La prefettura giapponese di Kanagawa ha aperto il 29 maggio un sito (ひき☆スタ, Hiki Star) a supporto di coloro che soffrono della sindrome da hikikomori, forma di disagio psico-sociale diffusa nel Sol Levante. Il sito ospita due mascotte in stile anime, Suzuhari Hoshi e Koyurugi Hoshi, e si autodefinisce come una pagina creata "ad opera di hikikomori, da hikikomori, per hikikomori". Il sito è tenuto in piedi da un'organizzazione non-profit, e del suo comitato di direzione fanno parte degli hikikomori. Hiki Star pubblica riflessioni personali pubblicate da individui che vivono questa forma di disagio, interviste a persone che ne son venute fuori, recensioni di libri, fumetti, ed altro ancora. La pagina ha totalizzato 1.890 visite nei suoi primi quattro giorni ed è anche attiva su twitter.
Nel 2010, la Oxford University Press ha aggiunto il lemma "hikikomori" alla terza edizione del suo Oxford Dictionary of English, sotto la seguente definizione: "(in Giappone) forma psicopatologica di evitamento del contatto sociale, tipica degli adolescenti maschi". Il concetto è stato mostrato diverse volte nelle serie animate, principalmente in Welcome to the N.H.K.. Personaggi ascrivibili alla schiera degli hikikomori si ritrovano in Sayonara, Zetsubou-Sensei, Eden of the East, Rozen Maiden. Nel manga di Axis Powers Hetalia lo stesso Giappone viene dipinto come una nazione hikikomori prima dell'incontro con America.
All'interno della comunità scientifica è stato proposto di classificare il disagio psicologico degli hikikomori, all'interno del DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) di prossima pubblicazione, come una forma di "sindrome culturale (culture-bound syndrome, malessere psichico che si sviluppa all'interno di una specifica cultura) di ritiro sociale".
Fonti consultate:
ANN
Nel 2010, la Oxford University Press ha aggiunto il lemma "hikikomori" alla terza edizione del suo Oxford Dictionary of English, sotto la seguente definizione: "(in Giappone) forma psicopatologica di evitamento del contatto sociale, tipica degli adolescenti maschi". Il concetto è stato mostrato diverse volte nelle serie animate, principalmente in Welcome to the N.H.K.. Personaggi ascrivibili alla schiera degli hikikomori si ritrovano in Sayonara, Zetsubou-Sensei, Eden of the East, Rozen Maiden. Nel manga di Axis Powers Hetalia lo stesso Giappone viene dipinto come una nazione hikikomori prima dell'incontro con America.
All'interno della comunità scientifica è stato proposto di classificare il disagio psicologico degli hikikomori, all'interno del DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) di prossima pubblicazione, come una forma di "sindrome culturale (culture-bound syndrome, malessere psichico che si sviluppa all'interno di una specifica cultura) di ritiro sociale".
Fonti consultate:
ANN
._.
Interessante partire dalla condivisione di esperienze delle persone che sono in questa 'spirale' che a volte può essere davvero negativa.
Speriamo che questo scambio reciproco possa portare a buoni risultati
Inoltre, non me la sento di classificare le persone affette da hikikomori come malate. Perché invero non lo sono, almeno non nel vero senso della definizione. Visto che è uscito il discorso nelle news, ne approfitto per consigliare qui un libro riguardante proprio questa tematica: Non voglio più vivere alla luce del sole di Michael Zielenziger. Spero possa interessare.
Non capisco perchè leggo commenti in cui si dice "non ne vedo l'utilità"... insomma, si fa una prova, se poi sarà utile o no si capirà in futuro!
Poi vorrei rispondere a Dartes che dice "non me la sento di classificare le persone affette da hikikomori come malate"... Dartes vorrei tanto poterlo dire anch'io, ma purtroppo invece è proprio così: lo status hikikomori è una vera e propria malattia, come la depressione o il disturbo borderline. Seppur di fattore psicologico, ha tutte le caratteristiche di una malattia e lo dico perchè ci sono passato. Ora per fortuna mi sono ripreso, esco anche se solo con amici stretti e tento di evitare la folla ma va molto meglio.
Rispondo anche a Tsuki: "Ovviamente è risaputo che una persona affetta da problemi sociali vada di sua spontanea volontà a cercare aiuto...".
Questa frase ironica è vera ma solo in parte, per quanto riguarda la mia esperienza io ho sempre cercato aiuto, ogni giorno ho lottato per fuggire dalla mia condizione di Hikikomori, ma ci sono anche quelli come asserisci che non se ne rendono conto, in questi casi allora sta alle persone vicine prendere provvedimenti... Ma se alle persone vicine non frega niente o addirittura, fa comodo avere una persona perennemente chiusa in casa che non parla a nessuno e non da fastidio?
Per me era così... infatti mi sono dovuto muovere da solo perchè ai miei genitori andava benissimo che fossi un hikikomori.
Per concludere spero che molti ragazzi riusciranno ad avere anche soltanto un supporto morale grazie a questo sito e trovare un po' di comprensione!
"Nel manga di Axis Powers Hetalia lo stesso Giappone viene dipinto come una nazione hikikomori prima dell'incontro con America."
LOL
Tra l'altro, non ho idea di come possa essere d'aiuto un sito nel trascinare fuori casa persone che non vogliono uscirne, se tutto il cybermondo congiura per permettere loro di non mettere un piede fuori. Cioè, rischia di essere un circolo vizioso: è bene che si mettano a confronto esperienze, ma se lo si fa da "dentro" come si potrà uscirne fuori? Ma, sapendone poco o nulla di tali tematiche, probabilmente sto sparando un carico di cavolate.
Certo, se il fenomeno è in aumento, è il caso che qualcuno pensi a come risolverlo. Difficile che sia l'interessato, quindi restano la famiglia, gli amici, posto che esistano, il volontariato e il pubblico. Non so come siano messi in Giappone, ma se stanno come noi siamo a posto...
Chissà, potre aiutare qualcun'altro ad uscirne.
Se sapessero davvero risolverlo, non avrebbero più il problema loro stessi, solo così FORSE si può aiutare gli altri.
Non capisco tutta questa negatività nei commenti: se c'è una situazione problematica ci si lamenta e se c'è qualcuno che prova a risolverla ci si lamenta ancora?
Io non so se questo progetto avrà risultati positivi oppure no, ma intanto c'è qualcuno che ha deciso di darsi da fare per aiutare gli altri e questo mi sembra lodevole.
Innanzitutto, tentar non nuoce...
Wecome to the NHK m'ha dato molti spunti di riflessione su questa condizione affatto impossibile da realizzarsi per chiunque.
A volte è bene non dare troppo peso alle piccole cose spesso inutili che ci feriscono e dire un bel "ma vaff...o"
Inutile scrivere altri papiri, è una cosa che può servire e aiutare qualcuno?
quindi va fatta!
Se servirà anche solo a 1 persona per uscire dalla propria condizione o comunque darà terreno fertile per smuovere le acque ristagnanti in cui un hikikomori è immerso... allora l'esistenza di questo sito avrà senso!
Il sito mi sembra un'ottimo inizio e se anche solo un hikikomori verrà aiutato ben venga.
Io ho vissuto e vivo tuttora con un familiare che soffre di paranoie assai simili a quelle viste in NHK, e posso solo dire che da queste "situazioni psicologiche" non se ne esce con un sito internet, un forum o un blog. I casi variano da persona a persona è vero, ma a mio parere l'unico modo di uscirne è con le proprie forze e talvolta con l'aiuto di persone vicine (amici in principal modo) tramite rapporti umani VERI, e non attraverso uno stramaledettissimo monitor (che è tra le cause dello stato di hikikomori).
Un iniziativa che serve a dare una mano al prossimo non potrà mai essere inutile.
@rieper Non penso che un hikikomori vada di sua iniziativa, in una sala con delle persone a parlare dei propri problemi; proprio il fatto che il computer, un'oggetto che viene usato da loro, possono usarlo per confrontarsi con persone che hanno il loro stesso problema, poi in seguito, confrontarsi con i rapporti veri (magari organizzando qualche ritrovo e parlando dei problemi, con quelli hikikomori che ne sono usciti).
Questo sito è solo un'aiuto, come un'aiuto che ti può dare un genitore o un amico, poi dipende tutto dalla volontà di un hikikomori di cambiare.
Quello che dico sempre io è che bisogna sbattersene di molte cose in questa vita e soprattutto di quello che dice la gente, perchè parla sempre che tu faccia qualcosa di male o di bene
E anche in Italia bisognerebbe fare di più per chi soffre di disagi psichici, dall'anoressia in poi, attualmente oltre al medico di base non si trova moltissimo, come supporto psicologico senza spendere cifre folli da psicoterapeuti privati. Altro che psicologi scolastici!!
L'unico modo per aiutarli è regalargli una pistola o una corda...
Mi spiace dirtelo ma se non riesci a capire che queste persone hanno bisogno di aiuto e non di una pistola o una corda sei una persona brutta dentro.. molto brutta !!
Sulla notizia di Hetalia dicevi che se una cosa non piace bisogna snobbarla giusto ?
Allora seguendo il tuo ragionamento potevi benissimo non scrivere certe sparate senza il minimo senso logico u_u
Sia chiaro che non ti voglio attaccare ma soltanto farti capire che bisogna essere sensibili con chi soffre di questa patologia.
( che arriva ad uccidere tanta gente in Giappone !! )
Non è la malattia che li uccide, si uccidono da soli. Se sono stanchi di vivere, nessuno li trattiene.
@GianniGreed: Chiediti perchè sono stanchi di vivere...
Poi sappi che a parlare in questo modo ci perdi in fatto di credibilità dato che dimostri di essere una persona che ragiona in modo molto superficiale.
Se non hai pietà per chi soffre di certe patologie sei destinato a diventare l'ennesimo tassello di questa società malata che basa il proprio futuro sull'indifferenza verso il prossimo u_u
Questo però in parte non è nemmeno colpa tua ma della nostra società ipercompetitiva e veloce che ci fa "correre"disperatamente non pensando a quelli che ci stanno intorno.
( semmai sono degli avversari da abbattere ! )
Tu poi pensala come vuoi ma sappi che stai sbagliando dato che se nel futuro avrai dei problemi ti troverai attorno delle persone che per questo modo di pensare non ti verranno in aiuto ma nella "migliore" delle ipotesi si gireranno dall'altra parte.
( nella migliore delle ipotesi..)
Però ripeto che buona parte di questa filosofia di ragionamento non è dovuta ad una tua colpa diretta u_u
Pensaci
ciao.
Forse però potrebbe essere un buon punto di partenza chissà....
Che il sito sia una buona idea o meno ho già detto la mia qualche commento precedente.
Vorrei soltanto dire che bisogna rispettare le malattie di natura psicologica. Sono terribili e lo posso confermare perché anch'io ho dei problemi di quella natura. Non è facile, anzi, è quasi impossibile uscirne. Ma si può.
Quindi non sputateci sopra.
http://zeonicom.forumfree.it/?t=61910055
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