Vi riportiamo il comunicato ufficiale giunto in redazione:
Dal 31 ottobre al 30 novembre 2024, Zipaki celebra Lucca Comics & Games e il suo primo anniversario con un'offerta speciale per tutti gli appassionati di fumetti.
Per un mese intero, Zipaki offre in super sconto l'accesso al catalogo multigenere di oltre 500 capitoli, che spazia tra The Boys, Star Wars, Dune, Rat-Man, Il Corvo, Dungeons & Dragons: Leggende di Baldur's Gate, RatMan e The Witcher e alcune delle anteprime presentate in questi giorni al Lucca Comics & Games 2024.
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ZIPAKI - PROMO ABBONAMENTO
In occasione di Lucca Comics & Games 2024 e del primo anniversario di Zipaki arriva una promozione imperdibile!
Dal 31 ottobre al 30 novembre 2024, Zipaki celebra Lucca Comics & Games e il suo primo anniversario con un'offerta speciale per tutti gli appassionati di fumetti.
Per un mese intero, Zipaki offre in super sconto l'accesso al catalogo multigenere di oltre 500 capitoli, che spazia tra The Boys, Star Wars, Dune, Rat-Man, Il Corvo, Dungeons & Dragons: Leggende di Baldur's Gate, RatMan e The Witcher e alcune delle anteprime presentate in questi giorni al Lucca Comics & Games 2024.
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- Piano Lettore: è il piano base che include la lettura di tutti i titoli presenti nella raccolta, senza pubblicità, con la possibilità di leggere online e offline, a soli 0,99 € invece di 4,99 €.
- Piano Collezionista: è il piano ideale per un lettore appassionato, include la lettura di tutti i titoli presenti nella raccolta, online e offline, senza pubblicità, a soli 4,99 € invece di 11,99 €, mantenendo inclusi i 2000 Zipcoin (pari a 20€) da spendere liberamente in fumetti acquistabili su Zipaki.
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Zipaki offre la comodità della lettura sia online che offline, garantendo un'esperienza senza interruzioni e tutti i fumetti acquistati rimangono disponibili, anche se si decidesse di disdire l'abbonamento!
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Esplora le Anteprime Digitali del Lucca Comics & Games 2024!
Le sorprese continuano con le anteprime digitali disponibili per la prima volta su Zipaki: grazie alla partnership con Edizioni BD e J-POP Manga, puoi leggere da casa le ultime novità lanciate in esclusiva al Lucca Comics & Games 2024:
- Cyfandir Chronicles di Tony Valente, lo spin-off dell'iconico Radiant, pubblicato da J-POP Manga e amato dai lettori di tutto il mondo, Giappone compreso!
- Black Letter 2 di Mogiko
- Over My Dead Body di Sweeney Boo
- Dragonslayer 1 di Viola Musaraj e Martina Ioppolo
- I Diari della Pannocchia di SeoulMafia e Andrea Pacini
- Questi muri di Marco Checchin (vincitore del Lucca Project Contest 2023)
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Puoi scegliere il piano più adatto a te, come sulle principali piattaforme di abbonamento, visitando il sito web www.zipaki.com oppure scaricare l'App disponibile su App Store e Play Store. Scegli il metodo di pagamento e ti verrà addebitata la quota mensilmente.I metodi di pagamento accettati su Zipaki sono diversi:
- Carta di credito e di debito
- PayPal
È possibile disdire l'abbonamento in qualunque momento. Se disattivato in anticipo, si può utilizzare sino alla conclusione del mese.
Rat-Man l'ho acquistato, come acquisto ogni serie che voglio leggere (e rileggere).
Gli abbonamenti sono la disgrazia di questo decennio, sono troppi, sono troppo costosi e non lasciano nulla.
Un giorno quando i vari abbonamenti elimineranno le serie dalle rispettive piattaforme sarò tra coloro che potranno prendere i propri hard disk (o su cloud se la piattaforma da cui ho acquistato esisterà ancora), attaccarli al pc e andare a ritrovare tutto e se mi verrà voglia di rileggere qualcosa sarà sempre lì a disposizione gratuitamente (perché già avrò pagato).
Stesso discorso per la mia musica, per i miei videogiochi, per i miei film.
Tutto ciò che non è conservabile non ha valore, la cultura usa e getta è tra le peggiori disgrazie che vedo nel futuro della cultura... tra un centinaio di anni tantissima cultura sarà sparita nel disgraziato mondo delle licenze usa e getta e drm sempre più aggressivo... Le librerie fisiche o digitali private di chi ha voluto conservare tutto questo saranno le uniche fonti ancora disponibili.
Spero che presto o tardi a forza di aumentare di prezzo finiscano per sparire per colpa della propria stessa avidità. Dopotutto se con il costo dell'abbonamento la gente si renderà conto di poter comprare quello che vuole magari si renderà conto che continuare a pagare per l'affitto non ha senso.
Il problema è che ci sono settori come quello degli anime e delle serie tv che non hanno più alternative.
Nel settore film l'alternativa è come se non ci fosse perché quel che compri è coperto da un drm super invasivo che impedisce di fare backup affidabili.
In pratica al momento rimangono il settore musica (tutto drm-free), il settore videogiochi (con tanta scelta drm-free ma anche con pessimi drm come denuvo e pochissimi (per ora) videogiochi solo in abbonamento), il settore ebook di cui fa parte anche il settore manga (dove il drm è molto presente, in particolare c'è in tutti i manga, ma è in gran parte leggero, anche se recentemente quello di amazon è peggiorato).
Il mio timore è che in futuro dato il successo degli abbonamenti ci sarà sempre meno scelta per l'acquisto e sempre più limitazioni ai backup di ciò che si acquista... Sperando che non si arrivi mai a quel punto potrebbe anche arrivare il momento in cui non comprerò più nulla di nuovo. Non voglio supportare questo modo di fare.
PS. Per dire questo zipaki non permette neanche di scaricare un file e permette la lettura solo tramite la loro app solo su un dispositivo... che diavolo di acquisto è?
Ovvio che non comprerò mai nulla, pure se la piattaforma è italiana, da loro... è altrettanto ovviamente tutti sti sistemi drm non hanno alcun senso di esistere su delle immagini che basta uno screenshot o addirittura una foto (ma fare un backup senza usare il file originale significa perdere un po' in qualità... cosa di cui ovviamente un pirata se ne frega, ma io che ho acquistato voglio avere il file originale).
Non voglio piratare perché gli da la scusa "i nostri prodotti e metodi di fare piacciono, semplicemente la gente non paga quindi dobbiamo mettere drm"... Io voglio che vedano dai dati che non solo non compro, non mi abbono, ignoro il loro prodotto pure se gratis e non lo pirato...e premio con l'aquisto chi pubblica in maniera giusta.
Le alternative mancano perché manca l'interesse del pubblico. La gente o si fa l'abbonamento o pirata, gli appassionati che si comprano il supporto di qualsiasi tipo sono ormai la nicchia della nicchia in occidente.
Il settore musica con i CD è ormai sotto 2 metri di terra, il settore videogiochi DRM free a conti fatti non ha mai fatto il botto (non basta avere uno store come GOG se poi tutti gli altri, tra cui il più grande store del settore, ti mettono DRM su DRM) il settore libri e manga è tutto con DRM, il fatto che poi sia aggirabile facilmente non sposta il problema a livello filosofico.
Io sinceramente leggo tanto in digitale (legale) ma compro anche roba fisica, semplicemente mi trovo bene a leggere dal tablet perchè posso farlo ovunque e non mi devo preoccupare di rovinare il volume.
È questo che non ho capito… con Jundo tutti i webtoon hanno i primi capitoli gratis, poi sono compresi nell’abbonamento, i manga di star sono a pagamento.
Qua ho fatto un giro veloce ma tutte le serie, manga, comics, fumetti europei (hanno il catalogo panini e jpop) sono a pagamento, e i webtoon, che mi sembrano molti meno, sono completamente gratuiti, almeno a me faceva vedere tutti i capitoli… quindi l’abbonamento a cosa serve? 🤔
Nell'abbonamento hai serie specifiche dedicate che sono in costante aggiornamento, tra l'altro con l'abbonamento collezionista hai oltre a quel mini catalogo dedicato, pure i coin mensili che ti vengono accreditati di mese in mese e che puoi spendere invece su tutto il catalogo in generale
Su Jundo rimangono sempre disponibili, cosa utile perchè uno può aspettare che escano cose più interessanti e non "sprecarli" in acquisti "obbligati".
Questo si traduce in catalogo, teoricamente, molto più ampio e dunque più possibilità di scelta o di trovare qualcosa che non sia ha già in cartaceo o altra forma.
A quel punto i 10 euro (con abbonamento annuale) da pagare per avere 20 euro diventa interessante perchè significa un 50% di sconto mensile per quella soglia di acquisti, o un 25% per una soglia di 40 euro di volumi.
Non male dato che il digitale preso altrove non è praticamente mai scontato se non offerte singole e occasionali.
Poco interessante invece l'abbonamento mensile che non ha quel plus.
Da tenere d'occhio e da valutare la qualità visiva del materiale.
Funziona nello stesso modo degli altri store digitali, a partire da Amazon.
Scarichi e leggi dalla loro app.
Se pensi al "file" acquistato di libera distribuzione, non esiste da parte di nessuno.
Certo fumetti comprati da Amazon o Kobo possono essere letti su vari device, quindi su telefono, tablet e naturalmente lettori eink quindi c'è più flessibilità, anche se esistono ereader eink con android dove potresti usare l'app Zipaki.
E per ora non essendoci un'app per PC su quel device devi necessariamente passare dal web e dunque lettura online.
Dipende indubbiamente dalle proprie necessità, ma dal raffronto Zipaki esce grossomodo alla pari di Amazon e Kobo.
Diverso il discorso riguardante un'eventuale futura chiusura della piattaforma, lì è evidente che i rischi rispetto ai "rivali" sono nettamente superiori è inevitabile ma ragionando tenendo come prioritaria quella sicurezza significa cassare a priori qualsiasi proposta di terzi.
In realtà non tutte le serie.
Come ha scritto marco97fe di fatto c'è un "catalogo" abbonati che comprende alcune opere (non saprei quante, andrebbero contate ).
Dovrebbero essere quelle indicate qui:
https://www.zipaki.com/collections/subscription
In ogni caso sono quelle dove compare il simbolo della corona.
Cosa buona è che non sono ad esempio solo 1-2 volumi di "prova" (Ratman saga ad esempio solo il vol 1), ma anche serie complete.
Ad esempio The Boys dovrebbe comprendere i 6 volumi-deluxe completi.
Sempre che non sbagli interpretazione, ma non credo, occorre non solo registrarsi ma anche abbonarsi per levarsi il dubbio, e onestamente per il mese di lancio promozionale si può fare senza troppi sbattimenti.
1 euro o 5 (con 20 di credito però) mi pare alla portata di tutti i possibili interessati.
Sono dello stesso avviso. Un abbonamento lo concepisco solo come o gratuito o con prezzo veramente irrisorio proprio per quanto sono effimeri i suoi contenuti e quanta sicurezza hai di potervi riaccedere. È un noleggio.
A me preoccupa molto per il rischio di perdere la reperibilità del bene.
Uhm... questa affermazione su cosa è basata? Perché non vedo come si possa conoscere l'interesse del pubblico se non viene misurato in alcun modo. Dove sono le proposte equivalenti in cui è possibile acquistare e conservare il bene? Il paradigma attuale è frutto di una spinta dell'industria verso questo modo di consumare, non è qualcosa che è stato scelto perché di fatto è stata resa l'unica scelta. Questa cosa del "manca l'interesse del pubblico" è la frase che ripetono sempre gli addetti ai lavori per ogni decisione di cui non vogliono prendersi responsabilità, mostrando anche lo scarso contatto con gli interessi dei consumatori. Un po' tipo quando la stessa cosa si diceva per gli anime e i film sottotitolati. Finché non fai una proposta seria non si può affermare che non ci sia interesse. Allo stato attuale niente impedisce di realizzare contenuti che acquisti e conservi e distribuiti in maniera analoga a quello che si fa con i prodotti forniti in abbonamento.
Per me possono coesistere ed essere sinergici: un abbonamento minimale che mi fa consumare i bene on demand, l'opzione di acquisto senza drm con scontistica se hai l'abbonamento. Ci aggiungerei anche sconto per eventuale edizione fisica. Ovviamente anche al contrario, acquisti il fisico e fornisci il digitale.
Si può discutere che così si facciano meno soldi sul singolo pezzo, ma in realtà i soldi che si fanno ora per riacquistare più volte lo stesso bene in formato diverso è in parte un costo truffa. Questo sistema a mio avviso incentiverebbe solo a spendere di più, risparmiando si quando si acquista molto ma anche senza usare le sinergie avresti comunque una spesa normale. Solo che sceglieresti tu le modalità.
Questa cosa non c'è ma è solo responsabilità di chi detiene i diritti, non è una scelta del consumatore.
Questo consumo volatile può funzionare ora ma lo pagheremo caro in futuro, sia come accessibilità al bene che come sua preservazione. Già abbiamo visto la disonesta Sony far sparire acquisti leciti sulle proprie piattaforme, non credo sia caso di dare loro altro potere.
In parte è vero. Ma la ragione? Tutte queste alternative sono fortemente intralciate sia dall'industria che non vuole dare potere al consumatore, sia dall'incompetenza di alcune realtà. Non è l'alternativa senza drm che non funziona, quella in se potrebbe essere agnostica al consumatore. Steam è un'alternativa che si è ingrandita così tanto da essere difficile da contrastare, anche perché nata forzando gli utenti quando altenative non ce ne erano ancora. GOG di suo non compete perché compie tante scelte impopolari, ha un client scomodo, un sito scomodo anche lui, e sono spesso disonesti nelle comunicazioni: quest'ultima cosa è vera per tutti ma GOG si è venduto come attento ai consumatori e quindi certe azioni esacerbano molto la sua clientela.
Per i manga, come si diceva sopra, non c'è mai stata alternativa. È questo il problema. Hai poche realtà con drm e basta. Non hai garanzia sulle uscite.
E forse non sarebbe un male cassarle. Investire nella speranza che qualcosa nato con i presupposti sbagliati migliori dandogli i soldi quando non fa quello che vorremmo, non è un buon modo secondo me indirizzare il mercato.
Lo so che ci è stato ripetuto spesso "andate al cinema per supportare gli anime, acquistate gli abbonamenti, anche quando le cose non sono come le volete, le cose arriveranno", ma questo ragionamento è solo comodo per chi vende e per chi ha interesse a spingerli. Non è affatto un buon modo per supportare l'industria però, solo per mantenere lo status quo delle realtà esistenti. Io penso sia meglio premiare chi merita e lasciar morire chi non lo fa se non cambia. Avremmo una situazione nettamente diversa oggi, meno stagnante e con realtà nuove.
No, ho dato un’altra occhiata e mi pare che tutti i manga, le serie Marvel e dc, disney, star wars, Asterix ad esempio siano escluse…
Non è un discorso sbagliato ma nemmeno del tutto giusto.
A volte serve dare fiducia ad un progetto per vederlo evolversi e migliorare, e in certi casi stimolare la concorrenza che così è portata ad offrire alternative più soddisfacenti.
Resta comunque una valutazione soggettiva, solo ogni persona può decidere se le cose valgono i suoi soldi e il suo tempo.
Detto ciò oggettivamente l'offerta di novembre per "provare" con le proprie mani mi pare assolutamente valida, anche solo per levarsi una curiosità (e comunque leggere) a meno che non si sappia già di essere completamente refrattario alle lettura di fumetti digitali.
Non si tratta di dare o meno fiducia, ma di dove porta questa fiducia. Sono a favore di supportare una realtà nascente, ma trovo che serva anche capire verso quale direzione spinga. Se ci si inserisce in un mercato già esistente senza proporre qualcosa di diverso, non c'è particolare motivo di supportare una nuova realtà. Manca proprio la concorrenza.
Non si tratta però di essere refrattari ai fumetti digitali, ma alla modalità di acquisto e fruizione. Un fumetto digitale può benissimo non essere in abbonamento, può essere un acquisto in controllo del consumatore. In questo caso semmai si è refrattari alla modalità in abbonamento, al bene effimero e alle poche garanzie.
Io questa cosa la dico perché una nuova realtà potrebbe farsi spazio proprio dove non c'è questo tipo di offerta e allora sì spingere verso nuove modalità di consumo.
Non è proprio così. Se prendi un ebook su kobo e, fino a poco tempo fa, su amazon ed è drm free (e kobo ti dice anche se lo è) puoi scaricare il file dal sito e trasferirlo dove ti pare. Quelli coperti da drm si può comunque avere accesso al file e toglierlo.
Difatti ora che amazon ha peggiorato questi aspetti sono passato a kobo.
La ragione dell'enorme mancanza di alternativa è la fortissima presenza della pirateria in ogni ambito legato all'intrattenimento, perché se c'è la possibilità di piratare qualcosa la gente lo farà. Lato anime ci sono stati esperimenti come Wakanim, dove si forniva il file senza DRM, ma la cosa non è mai andata oltre.
Si ricade sempre nella casista della vita "Non possiamo mai avere cose belle, perché qualcuno le rovinerà".
L'affermazione è basata sul costante declino che ha avuto, sta avendo e avrà in futuro il supporto fisico in Italia e nel mondo. Quella affermazione era molto generica e non legata al discorso DRM free.
Come ho scritto sopra ci sono state quelle proposte come per Wakanim. Se ci fosse stato interesse più realtà avrebbero seguito quella strada.
A conti fatti è ancora così, tranne rare eccezioni quando si va al cinema gli incassi che fanno gli anime sono ancora decisamente sotto tono rispetto a quelli di altre categorie di film e i lungometraggi sottotitolati rimangono delle proiezioni ancora rare. Il problema è che.
Gli editori negli USA preferiscono darti direttamente il codice di Movies Anywhere direttamente nel cofanetto BD.
non mi risulta che i manga digitali di star, panini e jpop siano drm free, neanche se acquistati in formato epub dallo store kobo.
Sì può fare, ma per essere una vera alternativa dovrebbe essere fornita così di serie. Che sarebbe fattibilissimo dato che comunque ci sono diversi modi di accederci comunque se uno vuole, segno che comunque chi compra anche se può averlo gratis c'è.
Che è un falso assunto. Non c'è correlazione dimostrabile tra la pirateria e i danni all'industria o tra l'aumento delle vendite rispetto al calo della pirateria. Solo perché viene detto da chi ha interesse, non vuol dire che esista e sia quella la ragione. Proprio perché ci sarà sempre chi non paga la scelta migliore è concentrarsi su chi lo fa. E se pensi a questo non ha senso proteggere i prodotti: chi non paga troverà sempre un modo e difficilmente lo farà perché costretto, chi paga lo farà finché non gli rendi la cosa svantaggiosa. Che infatti è quello che mette in crisi i settori, l'allontanamento dei potenziali acquirenti. Le cose hanno attrattiva se l'offerta incontra la domanda e questo puoi farlo impostando un giusto prezzo (per cui quando vedi gli abbonamenti salire la gente inizia ad andarsene), da cosa offri (la gente abbandona la piattaforma quando i prodotti diventano scadenti) e da come li rendi fruibili (se non puoi scegliere come e quando fruirne o l'utilizzo è scomodo mi stuferò di usarlo).
La mancanza di alternative è una scelta ideologica a monte, di vere offerte per poter dire che non funzionano non ce ne sono mai state.
La frase "Non possiamo mai avere cose belle, perché qualcuno le rovinerà" è la perfetta descrizione dell'offerta dell'industria perché sembra si faccia di tutto per scontentare il consumatore con prodotti deficitari o scomodi che fanno continuamente rivalutare i soldi spesi. Finché non si smetti di farlo. Pensiamo alle varie edizioni home video di scarsa qualità, i continui inciampi delle piattaforme streaming, ect. Se le cose vanno in declino è perché l'offerta non è tanto buona.
Ecco, però non mischiamo le cose. Il supporto fisico e il drm free sono due cose diverse. E sul caso del DRM free non si può proprio dire che manchi l'interesse. Penso proprio che al consumatore che paga possa solo far piacere visto che è quello più colpito dalla presenza di DRM. Che poi si adatti per mancanza di alternative è un fatto diverso, ma appunto questa mancanza di alternativa non è una scelta dei consumatori e non va spacciata per tale.
Poi potremmo discutere che non è neanche così per i supporti fisici, ma non era quello di cui stavamo parlando. Il punto è il controllo del consumatore sul bene acquistato.
Ma era una proposta equivalente? Non mi pare. Oggi anche un'alternativa con drm farebbe fatica ad emergere. Tant'è che la più famosa era una piattaforma pirata poi ripulitasi e acquisita da aziende sempre più grandi fino ad arrivare a Sony. Questo perché han fiutato l'affare e si son trovati la pappa pronta: la pirateria aveva fornito un metodo di fruizione che prima non c'era legalmente, alternativa che portava la comodità che i consumatori cercavano.
Wakanim aveva una proposta debole e non era disponibile ovunque. La mancanza di offerta e contratti alla base sono il principale motivo per cui non è durata. Oltre al fatto di non essere così conosciuta.
La mancanza di drm non è certo il motivo del suo declino. E nessuno ci prova perché le realtà esistenti sono poche e hanno già tutte il proprio drm, quindi il problema è a monte. Ma è falso affermare che non ci sia interesse.
Anche qui no. Non ci sono esperimenti seri a parità di offerta, quindi non abbiamo dati a riguardo. Di nuovo è solo comodo per l'industria giustificare in questo modo certe scelte.
I casi in cui c'è stata un'offerta decente hanno mostrato che una fetta non trascurabile di spettatori preferisce quella modalità (anzi, per One Piece Red sono stati più della metà). Ma normalmente le proiezioni di quel tipo sono meno e più scomode, quindi non sono un metro corretto per stabilire l'interesse. Però sappiamo che c'è un certo ostruzionismo nel proporle, questo sì. I cinema che normalmente hanno offerta sottotitolata e conoscono il proprio pubblico, lo farebbero più che volentieri, se non devono lottare per farsi dare i sottotitoli.
Poi che il settore in generale degli anime sia in difficoltà è un discorso diverso. E siamo d'accordo.
Il codice per la piattaforma digitale è tanto che esiste negli USA, ci sono state diverse proposte di vari editori. Tutte però con drm, quindi di fatto non ti stanno regalando nulla. Io mi ritrovo un disco protetto di cui non posso fare backup e non ho un'alternativa digitale equivalente. Questo mi disincentiva ad acquistare fisico perché sulla mia bilancia i soldi che verso iniziano ad essere troppi per l'offerta proposta. Il declino del mercato fisico è dovuto in parte anche a tante scelte assurde legate al prodotto, non solo alla perdita di interesse generale.
Agli editori e a coloro che distribuiscono i prodotti non interessa il fatto che non ci sia un modo di trovare una correlazione tra le 2 cose (*)
è come dire che è inutile chiudere la porta della propria casa perché tanto i criminali riusciranno sempre a scassinarla. E assicuro che chiudere la porta è scomodo, devo portarmi a presso una chiave, devo ricordarmi quale sia quella giusta e se ho più di un cancello devo averne più di una nel porta chiavi.
Dove lo vedi questo interesse? Come lo dovresti misurare? Come fai a fare una stima sull'aumento di vendite che ne deriverebbe?
Era una proposta che metteva in atto proprio quello che qua sopra vedo chiedere.
Non ha rilevanza dove non fosse disponibile Wakanim, i paragoni si fanno ovviamente nei mercati in cui offriva il suo servizio. Era un servizio che dava questa possibilità e non mi pare che ci sia stato una rincorsa verso quella metodologia di distribuzione dopo che l'avevano introdotta.
Se vai nei mercati in cui era disponibile come servizio sconosciuto non era. Ovviamente era sconosciuta in Italia, ma è come chiedersi se VVVVID fosse sconosciuta in Germania o in Francia nel suo momento d'oro.
L'offerta arriva quando è presente la domanda, se le sale fossero piene quando è presente una proiezione in V.O. ad orari consoni la prossima volta stai sicuro che chi gestisce il cinema ne metterà di più. Da me ormai le proiezioni degli anime hanno un numero paragonabile di sale e non vedo tutta questa gente che si accalca alla biglietteria.
Potrei rigirartela dicendo che è un modo per il pubblico di giustificare la propria scelta di non supportare la proposta data. Finché si ragiona così non si andrà molto avanti.
One Piece Red può essere l'eccezione che conferma la regola, gli alti incassi vennero dalle proiezioni in anteprima avvenute il mese precedente.
Non ho detto che ti stiano regalando qualcosa. Quando acquisti il Blueray hai incluso anche il codice per la piattaforma, non è un regalo, è una delle cose comprese con il prezzo del cofanetto.
* Si potrebbe tornare a quello che hai detto sopra, come fai a trovare una correlazione tra la diminuzione di vendite del mercato del fisico e la mancanza di un prodotto DRM free?
E ci sta. Ma dato che si prodigano a spingere un'idea che non possono dimostrare per giustificare certe decisioni e non prendersi responsabilità la cosa è fortemente criticabile. Trovare sempre un responsabile esterno alla conseguenza delle proprie decisioni è il motivo per cui l'industria è in crisi. Soprattutto se si continua a cercare una soluzione al problema sbagliato.
Strawman no grazie.
Come bene sai non si tratta di entrarti in casa, mettere in pericolo la tua incolumità o sottrarti un bene.
Si parla di duplicazione e accesso non consentito. Di cui è dimostrato esserci sempre l'alternativa in qualunque modo tu lo protegga, quindi insistere sulla protezione non ti porta vantaggi. Quello che fa però è esacerbare chi al momento ti sta supportando. E i potenziali clienti li puoi avvicinare solo migliorando il servizio, non rendendolo meno accessibile. È proprio un investimento che non paga.
È stato dimostrato in più occasioni che un buon prodotto vende anche senza drm. E non è stato mai dimostrato che un drm aumenti le vendite. Inoltre sappiamo che un drm può renderti inaccessibile il bene che hai pagato in futuro. Queste sono le uniche cose concrete.
Non puoi stimare che la sua presenza le aumenti, quindi di fatto è inutile. Puoi però vedere quante persone se ne lamentino, e a meno di asserire che tutti lo facciano perché così è più facile averlo piratato (e questa generalizzazione discriminatoria e ignorante viene fatta fin troppo spesso), quelli sono tutti potenziali consumatori che, o ti stanno supportando e prima o poi smetteranno, oppure non lo sono e non cambieranno idea.
A me sembra più sensato cercare di andare incontro a più pubblico possibile: c'è a chi la presenza del drm non fa differenza, e quindi che ci sia o meno non gli cambia, e chi invece può essere incentivato a diventare cliente andando incontro alle sue esigenze.
Mi puoi giustamente dire: e le mancate vendite? Quelle non le puoi misurare anche perché generalmente il prodotto pirata è più accessibile e ci sarà sempre. Per questo consiglio di ignorare questo aspetto perché non ci dirà mai quanti clienti avremmo potuto avere, sappiamo solo quelli che non abbiamo ma non possiamo affermare che sia una vendita persa. Soprattutto con un mercato congestionato come quello di oggi, in cui niente è imprescindibile.
No, non lo faceva. Che offerta aveva? La puoi mettere a confronto con quella della concorrenza?
In questo mercato la prima discriminante è il prodotto.
Per poter fare un confronto del servizio dovresti avere pari offerta (cosa che auspico perché le esclusive non danno effettiva misura del servizio ma solo della capacità di stringere accordi), pari costi, e allora ti effettivamente da misurare la fruibilità sia in termini di usabilità che di versatilità di utilizzo.
Puoi farmi il servizio migliore del mondo, ma se i prodotti che vendi non mi attirano non invoglierai molte persone.
Non mi pare una cosa di cui stupirsi. La metodologia di distribuzione non è il prodotto. Prima ci deve essere quello.
Però la concorrenza è conosciuta in tutto il mondo e stringe accordi diretti. Mi pare che non ci sia proprio competizione.
Ma la domanda va misurata e va fatto a parità di condizioni altrimenti i risultati sono falsati. Quello che traiamo sono conclusioni dovute dal leggere dai dati più di quello che rappresentano. Ma è abbastanza comune dare questi significati per convincere che non si ha responsabilità nel risultato.
Le sale non sono piene nemmeno nelle proiezioni doppiate, questo purtroppo è la nicchia in cui si trovano ora gli anime. Ma una situazione in cui abbiamo la stessa identica offerta tra V.O. e doppiato non è mai esistita.
Se per arrivare ad un cinema con V.O. l'organizzazione si complica sia per tragitto che per orari, non si può veramente affermare che non ci sia interesse per quella modalità. Mi pare incontrovertibile.
Oggi qualche sala in più c'è ma io faccio ancora fatica a trovarne per ogni proiezione.
Poi capita di avere un gruppo e non tutti sono d'accordo a vedere con i sottotitoli e quindi si trova il compromesso (e tu che preferisci puoi cedere, difficile il contrario), ma questo è un altro discorso.
Potresti ma sbaglieresti, perché non sono la stessa cosa.
La prima affermazione è un fatto: viene espressa una giustificazione non supportata da dati. Quindi è di comodo.
La seconda affermazione non è un fatto: non ci sono dati per asserire quali siano le motivazioni di singole persone, pur raggruppandole ingenuamente in categorie.
La forma è la stessa ma quello che c'è dietro è diverso. Non basta dire la stessa cosa.
Le motivazioni del pubblico intanto devi recepirle e analizzarle, mentre invece vedo sempre che vengono sminuite: un ottima ricetta per non risolvere il problema. E infatti non si va avanti.
Certo che se si prende gli unici casi virtuosi e li si considera eccezioni, stiamo falsando le analisi sul mercato.
Il discorso che fai sull'anteprima ci sta, ma si ferma lì. Rimane il fatto che tante persone hanno speso per un qualcosa che "si narra" non sia di interesse. Dimostrando che questa narrazione portata avanti negli anni come sia basata su fatti. Se questo fosse vero, al cinema non ci sarebbe andato nessuno, anteprima o meno.
Quindi l'interesse c'è, ma non c'è normalmente l'offerta equivalente. Semplicemente di norma si è costretti a vederlo doppiato oppure niente, con anche un certo terrorismo da parte della stampa che ci dice di supportare il media perché così le cose arriveranno e di farci sostanzialmente andare bene tutto. In problema è che questa cosa non è a beneficio del nostro hobby ma solo degli editori.
Possiamo anche giustamente dire che il poter vedere in anteprima il film possa aver spostato delle persone da una modalità preferita ad un'altra: lecito, però vuol dire che è una modalità che non trattiene le persone dall'andare al cinema, che è quello che si voleva sfatare.
C'è chi a prescindere sottotitolato non guarda nulla, ed è una posizione validissima.
C'è chi invece guarda preferibilmente sottotitolato.
Una parte di queste persone si adatta ad entrambe le modalità.
Quello che manca è la parità di offerta ma è plausibile che una parte di pubblico è persa in mancanza dell'alternativa. Non si può invece dire il contrario.
Ad esempio, io su alcuni film mi sono adattato ed è andata bene. Su alcuni mi sono fortemente pentito. Per altri ancora non era accettabile vederli doppiati. E questo vuol dire che andrei al cinema meno di quanto potrei.
No ma sono cose separate quelle. Fisico e drm free sono cose che si incontrano, ma sono per lo più a se stanti. Tant'è che il prodotto fisico ha quasi sempre drm.
Quello che sappiamo sul prodotto fisico è che ci sono molti aspetti che disincentivano:
- prezzi alti
- drm che limita l'utilizzo del bene
- qualità del prodotto
Oggi ad una spesa alta non giustificata da un prodotto mediocre c'è giustamente chi preferisce un'alternativa meno costosa. Il prodotto fisico è lontano dall'ideale che avrebbe potuto essere ed è stato disincentivato perché comunque il consumatore è ancora in controllo. Questo ovviamente quando il drm non si mette di mezzo.
Manca però un'alternativa solo digitale che sostituisca ciò che faceva prima il fisico. Se non c'è non è per mancanza di interesse dei consumatori ma dei detentori di diritti. La domanda non è stata misurata da nessuna offerta congrua.
Decisamente una buona offerta da quel che ricordo, Wakanim non era un piccolissimo editore al tempo.
Devi (generale) dimostrare che un prodotto vende di più senza DRM, non che vende semplicemente.
Come qualità dei titoli potevi farla.
I confronti 1:1 sono impossibili, ogni piattaforma e ogni editore avrà sempre delle differenze risepetto ad altri. Sarebbe per di più anche impossibile farle un confronto interno al medesimo editore perché non avrebbe senso venderti un file DRM free e con DRM al medesimo prezzo.
Il prodotto c'era, Wakanim non era una piccola realtà con 2 titoli in croce.
Buon per la concorrenza, Wakanim non era Netflix e Prime video come non era una micro realtà come VVVVID, si trattava di un editore europeo che al suo apice era diventato decisamente importante e fortunatamente ci ha messo a disposizione un esempio in cui un editore ha rilasciato file DRM free.
Possiamo benissimo prenderlo per fare un esempio sul tema.
No, non devo. È sufficiente non essere in grado di dimostrare che venda meno senza. Questo perché non si può dimostrare l'effetto della pirateria.
Però basta una persona che non acquista perché è presente il drm, a dimostrarne l'effetto. Non avrai mai qualcuno che non acquista perché non c'è drm, ma è vero il contrario.
L'obiettivo è vendere di più, non far accedere meno illecitamente perché non puoi quantificare se e quanto il primo avvenga con i drm.
Perché non potresti venderli allo stesso prezzo? Faresti pagare un sovrapprezzo per il drm?
Se i confronti non puoi farli a parità di condizioni non si può trarre le conclusioni che si vuole invece spingere.
Condizioni simili comunque potremmo averne, intanto se avessimo meno prodotti in esclusiva (forse qualcosa ora si muove). A quel punto puoi valutare le diverse modalità di fruizione, ma bene o male sono quelle per tutti i concorrenti, una vera alternativa non esiste.
Al punto dal competere con le alternative? Non direi.
Per altro ci si è fatti la guerra in casa, perché tra passaggi di proprietà alla fine poi era comunque tutto sotto a Sony che sembra avesse altri interessi (unificare la piattaforma ad esempio).
Per dire cosa? È sparito perché vendeva drm-free?
Sfortunatamente chi distribuisce un prodotto all'effetto della pirateria ci crede e non basta dirgli che non esista per far cambiare l'approccio.
Non puoi dimostrarlo in entrambi i casi.
Perché a livello commerciale venderti 2 prodotti al medesimo prezzo dove in uno hai una limitazione e nell'altro no non ha il ben che minimo senso.
Proprio il contrario.
I confronti assoluti in questo mondo difficilmente li puoi fare in quasi ogni ambito.
Se restiamo nell'ambito anime assolutamente si. è come se oggi parlassimo di ADN in Francia e il lavoro che stanno facendo negli ultimi anni.
Per dire che c'è stato un editore che ha offerto questa possibilità e non ci sono state le condizioni commerciali per cui la cosa si sia espansa oltre quel singolo esempio.
Questo però è un altro discorso. Siamo passati dal determinare l'interesse per le alternative drm-free e la non correlazione tra pirateria e vendite al dover convincere i distributori. Questo mi sembra chiaro che non lo ottieni con una dimostrazione, anche perché sospetto che queste cose le sappiano già. Solo che eliminando lo spauracchio della pirateria non ci sarebbe più il capro espiatorio e quando non si raggiunge le proiezioni di vendite quello che rimane è un proprio errore.
Il punto non è convincere gli editori, ma misurare quanto dicono e una volta capito che non si basa su dati reali evitare di propagarle come verità che non possono essere messe in discussione.
La cosa che puntualizzi inoltre rafforza come sia deleterio supportare una realtà che non va nella direzione che speriamo nella speranza che lo faccia.
Non puoi dimostrarlo in entrambi i casi.[/quote]
La mancanza di drm ha in qualche modo effetto negativo su chi acquista il bene? No.
Possiamo dire il contrario per la presenza del drm? Sì. Ci sono diversi svantaggi, è fattuale.
Si potrebbe discutere di svantaggi della mancanza di un drm nel caso esistesse la possibilità di rivenderlo, in tal caso il drm è l'unico modo che avresti per poter fare un passaggio di proprietà: ma è un'alternativa che ancora non c'è (anche perché in tal caso l'intermediario e il detentore dei diritti vuole una fetta...).
Come fai a dirlo? Eppure in ambito gaming già succede: dove il prodotto è venduto senza drm il prezzo è generalmente identico a dove invece lo ha. Anche perché quella è una scelta della piattaforma che distribuisce più che di chi detiene i diritti (che al massimo decide se puoi vendere in quella modalità o meno).
E allora non si può trarre con sicurezza certe conclusioni e spacciarle per vere.
Ma va dimostrata una correlazione. Non puoi prendere un caso isolato, in cui tra le altre cose è presente la mancanza di drm, in cui ha molteplici cause per cui non ha funzionato e trarre la conclusione che l'assenza di drm non ha funzionato. Per quello si parla di parità di condizioni.
Ah, ok... Sembrava troppo belle per essere vero (ed infatti non lo era).
Mi chiedevo pure come fosse possibile che non ne avessi sentito parlare prima.
Se devo comprarli in digitale (cosa che non faccio) preferisco di gran lunga prenderli su amazon kindle
parti già un assunto forte, la risposta è che non puoi saperlo. Non sappiamo quale sia la correlazione tra presenza DRM e pirateria/vendite sia da una parte che dall’altra.
Il problema è che parti dal presupposto per cui senza DRM avresti solo più vendite cosa che nessuno può sapere proprio perché non può essere valutato l’impatto della pirateria.
Parlavo nel caso in cui il prodotto è venduto nei 2 modi dal medesimo editore.
Bisogna trarne perché vanno fatte delle scelte.
come scritto sopra, sono situazioni troppo complesse per poterlo fare. L’unica cosa che si può dire è che qualcuno ci ha provato e il mercato non è andato verso quella direzione.
Separiamo le cose. Il drm non è un vantaggio per il consumatore, solo potenziali problemi. Questa è una cosa che si conosce.
Il drm è di interesse per chi vende e si può discutere se sia effettivamente utile, ma abbiamo detto che non si è trovata correlazione, solo stime fantasiose basate su potenziali vendite: cosa che va verificato sia giusta.
In ambito gaming questo avviene dal medesimo editore, ovvero il publisher.
Però forse intendi la piattaforma che vende. Cioè, supponevi la vendita dal medesimo portale di un prodotto senza drm e uno con. In quel caso non saprei, è un'offerta insolita. Però mi pare di ricordare che wakarim lo facesse.
Se le trai sbagliate però è un problema. Puoi anche dirmi che hai deciso così, non spacciare per vero qualcosa che non ha fondamento, c'è differenza. Lecito scegliere male, non lecito però attribuire delle responsabilità non dimostrabili.
Non, non lo si può dire. Si può dire che c'è stata una realtà che tra le altre cose implementava quel sistema, ma non puoi attribuire il fallimento a quella modalità. Così come non puoi dedurre che il fatto che nessuno abbia preso quella strada sia per mancanza di interesse dei consumatori. In un mercato in cui le decisioni si spingono dall'alto e le si giustifica con dati di fantasia, non puoi fare nessuna affermazione seria.
L'unica cosa che puoi affermare è che gli editori fanno delle affermazioni e che queste non sono basate su dati oggettivi. Il resto è speculazione. L'importante è fermarsi lì e non prendere per verità certe dicerie.
Mai detto il contrario infatti, i DRM non sono un vantaggio per il consumatore, non è quello l'obiettivo.
Scusa, ma sopra hai scritto questo, per quello ci ho tenuto a prescisare.
Quello stava ad indicare che non sappiamo quale possa essere il bilancio tra aumento delle persone che acquistano il prodotto solo perché DRM free e pirateria. Potrebbe essere positivo come negativo
mai scritto che lo siano, solo che si riesce a togliere più facilmente ad oggi su kobo che è comunque un compromesso ma è meglio di servizi dove non puoi scaricare l'epub e di conseguenza neanche togliere il drm.
No no e poi no... il digitale con acquisto una tantum va bene, ma un servizio in abbonamento è una fregatura come si è visto con netflix e similari, aumenti di prezzo continui, prodotti in esclusiva solo su alcune piattaforme, rimozioni a loro piacere e se ti vuoi rileggere una serie devi continuare a pagare in maniera perpetua.
Meglio l'acquisto.
Per i manga sì (non per gli ebook che vengono spesso venduti drm-free... qui si trovano tutti quelli drm-free su kobo:
https://www.kobo.com/it/it/p/drm-free
(per dire c'è la versione inglese della serie di Robert Jordan The Wheel of Time)
non per i videogiochi che ce ne sono molti drm-free su gog (ma non solo)
e non per la musica che è sempre drm-free quando si va ad acquistare).
Ma è un compromesso che io trovo accettabile laddove non c'è scelta drm-free (come per i manga in digitale) e laddove abbastanza banale da essere lì più per "far scena" che per reale protezione (in pratica se si può rimuovere con un programma open source significa che è solo una protezione di facciata fatta per i dirigenti che la vogliono senza capire perché più che per funzionare).
Insomma non è che io stia dicendo che i manga in digitale ad oggi siano drm-free, sto solo dicendo che, potendo eliminare il drm dalla versione che acquisto e considerato che non esiste ad oggi la versione drm-free, trovo accettabile il compromesso di fare l'acquisto con drm facile da rimuovere su kobo ma non l'acquisto su piattaforme come zipaki che non mi danno questa possibilità.
Io non ho scritto che sia meglio il cartaceo, ho scritto che sia meglio l'acquisto all'abbonamento
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