Nato con il nome di Asaki Takamori a Kitakyūshū, città giapponese della prefettura di Fukuoka come il maggiore di tre figli. Vive in un appartamento in affitto a Ishihama. Figlio di Yae Sato e Tatsuo Takamori (1900 - 1958, morto a causa del consumo eccessivo di alcol ) illustratore ed editore.
Noto per il suo comportamento estremamente violento e litigioso inizia a frequentare nel 1943 la scuola elementare privata Midorioka (in seguito verrà chiamata Aoyama Gakuin), per aver assalito uno studente viene espulso dall'istituto. Durante la seconda guerra mondiale la sua famiglia (escluso il padre dovendo lavorare) viene evacuata nell'odierna Hyūga nella prefettura di Miyazaki.
Terminato il lungo conflitto si trasferisce prima a Kawasaki, prefettura di Kanagawa e poi a Kamata, un quartiere di Ōta (Tokyo). In seguito a piccoli atti criminali, come il taccheggio, viene condotto a "Seimei Gakuen" una struttura specializzata nell'autosostentamento dei bambini
situata a Ōme, da quel dormitorio Asaki fugge due volte. In quel periodo conosce Kajiwara, una ragazza di cui s'innamora. In seguito ai ripetuti furti con scasso viene condotto in una struttura di detenzione per minorenni e alla fine abbandona completamente gli studi, fingendosi per diverso tempo laureato.
Nel 1953, all'età di 17 anni, presenta il suo romanzo incentrato sul pugilato alla rivista Shonen Gaho utilizzando, per la prima volta nella sua vita, lo pseudonimo di Ikki Kajiwara. Nel periodo successivo si dedica alla stesura di romanzi sportivi ma i manga nel frattempo si stanno diffondendo tra i giovani lettori. Per un suo lavoro ottiene abbastanza fama da venire contattato per una prima serializzazione di un manga "Champion Futoshi" (1962 - 1963 con disegni di Tatsuo Yoshida). L'opera ottiene un grande successo, viene anche realizzato un adattamento in live-action a partire dallo stesso 1962 ma Ikki non mostra particolare attenzione al successo.
Nel 1964 si sposa con Atsuko Goto. Dopo i primi lavori come "Furisode Kenshi" (1963 - 1964) e "Harisu Mudan" (1963 - 1965) non intende continuare a scrivere per manga. Preoccupati il caporedattore della Weekly Shonen Magazine, Masaru Uchida e il vice caporedattore Teruo Miyahara lo visitano incitandolo. Con rinnovato rigore inizia la serializzazione del suo primo grande successo: "Kyojin no Hoshi - La stella dei Giants" (1966 - 1971, disegni a cura di Noboru Kawasaki ).
L'opera incentrata su una giovane promessa del mondo del baseball, grazie al successo ottenuto, viene adattata in diverse serie animate a partire dal 1968. La storia è fonte di grande ispirazione anche per i futuri atleti, come il giocatore di baseball professionista giapponese Ichiro Suzuki. Il suo carattere è causa di litigi con i suoi più stretti collaboratori come nel caso di "Juudou Icchokusen" (1967 - 1971) dove Shinji Nagashima per divergenze con l'autore abbandona il lavoro, lasciando l'onere dei disegni a Yuzuru Saitō.
Pur lavorando sempre per la casa editrice Kodansha utilizza un diverso pseudonimo, agendo sul suo vero nome, e con il nome di
Asaki Takamori pubblica "Ashita no Joe - Rocky Joe" (1968 - 1973 disegni a cura di Tetsuya Chiba). La storia del pugile Joe ottiene un grandissimo successo, vari adattamenti a partire dalla serie animata del 1970 arrivando a superare 20 milioni di copie in circolazione. Il manga diventa, suo malgrado, un simbolo delle rivolte giovanili: durante il dirottamento dello Yodogo avvenuto il 31 marzo 1970, Takamaro Tamiya, a capo dei dirottatori grida "Noi siamo tutti Ashita no Joe".
Sempre nel 1968 tornando al suo vecchio pseudonimo inizia la serializzazione di un altro grande successo: "Tiger Mask L'uomo Tigre" (1968 - 1971, disegni di Naoki Tsuji). La serie ottiene una lunga trasposizione animata, di oltre 100 episodi, a cura della Toei Animation a partire dal 2 ottobre del 1969. Il lottatore wrestler Satoru Sayama interpreta il personaggio, in qualità di gimmick, e gli orfanotrofi ricevono cospicue somme di denaro donate da anonimi, soprattutto negli anni 2010-2011, firmandosi con il nome di "Naoto Date", il protagonista del manga.
Altri manga di successo sono il manga sul calcio "Akakichi no Eleven - Arrivano i Superboys" (1970 - 1971, disegni a cura di Mitsuyoshi Sonoda) con la trasposizione animata del 1970, "Samurai Giants" (1971 - 1974, con disegni di Kō Inoue), adattato in anime nel 1973 e "Karate Baka Ichidai" (1971 - 1977, disegni a cura per la prima parte da Jyoya Kagemaru e la seconda da Jirō Tsunodai). Nel 1971 divorzia dalla moglie, dal loro matrimonio sono nati due figlie e tre figli.
Nel 1975 fonda, con Yutaka Fujioka eYasuhiko Kawano, la casa di produzione cinematografica Sankyo Eiga. Si sposa mel 1979 con la cantante e attrice taiwanese Pai Bing-bing e dal matrimonio nasce nel 1980 Pai Hsiao-yen ma l'anno successivo il matrimonio termina per via di violenza domestica e i continui tradimenti. (La figlia viene poi rapita il 14 aprile del 1997 e uccisa). Il 25 maggio 1983 viene accusato e arrestato per l'aggressione nei confronti di Toshikazu Iijima, all'epoca vice caporedattore della rivista "Monthly Shonen Magazine" della casa editrice Kodansha. La polizia all'epoca stava indagando su un giro di stupefacenti in quell'ambiente e si era ipotizzato un suo coinvolgimento. In seguito a tali avvenimenti tutte le sue pubblicazioni vengono sospese e il suo prestigio viene indebolito. Inizialmente detenuto per due mesi, viene rilasciato su cauzione di 30 milioni di yen per poi collassare, nell'albergo dove risiedeva, il giorno 8 agosto.
Ricoverato in ospedale la diagnosi si rivela nefasta, la pancreatite necrotizzante fulminante ha un tasso di mortalità estremamente elevato, ma riesce a sopravvivere. Il 14 marzo 1985, considerando il rinvio per problemi di salute, viene condannato dalla 28a divisione penale del tribunale distrettuale di Tokyo a una pena di due anni di prigione. Si ricongiunge con la prima moglie, Atsuko. Decide di ritirarsi dal mondo dei manga per dedicarsi alla sua antica passione, quella dei romanzi. All'inizio del 1987 si ammala nuovamente e viene ricoverato in ospedale a Tokyo, dove muore alle 12:55 del 21 gennaio all'età di 50 anni.
AnimeClick.it è un sito amatoriale gestito dall'associazione culturale NO PROFIT Associazione NewType Media.
L'Associazione NewType Media, così come il sito AnimeClick.it da essa gestito, non perseguono alcun fine di lucro,
e ai sensi del L.n. 383/2000 tutti i proventi delle attività svolte sono destinati allo svolgimento delle attività
istituzionali statutariamente previste, ed in nessun caso possono essere divisi fra gli associati, anche in forme indirette.
Privacy policy.