In occasione della fiera Più libri più liberi, svoltasi a Roma nell'ultimo fine settimana, l'AIE – l'Associazione Italiana Editori – ha mostrato i risultati di un'analisi condotta in Italia sul profilo dei lettori di fumetti, presentando nuovi dati sull'editoria italiana per l'anno 2023.
Si tratta della terza indagine sul fumetto nel corso di quest'anno, dopo quella in occasione del Salone del Libro di Torino, incentrata sul mercato, e quella a Lucca Comics & Games, incentrata sulle fumetterie. I dati raccolti e analizzati da AIE fanno riferimento al 2023 e derivano da una rilevazione condotta nel mese di ottobre su un campione di popolazione compresa tra i 15 e i 74 anni. I valori, tuttavia, riferendosi ad autodichiarazioni degli intervistati, possono non coincidere con i dati di mercato. Inoltre, i dati di mercato si riferiscono alle vendite nei canali trade (librerie, librerie di catena, librerie online) e non comprendono le vendite in occasione di fiere e festival e fumetterie.
Secondo quanto dichiarato dall'AIE, i dati di vendita complessivi nel 2023 sono triplicati rispetto al 2019, ma in leggero calo rispetto al 2022. Tra il 2019 e oggi, infatti, sebbene la spesa in acquisto di fumetti sia triplicata, passando da 26,2 milioni di euro nel 2019 a 75,7 milioni di euro nel 2023 (+188,9%), il settore fumettistico segna tuttavia un -13% rispetto al 2022, quando si registravano acquisti per 86,9 milioni di euro.
Il dato negativo segnato tra il 2022 e il 2023 è dovuto soprattutto a un assestamento al ribasso delle vendite dei manga, che hanno perso in un anno oltre 1,5 milioni di copie, con un calo del 20,6% (5,9 milioni di copie vendute nel 2023 contro le 7,4 milioni di copie vendute nel 2022, e lòe 1,3 milioni di copie vendute nel 2019). Calano del 22,3% anche le vendite di graphic novel (859 mila copie nel 2023 contro 1,1 milioni di copie nel 2022), mentre crescono del 21,8% quelle di fumetti per bambini e ragazzi (897 mila copie vendute nel 2023 contro le 737 mila copie vendute nel 2022).
Il 21% degli italiani si dichiara lettore di fumetti, per un totale di 9,3 milioni di persone (nel 2022 il dato riportato era del 23%, per un totale di 10,2 milioni di persone, mentre nel 2019 si attestava al 18%, per un totale di 8,7 milioni di persone).
Il profilo dei lettori e delle lettrici di fumetti tracciato dai dati di AIE rileva che il pubblico è più maschile che femminile (89%, in calo del 9,9% rispetto al 2022, contro il 70%, in aumento dell'1,7% rispetto al 2022) e che, rapportato ai lettori di libri nel complesso, risulta essere più giovane, con interessi culturali più ampi e variegati, oltre che in possesso di titoli di studio più elevati (il 98% dei lettori di fumetti è laureato).
Inoltre, i lettori di fumetti hanno un rapporto con la lettura meno occasionale rispetto alla media della popolazione e tendono a leggere con più frequenza: l'11% della popolazione, infatti, è definito un "lettore forte" di libri, identificato in una persona che legge almeno 12 libri all'anno. Una percentuale che nei lettori di fumetto sale al 32%.
Per leggere il rapporto completo di AIE potete consultare questo link.
Fonte Consultata:
AIE (Studi e ricerche)
Si tratta della terza indagine sul fumetto nel corso di quest'anno, dopo quella in occasione del Salone del Libro di Torino, incentrata sul mercato, e quella a Lucca Comics & Games, incentrata sulle fumetterie. I dati raccolti e analizzati da AIE fanno riferimento al 2023 e derivano da una rilevazione condotta nel mese di ottobre su un campione di popolazione compresa tra i 15 e i 74 anni. I valori, tuttavia, riferendosi ad autodichiarazioni degli intervistati, possono non coincidere con i dati di mercato. Inoltre, i dati di mercato si riferiscono alle vendite nei canali trade (librerie, librerie di catena, librerie online) e non comprendono le vendite in occasione di fiere e festival e fumetterie.
Secondo quanto dichiarato dall'AIE, i dati di vendita complessivi nel 2023 sono triplicati rispetto al 2019, ma in leggero calo rispetto al 2022. Tra il 2019 e oggi, infatti, sebbene la spesa in acquisto di fumetti sia triplicata, passando da 26,2 milioni di euro nel 2019 a 75,7 milioni di euro nel 2023 (+188,9%), il settore fumettistico segna tuttavia un -13% rispetto al 2022, quando si registravano acquisti per 86,9 milioni di euro.
Il dato negativo segnato tra il 2022 e il 2023 è dovuto soprattutto a un assestamento al ribasso delle vendite dei manga, che hanno perso in un anno oltre 1,5 milioni di copie, con un calo del 20,6% (5,9 milioni di copie vendute nel 2023 contro le 7,4 milioni di copie vendute nel 2022, e lòe 1,3 milioni di copie vendute nel 2019). Calano del 22,3% anche le vendite di graphic novel (859 mila copie nel 2023 contro 1,1 milioni di copie nel 2022), mentre crescono del 21,8% quelle di fumetti per bambini e ragazzi (897 mila copie vendute nel 2023 contro le 737 mila copie vendute nel 2022).
Il 21% degli italiani si dichiara lettore di fumetti, per un totale di 9,3 milioni di persone (nel 2022 il dato riportato era del 23%, per un totale di 10,2 milioni di persone, mentre nel 2019 si attestava al 18%, per un totale di 8,7 milioni di persone).
Il profilo dei lettori e delle lettrici di fumetti tracciato dai dati di AIE rileva che il pubblico è più maschile che femminile (89%, in calo del 9,9% rispetto al 2022, contro il 70%, in aumento dell'1,7% rispetto al 2022) e che, rapportato ai lettori di libri nel complesso, risulta essere più giovane, con interessi culturali più ampi e variegati, oltre che in possesso di titoli di studio più elevati (il 98% dei lettori di fumetti è laureato).
Inoltre, i lettori di fumetti hanno un rapporto con la lettura meno occasionale rispetto alla media della popolazione e tendono a leggere con più frequenza: l'11% della popolazione, infatti, è definito un "lettore forte" di libri, identificato in una persona che legge almeno 12 libri all'anno. Una percentuale che nei lettori di fumetto sale al 32%.
Per leggere il rapporto completo di AIE potete consultare questo link.
Fonte Consultata:
AIE (Studi e ricerche)
Quindi secondo lo studio di AIE quasi la totalità dei lettori uomini nel 2022 era anche lettore di fumetti? Interessante che siano diminuiti così tanto, anche se come quei dati siano stati raccolti.
Il boom del fumetto post 2019 sembra essersi fermato e adesso ci troviamo nella fase di assestamento. Bisognerebbe chiedersi cosa potrebbe fare il mercato per espandersi ancora.
È esattamente lo stesso effetto che ha Checco Zalone nel cinema italiano quando si parla di biglietti venduti, sminchia così tanto le classifiche da falsarle.
Qualche mese fa l'inserto di Repubblica sui libri—Robinson—aveva deciso di considerare a sé i fumetti etichettandoli disgraziatamente come "GRAPHIC NOVEL", si sa, chi non capisce una ceppa di fumetti usa le parole più adultissime e pregne per sineddoche. E siamo arrivati oggi che prima di 'sta cagata spuntavano i numeri di One Piece e Demon Slayer come "NARRATIVA STRANIERA", ora vengono conteggiati solo nel colonnino "GRAPHIC NOVEL", sommersi dai titoli Pera Toons ed è così tanto una costante che mi tocca comprare l'inserto del Corsera per capire che capisca è successo nelle vendite fumetti della settimana (perché sul collaterale La Lettura vengono conteggiate come NARRATIVA STRANIERA e qualcosa c'è quasi sempre).
Per carità, sono contenta che Pera Toons venda bene perché chi legge fumetti ha gusti vari e legge tutto, sempre; crescendo continuerà a leggere altra roba, che va dai fumetti ai saggi.
Però il contesto è importante, se domani trovo un colonnino su questo sul Corsera senza le giuste premesse si crea un po' il problema che gli ignoranti possano pensare che in Italia al momento vi sia un mercato ricchissimo e florido di fumetti per bambini e ragazzi quando non è vero, anzi.
La gran parte dei fumetti che esistono in Italia e vengono stampati oggi non sono per bambini, assolutamente.
Qualsiasi manga è più orientato per gli adolescenti che per i bambini e c'è una fetta di manga consistente che sono pensati per giovani adulti.
Anche la produzione grossa dei titoli italiani è orientata verso un pubblico di uomini anziani (quasi tutta la roba Bonelli Editore/Astorina che pubblica Diabolik, 1000 Volte Meglio Publishing con le robe di Luciano Secchi), giovani adulti ma imo nerdacci (Editoriale Cosmo, Lanciostory, Skorpio, linus il periodico).
Non sono mai entrata in una fumetteria in vita mia ma penso che Topolino (e tutti i collaterali e sotto testate), Gigazine (fumetti di Sio) e Pera Toons siano le uniche robe a fumetti disponibili in Italia per bimbi.
Correggetemi se sbaglio.
Scusa ma in base a cosa?
I fumetti franco-belgi o argentini sono per nerd?
Sono sicuramente per quelli che guadagnano più di me
Poi vorrei capire perchè fanno la distinzione tra fumetti e graphic novel?
Dovrebbero riportare alla luce titoli degli anni 80/90 che non hanno mai ristampato e si sono persi nel limbo del tempo ad esempio
DNA2
Oh mia dea
Eat man
Chobits
After school Adventure
Fortified School
Eccc
Ma anche no. Il mercato a cui guardare è la Francia che ha il sestuplo del nostro mercato e vagonate di manga in corso che ci sogniamo. Robe degli anni 80 e 90, di nuovo, anche no; tocca puntare al nuovo pubblico di oggi che sono aperti a roba nuova, i vecchiazzi non hanno fatto mercato ieri e non lo faranno domani, chi ha meno di 40 anni sì.
Infatti è palese come nell' Italia di fine 2023 la stabilità economica che genera disponibilità a spendere in hobby sia caratteristica tipica degli under35...
In Francia "Saturn Return" è venduto a 8,25 euro, scontato a 7,84.
https://images1.vinted.net/t/02_00c80_wr8w3r1vKovWpYDUonNDMdFM/f800/1695822597.jpeg?s=854005ca2a9b986d9674575caccd59423cf73f5d
Forse è anche per quello che pubblicano vagonate di nuovi manga.
Ok, arriverà chi mi dirà che il formato italiano è più grosso, però ricordo di aver letto che i manga a 12,90 di dynit hanno una qualità molto bassa, grande formato a parte
La pratica del rincorrere i portafogli dei girellati non mi sembra che abbia portato tutto questo successo
Dragonball super mi pare dica il contrario però.
Penso che come spesso avvirne la verità stia nel mezzo, in questo caso nelle opere in se, che non vanno valutate per l'anno di pubblicazione quanto per la qualità e l'interesse nel target cui si punta.
Dragon ball super è un prodotto nuovo, non si tratta di girella riproposte oggi.
DB Super è proprio un'operazione mirata ai portafogli dei girellari.
Che sia una storia "nuova" poco cambia.
In realtà è ampiamente dimostrato che, considerando in toto l'universo geek (ma non solo quello) di cui i fumetti sono un sottoinsieme, "l'effetto nostalgia" è la miglior mossa di marketing possibile.
/s
https://www.animeclick.it/sondaggi/13523
Si.... poi bisognerebbe vedere quanto venderanno...
Va bhe, che l'utenza di Animeclick non sia il paese reale non penso che si debba specificare. Questo sito pupula di girellazzi che frignano quando gli editori annunciano tir di BL. Che sarebbe anche indice di dove stia andando il mercato locale, visto che penso nessuno licenzi roba che sa non venderà.
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