Nato il 26 luglio 1974 a Shobara, località della campagna di Hiroshima, Kouji Seo si trasferì abbastanza giovane nella capitale Tokyo inseguendo il sogno di diventare fumettista. Seo debuttò nel 1996 con Half & Half, breve storia sentimentale incentrata su una coppia di ragazzi che, morti in un incidente stradale, vengono resuscitati da Dio a condizione che uno dei due rinunci alla propria vita per salvare quella dell'altro; nella settimana di tempo loro concessa per decidere, i due ragazzi non possono separarsi e iniziano ad avvertire i sentimenti e le emozioni provate dall'altro, finendo per conoscersi meglio. Seguì qualche altro one-shot, finchè con l'arrivo del nuovo millennio fu la volta delle sue prime storie lunghe. W's (2000-2001, 3 volumi) e Cross Over (2002-2003, 7 volumi) sono due shounen sportivi abbastanza classici incentrati rispettivamente sul tennis e sul basket, che si staccano abbastanza dalle atmosfere della sua opera di debutto, per ispirarsi alle storie del suo maestro Tsukasa Ooshima (autore tra le altre cose del manga calcistico Shoot!, la cui trasposizione animata è giunta anche in Italia col titolo Alè Alè Alè Oh Oh). Conclusa questa prima fase di rodaggio, Seo fece il salto di qualità col suo primo grande successo: Suzuka.
STORIA D'AMORE E D'ATLETICA
Nel 2003, Kodansha (editore per cui Seo ha finora pubblicato tutti i suoi lavori) richiese all'autore di presentare una storia sentimentale per la sua rivista shounen ammiraglia Weekly Shounen Magazine. In uno dei numeri di dicembre dello stesso anno fu pubblicato un capitolo introduttivo di sessanta pagine intitolato Suzuka.
«Pensavo che trasferendomi a Tokyo qualcosa sarebbe finalmente cambiato, e qualcosa di bello sicuramente sarebbe avvenuto»
Con questi sentimenti Yamato Akitsuki, il protagonista maschile, lascia la campagna di Hiroshima, in cui è nato e cresciuto, per iscriversi ad un liceo di Tokyo. Appena arrivato nella capitale decide di visitare la sua futura scuola, dove assiste ad uno spettacolo inatteso: una ragazza che si allena nel salto in alto, la cui bellezza ed eleganza lo colpiscono profondamente. Dopodiché Yamato si reca alle terme Asahi, bagni pubblici dotati di un dormitorio femminile gestito da sua zia Asano e che saranno la sua futura casa per, almeno, gli anni del liceo. Oltre ad Asano e sua figlia Miho, cugina di Yamato, nel dormitorio vivono due studentesse universitarie che creeranno subito problemi e numerose occasioni d'imbarazzo per l'ingenuo Yamato, nonché Suzuka Asahina, proprio la ragazza che si stava allenando nel salto in alto e protagonista femminile del manga. Sorpreso durante una di queste situazioni imbarazzanti, Suzuka si fa una pessima prima impressione di Yamato, ulteriormente aggravata quando, poco dopo, Yamato distrugge per sbaglio un pezzo del muro che separa il suo appartamento da quello di Suzuka. Yamato riesce però a farsi perdonare abbastanza presto, salvando Suzuka, svenuta dopo aver passato troppo tempo nella sauna chiusa a chiave, ed aiutandola ad allenarsi; l'espressione della ragazza dopo aver migliorato, grazie al suo involontario aiuto, il suo primato personale è talmente bella che Yamato se ne innamora.
Fin da subito appare chiara l'ispirazione a uno dei manga sentimentali più famosi e importanti di sempre, Maison Ikkoku, di Rumiko Takahashi: il ragazzo che si trasferisce in una pensione gestita da una giovane e affascinante vedova, i vicini molesti e fastidiosi che non mancano di mettere nei guai il protagonista generando infinite gag comiche, il buco nella parete che mette in comune due camere attigue... ed altri legami più profondi che prenderanno forma solo in seguito.
Il capitolo piacque molto all'editore e al pubblico, tanto che la serie venne ufficializzata; la serializzazione ebbe inizio sul primo numero di marzo di Weekly Shounen Magazine, proseguendo direttamente dalla conclusione dello one-shot – che divenne il capitolo 0 – e andando a presentare alcuni dei personaggi principali dell'opera: Yasunobu Hattori, “amico” d'infanzia di Yamato che non faceva altro che sfruttarlo a proprio favore per sbirciare le ragazze del dormitorio mentre fanno il bagno, e Honoka Sakurai, figlia del gestore di un tempio shintoista, che si era innamorata di Yamato anni prima dopo che questi l'aveva aiutata. Presentato buona parte del cast primario – qualcuno comparirà più avanti, tuttavia Suzuka resta un manga con un numero di personaggi abbastanza ristretto – la storia entra nel vivo con l'inizio dell'anno scolastico; guarda caso, Yamato, Suzuka, Yasunobu e Honoka finiscono tutti nella stessa classe.
Il manga prende abbastanza presto le distanze dall'atmosfera da commedia ecchi che aveva caratterizzato i primi capitoli, relegandola in estemporanee e sempre più rare gag; è lo stesso Seo, infatti, a confermarci la sua intenzione di scrivere una storia sentimentale classica, e non un harem.
Per l'ambientazione e i personaggi del suo manga, Kouji Seo si ispirò fortemente alla sua esperienza personale, a partire dallo stesso Yamato: entrambi nati nella campagna di Hiroshima, entrambi trasferitisi a Tokyo, entrambi iscritti al club di atletica, entrambi appassionati di baseball – la canzone preferita da Yamato, che canterà spesso nei karaoke, è l'inno della squadra di baseball degli Hiroshima Carp; anche l'amico Yasunobu è costruito a partire da uno dei più cari amici di Seo. Dai ricordi dell'autore provengono anche il santuario del dio del raccolto dove vive Honoka, in cui Seo pregò per riuscire a diventare un mangaka, le crocchette tanto amate da Yamato, il ponte con le lucciole di Hiroshima, ed altri piccoli particolari dell'ambientazione di Tokyo.
Suzuka proseguì per 166 capitoli, giungendo a conclusione il 21 settembre 2007. La serie fu raccolta in 18 volumi monografici pubblicati tra maggio 2004 e ottobre 2007, cui seguì una riedizione in 9 volumi in formato bunko, usciti tra aprile e dicembre 2009. L'undicesimo volume della prima edizione venne pubblicato anche in una limited edition da collezione, con una doppia immagine speciale di copertina e due postcard in omaggio. Sulla scia del successo del manga, Kodansha pubblicò anche due Official Guidebook: Suzuka koushiki Guidebook: Yu kemuri renai hakushou (lett. Suzuka la guida ufficiale: Il libro bianco di un amore a vapore), incentrata sulla prima parte della storia, a settembre 2005 e Suzuka koushiki Guidebook: Yu kemuri renai hakushou - Sotsugyou hen (lett. Suzuka la guida ufficiale: Il libro bianco di un amore a vapore - Capitolo del diploma) a ottobre 2007. I due albi contengono schede dei personaggi e dei luoghi del manga, interviste all'autore, illustrazioni a colori e dei brevi fumetti. A luglio 2007 fu invece pubblicata Shousetsu Suzuka: Start Line wo koete (lett. Suzuka il romanzo: Oltrepassando la linea d'inizio), light novel scritta da Ayuna Fujisaki su illustrazioni di Seo e contenente tre storie incentrate rispettivamente su Rinko (personaggio inedito creato appositamente per la novel), Honoka e Suzuka. Il manga, così come tutto il materiale correlato, risulta al momento inedito in Italia.
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STORIA D'AMORE E D'ATLETICA
Nel 2003, Kodansha (editore per cui Seo ha finora pubblicato tutti i suoi lavori) richiese all'autore di presentare una storia sentimentale per la sua rivista shounen ammiraglia Weekly Shounen Magazine. In uno dei numeri di dicembre dello stesso anno fu pubblicato un capitolo introduttivo di sessanta pagine intitolato Suzuka.
Con questi sentimenti Yamato Akitsuki, il protagonista maschile, lascia la campagna di Hiroshima, in cui è nato e cresciuto, per iscriversi ad un liceo di Tokyo. Appena arrivato nella capitale decide di visitare la sua futura scuola, dove assiste ad uno spettacolo inatteso: una ragazza che si allena nel salto in alto, la cui bellezza ed eleganza lo colpiscono profondamente. Dopodiché Yamato si reca alle terme Asahi, bagni pubblici dotati di un dormitorio femminile gestito da sua zia Asano e che saranno la sua futura casa per, almeno, gli anni del liceo. Oltre ad Asano e sua figlia Miho, cugina di Yamato, nel dormitorio vivono due studentesse universitarie che creeranno subito problemi e numerose occasioni d'imbarazzo per l'ingenuo Yamato, nonché Suzuka Asahina, proprio la ragazza che si stava allenando nel salto in alto e protagonista femminile del manga. Sorpreso durante una di queste situazioni imbarazzanti, Suzuka si fa una pessima prima impressione di Yamato, ulteriormente aggravata quando, poco dopo, Yamato distrugge per sbaglio un pezzo del muro che separa il suo appartamento da quello di Suzuka. Yamato riesce però a farsi perdonare abbastanza presto, salvando Suzuka, svenuta dopo aver passato troppo tempo nella sauna chiusa a chiave, ed aiutandola ad allenarsi; l'espressione della ragazza dopo aver migliorato, grazie al suo involontario aiuto, il suo primato personale è talmente bella che Yamato se ne innamora.
Fin da subito appare chiara l'ispirazione a uno dei manga sentimentali più famosi e importanti di sempre, Maison Ikkoku, di Rumiko Takahashi: il ragazzo che si trasferisce in una pensione gestita da una giovane e affascinante vedova, i vicini molesti e fastidiosi che non mancano di mettere nei guai il protagonista generando infinite gag comiche, il buco nella parete che mette in comune due camere attigue... ed altri legami più profondi che prenderanno forma solo in seguito.
Il capitolo piacque molto all'editore e al pubblico, tanto che la serie venne ufficializzata; la serializzazione ebbe inizio sul primo numero di marzo di Weekly Shounen Magazine, proseguendo direttamente dalla conclusione dello one-shot – che divenne il capitolo 0 – e andando a presentare alcuni dei personaggi principali dell'opera: Yasunobu Hattori, “amico” d'infanzia di Yamato che non faceva altro che sfruttarlo a proprio favore per sbirciare le ragazze del dormitorio mentre fanno il bagno, e Honoka Sakurai, figlia del gestore di un tempio shintoista, che si era innamorata di Yamato anni prima dopo che questi l'aveva aiutata. Presentato buona parte del cast primario – qualcuno comparirà più avanti, tuttavia Suzuka resta un manga con un numero di personaggi abbastanza ristretto – la storia entra nel vivo con l'inizio dell'anno scolastico; guarda caso, Yamato, Suzuka, Yasunobu e Honoka finiscono tutti nella stessa classe.
Il manga prende abbastanza presto le distanze dall'atmosfera da commedia ecchi che aveva caratterizzato i primi capitoli, relegandola in estemporanee e sempre più rare gag; è lo stesso Seo, infatti, a confermarci la sua intenzione di scrivere una storia sentimentale classica, e non un harem.
Per l'ambientazione e i personaggi del suo manga, Kouji Seo si ispirò fortemente alla sua esperienza personale, a partire dallo stesso Yamato: entrambi nati nella campagna di Hiroshima, entrambi trasferitisi a Tokyo, entrambi iscritti al club di atletica, entrambi appassionati di baseball – la canzone preferita da Yamato, che canterà spesso nei karaoke, è l'inno della squadra di baseball degli Hiroshima Carp; anche l'amico Yasunobu è costruito a partire da uno dei più cari amici di Seo. Dai ricordi dell'autore provengono anche il santuario del dio del raccolto dove vive Honoka, in cui Seo pregò per riuscire a diventare un mangaka, le crocchette tanto amate da Yamato, il ponte con le lucciole di Hiroshima, ed altri piccoli particolari dell'ambientazione di Tokyo.
Suzuka proseguì per 166 capitoli, giungendo a conclusione il 21 settembre 2007. La serie fu raccolta in 18 volumi monografici pubblicati tra maggio 2004 e ottobre 2007, cui seguì una riedizione in 9 volumi in formato bunko, usciti tra aprile e dicembre 2009. L'undicesimo volume della prima edizione venne pubblicato anche in una limited edition da collezione, con una doppia immagine speciale di copertina e due postcard in omaggio. Sulla scia del successo del manga, Kodansha pubblicò anche due Official Guidebook: Suzuka koushiki Guidebook: Yu kemuri renai hakushou (lett. Suzuka la guida ufficiale: Il libro bianco di un amore a vapore), incentrata sulla prima parte della storia, a settembre 2005 e Suzuka koushiki Guidebook: Yu kemuri renai hakushou - Sotsugyou hen (lett. Suzuka la guida ufficiale: Il libro bianco di un amore a vapore - Capitolo del diploma) a ottobre 2007. I due albi contengono schede dei personaggi e dei luoghi del manga, interviste all'autore, illustrazioni a colori e dei brevi fumetti. A luglio 2007 fu invece pubblicata Shousetsu Suzuka: Start Line wo koete (lett. Suzuka il romanzo: Oltrepassando la linea d'inizio), light novel scritta da Ayuna Fujisaki su illustrazioni di Seo e contenente tre storie incentrate rispettivamente su Rinko (personaggio inedito creato appositamente per la novel), Honoka e Suzuka. Il manga, così come tutto il materiale correlato, risulta al momento inedito in Italia.
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SARà UNA MIA IMPRESSIONE!
dopo tutto ne ho visti un bel po di manga/anime con questi inizi!
per il resto se è piacito ci sarà un motivo!
Complimenti a Slazard per la recensione ma meglio leggerla quanto l'avrò terminato evitandomi possibili spoiler !!
PS: Come oggi ho letto la recensione/speciale di Zelgadis su Haibane Renmei pubblicata eoni fa insomma...
Una lettura consigliata a tutti coloro che non odiano profondamente lo shounen sentimentale ad ambientazione scolastico con un pizzico di elemento sportivo.
Spero vivamente che alla fine di A town where you live arrivi anche lui in Italia.
Seo non ha una grande fantasia, e forse non ne ha mai avuta, ma nonostante ciò riesce a tenerti incollato al manga grazie alla forza narrativa della storia ed ai sentimenti che trasmette.
Love Hina non l'ho letto, però ho letto a posteriore maison Ikkoku e nella prima parte vi sono delle citazioni palesi, cmq ciò non inficia l'opera.
Cosa ha Suzuka rispetto ad altri manga romantici?
- Una storia realistica
- Dei personaggi ben caratterizzati e che si evolvono. Yamato non è il solito imbecille che ha ragazze attorno e non si decide, ma nel bene o nel male un tentativo lo fa sempre, e se gli va male, fa niente ha la simpatia del lettore, perché almeno c'ha provato.
- In ogni capitolo succede qualcosa, non vi sono capitoli morti, ogni capitolo è funzionale alla storia e questo è uno dei grandissimi punti di forza del manga.
Poi ha dei fantastici disegni, insomma per me è il miglior shonen romantico di sempre e Seo grazie a Suzuka, è diventato per me il miglior autore di shonen romantici del nuovo millennio.
Poi la aprte sportiva è ben legata a quella sentimentale, poi al max troverete due ragazze per volta in scena e non di più. E' un manga dai forti sentimenti e dalle scene emotive, tanto che è riuscito nell'impresa di far piangere un cuore di ghiaccio come me per ben 3 volte ( volume 9-14-18 ), chi ha letto la storia, sa cosa c'è in tali numeri XD, sopratutto nel 9, che ritengo il migliore.
Insomma ragazzi, se avete la possibilità leggetelo, perché merita parecchio, io l'ho messo nella mia TOP 5 shonen addirittura, dietro a manga come Slam Dunk ( se non si rovina negli ultimi 4 numeri), FMA, GTO, Detective Conan etc...insomma leggetelo.
Spero che arrivi presto in italia, perché la sua mancanza è una grossa pecca, non mi capacito perché portare prima ATWYL e non Suzuka...misteri dell'editoria.
Forse i primissimi numeri sono decenti, ma poi scade totalmente in una serie di banalità.
E' un peccato che non sia mai arrivato in Italia e non ho molto capito la politica di portare prima "A town" tra l'altro pubblicizzandolo come il nuovo manga dell'autore di "Suzuka" (francamente la trovo una politica di marketing un po' azzardata xD).
Tra l'altro trovo che quest'ultimo al momento sia superiore a quello attualmente edito in Italia.
Con Love Hina c'entra ben poco, mentre il paragone con Maison Ikkoku è più azzeccato, se non altro perché è il precursore di tutti i manga sul genere, ma volendo si trovano richiami in molti altri manga a quest'opera, Love Hina compresa; se avete letto due manga in vita vostra direi che sarebbe utile evitare di sprecarsi con paragoni azzardati, cosa che francamente vi rende abbastanza ridicoli.
Complimenti a Slanzard per il dossier, come sempre.
Suzuka è un manga che mi è stato consigliatissimo da un mio amico, solo che gli è piaciuto così tanto che ha deciso di raccontarmi tutti i 18 volumi, quindi so già come va a finire (più precisamente in che modo) e l'hype di leggerlo ovviamente si è molto abbassata XD
Comunque non è così simile a Love Hine, da quello che appunto mi ha raccontato è meno ecchi, meno harem e più realistico in certe cose ^^
Io lo lessi circa un annetto fa, e letteralmente mi innamorai delle situazioni che Seo riusciva a creare, della crescita dei personaggi (in particolare il protagonista maschile) e del loro affrontare tutta una serie di eventi e momenti chiave della vita di una persona che man mano si dipanavano lungo la trama del manga stesso
Sarà che è stato un po' il primo di questo genere che ho letto (Love Hina per me ha poco o anche niente a che vedere con questo tipo di shonen sentimentale) ma sicuramente entra nella mia top 5 di manga strapreferiti, e spero anche io come Slanzard che una volta finito ATWYL arrivi anche questo nel nostro paese
ATWYL rispetto agli shonen romantici moderni, è 2-3 spanne sopra, anche se Suzuka è inarrivabile. Cmq ATWYL ha pochissimo fanservice e la storia, la si segue piacevolmente.
Altra caratteristica che rende Suzuka ottimo è il finale. Seo da una chiara impostazione al finale. C'è la chiara volontà dell'autore di creare un finale che metta fine a tutte le vicende ed il che è apprezzabilissimo. Insomma, Seo per il futuro è da tenere d'occhio.
Cmq speriamo che GP ( o a questo punto un'altra casa editrice più lungimirante ), annunci tale manga a lucca.
Cmq a chi ringraziare per il dossier? Sotto c'è scritto Redazione...
Suzuka non ha questo problema, cresce sempre ed è sempre coerente con se stesso, seppure debba ammettere che gli alti di Suzuka sono inferiori agli alti di A town where you live, che mostra contemporaneamente il meglio ed il peggio di Seo.
P.S. il dossier è mio.
Sempre complimenti a chi prepara questi dossier.
È vero che all'inizio mi è sembrato uguale a Love Hina, nell'incipit, negli elementi e anche negli stereotipi dei personaggi, ma PER FORTUNA si stacca quasi subito dalla commediola harem e l'elemento ecchi viene accantonato per lasciare posto ad una storia realistica e toccante.
Cmq bella cosa l'inserimento degli 4-Koma come extra in ATWYL, così chi non l'ha mai letto sa già come andrà a finire e si è già spoilerato anche degli avvenimenti importanti XD
Aaaaaah, lo voglio in italiano T_____T
Un buon punto di forza, come ricordava Kabutomaru è che ha un fonale decente anzi, fatto bene. Purtroppo sembra che molti manga lascino sempre qualcosa di incompiuto, aperto, dubbioso nei finali dando una senzazione di incompiutezza, cosa che Suzuka non fa.
PS: complimenti per il dossier.
Sono rimasto un pò deluso dall'ultimissima parte in cui si trascende un pò troppo nel sensazionalismo di tipo soap-opera, ma nel complesso è un colosso nel suo genere. Da leggere, rileggere e rileggere ancora. L'anime racconta solo la prima parte, indubbiamente la migliore, però se decidessero di produrre anche la seconda non ne resterei deluso.
Allora complimenti per il dossier su Suzuka ^^, anche se ritengo che quello su Aria sia il tuo miglior dossier, senza offesa.
PS: ma al capitolo 110 di ATWYL che c'era? Non me lo ricordo più...
@npepatacozz
La prima parte di Suzuka è bella, però il capolavoro in Suzuka lo vedo nella seconda parte, non nella prima.
La prima parte per me rappresenta si e no il 35% del potenziale del manga. Suzuka decolla alla grandissima dal volume 9
Cmq, effettivamente,chi a termine di Atwyl, si legge il teatrino di Suzuka in quattro vignette, la storia se le bella che spoilerata...
Alla fine Yamato essendo maturato grazie ad esso, è naturale che la parte sportiva sia passata in secondo piano a favore della relazione tra i due protagonisti e la loro crescita come coppia.
Sarò pure eterico, ma io considero Suzuka superiore a qualsiasi shonen romantico da me letto ( non tanti, però qualche perla come Video Girl Ai ad esempio l'ho letta ).
Inizialmente ho visto solo la versione animata, che ben traspone il manga (sebbene tecnicamente non si nulla di che); inoltre viene ridotto il fan service presente nella versione cartacea, ma non è certo una novità nel mondo dei manga.
Fan service che, tra l'altro, non ha l'intenzione di mascherare buchi di trama o poche idee.
Peccato abbiano avuto fretta e mezzo manga non esista in versione animata
Spero che la GP lo annunci a Lucca, lo prenderò al volo (tra l'altro Kimi no iru machi sta per finire)
Personalmente lo consiglio agli amanti del genere ma non solo. Nella mia classifica personale del genere è ai piedi del podio in eterno conflitto con 100% fragola, manga diversissimo ma in sostanza anche molto bello e dopo I"S e Video Girl Ai. Chi c'è davanti? eheh, io son vetusto ed ho letto da tempo Maison Ikkoku ed Orange Road, inarrivabili e grandi claccici!
Come detto Suzuka riprende in modo evidente MI ma non riesce a raggiungerlo nonostante presenti acuti molto, ma molto belli. Il suo principale difetto è la discontinuità della storia che più volte "perde" personaggi e divaga per sentieri che allungano la trama...difetto comune negli shonen, ma per tale motivo non concordo con chi dice che non ci sono capitoli superflui, ci sono in quanto sarebbero bastati meno episodi per narrare certi passaggi. Inoltre certi punti/passaggi della trama sono un pò forzati.
Complessivamente un 9 scarso glielo do, spero che arrivi anche in Italia e spero che ATWYL non bruci potenziali lettori perchè Suzuka è un'altra cosa. Merita Veramente.
p.s.
p.p.s.
Maison ikkoku è un Seinen quindi logicamente è superiore a Suzuka che è uno shonen. Anche se c'è da dire che Maison ikkoku è panche lui zeppo di alcuni capitoli inutili...però se gli diamo il bonus vecchiaia e il fatto che ha ispirato molti manga successivi, è superiore di molto a Suzuka, anche se soggettivamente gli preferisco quest'ultimo.
SPOILER SU SUZUKA
Ma di capitoli superflui non ve ne sono, tutti sono funzionali alla trama.
Non mi puoi dire niente su Yamato suvvia XD, rispetto ad altri shonen romantici, tipo 100% Fragola che te hai letto, è nettamente meglio. Manaka Junpei è banana, ma Akastuki no.
Poi sul finale, e sul fatto del bambino. La scelta di Seo è la più coerente che poteva fare parliamoci chiaro:
- Qualsiasi abortista non direbbe niente davanti ad una persona che sceglie di tenere il bambino, invece di abortire, cosa diversa invece un anti-abortista che avrebbe scatenato casini enormi in caso di scelta di abortire. Seo per salvarsi da critiche ha scelto l'opzione più comoda per se.
- Suzuka è uno shonen per ragazzi, ergo, la via dell'aborto non era praticabile eprchè altrimenti si passava il messaggio " Fate l'amore senza protezioni, tanto poi si abortisce tranquillamente ", capisci bene che sarebbe stato complicato per Seo decidere ciò. Se fosse stato un Seinen ok l'aborto ci poteva stare, ma è uno shonen rivolto ai ragazzi...
- Poi in tal modo, Seo poteva concludere la storia, altrimenti se Suzuka abortiva, non avrei capito come Seo poteva terminare il manga...
Suzuka invece è sempre in crescendo e finisce nei tempi e nei modi giusti.
Le somiglianze con Love Hina forse sono + dovute alle somiglianze con MI che ambedue i manga hanno, come qualsiasi manga/anime romantico-comico ambientato in una casa comune/dormitorio etc. ne è un'esempio il recente anime "Sakurasou no Pet na Kanojo" che ne riprende l'incipit iniziale x l'ennesima volta (o Otaku Musume che addirittura ci gioca molte volte all'interno della storia sul fatto di essere in partenza simile a MI)
Citando la Takahashi (circa Maison Ikkoku): «È un filo che va dipanato con pazienza, ma che ha già segnato il suo corso».
E in quei capitoli non c'è la fine pensata di Seo.
..eheh, bonus vecchiaia, simpatica espressione.
MI ha tanti capitoli inutili per la storia... poi tanti non direi, il fatto è che la struttura a episodi autoconclusivi era molto più usata all'epoca e può dare questa impressione, ma a mio avviso nella sostanza non è così.
Tornando a Suzuka posso dire che è probabilmente il migliore shounen romantico pubblicato negli ultimi 10 anni e che se letto prima di altre opere del genere (tra cui i classici col bonus ^^) potrebbe finire con l'essere sopravvalutato ed inserito ad un livello troppo alto. Parere personale, naturalmente, che non vuole aprire "flame generazionali".
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