari picchia selvaggiamente un ragazzo, per far capire agli altri la sua posizione di comando all'interno dell'istituto.
Dotato di ottima salute, si racconta di come abbia mangiato una palla di legno dipinta d'oro credendo fosse appetitosa. Disegna basandosi sulle riviste comprate dal padre, influenzato dall'artista tedesco Albrecht Dürer. Appassionato di scrapbooking trascorre la sua infanzia a raccogliere materiale anche grazie al padre. Dei tanti lavori di questo periodo nessuno è sopravvissuto.
Come studente i suoi voti erano alti soltanto nell'arte, tanto da permettergli di tenere una mostra dei suoi disegni per poi farne un articolo per un giornale, e nell'educazione fisica, dove riesce a imporsi in diverse competizioni scolastiche. Dopo aver terminato gli studi, alla ricerca lavoro lascia la città per trasferirsi, dopo un primo momento, nella città di Osaka. Sopraffatto da una realtà per lui inimmaginabile, riesce a trovare lavoro presso una tipografia litografica a Tanimachi (poi Chūō-ku), venendo licenziato dopo soli due mesi.
Trova un nuovo impiego in una ditta di consegna a Teradacho, ma non essendo pratico del luogo e trovando distrazioni in ogni angolo non consegna i pacchi richiesti, perdendo nuovamente il lavoro. Dopo essersi ammalato torna dal padre e seguendo un suo consiglio cerca una scuola di pittura dove non venisse richiesto un qualche esame d'ammissione, trova nella scuola d'arte Seika quanto cercava ma rimane deluso dagli insegnamenti e decide di lasciarla.
A 16 anni segue il padre, trasferitosi per lavoro, a Tamba-Sasayama in una casa in affitto. Volendo specializzarsi in arte gli manca il titolo di studio idoneo, prova a sostenere l'esame d'ammissione alla scuola superiore di orticoltura della prefettura di Osaka dove ci sono 51 richieste per 50 posti disponibili, ma non supera l'esame, per quanto riferito in sede di colloquio.
Trova lavoro come fattorino per consegnare i giornali e nel 1940 riesce a superare l'esame di ammissione per un'altra scuola. Visto il basso rendimento scolastico e le continue assenze viene espulso dopo soli sei mesi. Per via del suo carattere perde anche il lavoro. Trascorre le sue giornate allo zoo interessato agli insetti esposti. Scoppia la seconda guerra mondiale. Nel 1942 viene arruolato nell'esercito imperiale giapponese e inviato nell'isola Nuova Britannia, la più grande dell'arcipelago di Bismarck, della Papua Nuova Guinea. Per il giovane, ritenuto un pessimo soldato, inizia un vero incubo.
Inizialmente, per grazia del suo comandante, viene assegnato al corpo dei suonatori di tromba. Mizuki non si rende conto del colpo di fortuna avuto e rifiuta l'incarico, chiede di esserne esonerato e inviato in un altro posto. Inascoltato inizialmente, dopo la terza richiesta sceglie lui stesso il luogo dove essere trasferito. Viene assegnato al 229° reggimento di fanteria, 38a divisione. Le conseguenze di tale scelta si rivelano disastrose: in poco tempo contrae la malaria e vede i suoi compagni morire tra urla atroci. In una circostanza era la guardia quando un aereo nemico, in un attacco notturno, mitraglia la sua postazione. Unico sopravvissuto in un attacco di panico si getta prima in mare, e dopo essere scoperto, si nasconde per giorni nella giungla, venendo tratto in saldo dopo.
Una sera, in circostanze mai chiarite, viene bombardato l'ospedale di campo dove si trovava in convalescenza, cercando di riprendersi dalla grave malattia, perde il braccio sinistro. Per via delle ferite riportate viene ricoverato in un ospedale da campo giapponese a Rabaul dove stringe un grande legame d'amicizia con gli esponenti della tribù locale Tolai, tanto da venirgli dedicato una strada in suo onore.
Pensa di rimanere stabilmente in quei luoghi, ma viene spedito a casa. Nel marzo del 1946, all'età di 24 anni, sbarca al porto di Uraga. Suo fratello maggiore, durante la guerra un ufficiale di artiglieria, viene intanto condannato per i suoi crimini di guerra. La famiglia vive un periodo difficile. Svolge alcuni lavori, come imbianchino e, per caso, artista kamishibai.Proprio in quei tempi decide il suo celebre pseudonimo nato a causa di un'incomprensione. Crea centinaia di illustrazioni per gli spettacoli, preferendo le opere di Masami Ito da adattare. Altro suo impiego redditizio dell'epoca è quello di pescivendolo. Acquista un appartamento a Kobe grazie all'aiuto dei suoi genitori.
Insiste nel voler frequentare un corso di pittura senza avere il titolo di studi necessario, e alla fine ottiene un permesso speciale per accedere agli studi. Per poter permettersi gli studi vende la licenza acquisita, avvia una piccola attività e si dedica al contrabbando. Gli affari non prosperano e alla fine decide di rinunciare definitivamente agli studi. Con l'avvento della televisione l'epoca del kamishibai sembra volgere al termine.
All'epoca iniziano a diffondersi i servizi di manga a noleggio e Mizuki ne approfitta: nel 1957, dopo essersi trasferito a Tokyo e, all'età di 35 anni, debutta con il suo primo manga, "Rocketman", l'opera viene poi pubblicata il 25 febbraio 1958 . Inizia la sua nuova attività presso la piccola realtà Usagi Shobo grazie alla raccomandazione di Kada Koji, artista kamishibai. I suoi primi lavori parlando di guerra, altri sono prettamente lavori comici e intanto inizia a dedicarsi al suo genere preferito.
I genitori preoccupandosi della discendenza organizzano un matrimonio combinato. Cinque giorno dopo aver conosciuto Nunoe Mura i due celebrano il proprio matrimonio senza trascorrere la luna di miele, il trentanovenne Mizuki doveva tornare al lavoro. La moglie racconterà ampiamente in seguito di tali episodi in uno suo lavoro, GeGeGe no Nyōbō, opera di successo poi adattata in una serie televisiva e in un film, entrambi in live-action.
Inizia a scrivere la sua opera più nota, "Gegege no Kitaro - Kitaro dei cimiteri" (1959 - 1986), rendendo celebri in tutto il mondo gli esseri chiamati "yokai". Idea nata proprio con il kamishibai di Masami Itō, Mizuki riesce a dargli una propria identità. Nel corso degli anni l'opera cambia nome e rivista su cui viene pubblicata. In principio nasce con il nome di "Hakaba Kitarō" e l'opera viene ritenuta troppo spaventosa per dei bambini. Nel 1965 il caporedattore Masaru Uchida della Weekly Shonen Magazine della casa editrice Kodansha intende pubblicare la sua opera, con il nome di "Hakaba no Kitarō". L'impatto iniziale non sembra essere positivo e si teme per la cancellazione dell'opera, ma viene scongiurata. Nel 1967 con il nuovo nome, poi definitivo, "GeGeGe no Kitarō" viene pubblicata nella rivista Weekly Shōnen Sunday della casa editrice Shogakukan.
L'opera viene poi adattata in diverse serie animate. Da allora crea numerose opere, spesso spaventose e talvolta ritorna a parlare della brutalità della guerra, come in "Comic Shouwashi - Showa: una storia del Giappone" (1989 - 1994) con cui ottiene nel 1989 il premio Kōdansha per i manga, categoria generale, grazie anche alle sue esperienza dirette. Nel 2005 ottiene una breve partecipazione, un cameo, nel film" La grande guerra degli Yōkai" diretto da Takashi Miike. Celebre soltanto nel territorio giapponesi in quanto le sue opere non vengono tradotte per molto tempo, solo a partire dal 2010 le sue opere riescono a superare i confini nazionali.
Vincitore di diversi importanti premi e insignito di varie onorificenze, come la medaglia con nastro viola nel 1991. L'11 novembre del 2015 collassa a terra e viene ricoverato in ospedale per il trauma riportato in seguito alla caduta. Sottoposto a un delicato intervento chirurgico, sopravvive e si riprende durante la degenza in ospedale. Alle 7:18 del 30 novembre muore, all'età di 93 anni, nella struttura ospedaliera. La causa del decesso è da attribuirsi all'insufficienza multiorgano insorta. (Sindrome da disfunzione multiorgano). Alla cerimonia funebre partecipano circa 8000 persone per donargli l'ultimo tributo. - Lavori:
- 1959 -
Kitaro dei cimiteri
(Storia)
- 1959 -
Kitaro dei cimiteri
(Disegni)
- 1961 -
Kappa no Sanpei
(Disegni)
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Kappa no Sanpei
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- 1963 -
Akuma-kun
(Disegni)
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Akuma-kun
(Storia)
- 1964 -
Il mondo delle fessure rotonde
(Storia)
- 1964 -
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(Disegni)
- 1965 -
Kaiki to Fuushi Sakuhinshuu
(Storia)
- 1965 -
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(Disegni)
- 1966 -
Ninpō Hiwa (Shigeru Mizuki)
(Storia)
- 1966 -
Ninpō Hiwa (Shigeru Mizuki)
(Disegni)
- 1967 -
Kaiki Shinin Chō
(Disegni)
- 1967 -
Kaiki Shinin Chō
(Storia)
- 1967 -
Shisha no Maneki
(Disegni)
- 1967 -
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- 1969 -
Kitarou no Vietnam Senki
(Disegni)
- 1969 -
Kitarou no Vietnam Senki
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- 1971 -
Hitler
(Disegni)
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- 1973 -
Verso una Nobile Morte
(Disegni)
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- 1989 -
Showa: una storia del Giappone
(Disegni)
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(Storia e Disegni)
- 1992 -
Nonnonbâ - Storie di fantasmi giapponesi
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- 1999 -
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Gegege no Kitarou (2007)
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Tono Monogatari
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GeGeGe no Kitaro
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Kitarō Tanjō: Gegege no Nazo
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