Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata alle recensioni su anime e manga, realizzate degli utenti di AnimeClick.it.
Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.
Quest'oggi passiamo in rassegna l'ambientazione scolastica girando in scioltezza da registri più comici ad altri più sentimentali. Selezioniamo allo scopo Azumanga Daioh, Kami nomi zo shiru sekai e Suzuka.
Per saperne di più continuate a leggere.
Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.
Quest'oggi passiamo in rassegna l'ambientazione scolastica girando in scioltezza da registri più comici ad altri più sentimentali. Selezioniamo allo scopo Azumanga Daioh, Kami nomi zo shiru sekai e Suzuka.
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Azumanga Daioh
9.0/10
Ci sono generi come quello della commedia scolastica che puntualmente, e in dosi massicce, si presentano al pubblico ogni anno con decisa insistenza. E' una tipologia di anime che da una parte permette moltissimi sbocchi, se si desidera aggiungere ulteriori elementi, ma dall'altra rischia di ripetersi all'inverosimile, diventando l'ennesimo clone di un clone.
L'argomento di base è sempre lo stesso, la vita scolastica all'interno di un classico liceo giapponese, con tutti i cliché che caratterizzano questo genere di animazione. E diciamocelo, Azumanga Daioh non si discosta minimamente da questa struttura ben collaudata. Ci sono le lezioni, gli esami, i festival sportivi e della cultura, l'Hanami, le vacanze estive. Il tutto però raccontato non attraverso il canonico anno scolastico (ed ecco la prima vera differenza), ma percorrendo gli ultimi tre anni della vita liceale delle nostre eroine.
Di base non esiste una "vera" storia, quelli che ci vengono mostrati sono una serie di eventi quotidiani caratterizzati da una dose di sano e geniale umorismo.
Ed è proprio attraverso queste sfumature, tanto semplici all'apparenza, che Azumanga Daioh mostra la sua originalità. Lo fa proponendoci dei personaggi assolutamente stravaganti e unici, che si differenziano dai soliti stereotipi, grazie a una caratterizzazione ben riuscita e studiata. E anche se inizialmente si avverte un certo senso di disorientamento, vista la carrellata di volti - che sempre inizialmente potranno sembrare molto simili - che ci vengono proposti, basteranno un paio di episodi per entrare da subito nella giusta ottica e in perfetta simbiosi con l'universo di Azumanga Daioh.
Le varie situazioni, anche se, come descritto in precedenza, percorrono gli ultimi tre anni di vita scolastica e quindi il ripetersi di alcuni eventi (Natale, Vacanze, ecc.), riusciranno sempre ad offrire nuovi spunti evitando di riciclarsi.
Ma il vero punto forte di questo anime è la comicità. Credo che mai, o forse quasi mai, come in questo caso ho riso così tanto. La serie mette in scena una tipologia di comicità, concedetemelo, intelligente, che non si adagia sui classici e già visti siparietti, andando a toccare situazioni ben congegnate, che spesso hanno quel tocco surreale che ci porta a vagare senza una vera meta. Alcune scenette risultano tanto idiote e semplici quanto geniali.
Ma tutto questo non basterebbe senza delle fondamenta ben solide, ed è grazie ad un circo di personaggi sapientemente studiati che tutto riesce a collimare alla perfezioni.
Ognuno con le proprie caratteristiche, si andranno a incastrare a questo grande meccanismo, attraverso le loro manie, le paure e le piccole debolezze.
Ci saranno anche alcuni momenti "malinconici", semplici e immediati come tutto il resto.
Non mi dilungherò sull'analisi di ogni personaggio perché risulterebbe sicuramente poco incisiva, ma un nota speciale la riservo a quello che, secondo me, è il vero fulcro - e mi ripeterò, è "geniale" - di Azumanga Daioh: Osaka. E' assolutamente uno dei personaggi più divertenti e folli che abbia mai visto.
Lo stile grafico di questa meravigliosa opera è composto da tratti semplici ed essenziali, che si adagiano comodamente sui fondali pastellati che ricordano un'animazione più vintage.
L'OST è in perfetta simbiosi con tutto il resto, regalandoci sottofondi delicati che ci accompagnano attraverso ogni puntata. Una piccola critica invece va alle due sigle, che non mi hanno colpito particolarmente.
Che dire, se siete alla ricerca di serate spensierate che vi regalino del sano e geniale umorismo - e non solo -, Azumanga Daioh è una visione che non potete perdervi.
L'argomento di base è sempre lo stesso, la vita scolastica all'interno di un classico liceo giapponese, con tutti i cliché che caratterizzano questo genere di animazione. E diciamocelo, Azumanga Daioh non si discosta minimamente da questa struttura ben collaudata. Ci sono le lezioni, gli esami, i festival sportivi e della cultura, l'Hanami, le vacanze estive. Il tutto però raccontato non attraverso il canonico anno scolastico (ed ecco la prima vera differenza), ma percorrendo gli ultimi tre anni della vita liceale delle nostre eroine.
Di base non esiste una "vera" storia, quelli che ci vengono mostrati sono una serie di eventi quotidiani caratterizzati da una dose di sano e geniale umorismo.
Ed è proprio attraverso queste sfumature, tanto semplici all'apparenza, che Azumanga Daioh mostra la sua originalità. Lo fa proponendoci dei personaggi assolutamente stravaganti e unici, che si differenziano dai soliti stereotipi, grazie a una caratterizzazione ben riuscita e studiata. E anche se inizialmente si avverte un certo senso di disorientamento, vista la carrellata di volti - che sempre inizialmente potranno sembrare molto simili - che ci vengono proposti, basteranno un paio di episodi per entrare da subito nella giusta ottica e in perfetta simbiosi con l'universo di Azumanga Daioh.
Le varie situazioni, anche se, come descritto in precedenza, percorrono gli ultimi tre anni di vita scolastica e quindi il ripetersi di alcuni eventi (Natale, Vacanze, ecc.), riusciranno sempre ad offrire nuovi spunti evitando di riciclarsi.
Ma il vero punto forte di questo anime è la comicità. Credo che mai, o forse quasi mai, come in questo caso ho riso così tanto. La serie mette in scena una tipologia di comicità, concedetemelo, intelligente, che non si adagia sui classici e già visti siparietti, andando a toccare situazioni ben congegnate, che spesso hanno quel tocco surreale che ci porta a vagare senza una vera meta. Alcune scenette risultano tanto idiote e semplici quanto geniali.
Ma tutto questo non basterebbe senza delle fondamenta ben solide, ed è grazie ad un circo di personaggi sapientemente studiati che tutto riesce a collimare alla perfezioni.
Ognuno con le proprie caratteristiche, si andranno a incastrare a questo grande meccanismo, attraverso le loro manie, le paure e le piccole debolezze.
Ci saranno anche alcuni momenti "malinconici", semplici e immediati come tutto il resto.
Non mi dilungherò sull'analisi di ogni personaggio perché risulterebbe sicuramente poco incisiva, ma un nota speciale la riservo a quello che, secondo me, è il vero fulcro - e mi ripeterò, è "geniale" - di Azumanga Daioh: Osaka. E' assolutamente uno dei personaggi più divertenti e folli che abbia mai visto.
Lo stile grafico di questa meravigliosa opera è composto da tratti semplici ed essenziali, che si adagiano comodamente sui fondali pastellati che ricordano un'animazione più vintage.
L'OST è in perfetta simbiosi con tutto il resto, regalandoci sottofondi delicati che ci accompagnano attraverso ogni puntata. Una piccola critica invece va alle due sigle, che non mi hanno colpito particolarmente.
Che dire, se siete alla ricerca di serate spensierate che vi regalino del sano e geniale umorismo - e non solo -, Azumanga Daioh è una visione che non potete perdervi.
The World God Only Knows
4.0/10
Recensione di npepataecozz
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I cosiddetti "gal-games" sono dei videogiochi molto in voga in Giappone. Qui l'eroe di turno non deve sconfiggere draghi leggendari, portare la piccola Afragolese allo scudetto o sventare la minaccia di un attacco terroristico; deve più semplicemente, cercare di conquistare il cuore (e a volte anche le mutandine) della ragazza di turno. Così la ragion d'essere di quest'anime è rispondere a una domanda abbastanza incomprensibile per noi che conosciamo poco questi giochi, ma che immagino possa affascinare gli appassionati giapponesi: può un seduttore di ragazze virtuali sfruttare in prima persona le stesse tecniche e diventare un seduttore anche nel mondo reale?
Il protagonista di Kami nomi zo shiru sekai è, dunque, un otaku ossessionato per l'appunto dai gal-games. Keima risulta essere talmente bravo da essersi meritato il titolo di "Dio della conquista"; e qualcuno deve averlo preso davvero sul serio in quanto dall'inferno (!) viene spedita una strana ragazza con il compito di agganciarlo e usare le sue presunte doti per sedurre delle innocenti fanciulle nel cui cuore alberga uno spirito infernale fuggito dagli inferi. L'unico modo per catturare questi spiriti, infatti, è fare innamorare le ragazze che lo ospitano del nostro eroe occhialuto; se ciò accade il demone verrà espulso per poi essere rinchiuso in una classicissima bottiglia.
Le fondamenta della trama sono, di per sé, abbastanza ridicole. Tuttavia ciò non deve portare a essere prevenuti a priori, in quanto molti anime hanno dimostrato che da una trama molto sciocca possono nascere degli autentici gioiellini. Dopo la visione dei primi episodi ero convinto che anche questo titolo avrebbe seguito questa giusta direzione: una serie di mini-storie divertentissime e allo stesso tempo capaci di suscitare emozioni in chi le guarda.
Peccato, però, che alla lunga tali caratteristiche vengano meno, il tutto, anzi, sprofonda nella noia e riappare prepotente il senso di ridicolo cui accennavo sopra.
Sulla base di queste motivazioni la mia valutazione andrà in controtendenza rispetto alle altre e assumerà toni decisamente negativi. La comicità che avrebbe dovuto caratterizzare quest'anime dura sì e no tre episodi dopodiché si assiste a un rapido declino della vena comica dei protagonisti, il tutto a danno della qualità complessiva dell'anime. Le mini-storie contengono qualche piccolo spunto interessante ma niente di più; come se non bastasse queste ultime vengono continuamente intervallate da noiosissimi episodi in cui vengono descritte le abitudini e le manie di Keima di cui, francamente, non importa niente a nessuno.
Insomma, più che un piccolo gioiellino quest'anime si è rivelato essere una piccola delusione. Date le buone premesse si sarebbe potuto fare sicuramente meglio, magari ripensando certe scelte e puntando su una comicità più semplice e meno maniacale. Sarà per la prossima volta.
Il protagonista di Kami nomi zo shiru sekai è, dunque, un otaku ossessionato per l'appunto dai gal-games. Keima risulta essere talmente bravo da essersi meritato il titolo di "Dio della conquista"; e qualcuno deve averlo preso davvero sul serio in quanto dall'inferno (!) viene spedita una strana ragazza con il compito di agganciarlo e usare le sue presunte doti per sedurre delle innocenti fanciulle nel cui cuore alberga uno spirito infernale fuggito dagli inferi. L'unico modo per catturare questi spiriti, infatti, è fare innamorare le ragazze che lo ospitano del nostro eroe occhialuto; se ciò accade il demone verrà espulso per poi essere rinchiuso in una classicissima bottiglia.
Le fondamenta della trama sono, di per sé, abbastanza ridicole. Tuttavia ciò non deve portare a essere prevenuti a priori, in quanto molti anime hanno dimostrato che da una trama molto sciocca possono nascere degli autentici gioiellini. Dopo la visione dei primi episodi ero convinto che anche questo titolo avrebbe seguito questa giusta direzione: una serie di mini-storie divertentissime e allo stesso tempo capaci di suscitare emozioni in chi le guarda.
Peccato, però, che alla lunga tali caratteristiche vengano meno, il tutto, anzi, sprofonda nella noia e riappare prepotente il senso di ridicolo cui accennavo sopra.
Sulla base di queste motivazioni la mia valutazione andrà in controtendenza rispetto alle altre e assumerà toni decisamente negativi. La comicità che avrebbe dovuto caratterizzare quest'anime dura sì e no tre episodi dopodiché si assiste a un rapido declino della vena comica dei protagonisti, il tutto a danno della qualità complessiva dell'anime. Le mini-storie contengono qualche piccolo spunto interessante ma niente di più; come se non bastasse queste ultime vengono continuamente intervallate da noiosissimi episodi in cui vengono descritte le abitudini e le manie di Keima di cui, francamente, non importa niente a nessuno.
Insomma, più che un piccolo gioiellino quest'anime si è rivelato essere una piccola delusione. Date le buone premesse si sarebbe potuto fare sicuramente meglio, magari ripensando certe scelte e puntando su una comicità più semplice e meno maniacale. Sarà per la prossima volta.
Suzuka
6.0/10
Non so se consigliare o meno questo anime, se proprio siete incuriositi consiglio il manga perché merita sicuramente di più già solo per i disegni. Si ha infatti l'impressione che sia una serie a basso costo con animazioni spesso poco dettagliate, molto statiche e da disegni spesso sproporzionati, intervallate da qualche scena topica dove finalmente si riesce a godere sufficientemente dell'aspetto grafico.
Da notare anche il fatto che ci sia soltanto UNA sigla di apertura e che le sigle di chiusura (due) sono quanto di meno impegnativo si possa pretendere da una produzione animata (sebbene tutte e tre le tracce siano godibili).
Per quanto riguarda la trama, non c'è niente di eccezionale, ripercorre quanto di più stravisto con una linearità sconcertante prendendo spunto qua e là da altre produzioni molto più elaborate, Touch e Maison Ikkoku in primis; inoltre, già dai primi episodi sembra di assistere ad un classico Eroge Videogame con presentazione di varie donne che circonderanno il protagonista e i comprimari maschi del tutto ininfluenti ai fini della storia. Le psicologie dei personaggi sono poco delineate sebbene siano supportate da fiumi di parole ed esternazioni dei propri sentimenti, ma che non vanno al di là del "mi piaci", "ti odio", "baka".
L'ambientazione sportiva è inizialmente molto azzeccata ed è stato il motore che mi ha fatto interessare all'opera; inizialmente è ben affrontata, peccato che dopo i primi episodi divenga un mero pretesto per portare avanti linee narrative già cominciate mentre la storia prende una piega più sentimentale e alla fine si ha la sensazione che la serie non sia né carne né pesce.
Seppur ci vengano risparmiati i dettagli cliché della vita scolastica (San Valentino, la serata in kimono, le vacanze estive al mare), vengono invece continuamente riproposte cene fuori e sbronzate in stanza con una frequenza quasi imbarazzante. Da sottolineare una ridondanza dei temi affrontati, i dialoghi vanno a parare sempre nella stessa direzione e ciò non dà freschezza alle vicende, che sono sempre le solite: litigio - scuse - litigio.
Molti difetti, quindi, ma è da apprezzare il fatto che la storia voglia essere "credibile" ed è l'aspetto che mi allontana dal dare dare l'insufficienza e che rende un po' più profonda la narrazione. I comportamenti dei protagonisti sono logici e molto vicini a un atteggiamento normale, nessun piagnucolio o uscite senza senso o grida indiscriminate quindi, e la novità mi ha davvero fatto piacere, ma c'è poca sostanza.
Dopo qualche emozione nei primi episodi, da meta serie, sebbene avvengano fatti un po' inaspettati e ci siano un altro paio di episodi godibili, l'anime non riesce a decollare, anzi si affossa in una serie di eventi che dire "prevedibili" è poco - proprio per l'obbligo di restare entro certi paletti di una storia già scritta.
Detto tutto questo, lo charme di Suzuka è tale - per motivi che trascendono ogni logica, probabilmente per gusti personali dei quali non ne sono cosciente, per me è stupenda - che mi sono trovato a vedermi tutta la serie, non detestandola, ma con nel cuore il sentimento che l'autore non sia stato capace (magari anche per problemi di marketing) di tirare fuori qualcosa di buono da un punto di partenza e un'idea ottima, abbassandosi a racimolare situazioni abusate e neanche ben proposte.
Da notare anche il fatto che ci sia soltanto UNA sigla di apertura e che le sigle di chiusura (due) sono quanto di meno impegnativo si possa pretendere da una produzione animata (sebbene tutte e tre le tracce siano godibili).
Per quanto riguarda la trama, non c'è niente di eccezionale, ripercorre quanto di più stravisto con una linearità sconcertante prendendo spunto qua e là da altre produzioni molto più elaborate, Touch e Maison Ikkoku in primis; inoltre, già dai primi episodi sembra di assistere ad un classico Eroge Videogame con presentazione di varie donne che circonderanno il protagonista e i comprimari maschi del tutto ininfluenti ai fini della storia. Le psicologie dei personaggi sono poco delineate sebbene siano supportate da fiumi di parole ed esternazioni dei propri sentimenti, ma che non vanno al di là del "mi piaci", "ti odio", "baka".
L'ambientazione sportiva è inizialmente molto azzeccata ed è stato il motore che mi ha fatto interessare all'opera; inizialmente è ben affrontata, peccato che dopo i primi episodi divenga un mero pretesto per portare avanti linee narrative già cominciate mentre la storia prende una piega più sentimentale e alla fine si ha la sensazione che la serie non sia né carne né pesce.
Seppur ci vengano risparmiati i dettagli cliché della vita scolastica (San Valentino, la serata in kimono, le vacanze estive al mare), vengono invece continuamente riproposte cene fuori e sbronzate in stanza con una frequenza quasi imbarazzante. Da sottolineare una ridondanza dei temi affrontati, i dialoghi vanno a parare sempre nella stessa direzione e ciò non dà freschezza alle vicende, che sono sempre le solite: litigio - scuse - litigio.
Molti difetti, quindi, ma è da apprezzare il fatto che la storia voglia essere "credibile" ed è l'aspetto che mi allontana dal dare dare l'insufficienza e che rende un po' più profonda la narrazione. I comportamenti dei protagonisti sono logici e molto vicini a un atteggiamento normale, nessun piagnucolio o uscite senza senso o grida indiscriminate quindi, e la novità mi ha davvero fatto piacere, ma c'è poca sostanza.
Dopo qualche emozione nei primi episodi, da meta serie, sebbene avvengano fatti un po' inaspettati e ci siano un altro paio di episodi godibili, l'anime non riesce a decollare, anzi si affossa in una serie di eventi che dire "prevedibili" è poco - proprio per l'obbligo di restare entro certi paletti di una storia già scritta.
Detto tutto questo, lo charme di Suzuka è tale - per motivi che trascendono ogni logica, probabilmente per gusti personali dei quali non ne sono cosciente, per me è stupenda - che mi sono trovato a vedermi tutta la serie, non detestandola, ma con nel cuore il sentimento che l'autore non sia stato capace (magari anche per problemi di marketing) di tirare fuori qualcosa di buono da un punto di partenza e un'idea ottima, abbassandosi a racimolare situazioni abusate e neanche ben proposte.
L'anime di Suzuka si ferma a raccontare solo i primi 9 volumi dell'opera di Seo Kouji, per me la prima parte di Suzuka è il 30% del potenziale manga, inoltra l'anime è fatto molto male molte scene tagliate e messe a random, eliminate un pò di cose anche e quindi il 6 viene di conseguenza, il capolavoro è nella seconda parte che rappresenta il 70% del potenziale manga.
Date retta a me il manga è un capolavoro e resterà una pietra miliare del genere , l'anime è passabile......anche se l'utente la fa troppo pesante con i paragoni con gli altri manga, la prima parte si ispira solo a Maison Ikkoku per poi discossarsi completamente.
poi la grafica bbr..........., la Suzuka del manga è bona, quella dell'anime è un cesso assurdo come l'hanno ridotta, gli sfondi appena accennati......, addirittura si sentiva mentre guardavo la serie in Jappo rumori di sottofondo tipo stereo ma che cass........ insomma l'anime non da una buona impressione del manga e fortunatamente mi sono letto prima il manga e poi mi sono guardato l'obrobrio dell'anime........Senza contare che hanno un pochetto stravolto il personaggio di Suzuka facendola diventare troppo fredda, così mi cambi notevolmente il senso delle cose.
una cosa perchè nel manga esce commedia nella tipologia manga, mentre l'anime esce drammatico?
Tanto più che A town where you live lo sto apprezzando molto.
Le altre due opere non mi interessano. Quella di mezzo proprio manco pagato, Azumanga Daioh forse può essere già più carino, ma non mi piace lo stile di disegno.
Complimenti in ogni caso a tutti e tre i recensori!
Soprattutto per i codini di Chiyo-chan!!
Guarda che l'anime di Suzuka non è buono prutroppo al max gli avrei dato 7 ma sarei stato soggettivo, il capolavoro è il manga non certo l'anime che non racconta manco tutta la storia visto che si ferma a metà.
Quelli sarebbero capelli blu O_o, cavolo i colori erano così pessimi da farmeli passare per neri...........
E' tra le commedie sentimentali/sportive più belle mai fatte.
Sono palesemente blu con tanto di riflessi
Ma io ho l'occhio allenato da anni di sbavate appresso a Sailor Mercury, Nadia e Fancy Lala, il blu lo riconosco subito, non faccio testo
hai letto il manga o l'anime di Suzuka.
l'anime è l'ombra del manga, quest'ultimo è un capolavoro qua ti do ragione visto che come te considero Suzuka il miglior shonen sentimentale.
@ Kotaro
Ho dei problemi con i colori e non sto scherzando......sfumature così non riesco a percepirle, nel manga me ne accorgevo che erano blu anche perchè Kouji Seo usava un blu che era blu!!!!!!, nell'anime mi sembravano neri.........
@Shiro-San
Bravo, finalmente uno che distingue l'obrobrio dell'anime dal capoalvoro che è il manga.
Su suzuka io sarei stato anche più cattivo...mentre il manga è forse uno dei migliori shonen romantici in circolazione, l'anime è piatto. Grafica scadente (a dir poco) e storia che viene degradata al livello di una commedia mediocre.
Non concordo invece col giudizio per Kami Nomi. Opinabili che siano le premesse della storia, il successivo sviluppo fa scaturire una commedia molto divertente e tra l'altro molto parodistica di anime, giochi e otaku in generale. E poi ci sono molte citazioni, anche per i gamers di vecchia data...
E infine Elsie che è troppo simpatica
Buon lavoro comunque, per i recensori
Sulla recensione di Kami Nomi, anche, non ho niente da ridire (pur avendogli dato 9 nella recensione), perchè i difetti che il recensore dal nome impronunciabile ha indicato sono effettivamente presenti. Cambia solo il peso che si è dato ad essi. A me non ha disturbato la ripetitività delle azioni, mi sono piaciuti gli episodi infarciti delle piccole manie di Keima, la trama, pur essendo ridicola, è in qualche modo funzionale. Quindi, pur trovandomi d'accordo con il recensore, i nostri gusti ci hanno portato a due conclusioni diverse
Suzuka, ahimè, non l'ho visto
Opinioni diverse, ma alla fine stesso risultato , entrambi lo riteniamo un capolavoro XD. Dell'anime ho apprezzato particolarmente solo l'ultima puntata la 26 e sai perchè, nel manga forse era la parte più commovente quindi.....XD
Anche se nel manga quella scena mi ha fatto piangere mentre l'anime solo commuovere.
Io sono severo con l'anime non tanto per la storia a metà ma per alcuni stravolgimenti fatti ( Suzuka troppo fredda, scene cambiate, allungate, tagliate etc.....) e pessima realizzazione grafica.
* Kami nomi zo shiru sekai non mi attira moltissimo come genere ma l'ho inserito da tempo tra gli anime da vedere.
* Suzuka dovrei averlo da parte se non vado errato.
In ogni caso m'interessa solo l'anime, il manga proprio no.
Dalle quattro immagini in allegato alla recensione non riesco a dire molto, quindi penso che prima o poi dovrò proprio guardarmelo Quoto comunque Kabutomaru quando dice che il potenziale della storia è tutto completamente nella seconda parte, dopo comunque l'ottimo setting che c'era nella prima con le porzioni di atletica.
Complimenti comunque a tutti e tre i recensori! ^^
Complimenti a Kappei
Dico questo perchè pur narrando solo metà della storia (io l'altra metà non la conosco, aspetto il manga, semmai arriverà in Italia) questo anime è stato capace di appassionarmi come non mi capitava dai tempi di "Orange Road".
Avrà i suoi difetti, non sarà ai livelli di KOR appunto, ma di certo non è pessimo da stimolare la diuresi, quindi non sono d'accordo nemmeno con il voto dato.
Ovviamente si tratta del mio modesto pensiero, pensiero che ho maggiormente argomentato nella mia recensione all'anime.
ps. Per i capelli, basta fare il confronto con l'immagine di Yamato di fianco a Suzuka; Lui li ha neri, Lei li ha blu.
Per quanto riguarda Kami nomi zu Shiro Sekai, concordo in pieno: a me, non è piaciuto per nulla nonostante l'ottimo spunto inizial;, inoltre, lo stratagemma della "sorellina piccolina" al secondo episodio mi ha fatto un po' cadere le braccia, ormai sono leggermente stufa di questi clichè (a mio parere penosi) dell' Oriente.
Giusta osservazione, you got a point
Secondo me si meriterebbe un 6...
Infatti mentre il manga è un capolavoro, sia di disegni che di regia. L'anime ha notevoli pecche tecniche, non tanto nella storia (anche se si ferma a metà del manga, tralasciando così una parte importantissima).
Kami e suzuka li ho tra anime da vedere da tempo immemore,forse questa è la volta buona che gli dedico un pò di tempo^^
troll mode on
Le recensioni di jimmijax sono sempre il massimo dello spasso! Per conferme leggere la reca del film di eureka 7
troll mode off
Certo, la prima serie è un po' carente sotto il profilo della fruibilità (può essere un po' noiosetto), ma lo consiglio sopratutto perchè la seconda è molto bella ^^
Attendo inoltre con impazienza che mi arrivi il maxi-volume inglese del manga, così posso leggermi l'altra opera di Kyohiko Azuma dopo quel capolavoro di Yotsuba.
Cmq secondo me per la serie cartacea c'è da sperare nella GP Publishing che avendo i diritti di ATWYL altra opera di Seo che sta avendo un ottimo riscontro di vendite e gradimenti qua su animeclick, infatti è il manga che ha ricevuto più voti tra le novità, molti dichiarano di acquistarlo e non ha avuto un solo commento negativo ma 24 positivi e 3 titubanti, insomma Seo in italia può avere futuro con Suzuka mi aspetto un successone a livello di vendite visto come stanno andando el cose con la sua opera secondaria.
@ SeiyaJJ e kotaro
In effetti guardando l'immagine............quelli di Yamato sono più scuri rispeto a quelli di Suzuka. Anche se nel manga si evinceva chiaramente sta cosa.
Concordo solo in parte con la recensione di Kami Nomi, perchè tocca effettivamente alcuni punti che anch'io considero difetti, ma a mio parere non si merita addirittura 4. Un 6 e mezzo io gliel'ho concesso, anche se lo reputo immensamente inferiore alla controparte cartacea, questo adattamento. Perchè?
Beh, come sottolineato nella recensione la premessa della storia potrebbe sembrare inizialmente inverosimile. Il tema sovrannaturale sembra quasi fuori luogo nella serie, un semplice pretesto per presentare le varie eroine e nulla più. Eppure, nel manga si percepisce chiaramente, pian piano, che non è affatto così, e una trama di fondo comincia, seppur con lentezza, a dipanarsi. Quello che si è visto finora nell'anime, in due stagioni, non è neanche 1/4 della trama di Kami Nomi, per cui si ha l'impressione di ritrovarsi davanti alla classica commedia harem da due soldi, che inizialmente sembra originale, ma poi si rivela essere la solita solfa...Quando in realtà non è assolutamente così. No, perchè c'è qualcosa che le altre commedie harem non hanno, e che rende Kami Nomi qualcosa di fresco e di diverso dal solito.
Si tratta del suo protagonista.
E' proprio la figura di Keima a renderlo una commedia harem diversa dal solito: questo ragazzo, agli occhi di tutti un povero nerd sfigato, chiuso nel mondo dei suoi galge e delle sue eroine in 2D, agli occhi del lettore appare tutto, tranne che sfigato. Egli stesso non si considera tale, al contrario; non è per paura o debolezza che egli si rifugia nei suoi galge, chiudendosi al mondo reale, ma per una consapevole scelta di rifiutare quel mondo così imperfetto, in netto contrasto con il mondo ideale dei suoi galge, preferendo restare fedele a quest'ultimo. Keima non finge, è davvero disinteressato alle ragazze del mondo reale, che non riescono a soddisfare i suoi "standard". Per questo, quando viene suo malgrado costretto ad aiutare la demone Elsie nel recupero degli spiriti fuggiti dall'inferno, è inizialmente restio, e rimane sempre oltremodo freddo nei confronti delle sue "conquiste". L'autore riesce a dipingere perfettamente la figura di questo otaku, così profondamente immerso nel suo mondo e convinto dei suoi ideali, e la sua progressiva "riappacificazione" con il mondo reale, in una maturazione quasi impercettibile, ma presente.
Ecco, l'anime invece non ci riesce. Per quanto l'interpretazione di Shimono Hiro sia decente, il Keima dell'anime non possiede lo stesso spessore di quello del manga, appare fin dall'inizio molto più interessato al mondo reale di quanto non voglia far credere...E' praticamente il classico nerd sfigato comune a tante altre commedie harem, e risulta un personaggio molto meno particolare e interessante. Insomma, se nel manga risulta essere la star incontrastata, riuscendo a far passare in secondo piano (cosa strana per un harem) anche le figure femminili, nell'anime non si può dire altrettanto.
Altra critica presente nella recensione con cui concordo è la scarsa presenza di comicità; l'anime ha tagliato spesso e volentieri le parte comiche del manga, non riuscendo a rendere nella versione animata la stessa comicità, così caratteristica, del manga.
La conclusione di questo papiro è questa: consiglio, per chi vuole una commedia harem fresca e diversa dal solito, il manga di Kami Nomi zo Shiru Sekai. Non posso dire altrettanto dell'anime .
Keima >>> L e Shinichi Kudo messi assieme. xD
E' per me uno dei migliori shonen in circolazione, che miscela incredibilmente bene un sacco di generi.
Meritatamente, il fandom anglofono lo esalta; in Italia mi sembra che sia quasi praticamente sconosciuto purtroppo T__T, e quello di Manglobe non è il miglior adattamento animato che potesse ricevere, anche se un 4 mi sembra troppo severo. E' inevitabile che all'inizio la gente pensi che sarà sempre la solita minestra, perchè può apparire come una mera serie episodica...il manga ti tiene incollato inizialmente soprattutto grazie alla comicità, ma nell'anime l'hanno ammosciata tantissimo.
Per quanto riguarda Suzuka, il manga è molto buono (mille volte meglio di Kimi no iru machi, che Seo sta veramente portando avanti a casaccio, imho), ma anche in questo caso l'anime perde molto rispetto al corrispettivo mangaceo, difatti ne ho visto solo pochissimi episodi.
X l'utente di sopra
Seo dipende come si gioca la saga dell'università, ha la possibilità di far risalire nuovamente il manga visto che può trattare il tema dell'amore in modo più adulto vista l'età dei protagonisti. Anche se vi sono state due scelte fatte a casaccio anche se cmq ha analizzato il tutto positivamente e negativamente come ha sempre fatto. Cmq concordo che ATWYL non è al livello di Suzuka però è un ottimo shonen romantico.
Riguardo l'anime di Suzuka concordo con te.
Cmq visto che il primo anime che ha rpeso 9 ha avuto critiche positivissime allora lo metto in lista e me lo vedrò.
@Kabutomaru:
SPOILER
per me ormai il manga è svaccato da tempo...Seo non fa altro che aggiungere donnine inutili all'harem di Haruto, quando tutti sappiamo che ne ha in mente una sola...una squilibrata che speravo dimostrasse più spessore caratteriale, insomma, volevo che Seo ci delineasse maggiormente i motivi della sua apparente instabilità emotiva, ed invece sembra andare e venire solo per il bene del DRAMA. Questo manga è diventato una beautifulata...non fa più per me.
Suzuka appariva pensato e abbastanza realistico. KNIM si è ridotto a fanservice, harem, harem e ancora harem, e drama forzato. Mi piace lo stile di Seo, ma stavolta sta davvero sceneggiando a casaccio.
SPOILER
Boh, io sto al volume 12 inizo 13, prima di questo ATWYL non è minimante harem non so dopo Seo cosa abbia fatto, non è manco ecchi , rispetto a Suzuka ha molte meno scene spinte ( non è che in quest'ultimo ve ne fossero tante), anche se la scelta del protagonista è scontata quale sia.
Concordo sulle troppe ragazze, ora qualcuna è stata ridotta a personaggio secondario..........
Bravi gli autori!
SPOILER
come non è harem, è pieno di ragazze che ronzano attorno ad Haruto o lo tentano in qualche modo. Ecchi lo è sempre stato, anche se mai esageratamente, per carità, ma è da un po' che il fanservice è aumentato, mentre la trama scade, ed è questo il problema. Almeno per me, poi è chiaro che ognuno percepisce una certa opera in modo differente.
Purtroppo il tira e molla tra Eba ed Haruto mi sembra forzato e non è più in grado di emozionarmi, mentre le tizie che fanno da contorno sono per la maggiore inutili.
Suzuka è davvero su un altro livello, benchè inizialmente tragga spunto in maniera un po' tropop evidente da Maison Ikkoku.
Il 4 è un giudizio molto pesante per un anime fuori dagli schemi e sopratutto non portato al fanservice estremo o alla ricerca di particolari contenuti pepati.
Di fatto nella frase "cercare di conquistare il cuore (e a volte anche le mutandine) della ragazza di turno" c'è una grande inesattezza e sta in coda.
Conquista di mutandine??? Sinceramente i momenti in cui il protagonista ,del tutto disinteressato a frequentare ragazze terrestri, si prodiga per vedere o appropiarsi di materiale quali mutandine e reggiseni si contano sulle dita di una mano di un monco. Il protagonista e del tutto disinteressato a cose che nulla hanno a che fare con la purezza e l'incanto delle sue "conquiste" videoludiche.
La ragazza inviata dall'inferno "non" viene spedita con il compito di "agganciarlo". Viene inviata col compito di "Aiutante", dato che il protagonista inizia la sua avventura scambiando un contratto infernale per una sfida al suo status di "dio della conquista",e quindi sottoscrivendo tale contratto con gli inferi.
Inesattezze che di fatto mi fanno pensare a una svagata visione dell'intero anime o addirittura a una parziale visione dello stesso.
Potremmo vedere questo anime come una critica/presa in giro al mondo degli otaku (con le loro fissazioni, la loro associalità, il loro accendersi per cose che altri reputano inutili) ma anche una critica verso la "presunta" normalità , dato che alla fine tutte le ragazze conquistate hanno i loro problemi e le loro anomalie (fissazzioni,paure e problemi a rapportarsi con gli altri).
Cero, la storia pareva potersi impostare verso tematiche ancor più originali, ma alla fine risulta capace di far ridere,sorridere e intrattenere. Coi suoi momenti di stanca, è vero, ma mai tanto noiosi da farti mancare la voglia di vedere l'episodio successivo.
Da dire che l'aiutante l'ho trovata la nota stonata della prima serie, oca giuliva sino al limite della sopportazione. Irritante in taluni casi, inutile in quasi tutta la visione dei primi dodici episodi (devo vedere la seconda stagione).
Vedere gli spezzoni della vita del personaggio è un passaggio fondamentale per capirne anche le particolarità, e, probabilmente, anche per comprenderne a pieno la sua graduale trasformazione.
SPOILER
come non è harem, è pieno di ragazze che ronzano attorno ad Haruto o lo tentano in qualche modo. Ecchi lo è sempre stato, anche se mai esageratamente, per carità, ma è da un po' che il fanservice è aumentato, mentre la trama scade, ed è questo il problema. Almeno per me, poi è chiaro che ognuno percepisce una certa opera in modo differente.
Purtroppo il tira e molla tra Eba ed Haruto mi sembra forzato e non è più in grado di emozionarmi, mentre le tizie che fanno da contorno sono per la maggiore inutili.
Suzuka è davvero su un altro livello, benchè inizialmente tragga spunto in maniera un po' troppo evidente da Maison Ikkoku.
@ anonimo
SPOILER
Vabbè se per harem intendi questo allora.......... ti do pienamente ragione, avevo un altro concetto di harem. Una cosa il fanservice si ci sta ma rispetto ad altri manga rivali è effimero quasi al momento poi te dici che aumenta comunque andiamo a vedere To love ru, Love Hina 100% Fragola o VGA ad esempio.............cavolicchio quanto ce ne sta!!! To love ru campa solo di quello.
Il tira e molla stanca un pò si, è ora di fare sta scelta, anche se non la vedo così nera come la vedi te, sono un pochetto più ottimista.XD Visioni diverse.
Cavolo leggendo i tuoi commenti però sto sudando freddo XD.
Vabbè Suzuka lo metto nella categoria capoalvoro shonen quindi........spacca il culo ad ATWYL.
Tecnicamente è un po' mediocre, si poteva di certo far meglio.
Ma nel complesso vale ben più di 6.
"Azumanga daioh" è una delle cose più noiose che abbia mai visto.
Per il resto, Suzuka non lo definirei un capolavoro, ma sicuramente è un buon manga che risulta molto più solido e compiuto di Kimi, che tende a perdersi in inutili sottotrame tra il protagonista e diverse ragazze "transitorie", mentre Eba è diventata un fantasma, che appare e scompare solo per mandare in rage mode i fan della serie. In Suzuka il rapporto tra i due protagonisti è più curato e risulta più reale, si amano ma spesso e volentieri si scontrano a causa di una parziale incompatibilità caratteriale. In KNIM il rapporto tra Eba ed Haruto non è stato costruito analogamente bene, perchè lei è diventata una figura evanescente da troppi capitoli, mentre lui sembra una banderuola in balia del vento...Mi scuso se sto urtando la sensibilità dei fan di Seo, ma purtroppo questa serie, che inizialmente mi piaceva, mi ha progressivamente parecchio delusa.
Per me il manga di Suzuka è un capoalvoro e vale 9 ,l'anime non vale molto non tanto per la trama che essendo presa dal manga di Suzuka è ottima ( anche se ha alcuni stravolgimenti in negativo) ma per la questione tecnico realizzativa, sfondi mal fatti, Suzuka manga ara malamente Suzuka anime e tutte ste cose qua.........
Cmq dire che l'autore e quindi Seo non è stato capace di far trasparire i sentimenti ( come dice l'utente che recensisce) vuol dire aver visto l'anime con il culo, non c'è altro da aggiungere.
X ShinXela
Offendere i fan di Seo? Non ti preoccupareXD, alcune tue critiche sono giuste e le condivido solo che non la vedo così nera come dici tu tutto qui, spero nella saga che dovrebbe concludere il manga. Per me altri 50 capitoli e finisce.
Cmq per il bene di Seo dopo ATWYL, gli consiglierei di cambiare genere, ogni manga romantico che farà sarà paragonato a Suzuka e questo non gli gioverà purtroppo, meglio buttarsi su altro coem ha fatto Katsura con Zetman ad esempio.
Concordo anche su Osaka come personaggio chiave della serie,ma mi sono affezionato a un pò tutte le protagoniste in generale.
Devo solo correggere Kittyn. Leggo della presenza di "inesattezze che di fatto mi fanno pensare a una svagata visione dell'intero anime o addirittura a una parziale visione dello stesso." Perdonami è la lettura della mia recensione che è stata abbastanza svagata XD
Quando dico "cercare di conquistare il cuore (e a volte anche le mutandine) della ragazza di turno" non sto parlando del protagonista ma semplicemente mi limito a descrivere le caratteristiche dei gal games. Dell'anime non ho, in quel momento, ancora cominciato a parlare.
In più tu parli di "aiutante" e che che non è stato agganciato con un trucco. Ma a definirsi aiutante è solo lei, lui non ha mai chiesto il suo aiuto, anzi inizialmente addirittura la respinge.
Con questo non voglio sindacare il tuo giudizio sull'anime (che poi è largamente condiviso) ma solo quello sulla mia recensione: in genere (anche se un anime merita due) prima di fare una recensione mi assicuro di vedere anche l'episodio più noioso proprio per evitare di scrivere fesserie.
Quanto agli altri un ringraziamento particolare a chi di voi mi ha definito "recensore dal nome impronunciabile": mi ha divertito molto. Per vendicarti non citerò il tuo nome XD
Sull'anime oltre al solito de gustibus aggiungo che non ho disapprovato l'idea di base solo che alla lunga mi sono annoiato. Tutto qui. E la noia è il principale artefice del mio strameritato premio stitichezza XD
Come al solito ringrazio tutti!
L'anime perde un po' anche per questo, da queste prime due serie non si capisce assolutamente dove poi andrà a parare la storia.
<i>Keima >>> L e Shinichi Kudo messi assieme. xD</i>
Come non essere d'accordo xD?
Quella dei Gal-game nn l'avevo capita. Pensavo che stessi gia parlando della struttura dell'anime basata sui gal-games. Ho frainteso e allora ammetto il mio errore.
Anche se su questo nn sono pienamente d'accordo, dato che anche nel genere ci sono le differenze fra simulatori d'appuntamento e eroghe. Vedi giochi famosi come tokimeki memorial che nulla hanno di particolarmente perverso. To heart è nato come hentai per divenire in seguito un simulatore. Se nn ricordo male, di fatto quelli che gioca il protagonista sono simulatori d'appuntamento.
Per quanto riguarda il secondo punto, invece, non ritengo di essere in errore.
Lei è l'aiutante inviata dagli inferi per assicurasi che lui svolga il suo lavoro (e ,se nn ricordo male, è anche la sua ultima spiaggia quanto a incarichi infernali). Ed è proprio lei a dirglielo all'inizio dell'anime quando gli spiega tutte le clausole del contratto a cui si è legato (ivicompresa la sua assistenza).E poi ,scusa, chi altri dovrebbe imprigionare/imbottigliare i demoni se non l'aiutante? . Infatti lei entra a far parte forzatamente della sua famiglia con un assurdo e stravagante stratagemma propio dell'ironica idiozia dell'anime e lui, volente o dolente, se la deve smazzare.
Se percaso doveste ritenere che le frasi riportate nei miei post siano quelle di uno alterato o acido ringraziate quel cavolo di sistema operativo che si chiama vista.
Cribio, è un ora che entro ed esco da questa pagina e mi fa reinserire ogni volta i dati per accedere. e sono tentato dal far fare al mio PC il bounging jumping dal balcone.
Per quanto riguarda il nome npepataecozz nn ci trovo nulla di male un nome alquanto gustoso. Il post che lo criticava me lo sono perso e dire che ne girano di folli e nessuno dice nulla.
Invito tutti a partecipare alla campagna metti la tua copia di Vista nel post bruciatore di un aviogetto
Il secondo anime non l'ho mai sentito nominare e neanche m'ispira....
Suzuka a me è piaciuto, non so com'è il manga ma l'anime era gradevole
E' uno stratega formidabile.
Per i gal games ho infatti detto spesso non sempre
Per il nome non mi riferivo a te XD
:D Lo so che nn ti riferivi a me. Ho trovato stravagante l'appunto fatto sul tuo nickname. XD
Volevo dimostrarmi amichevole ma,aime, oggi nn mi riesce. Probabilmente se aiutassi un bimbo caduto a rialzarsi chiamerebbe i carabinieri credendomi un famigerato serial killer XD
Difatti volevo capire chi lo avesse contestato, ma oggi col PC è una guerra a tutto campo. Gli dico ricordati la mia passworld e lui dopo 3 secondi che mi ha detto ok mi dice " Ma tu chi sei?" Haaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaargh
Ma anche no. Osaka rules U.U
E poi ci sarebbe un certo Kimura sensei
Grazie a tutti, veramente.
Chiaramente rispecchia solo una mia opinione, non vuole essere una "recensione" che cerca di analizzare l'opera cercando di essere il più obiettiva possibile.
Il 9 è effettivamente un voto molto alto, ma per quanto mi riguarda (nel suo genere) è assolutamente uno dei migliori... proprio per quella sua comincità così ricercata, che lo distanzia dalle solite commedie scolastiche.
Ancora grazie a tutti e complimenti anche per le altre "recensioni".
Kami lo reputo un anime discreto, gli ho dato un 7.5, avrebbe potuto dare molto di più, visti alcuni spunti interessanti... ha degli alti e bassi molto marcati.
Sakura non l'ho visto invece.
Ma chi sei la protagonista di kimi na todoke? Comunque ho fatto solo una puntualizzazione non ho trovato antipatico il tuo commento. E non chiamerò i carabinieri
Anzi faccio formale richiesta di amicizia (come son buono io XD )
http://en.wikipedia.org/wiki/Ren%27ai_game
non di eroge
http://en.wikipedia.org/wiki/Eroge
quindi i giochi che a lui piacciono non sono affatto pornografici. Il suo immaginario romantico è prevalentemente platonico. Dovresti vedere i filmini mentali che si fa con la sua Yokkyun, la sua eroina preferita, che tra l'altro è uno sgorbio assurdo, ma a lui piace per la sua personalità...le sue sono più le fantasie di una ragazza, che quelle di un ragazzo, proprio in quanto assolutamente pure, candide, e prive di elementi sessuali.
Per quanto riguarda l'espressione "agganciare", in genere è sinonimo di "abbordare", ed in questo senso è del tutto inappropriata, perchè Elsie non va a sedurre Keima, è soltanto incaricata di essere la sua buddy a seguito del contratto con l'Inferno che egli ha involontariamente stipulato.
E' per questo che avresti dovuto essere almeno più specifico onde evitare che la figura del protagonista venga equivocata, perchè il fatto che Keima sia un ragazzo molto genuino e serio, non il solito porcone degli ecchi (anche perchè Kami nomi non è ecchi), è uno dei punti di forza della serie.
E comunque non ti sto condannando per ave ritenuto noioso l'anime, anzi, sono d'accordo con te su questo punto.
il terzo non lo conosco prioprio.
in ogni caso tre recensioni molto carine.
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