Era stato annunciato recentemente che Captain Tsubasa: Rising Sun, ovvero l'ultimo atto della saga di Captain Tsubasa, sarebbe finito a breve perché Yōichi Takahashi ne avrebbe interrotto la serializzazione. Infatti il 20° volume concluderà l’arco narrativo Captain Tsubasa: Rising Sun The Final, almeno su rivista. Shueisha però ha informato tutti gli appassionati di Tsubasa che la serializzazione continuerà sotto forma di storyboard, e il nuovo arco narrativo si intitolerà Captain Tsubasa: Rising Sun Finals. Il primo capitolo di 27 pagine sarà pubblicato sul nuovo sito web Captain Tsubasa World il 4 aprile.
Questo un esempio degli storyboard:
Takahashi ha spiegato che negli ultimi anni ha pensato più volte se continuare o meno di disegnare il manga. Ha calcolato che potrebbero volerci più di 40 anni per completare la storia. Pertanto, invece di spingere il suo corpo al limite, ha concluso che sarebbe stato meglio interrompere la serializzazione. Takahashi ha più di 60 anni e si considera in buona salute.
Tuttavia, a causa della presbiopia soffre di problemi di vista e vertigini. La combinazione delle sue condizioni, il COVID-19 che ha inciso sulla struttura dello staff, il passaggio ai metodi digitali per disegnare manga e la morte di Shinji Mizushima, autore di Dokaben, nel gennaio 2022, sono tutti fattori che hanno contribuito alla sua decisione.
Captain Tsubasa inizia nel 1981 con la serie pubblicata sulle pagine di Shounen Jump, in Italia disponibile grazie a Star Comics. Numerose le incarnazioni animate dell'opera a cominciare da quella storica del 1983 (Holly e Benji due Fuoriclasse) fino al più recente remake del 2018.
La storia del manga è proseguita nel tempo con la serie sequel World Youth e altre successive inclusi vari spinoff fino a giungere a Rising Sun che narra la fase finale del torneo olimpionico in Spagna. Oltre World Youth nessuna serie è stata comunque ufficialmente pubblicata al di fuori del Giappone.
Fonte consultata:
Animenewsnetwork
Questo un esempio degli storyboard:
Takahashi ha spiegato che negli ultimi anni ha pensato più volte se continuare o meno di disegnare il manga. Ha calcolato che potrebbero volerci più di 40 anni per completare la storia. Pertanto, invece di spingere il suo corpo al limite, ha concluso che sarebbe stato meglio interrompere la serializzazione. Takahashi ha più di 60 anni e si considera in buona salute.
Tuttavia, a causa della presbiopia soffre di problemi di vista e vertigini. La combinazione delle sue condizioni, il COVID-19 che ha inciso sulla struttura dello staff, il passaggio ai metodi digitali per disegnare manga e la morte di Shinji Mizushima, autore di Dokaben, nel gennaio 2022, sono tutti fattori che hanno contribuito alla sua decisione.
Captain Tsubasa inizia nel 1981 con la serie pubblicata sulle pagine di Shounen Jump, in Italia disponibile grazie a Star Comics. Numerose le incarnazioni animate dell'opera a cominciare da quella storica del 1983 (Holly e Benji due Fuoriclasse) fino al più recente remake del 2018.
La storia del manga è proseguita nel tempo con la serie sequel World Youth e altre successive inclusi vari spinoff fino a giungere a Rising Sun che narra la fase finale del torneo olimpionico in Spagna. Oltre World Youth nessuna serie è stata comunque ufficialmente pubblicata al di fuori del Giappone.
Fonte consultata:
Animenewsnetwork
È probabilmente mai lo saranno, visto la questione legata ai diritti commerciali degli sponsor che dovrebbero pagare, è estremamente difficile che questi manga di Capitan Tsubasa verranno mai pubblicati fuori dal Giappone.
Infatti. Da questo punto di vista giapponesi indietrissimo. Al posto di morire od ammalarsi per dei disegni (per quanto rappresentino per me un'hobby importante ed unico.... sono pur sempre uno svago) sarebbe ora che si formassero dei conglomerati di autori che possano aiutare l'autore originale di una storia. Purtroppo ci arriveranno a forza di sacrifici e tragedie.
Caspita! Mi vien da pensare che sarà solo storyboard per andare più veloce nella narrazione degli eventi e concluderla in tempi umani...
Magari una volta conclusa potrebbe disegnarla bene un qualche "mangaka erede" per un'eventuale pubblicazione su rivista.
Venderà tankobon di bozze?
Le bozze verranno poi rifinite da qualche disegnato per essere pubblicate?
O pubblicherà bozze senza far uscire tankobon?
Mi sfugge il senso di questa scelta.
Me lo chiedevo anch'io , sarebbe un po una presa di cu70, posso capire che si affatica ormai, ma cavolo, prendi il piu bravo artista del tuo staff e lo ririfinisce, comunque cosa vorrebbe raccontare piu?
Tsubasa che si eleva a cavialiere d'oro?
Suona un po' come Tintin e Alpha-Art o i manga incompleti di Tezuka. Ma quelli sono stati pubblicati lo stesso mortis causa.
Qui basterebbe trovare uno spazio congruo per una conclusione filologicamente decente. Potrebbero bastare anche solo un volume o addirittura poche pagine (anche fatte da mano altrui dato che la salute non assiste), oppure si può lasciare direttamente l'eredità ad altri.
Capisco che probabilmente nessuna delle due opzioni è la preferita dall'autore, ma personalmente trovo senza senso vedere un'opera che via via improvvisamente "sfuma" nell'in fieri.
A quel punto, a gusto mio, preferisco l'interruzione brusca e secca (che a suo modo rende almeno un senso mentale di prosieguo).
Per carità, il non finito michelangiolesco è un alto esempio di arte, ma questo non vuol dire che sia replicabile sempre e comunque, non nello stesso senso o allo stesso modo.
Mekong!
In sostanza teme di morire prima di finire la storia. Ma proprio per questo potrebbe chiudere in bellezza con l'aiuto di qualcuno o lasciar continuare la storia ad altri.
Per la questione "poteva usare gli assistenti per fare rifinire le sue bozze", io credo che niente vieti che faccia questo in futuro. Da quel che si legge nelle dichiarazioni originali, al momento il suo unico interesse è quello di andare avanti lavorando da solo e senza responsabilità. Senza più scadenze né ritmi di produzione autoimposti, può caricare un capitolo alla settimana da 5 pagine, uno ogni 2 anni da 400 o viceversa. Lavorare con qualcun altro significherebbe, immagino, rinunciare a questa totale libertà, perché un lavoratore a contratto normale avrebbe bisogno di ritmi precisi. Nulla vieta, secondo me, che tra qualche anno, quando ci sarà abbastanza lavoro accumulato, non si possa dare tutto in mano a un assistente che rifinisca il lavoro per la pubblicazione in volume.
Potrebbe benissimo finire questa serie, e poi boh, può pure fare uscire la storia in formato scritto a mó di romanzo.
Cioè Tsubasa è iniziato negli anni 80, quindi sono già 40 anni che avanti, e ne servirebbero altri 40?
Mah, mi pare un numero sparato a caso per giustificare il passaggio ai soli storyboard, che non ha senso. Come detto già, sicuramente ci sono disegnatori in grado di portare avanti il manga sulla base della sceneggiatura di Takahashi.
Posso ipotizzare che forse vorrebbe raccontare il vero è proprio campionato mondiale del Giappone(quello delle squadre Big) con tanto di partite di qualificazioni e poi campionato vero e proprio quindi tanta roba da fare in manga con Tsubasa e company, tanti e tanti volumi che vista l'età non credo vedremo mai.
Sì, ma esistono i time skip.
Il metodo per arrivare dove vuole arrivare lo si trova, non deve per forza mostrare tutte le partite.
Mah, sai il pregio (o difetto?) dei manga sportivi è che potenzialmente non hanno fine quando si va oltre il periodo dello "sport giovanile". Nel calcio quale dovrebbe essere il punto di arrivo massimo? Vincere il Mondiale di calcio? La Champions? Il pallone d'oro?
Tsubasa ha speso almeno 3 serie, di cui una interamente dedicata, per vincere "appena" 1 Liga.
Quindi potenzialmente il margine di manovra è infinito...
Alla fine il pregio impareggiabile di Tsubasa è di essere ormai un'istituzione e di potersi fregiare di tutte le vere squadre e competizioni. E' quello che ancora lo mantiene vivo. Non tanto la trama, come potrebbe essere per qualsiasi altro manga, che deve avere un punto di arrivo finale.
Voglio dire, ormai è da anni che è in corso il torneo olimpico, che nel calcio reale è considerato forse al pari di un'Europa League qualunque...
Poi che pubblicare il fumetto a bozze sia davvero strano sono d'accordo.
A riguardo del fatto che l'opera possa parlare delle squadre reali più famose e titolate: come mai nel manga l'autore può permettersi di parlare/disegnare di squadre reali, mentre l'anime non può in quanto dovrebbe pagare i vari diritti alle squadre?
Lo stesso discorso non dovrebbe valere anche per il manga?
O comunque, so che sarebbe un pò brutto da vedere, ma non si potrebbero usare dei "nomi storpiati"(es: i rosso neri italiani oppure la Jubentus o, ancora, la squadra di Parigi...) e farci un anime senza dover vendere i reni dello staff e della maggior parte dei fan che seguono l'opera?
La legge sul copyright è diversa in Giappone. Non so bene come, ma evidentemente in Giappone si possono mettere i loghi nel manga nel resto del mondo no.
Ma infatti così fecero per il Road to 2002 in anime, storpiarono nomi di squadre e giocatori famosi, perchè non potrebbero farlo per un nuovo anime? Io spero che il remake attualmente in onda in Giappone vada avanti coprendo le successive serie: World Youth, Road to 2002, Golden 23 e Rising Sun.
Per i manga di Capitan Tsubasa in questione non ci sono proprio speranze.
Addirittura ci sono marchi commerciali che l'autore ha inserito in questi manga oltre a loghi e quant'altro, davvero difficile che si mettano a pagare tutte queste cose per far uscire i manga dal Giappone, s'è non l'hanno mai fatto credo che economicamente non convenga proprio farlo.
Per gli anime hai ragione, però dovrebbero modificare tutte queste cose o addirittura non inserirle proprio altrimenti è impossibile.
Niente marchi, loghi, simboli, nomi reali...ect
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