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Ovviamente, ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini) ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vedete comunque di non esagerare troppo. Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento.
Se si parla di superstar del fumetto americano, un nome è tra i primi citati da ogni appassionato di comics: quello di chi ha iniziato a lavorare nella “Casa delle Idee” a soli 23 anni, disegnando varie storie tra cui X-Men #1, il fumetto che ancora oggi detiene il primato di più venduto della storia.
Stiamo parland di Jim Lee: disegnatore, scrittore e imprenditore che dopo aver lasciato la Marvel ha fondato la Image Comics, per approdare infine in DC per dedicarsi solo ed esclusivamente al disegno. Da maggio ha assunto una delle cariche più alte in DC diventandone President, Publisher e Chief Creative Officer.
Stiamo parlando di una delle figure più importanti del fumetto occidentale ma ultimamente, da noi, è al centro di un enorme chiacchiericcio social non per la sua bravura in quanto fumttista, ma per le tariffe che sono state rese note per autografi e disegni nelle prossime fiere del fumetto a cui parteciperà, tra cui la nostra Lucca Comics and Games.
Cifre che vanno dai 60 dollari per un autografo (anche se a onor del vero ancora non si sanno le modalità a riguardo che saranno comunicate da Panini) fino a 4.000 per un disegno vero e proprio.
Questo tariffario, che in U.S. A. mi dicono essere piuttosto normale, è stato subito subissato di polemiche, come dicevo, dai social nostrani. In Italia siam abituati ad avere autografi e disegnini il più delle volte comprando banalmente solo l'albo, oppure attraverso sistemi di estrazioni ma sempre a dietro acquisto del fumetto o di un tot di spesa la cui cifra non è mai davvero esagerata. A volte quei disegni e autografi vanno in vendita on line.
Ecco non ci si rende conto del valore che anche solo un autografo di un top player del fumetto come Jim Lee può avere, un valore facilmente riscontrabile nelle aste on line. Perchè il disegno di un fumettista può essere arte, alcuni hanno un grande valore. Ed ecco che le parole del disegnatore Marvel Andrea Broccardo sui suoi social:
"A proposito delle tariffe di Jim Lee a Lucca, che stanno girando online e che pare stiano tanto indignando il mondo fumetto italiano.
Tutti a scandalizzarsi per una firma da 60€ e per i costi delle sue commission, ma nessuno che si indigna per lo stipendio di un calciatore o di un attore( che fanno benone a chiedere certe cifre se qualcuno gliele paga ).Credo sia un buon indice di come venga considerata mediamente, la professione di fumettista, in Italia. Non mi stupisco, per carità, il nostro è il paese del " fammi un disegno, tanto ci metti cinque minuti e ti piace" o del " compro già i tuoi fumetti, ti mantengo, mi devi fare il disegno", quindi leggere certi commenti riferiti a una delle figure del mondo fumetto più importanti, significative e famose degli ultimi 40 anni, non mi stupisce, ma mi rattrista un po.
Non è cibo, non son medicinali ne beni di prima necessità, Jim Lee non è una Onlus e non campa di soldi pubblici, quindi fa tanto bene a chiedere la cifra che vuole, evidentemente ha un mercato. Non siete voi a dare un valore al suo lavoro o alla sua firma. È lui. E con l'importanza che ha avuto il suo lavoro, credetemi che Jim può chiedere quello che vuole, che se li merita tutti.
Stiamo parland di Jim Lee: disegnatore, scrittore e imprenditore che dopo aver lasciato la Marvel ha fondato la Image Comics, per approdare infine in DC per dedicarsi solo ed esclusivamente al disegno. Da maggio ha assunto una delle cariche più alte in DC diventandone President, Publisher e Chief Creative Officer.
Stiamo parlando di una delle figure più importanti del fumetto occidentale ma ultimamente, da noi, è al centro di un enorme chiacchiericcio social non per la sua bravura in quanto fumttista, ma per le tariffe che sono state rese note per autografi e disegni nelle prossime fiere del fumetto a cui parteciperà, tra cui la nostra Lucca Comics and Games.
Cifre che vanno dai 60 dollari per un autografo (anche se a onor del vero ancora non si sanno le modalità a riguardo che saranno comunicate da Panini) fino a 4.000 per un disegno vero e proprio.
Questo tariffario, che in U.S. A. mi dicono essere piuttosto normale, è stato subito subissato di polemiche, come dicevo, dai social nostrani. In Italia siam abituati ad avere autografi e disegnini il più delle volte comprando banalmente solo l'albo, oppure attraverso sistemi di estrazioni ma sempre a dietro acquisto del fumetto o di un tot di spesa la cui cifra non è mai davvero esagerata. A volte quei disegni e autografi vanno in vendita on line.
Ecco non ci si rende conto del valore che anche solo un autografo di un top player del fumetto come Jim Lee può avere, un valore facilmente riscontrabile nelle aste on line. Perchè il disegno di un fumettista può essere arte, alcuni hanno un grande valore. Ed ecco che le parole del disegnatore Marvel Andrea Broccardo sui suoi social:
"A proposito delle tariffe di Jim Lee a Lucca, che stanno girando online e che pare stiano tanto indignando il mondo fumetto italiano.
Tutti a scandalizzarsi per una firma da 60€ e per i costi delle sue commission, ma nessuno che si indigna per lo stipendio di un calciatore o di un attore( che fanno benone a chiedere certe cifre se qualcuno gliele paga ).Credo sia un buon indice di come venga considerata mediamente, la professione di fumettista, in Italia. Non mi stupisco, per carità, il nostro è il paese del " fammi un disegno, tanto ci metti cinque minuti e ti piace" o del " compro già i tuoi fumetti, ti mantengo, mi devi fare il disegno", quindi leggere certi commenti riferiti a una delle figure del mondo fumetto più importanti, significative e famose degli ultimi 40 anni, non mi stupisce, ma mi rattrista un po.
Non è cibo, non son medicinali ne beni di prima necessità, Jim Lee non è una Onlus e non campa di soldi pubblici, quindi fa tanto bene a chiedere la cifra che vuole, evidentemente ha un mercato. Non siete voi a dare un valore al suo lavoro o alla sua firma. È lui. E con l'importanza che ha avuto il suo lavoro, credetemi che Jim può chiedere quello che vuole, che se li merita tutti.
Ovviamente, ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini) ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vedete comunque di non esagerare troppo. Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento.
In America sono poi tutti particolari, ai concerti vendono pure ticket a parte per avere accesso al backstage e foto coi cantanti in gruppo o da soli (ovviamente il prezzo aumenta vertiginosamente in questo caso)
Posso capire lo scatch, ma l'autografo no.
Tuttavia credo che in questo caso chi invita la star di turno non dovrebbe pagargli niente: va lì per lavorare come indipendente, non per attirare la gente a comprare fumetti.
Ma la firma la ritengo eccessiva. Sei comunque ad un convegno di fan. Se anche quegli albi dovessero finire su ebay, a lui non ne verrebbe in tasca nulla
2) Chi è disposto ad avere lo sketch rappresenta lo stesso individuo che compra all'asta materiale firmato anche post-evento. Le fiere sono quel luogo per avvicinare tutti al medesimo lavoro (fumettistico in questo caso), mettendo sullo stesso piano il collezionista e il semplice lettore/ammiratore.
3) In Giappone i mangaka non hanno un listino prezzi, perché conservano una riconoscenza verso chi li supporta già economicamente acquistando le loro opere.
4) Andrea Broccardo se vuole può sempre aprirsi uno spazio, come fanno già tanti su Skeb ad esempio, e avere quanti committenti desidera facendo tutti i prezziari che vuole. Le fiere sono un luogo pubblico che utilizza suolo pubblico e non devono sottostare a logiche di mercato di singoli.
Mi pongo però un altro problema: come sono ivate queste prestazioni?
è un listino di pagamenti in nero, o viene rilasciata una ricevuta?
Le argomentazioni che leggo comunque mi hanno fatto riconsiderare la mia posizione. Forse per la firma è un po' esoso (magari il comprare il libro sarebbe più corretto, anche se capisco che serva un po' di scrematura all'ingresso, altrimenti rischiano che 200mila persone si mettano in fila), ma per lo sketch rimango della mia idea.
Quindi le convention che si fanno in tutto il mondo dove appunto gli autori si fanno pagare in base a un prezzario?
Convention dove attori si fanno pagare diversi soldi anche solo per una foto e paghi già un biglietto di ingresso?
Esistono 2 scuole di pensiero: quella americana (pagare) e quella europea-giapponese (free). Ora bisogna scegliere quale avallare per l'Italia. Ad Angouleme (l'evento più importante d'Europa) si è optato per la seconda, ma pure Lucca mi pare che sia di quest'idea.
Sugli autografi dipende da artsta a artista. Sono stato al Comiket e se compravi un albo l'artista poteva decidere se farti o meno autografo.
Non è obbligatorio.
Ora li vanno come padroni di se stessi vero, qui di solito (tranne in realtà particolari come Cernobbio) l'autore ( e vale per occidentali e asiatici) sta li con la casa editrice. Al di fuori però del contratto con la CE, svolti i compiti con essa, nulla gli vieta di accettare lavoro extra o firmare tot albi (cosa che succede)
Per quello sarebbe infatti meglio avere il libro/cd/manga dell’autore.
"Te le accetta online" è diverso di "paghi ad un evento pubblico", cosa che in Giappone, ribadisco, non esiste.
il Punto 1) che ho scritto nel primo post inizia così "L'autografo è qualcosa che parte a discrezione dall'artista e non è una commissione". Quindi seguendo il tuo esempio:
Vado allo stand di Jim Lee, lui non mi fa l'autografo, io glielo chiedo dietro pagamento (chi sono io per domandarglielo, ma vabbè) e lui accetta di farmelo.
Alla luce di questo, lo status di artista, che lavora in proprio quindi che non deve tener in conto nessuno, dove sta? La legittimazione della nona arte richiesta da Broccardo è/sarebbe questa?
E comunque no, tu fumettista sei ospite di un evento pubblico e non dovresti metterti ad "arrotondare" con il tuo lavoro solo perché c'è qualche singolo che te lo chiede. Fallo privatamente.
Certamente ed è giusto così, ma in questi casi, puoi portarti gli albi o spendere soldi per quello a cui sei interessato davvero, senza tot di spesa o variant e minchiate varie (che è quello che mi da più fastidio). Pagare l'autore si, pagare CE e autore darebbe fastidio a chiunque.
Prendi chi ha detto sopra che si gusterà il sui autografo gratis di Urasawa. Buon per lui se ci riuscirà ...sappiamo che non sarà così facile. Ci fosse la possibilità extra di incontrarlo per autografi e disegni (pagando) in quanti lo farebbero? Sicuramente non il numero di chi si metterà in fila per fare il sorteggio, ma credo neanche sarebbero in pochissimi ...
Posso capire però che altri la vedano in modo diverso e se è quello che vogliono non vedo il motivo di farne una polemica.
Per i costi di Jim Lee, per i disegni li capisco, per un autografo... Che fa quando deve firmare qualcosa di importante chiede di essere pagato?:-) Scherzi a parte proprio non capisco il senso.
Per l'Autografo credo che ci sarà il minimo di fumetti dell'autore da prendere per accedere al biglitto che ti darà l'opportunità di avere l'autografo (lo fannno tante case editrici per scremare e monetizzare la venuta dell'artista alla Fiera).
Per il disegno è un pò diverso, perchè in altre fiere (soprattutto in USA) gli autori spesso partecipano con un loro banco e accettano commissioni di disegni concordate con il cliente. E li il costo lo fa, quanto è famoso l'autore e che cosa gli chiederà il cliente (mezzobusto, viso, più di un personaggio, a colori o no) io mi sono sentito chiedere da 200€ a 400€ per un disegno originale, e l'autore era mediamente noto/bravo.
Secondo me, oltre alla modalità di avere un'autografo, l'autore avra un posto dove si venderanno dei disegni originali suoi già fatti, e li la cifra la farà l'importanza della tavola o del disegno proposto.
Infine vorrei far presente, a quelli che dicono di far la fila per avere un'autografo tipo di "Urasawa"; a parte che non si sa se comunque lo monetizzeranno le case editrici, mi aspetto che con gli ospiti di quest'anno ci saranno una marea di gente che bloccherà varie strade e che passerà una giornata in fila nella "speranza" di avere qualcosa.
Anche i wrestler nei Meet & Greet si fanno pagare autografi/foto (Hulk Hogan per esempio si fa pagare 3 piotte per foto+autografo).
gli affaristi hanno rovinato il mercato dei collezionisti ormai qualsiasi cosa che esca in versione deluxe o premium diventa quasi impossibile da acquistare ( cerco un libro autografato da anni mesi fa era uscita una seconda ristampa autografata e dopo pochi minuti erano tutti venduti e dopo un'ora erano già in vendita su ebay al triplo del prezzo )
Sarei curioso di fare un sondaggio su chi vincerà l’estrazione degli autografi di Urasawa, secondo me la maggior parte li avrà “pagati” ben più di 60€ (Sì, stai anche acquistando prodotti, ma se sei così fan dell’autore stai ovviamente comprando cose che hai già).
A me invece sembra solo una furbata degli editori americani che dopo aver visto le cifre che girano in questi mercati paralleli hanno deciso di mangiarci sopra anche loro. E sicuramente non combattono gli scalper così, più dai un valore a una cosa e più questa diventa ambita.
[]https://imagizer.imageshack.com/img924/7817/vRrQpS.jpg]
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Il colmo sarebbe sganciare 60 euro e ritrovarsi con due zampe di gallina illeggibili 😂
Per cronaca anni fa gli autografi e disegni eran sempre gratis e ovviamente a discrezione dell'artista di turno, che però alle fiere eran solitamente molto ben disposti verso chi oggettivamente gli fa arrivare il pane in tavola...
Jiro Taniguchi quando venne pubblicata la prima stampa de "l'uomo che cammina" mi fece un disegno e autografo gratuitamente sulla mia copia del volume e ancora oggi la considero una grande reliquia, tanto piu considerando la scomparsa dell'autore... ma lui fu molto grato a me per il supporto e mi ringraziò perfino dell'acquisto (ai tempi non era un autore molto famoso in italia, ma era già un mito nel resto del mondo)
Io per una illustrazione di Bengal (una Gwen) su A5 ho pagato circa 200€ quindi niente di nuovo per come la vedo io.
L'anno scorso al Japan Matsuri abbiamo avuto come ospiti Hisashi Kagawa e Yokota Mamoru, due animatori con approcci completamente diversi: il primo ha disegnato sketch gratuitamente, il secondo chiedeva fr. 20 per l'acquisto di un libro su cui poi avrebbe disegnato. E questo solo per gli sketch, perché per disegni colorati fatti su cartoncino chiedeva ben 400 fr!
È proprio per evitare questo tipo di problemi che hanno reso obbligatorio lo scrivere il nome sullo shikishi/l'albo da firmare.
Ma Broccardo si è dimenticato di tutte le polemiche che sono (sempre) state sui mega stipendi dei calciatori ed attori di Hollywood negli ultimi decenni? Forse ultimamente ci sono meno polemiche, perché ormai la gente a capito che non serve a nulla protestare.
Ma lasciando perdere le polemiche calcistiche e cinematografiche, personalmente ritengo che sia anche giusto pagare per un autografo, eventualmente, ma non credo che spenderei 60 dollari o più per averne uno. Se mi capita di l'opportunità di averlo ad un prezzo decente ok, altrimenti lo lascio ad altri.
Sarebbe anche da capire quanto di quel denaro vada in tasca all'autore e quanto invece entrerà in quelle di Panini.
Comunque in generale se si parla di un bene limitato con una forte domanda non trovo sconcertante che ci sia un prezzario, anzi scommetto che un bel po' di gente preferirebbe spendere 60 euro e ricevere l'autografo invece che spenderne la metà e partecipare ad una lotteria. Poi in quei 60 euro potrebbe essere benissimo compreso anche il volumetto o qualsiasi altra cosa su cui fare l'autografo.
Visto che c'è gente che va in giro a farsi fare autografi per poi rivenderseli su Ebay è giusto che sia il primo a guadagnarci.
Se non vi sta bene non fatevi fare l'autografo, nessuno vi punta la pistola alla tempia.
P.S. "Non siete voi a dare un valore al suo lavoro o alla sua firma. È lui". Ma scherzate o siete seri? Se smettessimo di comprare i fumetti, il suo autografo e i suoi disegni passerebbero da 60/4000 a 1 caramella e 5 noccioline.
Ebay dice che l'autografo di Jim Lee vale tra 20 ed i 446 euro circa.
Quindi che scemi quelli a comprare le opere d' arte autentiche? A spenderci milioni. Basterebbe avere una copia in HD no?
Stessa cosa ...
SICURAMENTE! Magari arriveranno degli youtubers che spenderanno cifre folli solo per poter farci il video!
Vero ma è per sempre gratuito...dobbiamo renderci conto non solo delle spesa dell'autografo ma anche dell'intero viaggio e dell'evento. Se per andare a Lucca, e sono romano, dovo spendere 500 euro + biglietti per LuccaComics + Spese varie sinceramente preferisco una lotteria e tentare di prendere un autografo Gratis piuttosto che pagarlo 60 euro. Se lo scopo è andare a Lucca per Jim Lee ragazzi partono 1000 euro (se non te fai fa lo skatch).
Il prezzo delle prestazioni lo fa il mercato: se Jim Lee chiede 60 euro per un autografo, si vede che solitamente c'è gente che è disposta a darglieli. Prendetevela con loro se le cose stanno così, non con Jim Lee, che sta "solo" monetizzando la sua notorietà. State sicuri che, se nessuno fosse disposto a pagare un centesimo per la firma, gli autografi sarebbero gratis (o non ci sarebbero nemmeno).
Viceversa, se ci fosse un cospicuo numero di persone che è disposto a spendere non 60, ma 100 dollari per avere un autografo, il prezzo aumenterebbe. Così va il mondo, in ogni settore. Non si può far finta di ignorarlo.
Chi ritiene che 60 euro sia un prezzo esagerato per un autografo farà a meno di pagarli, semplicemente. Nessuno è costretto a spendere questi soldi, e se lo farà, sarà perché ha ritenuto che, a conti fatti, l'autografo vale la spesa.
Concordo pienamente con Broccardo.
Vuoi avere una cosa a costo zero per poi guadagnarci e lucrarci sopra. Lo vuoi gratis bene, firmami un contratto per cui ne tu né i tuoi eredi ci ricaverete un centesimo.
Chissà autografi firmati da John Lennon a gratis sono poi stati venduti a cifre assurde (tra l'altro "il disco firmato al suo assassino Mark Chapman pochi istanti prima di essere ucciso, ha raggiunto la ragguardevole cifra di 793.000 dollari").
Dai su, siamo seri per un attimo.
e Qui centri in pieno il problema, che è la contrapposizione tra il liberismo puro e la gestione del mercato controllato.
Per noi è assurda questa mentalità nelle fiere europee. Lo vuoi fare? allora fai un tuo evento dedicato a parte; ti prendi uno stand a parte dove firmare copie e fare sketch, ma non vieni come ospite.
Quindi, anche se sono contrariato da ciò, mi chiedo comunque come mai tanta gente(non solo qui sul sito) critica un fumettista che vuole rilasciare un autografo a 60€ mentre quasi nessuno critica i bagarini online che rivendono autografi(senza nemmeno la sicurezza che siano autentici, molte volte) a 150€ o più euro, spesso con successo! Questa cosa da molto da riflettere secondo me...
A parte che uno potrebbe chiederglielo anche per strada, ma comunque viene già pagato dalle case editrici per esserci.
Anche se questo esempio specifico rientra nel "mercato del morboso", quindi è un po' un discorso a parte.
Come quelli che pagano per una camicia indossata da Manson o una lettera scritta a mano da Bundy.
Ma in fondo sempre collezionismo è, questo sì: de gustibus 😂
Cioè, questi autori vengono inviati in giro per il mondo e gli viene pagato tutto, hanno possibilità di promuoversi e vendere le proprie opere. Posso capire concedere l'autografo solo a chi compra un fumetto lì, corretto, ma chiedere ulteriori 60€ per una firma che fai in 3 secondi anche no.
Poi vabbè, non commento il qualunquismo del tizio che fa il paragone con i calciatori, che come detto giustamente da altri utenti firmano magliette, palloni etc. e mica chiedono soldi (e lo dice uno di cui del calcio non frega niente).
Ma che discorsi sono... certo che c'è gente che se lo farà fare solo per rivenderlo, ma allo stesso tempo la maggior parte delle persone sarà lì perchè fan. Che poi spiegatemi come il mettere un prezzo simile dovrebbe evitare che venga rivenduto, semplicemente magari dopo questa operazione chi vende gli autografi lo farà a 100€ anzichè 50€... (sono cifre a caso, ma è per farsi capire).
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