Come ogni anno, il Napoli Comicon è anche luogo di prestigiosi premi per il mondo del fumetto, italiano e internazionale. E quest'anno è stato Hirayasumi di Keigo Shinzo, edito in Italia da J-POP Manga, ad aggiudicarsi il Premio COMICON per la migliore serie straniera. Di seguito, il post social dell'editore per celebrare il riconoscimento:
Il Premio speciale alla carriera è stato assegnato al compianto Alfredo Castelli. Di seguito vi presentiamo il resto dei premi:
PREMI MICHELUZZI (opere italiane):
PREMI COMICON (opere straniere e internazionali)
Fonte consultata:
Sito ufficiale Napoli Comicon
Instagram
Il Premio speciale alla carriera è stato assegnato al compianto Alfredo Castelli. Di seguito vi presentiamo il resto dei premi:
PREMI MICHELUZZI (opere italiane):
- Migliore Fumetto: Stacy, Gipi (Coconino Press);
- Migliore Serie italiana: Kroma, Lorenzo De Felici (saldaPress);
- Migliore Sceneggiatura: Fortezza Volante, Lorenzo Palloni (Minimum Fax);
- Miglior Disegno: Diario di una cagna, Grazia La Padula (Oblomov Edizioni);
- Migliore Opera Prima: Nato in Iran, Majid Bita (Canicola Edizioni);
- Nuove Strade - Migliore Autoproduzione: The kids are alright, Barbara Giorgi e Michela Bruno (Diamond Dogs).
PREMI COMICON (opere straniere e internazionali)
- Migliore edizione di un Classico: Skin, Peter Milligan e Brendan McCarthy, trad. Flavio Frezza (Red Star Press);
- Migliore Graphic Novel straniero: Entra, Will McPhail, trad. Francesco Pacifico (Tunué);
- Migliore Serie straniera: Hirayasumi, Keigo Shinzo, trad. Matteo Cremaschi (J-Pop Manga);
- Giovani Letture: Il postino spaziale, Guillaume Perreault, trad. Federico Appel (Sinnos);
- Sophie Castille Award - Migliore Traduzione (Italy): Astrologia, Liv Stromquist, trad. Samanta K. Milton Knowles (Fandango).
Fonte consultata:
Sito ufficiale Napoli Comicon
Peccato invece per la categoria "Miglior edizione di un classico" in cui 5 dei 6 titoli nominati erano manga. Soprattutto l'edizione de "I fanatici del gekiga", che contiene una lunga intervista e abbondanti approfondimenti, avrebbe meritato di vincere.
Purtroppo, IMHO l'opera è molto "limitata" occupandosi solo del brevissimo periodo iniziale finisce per essere poco più di un'introduzione sui primi difficili anni di quei mangaka, lasciando alla fine (almeno a me) la sensazione de "beh ok e ora cosa succede?".
Per certi versi è più interessante proprio l'intervista che fornisce una serie di informazioni per noi sconosciute.
Sarebbe stato perfetto come vol 1 di una serie.
Sono d'accordo, il finale sembra la conclusione di un lungo prologo. Cioè sembra finire quando teoricamente dovrebbe iniziare. Ma questo è un problema dell'opera in sé. L'edizione di Coconino è ottima proprio perché cerca di colmare questa lacuna con gli approfondimenti e l'intervista a fine volume.
Prenditi 2 minuti per leggere i commenti al primo volumetto e vedrai una quasi totale unanimità di giudizio.
PS: Premio strameritato.
Certo hai ragione se si valuta esclusivamente l'edizione, ma ho il sospetto che a prescindere dal nome del premio, si tenga conto anche dell'opera, detto che non avendo visto il volume di Skin non posso esprimermi sull'apparato editoriale presente.
perchè spendere 23 euro per un volume di 350 pagine sicuramente esclude parecchi ragazzi dalla lettura del volume
e secondo me insieme ad Hirayasumi è una delle migliori letture che ho fatto in questi ultimi anni
Grazie mille, vado a leggere i commenti.
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