Premessa: anche se quel che è successo nell’episodio 18 di Dragon Ball Daima a questo punto lo sanno pure le nostre nonne, è fondamentale rimarcare che quest’articolo tratta argomenti spoiler, legati, appunto, all’episodio in questione.
Da qui in poi procedete, dunque, a vostro rischio e pericolo.


Ciò detto, sì, l’episodio 18 di Dragon Ball Daima ha sfoggiato un colpo di scena tanto inaspettato quanto sorprendente, che avrà lasciato a bocca aperta molti dei fan “della prima ora”: Goku si è trasformato nel Super Saiyan 4.
Nella speranza di avere spiegazioni più dettagliate riguardo al perché sia successo quel che è successo, però, viene comunque da chiedersi come e perché si sia arrivati a questo, anche se, tecnicamente, le spiegazioni ci sono già, sparse qui e là tra le fonti.

 



Occorre partire da una premessa: durante la lavorazione di Dragon Ball, Akira Toriyama ha pianificato mentalmente molti eventi, dettagli e idee che poi non hanno mai visto la luce su carta, per mancanza di tempo e spazio; spesso, queste idee venivano inviate a Toei Animation come spunti per scene e storie anime-original, creando una linea degli eventi anime a volte un po’ ingarbugliata e contraddittoria, e soprattutto una lunga serie di spunti che venivano ripetutamente “riciclati” nel tempo, non per mancanza di idee, ma proprio perché ce n’erano tante che non sono mai state sviluppate direttamente dal maestro, ma solo accennate dall’anime come riempitivo.

Per questa ragione abbiamo visto i saiyan avere due origini simili ma diverse in Dragon Ball GT e nel manga di Dragon Ball Super, o Re Kaioh parlare di una divinità che ha distrutto il pianeta Vegeta come punizione, per poi scoprire che in realtà, nell’ordine: era stata colpa di un meteorite, di Freezer, e sarebbe dovuta essere colpa di Beerus (una divinità che doveva distruggerlo per punizione!) che però decise di lasciar fare il lavoro sporco a Freezer stesso, praticamente chiudendo un cerchio.
Allo stesso modo, Dragon Ball Daima ci mostra un Goku tornato bambino (e, nell'episodio 18, raggiungere il quarto livello del Super Saiyan) come in Dragon Ball GT, ma dietro a tutte queste somiglianze c’è una spiegazione ben precisa…

 



In una recente intervista a Mantan Web, Akio Iyoku, presidente della Capsule Corporation Tokyo, la compagnia che si occupa di gestire tutti i progetti legati a Dragon Ball dal 2023 in poi, ha raccontato alcuni aneddoti riguardanti la lavorazione di Dragon Ball Daima, le idee di Toriyama a riguardo e il suo rapporto con Dragon Ball GT.

Un elemento fondamentale da tenere a mente è la fascia oraria: con Daima, Dragon Ball va in onda per la prima volta in seconda serata, tra le 23:40 e le 00:10, in modo da poter essere trasmesso contemporaneamente su scala nazionale, cosa che nella “vecchia” fascia oraria mattutina di Dragon Ball Super non era possibile.
In questo modo, la serie sarebbe stata accessibile a utenti di fasce d’età diverse, visto che Dragon Ball è sia una serie nostalgica per gli adulti che una serie tutt’ora “di moda” per i più giovani, ed è proprio quest’incontro di fasce d’età a incidere sul legame tra GT e Daima (poi che bambini guardino gli anime a mezzanotte non si sa, ma d’altronde sono giapponesi, non facciamoci domande)…

Durante la lavorazione, infatti, l’obiettivo principale è stato quello di fare di Daima una serie apprezzabile egualmente da genitori, cresciuti con l’originale, e figli, ma se Dragon Ball Super già ricalcava la serie Z con un Goku che diventa sempre più forte affrontando nemici dalla pericolosità progressivamente maggiore, con Daima c’era da fare qualcosa di diverso, e l’idea fu di far leva sui ricordi di chi ha visto il GT da bambino.
Ecco dunque perché Goku torna piccolo e poi parte per un lungo viaggio alla ricerca delle sfere per rimediare: inizialmente sarebbe dovuto essere l’unico a rimpicciolirsi, ma Toriyama ha pensato fosse più interessante far tornare bambini tutti.

 



Daima è stato, dunque, pensato fin dall’inizio come un “omaggio al GTe al contempo una serie che permettesse a chi non conosce l’opera (ma chi non conosce l’opera?) di avere una buona introduzione a essa nel suo complesso, dal lato più avventuroso, con la ricerca delle sfere, a quello più “action”.
E questo ci porta all’evento dell’episodio 18: si pensava fosse impossibile arrivare al Super Saiyan 4 dopo le evoluzioni divine di Dragon Ball Super, e invece eccoci qui, peraltro con un secondo riferimento al GT, il drago "rosso" a fine episodio, variante rossa di Polunga, come il drago delle sfere dalle stelle nere del GT che riporta Goku bambino era una variante rossa di Shenron.
È stato sicuramente un evento tanto atteso quanto inatteso e di grande impatto, però ci dicano come e perché è successo anche a livello di trama!