Nata sul finire degli anni '40, Sumika Yamamoto fa parte di quella generazione di fumettiste che più di tutte spinse le potenzialità dello shojo manga oltre i limiti narrativi e ideologici dell'epoca.
Dopo il debutto nel 1971 con l'opera Sono Hitokoto ga ienakute, la Yamamoto inizia una collaborazione con l'editore Shueisha, per cui pubblica diversi shojo sulla rivista Margaret, spaziando dall'avventura (Nanatsu no Eldorado) a storie romantiche (Kiss ni Goyoujin!).
A sancire il successo mondiale della Yamamoto è Ace wo nerae (Punta all'Ace!, in itaila noto come Jenny la tennista). Nato sull'onda di popolarità dello sport seguita alle Olimpiadi di Tokyo del 1964 e dell'emancipazione femminile dei movimenti universitari dell'epoca, il manga viene serializzato in due parti, la prima dal '72 al '75, la seconda dal '78 al 1980, vendendo 15 milioni di copie nel solo Giappone (cifre che lo posizionano tra i 20 shojo manga più venduti di sempre), per venire anche trasposta diverse volte in animazione e live action ed emulata in celebri opere come Gunbuster.
Gli anni '80 segnano il passaggio dell'autrice ai ladies comics (josei, i manga per donne adulte), ma si tratta solo di una breve parentesi. Verso la metà del decennio, infatti, Sumika Yamamoto abbandona il mondo dei manga, decidendo di diventare sciamana di un ordine mistico e dedicarsi alla cura della propria spiritualità.
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