Nata a Kadoma, città giapponese della prefettura di Ōsaka. Il suo debutto è avvenuto servendosi di una casa editrice dedita al servizio dei Kashi-hon (manga a noleggio). Nel 1966 pubblica "Shibō zero no hi" nella rivista Bessatsu Margaret. Inizia un sodalizio con la casa editrice Shueisha. La sua prima opera importante è il celebre "Attack No.1 - Mimì e la nazionale di pallavolo" (1968 - 1970), serializzata sulla rivista Margaret.
Alcuni elementi, come gli allenamenti massacranti e la realizzazione di attacchi speciali ai limiti dell'impossibile, diventeranno distintivi del genere sportivo. L'opera ottiene un grande successo, grazie al quale ottiene un adattamento animato, si tratta del primo anime sportivo femminile della storia. La serie, di oltre cento episodi, viene trasmessa negli anni 1969 - 1971. Il manga ottiene vari seguiti di minor fortuna nei successi anni. Il manga ha influenzato diversi atleti, compresa la pallavolista italiana Francesca Piccinini
Nel 1970 esce Kyōfu no Yodogō, prendendo spunto da un reale avvenimento di cronaca di pochi mesi prima, l'ncidente del dirottamento dello Yodogo. Tranne questo evento eccezionale l'autrice parla quasi sempre di manga sportivi come "Yuujou no Kaiten Receive" (1968), "Nishi Manrui" (baseball, 1970) e "Kagayake! Full Turn" (ginnastica ritmica, 1973), lavorando complessivamente su oltre 100 opere, quasi tutte molto brevi.
Sposa l'autore di manga Yū Nagurumi, ideatore di Hyouroku Katsujinken, imparentandosi con il fratello minore, il celebre Kei Sadayasu. Il marito muore nel giugno del 2009.
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