Prosegue la rubrica dedicata ai consigli per la lettura dei redattori di AnimeClick.it. I redattori si avvicendano nello stilare una lista dei dieci titoli manga a loro giudizio irrinunciabili, ciascuno seguendo criteri o parametri squisitamente personali – varietà o uniformità di generi e pubblico, predilezione verso titoli editi o inediti nel Bel Paese, appartenenza dei titoli al novero dei 'classici', significatività delle letture consigliate nel percorso di vita del recensore...
Scopo dei singoli redattori non è imporre all'utenza le proprie preferenze, ma fornire piuttosto delle possibili coordinate utili per trovare un orientamento personale nella variegata offerta di un mercato altamente saturo.
Forse la prima cosa che salterà all'occhio della mia top ten è la prevalenza di titoli shōjo (con alcune significative eccezioni). Eppure non sono cresciuto solo a “pane e shōjo”. Le mie prime letture manga risalgono alla fine degli anni '90... erano quasi casuali prese in prestito di volumetti acquistati da una mia cugina, da cui ho recuperato — lo ricordo bene — Ranma 1/2 e Neon Genesis Evangelion, nientemeno che una commedia marziale sull'equivoco di genere e il vangelo del nuovo secolo. C'è voluto poco perché la casualità diventasse un'abitudine. D'altronde, accostarmi a quel modo inusuale di raccontare storie, che è poi la sostanza del fumetto giapponese, è stato come tornare a casa. Sì, perché se da bambino ero stato accanito lettore di fumetti disneyani (gravitavo attorno all'edicola vicino casa), il mio immaginario era stato battezzato nello spirito degli anime, trasmessi a ondate dalla TV italiana dalla fine degli anni '70: già da piccolissimo li inseguivo ovunque, passando dalle reti pubbliche ai canali privati, setacciando le reti regionali, mandando a memoria senza sforzo tutte le sigle, e incamerando, senza accorgermene, mondi incontenibili nel salotto di casa, ma in grado di espandersi a dismisura nella mia mente. L'avvento dei manga ha messo nero su bianco quella fantasia volatile, le ha dato un corpo d'inchiostro rappreso su pagina, ha fermato l'attimo e confermato l'esistenza vorticosa di quelle presenze fuggevoli impresse su rodovetro. È stata una questione di nostalgia, ma in realtà era un ritorno al futuro. Nel mio passato si nascondeva un domani fatto di scoperte insospettabili, nascoste in profondità ulteriori. Immergendomi fino in fondo a caccia di quei tesori, non solo in edicola, ma anche coraggiosamente nei primi antri fumettistici della mia città, la magia che mi aveva stregato scorrendo impalpabile sul teleschermo si è condensata in una biblioteca d'incantesimi, novelle disegnate buone ad ogni occasione e per ogni emozione. Oggi gli scaffali della libreria di casa traboccano di manga, tanto da rendermi difficile, qui e adesso, adottare un criterio di scelta che non sia affidarmi alla formula ambarabaciccicoccò.
Incantesimi a parte, la selezione proposta di seguito, inutile dirlo, è estremamente personale, operata sulla base della significatività che le letture prescelte hanno avuto nel mio cammino di lettore. Se si può individuare un criterio, tutt'al più, è quello autoriale: si tratta di mangaka che, in qualche modo, per caratteristiche stilistiche e narrative, sono riuscite a prendere dimora fissa nel mio immaginario. Un'altra particolarità che ho notato dopo aver faticosamente compilato la mia decina è che si tratta di una "squadra" tutta al femminile.
Da qualche parte bisognava pure iniziare. Senza pensarci troppo su, mi è sembrato naturale partire dal quartetto di artiste che, più di tutte, hanno contribuito definitivamente ad avvicinarmi ai manga. Nel concludere questo preambolo, che rischia altrimenti di risultare eccessivamente noioso, chiedo scusa alle opere che, pur amando moltissimo, non sono riuscito ad inserire. Non le ho escluse per convinzione, ma per la disposizione d'animo del momento combinata ai filtri imprevedibili della memoria, e non senza nutrire dubbi o ripensamenti. Ma tant'è, una selezione andava fatta, e così la presento alla vostra attenzione, augurandomi che i miei suggerimenti possano essere degli spunti utili per qualcuno — fosse anche uno solo.
CARD CAPTOR SAKURA
Autore: CLAMP
Anno: 1996
Pubblicato su: Nakayoshi (Kodansha)
Genere: Majokko, Avventura, Combattimento, Sentimentale
La varietà irriducibile dei sentimenti umani, il caleidscopio degli affetti, il modo unico che ciascuno ha di esprimerli. Card Captor Sakura, serializzato su Nakayoshi a partire dal 1996, è un ritratto delicato e una presentazione allo stato puro degli slanci e delle esitazioni del cuore. Il frutto dell'amore e della tenerezza, graziosamente acerbo, viene presentato dalle CLAMP avvolto nella carta crespa del majokko, scelta nei toni del ciliegio, del glicine, del pesco e infiorettata di ogni bellezza. Scartando pazientemente l'involucro, con la trepidazione di chi sceglie una carta da un mazzo di tarocchi, si svela l'arcano.
La ricerca delle Clow Cards da parte di Sakura Kinomoto, una bambina del quarto anno delle elementari, si rivela una missione fondamentale per la crescita della piccola; durante la vicenda, Sakura impara infatti a conoscere e voler bene a Li Syaoran (quest'ultimo, inizialmente rivale della Kinomoto nella cattura delle carte di Clow, viene inesorabilmente conquistato dalla naturalezza e dalla purezza d'animo della bambina), a dipanare la matassa dei suoi affetti ancora in boccio e ad approfondire la conoscenza dei propri cari, anche di chi tra loro è andato molto lontano. La sensibilità della protagonista e dei suoi amici cresce e si rafforza attraverso l'esercizio della pazienza, la pratica delle scuse, il superamento della timidezza: le emozioni umane sono una scoperta. Nei momenti più difficili, c'è bisogno di proteggere e di lasciarsi proteggere: forse ci vuole più coraggio per fare la seconda cosa. Nei passaggi delicati, a volte c'è bisogno di intervenire, a volte bisogna stare a guardare: sicuramente è più difficile fare la seconda cosa. Pur preoccupandosi per lei, Syaoran, Tomoyo, Touya, Fujitaka, Yukito vegliano silenziosamente sulla catturacarte, senza invadenza, lasciandole fare il proprio percorso.
Non si può parlare delle CLAMP senza decantarne l'estetica. In Card Captor Sakura, seguendo la falsariga di opere come RG Veda e Magic Knight Rayearth, sembra di assistere a una rinascita dell'Art Nouveau, nell'iconografia dei tarocchi, nell'avvolgente intrico dei girali o nella fascinazione auto-orientalista per i pannelli adibiti a cornici. Ma, ancora prima di accorgersi di un tale debito artistico, si respira tra le tavole un'aria rarefatta, sottile, finché ci si ritrova a passeggiare sulle nuvole di pagine leggere, spaziose come un cielo primaverile, osservato da sotto un ciliegio in piena fioritura. E dopo? C'è spazio per meravigliarsi ancora, ammirando gli sgargianti costumi preparati da Tomoyo per ogni nuova sortita della catturacarte, o i riferimenti geniali ad universi letterari e simbolici: Alice nel Paese delle Meraviglie o la dottina dei cinque elementi? Con le CLAMP non è necessario scegliere, la loro magia conduce dappertutto. In Card Captor Sakura, tutte le strade svoltano però allo stesso angolo... quello che dà sul cuore.
TSUBASA RESERVOIR CHRONICLE
Autore: CLAMP
Anno: 2003
Pubblicato su: Weekly Shounen Magazine (Kodansha)
Genere: Avventura, Drammatico, Combattimento, Fantasy
Le CLAMP hanno il potere di portarci ovunque. In Tsubasa RESERVoir CHRoNiCLE viene da domandarsi se non si sia per caso finiti nel Paese delle Meraviglie, o meglio nei Paesi delle Meraviglie. La versione CLAMP del crossover comprende incroci a più livelli: i personaggi fatti confluire dall'intera produzione delle prolifiche mangaka del Kansai si ritrovano infatti a popolare un carnevale di mondi, un multiverso in cui ci si sposta assieme a vecchie e nuove conoscenze, come se si stesse scivolando lateralmente da un'opera all'altra, rimescolando amicizie e rivalità, amori e risentimenti, epoche e geografie. Tutto sembra obbedire a un principio di proliferazione fantastica, a una fantasmagoria. I personaggi moltiplicano la loro presenza, e ogni spazio-tempo alternativo può fungere da specchio riflettente una diversa identità; è così che ritroviamo ad esempio la Tomoyo Daidouji conosciuta in Card Captor Sakura nelle vesti di principessa del regno di Nihon e potente miko del castello di Shirasagi, ma anche in quelle di presidentessa della Piffle Princess nel Piffle World: da un mondo all'altro, rasentando la cortina del sogno, le due Tomoyo comunicano e lasciano scorrere il flusso della storia. Una storia che, ad ogni capitolo, non perde occasione per dipanarsi lateralmente, in avanti e all'indietro, con retroazioni del futuro sul passato, viaggi a ritroso e ritorni al futuro.
L'adolescente Sakura, principessa del Regno di Clow, si ritrova improvvisamente privata dei propri ricordi, disseminati attraverso innumerevoli dimensioni sotto forma di piume. Shaoran, il coraggioso amico d'infanzia della principessa, è determinato a ricomporre i frammenti dispersi dell'anima di Sakura, ed accetta dunque di intraprendere un pericoloso viaggio interdimensionale, propiziato dalla potente strega Yuuko Ichihara, personaggio centrale nel coevo xxxHOLiC. La serializzazione parallela di quest'ultima opera non è solo una questione di concomitanza temporale: la trama principale delle due opere presenta infatti profonde interconnessioni tra l'una e l'altra. Tsubasa RESERVoir CHRoNiCLE, serializzato su Weekly Shounen Magazine tra il 2007 e il 2010, è il racconto di un viaggio dentro l'universo CLAMP, un riuscito mélange di ambientazioni che rende conto dell'indubbia versatilità del quartetto nel comporre e reinventare i generi. Mondi fantastici, futuribili, apocalittici, rivisitazioni ispirate del Giappone feudale e dell'Europa ottocentesca: non c'è limite alla fantasia nell'invenzione degli scenari attraversati da Syaoran, Sakura, Fay e Kurogane (i quattro viaggiatori portati a spasso da Mokona).
Probabilmente uno dei motivi di maggiore successo dell'opera risiede però nella capacità dei protagonisti, Sakura e Syaoran, di facilitare il transfert dei fan della coppia più amata di Card Captor Sakura. I due, pur essendo altri rispetto alla graziosa Kinomoto e al timido Li dell'opera del '96, traslano nell'universo alternativo di Tsubasa CHRoNiCLE l'identità profonda dei catturacarte: la dedizione assoluta di Syaoran e la gentile forza d'animo di Sakura-Tsubasa hanno il sentore di un amore ben noto ai lettori storici delle CLAMP, cui non sarà sembrato vero di poter riabbracciare chi non erano mai riusciti a dimenticare. L'identità nella differenza è il leitmotiv di Tsubasa RESERVoir CHRoNiCLE, lì dove visi conosciuti svelano volti nuovi.
CLOVER
Autore: CLAMP
Anno: 1997/1999
Pubblicato su: Amie (Kodansha)
Genere: Fantascienza, Drammatico, Superpoteri
Clover è il poema incompiuto delle CLAMP. Sullo sfondo di un'ambientazione che attinge a meccaniche suggestioni di marca steampunk frammiste alla grazia decorativa del Liberty, si snodano un complesso intreccio e una narrazione che a tratti sembra nascondere nell'atto di svelare, o che comunque non rivela mai abbastanza. Il testimone della vicenda passa attraverso i diversi protagonisti, che si muovono in un universo narrativo su cui aleggia un innegabile senso di pericolo pervaso tuttavia da un ancor più intenso sentimento di malinconia.
Su è il quadrifoglio, il trifoglio raro, colei che dona gioia “solo se ogn'altro n'è ignaro”. Su è un uccello dal canto melodioso, confinato in una voliera; Su è unica al mondo, il solo quadrifoglio, il più straordinario dei soggetti coinvolti nel Clover Leaf Project.
Quando desidera essere condotta in un luogo, non è un qualsiasi dove… è un vero altrove. Ma l'ineffabile ragazza non può lasciare da sola il proprio volontario confino: il suo valore fa di lei una preda dal valore incalcolabile. Si rende dunque necessaria la scorta di Kazuhiko, un ex militare dal passato altrettanto misterioso. Il teletrasporto fino al Fairy Park diventa però una pericolosa odissea, nel corso della quale Su e Kazuhiko s'interessano l'uno alla storia dell'altro. Gli antagonisti sembrano venuti fuori da un Paese delle Meraviglie postmoderno, o da una Belle Époque ucronica, ma la line art è assolutamente in linea con la produzione CLAMP. L'immancabile “intermezzo musicale” rappresentato da una canzone, trasmessa da onnipresenti radio a valvole o intonata da Suu, permette spesso all'architettura delle tavole di virare verso l'arte grafica, risultando in composizioni geometricamente semplici ma di sicuro impatto visivo. La canzone si rivela inoltre un elemento fondamentale nell'economia della storia, seconda solo al silenzio, quello che permette al mistero di non bruciare troppo in fretta, di dissolversi lentamente, come si consuma una candela.
La santa ignoranza che Su ha dei meccanismi del mondo ne fa un personaggio per molti versi insondabile: il suo animo è un paradiso incontaminato, un'utopia. Qualcosa di così raro e potente da non poter fare a meno di volerlo difendere. Nessuna voliera può fermare un canto: non ci si può proteggere dal desiderio di un altrove, di un'effusione, di un amore. Su conosce una grande solitudine (“Tutti mi vogliono… ma non perché gli piaccio”), e il canto sembra metterla in connessione con un'altra infelicità. La canzone che intona parla invece di felicità: l'incredibile sta nel fatto che l'interprete di quel brano dovrebbe essere sconosciuta alla ragazza… si tratta infatti di Oluha, l'ex fidanzata di Kazuhiko morta senza debuttare nel mondo dello spettacolo.
Alla poesia di Clover manca purtroppo la chiosa finale, vista l'interruzione della serializzazione del titolo datata ormai 1999.
NODAME CANTABILE
Autore: Tomoko Ninomiya
Anno: 2001
Pubblicato su: Nakayoshi (Kodansha)
Genere: Musica, Commedia, Sentimentale
È possibile raccontare la musica classica attraverso un manga? Il legame tra manga e musica può stringersi fino a toccare le corde degli appassionati di alcune tra le espressioni più elevate del genio musicale di tutti i tempi e ad incuriosire chi, per qualsiasi motivo, non abbia mai avuto occasione di accostarsi alla musica sinfonica, a quella da camera, ai concerti per pianoforte ed archi? È possibile realizzare un'opera grafica con impianto narrativo che sia capace di evocare un mondo fatto di note, scale, accordi, melodie, armonie, contrappunti?
Tomoko Ninomiya ci fa rispondere di sì, attraverso i 25 volumi di Nodame Cantabile, il josei di casa Kodansha che ha consacrato l'autrice in patria e le ha conferito fama internazionale. Oltre alla maniacale cura nella documentazione musicale necessaria alla realizzazione di un'opera che non si voglia limitare a strizzare l'occhio al mondo della musica colta (non solo classica, ma anche contemporanea, fino alle espressioni più raffinate della composizione jazz), ma intenda mettere in scena la realtà dell'apprendistato artistico e dell'affinamento di tecnica e sensibilità musicali da parte di un gruppo di giovani studenti di conservatorio.
A rendere però Nodame Cantabile una lettura indimenticabile è l'efficacia della caratterizzazione dei protagonisti, e del clash caratteriale che sfocia in comunione di vita e d'arte, e in tragicomiche schermaglie amorose. Shinichi Chiaki e Megumi Noda sono per molti versi all'opposto: perfezionista, altezzoso, dotato di un'intelligenza musicale impareggiabile nonché poliedrica, lui; trasandata fino alla sciatteria, indolente rispetto agli impegni, eppure benedetta dal Dio della musica per mezzo di un talento pianistico senza pari, lei. I due, vicini di casa, finiscono per ritrovarsi coinvolti in uno strano gioco delle parti: Nodame (questo il soprannome della ragazza) si concede il lusso del caos, ambientale e artistico, mentre Chiaki, pur borbottando, cerca di mettervi ordine. Dall'osmosi tra disciplina e sregolatezza, viene fuori una geniale vita a due, che a un certo punto trasmigrerà in quel di Parigi, allorché Chiaki avrà superato, proprio grazie alla svagata Nodame, la paura del volo. Inizialmente sembra che Megumi imponga a Shininchi la propria presenza, o che l'insofferenza verso l'istruzione formalizzata della Noda la condanni a una posizione di subalternità artistica rispetto all'amato Chiaki, lanciato verso la carriera di direttore d'orchestra. Eppure, il tensai della ragazza che suona a orecchio, la sua imprevedibilità e straordinarietà di esecuzione, finiscono a un certo punto per ribaltare i ruoli, o meglio, per mettere in equilibro osmotico la coppia. Il duetto diventa armonico, e si allarga fino a diventare un ensemble, l'allegra compagnia di amici che fanno da contorno ai protagonisti, coltivando al pari di loro la passione per gli strumenti, per il canto, per la composizione. Passione che, in qualche modo, contagia il lettore, naturalmente portato ad andare a caccia delle sinfonie, dei notturni e delle arie d'opera che “risuonano” tra le pagine della storia sapientemente orchestrata dalla Ninomiya.
FRUITS BASKET
Autore: Natsuki Takaya
Anno: 1998
Pubblicato su: Hana to Yume (Hakusensha)
Genere: Commedia, Drammatico, Sentimentale, Soprannaturale, Slice of Life, Reverse-harem
Ryōkan era un maestro zen. Nella sua umile dimora, una notte, entrò un ladro, non trovandovi nulla da rubare. Fu allora che Ryōkan gli fece dono dei propri indumenti, per compensarlo dello sforzo fatto per venirlo a trovare. Il ladro, sbalordito, prese gli indumenti e se ne andò. Rimasto solo, il maestro osservò a lungo la luna, pensando: “Pover'uomo, avrei voluto potergli donare questa splendida luna”. Le storie non sono mai sole. Ne richiamano altre. E così è per quella che vi ho appena raccontato.
Nel capitolo 17 di Fruits Basket, Tohru fa sapere ai Sohma di avere speso tutto lo stipendio del mese per il cioccolato di San Valentino offerto loro in dono. Ciò lascia attonito Yuki e genera un moto di rabbia in Kyo, che a stento riesce a trattenersi. Tohru si allontana per fare il bagno, e allora Momiji Sohma pensa bene di raccontare a Kyo, Yuki e Shigure una storia: “Il viaggiatore più stupido del mondo”. “Tutti approfittavano della sua bontà d'animo. Non c'era cosa ch'egli non fosse disposto a donare agli abitanti dei villaggi incontrati nel suo peregrinare. Rimasto nudo, per la vergogna il viaggiatore si rifugiò nei boschi. I mostri presenti nella foresta non si fecero scrupolo di ingannarlo; egli, mosso a compassione, donò loro persino le proprie gambe e braccia. Di lui rimase solo la testa, privata degli occhi, offerti in dono a un mostro. Questi, per farsi beffe di lui, gli regalò un biglietto con su scritto 'Stupido'. Grande fu la gioia del viaggiatore: 'Come sono felice… nessuno prima d'ora mi aveva fatto un regalo'. Prima di morire, il viaggiatore pianse calde lacrime dagli occhi che ormai non c'erano più”. Come si fa a pensare che una persona simile sia stupida? Yuki e Kyo rimangono a lungo a pensare, e l'oggetto dei loro pensieri è Tohru.
Una ragazza rimasta orfana a soli 17 anni, ridottasi ad abitare in una tenda prima di venire accolta in casa da Shigure e Yuki, mai incline allo scoraggiamento, attenta al cuore degli altri, cui non lesina mai l'umile e potente benedizione di un sorriso. Tohru ha la ventura di entrare in confidenza coi membri della famiglia Sohma, su cui grava una curiosa maledizione: se urtati o abbracciati da una persona del sesso opposto, essi si trasformano in uno dei dodici animali dello zodiaco cinese. Quale forza può sciogliere una maledizione così nefasta? Chi può accostarsi alle esistenze tormentate dei Sohma, facendo breccia attraverso l'ombra? Nel gioco di carte detto “Il grande poveretto”, “quando si chiama la rivoluzione, le carte deboli diventano forti e viceversa”, ci insegna Tohru. Honda mette in moto una rivoluzione gentile. Rimescola il cesto della frutta, il Fruits Basket del gioco per bambini. A ciascuno dei bambini seduti in cerchio viene assegnato il nome di un frutto: ognuno sa che il nome del proprio frutto verrà chiamato, e quello sarà il momento di alzarsi. Tohru rammenta che all'asilo le veniva sempre assegnato l'onigiri. L'onigiri, purtroppo, non è un frutto, ragion per cui Honda rimaneva sempre ingenuamente in attesa di venire chiamata. L'esclusione è una maledizione appartenente a una specie solitaria… un po' come quella che grava su Kyo, il gatto escluso dai dodici animali. Salvare lui salvando tutti, deponendo dolcemente l'onigiri nel cesto. Liberando tutti a nascondino, dalla maledizione, dalla solitudine, dall'esclusione. Solo l'innocenza ce la può fare. Tohru ne è il nome. L'animalizzazione è l'esclusione da quanto vi è umano in un abbraccio. Ma se l'abbraccio non si ritrae, se la benedizione dell'affetto non indietreggia di fronte a ciò che è maledetto, può accadere di tutto. Fruits Basket è la storia di una redenzione, di un miracolo d'amore. Un piccolo miracolo è lo stesso manga della Takaya, uno shoujo dove s'intrecciano tenerezza e crudeltà, dove forza e fragilità si guardano allo specchio scoprendosi più che simili.
IL CANTO DELLE STELLE
Autore: Natsuki Takaya
Anno: 2007
Pubblicato su: Hana to Yume (Hakusensha)
Genere: Drammatico, Sentimentale, Scolastico, Slice of Life
Dopo Fruits Basket come avrebbe potuto la Takaya concepire un personaggio ancora più disarmante di Tohru Honda? La sua abilità nella caratterizzazione dei personaggi è riuscita però nell'intento, regalandoci l'innocenza di Shiina Sakuya, eroina di Hoshi wa Utau, shōjo manga targato Hakusensha. Così come in Fruits Basket, gli occhi limpidi permettono alla protagonista di vedere al di là del visibile. Shiina riesce a intendere voci che modulano un canto silenzioso, brillando ogni notte nelle distese irraggiungibili della galassia. Shiina sa ascoltare il canto delle stelle, la loro melodiosa solitudine. Le stelle risuonano in lei, e lei entra in risonanza con esse. Sakuya cerca di condividere la gioia con i suoi amici, Yuuri e Hijiri, fondando assieme a loro il “Clamaste”, ovvero il club degli amanti delle stelle. Sdraiati su un prato, di fronte al mare, ad occhio nudo e col cuore spalancato, ovunque e in qualunque giorno si può sentirlo: ogni notte va in scena un canto.
Esiste un enigma altrettanto profondo? Qualcosa di altrettanto distante e altrettanto luminoso? Potrebbe, forse, essere il cuore di un ragazzo? Uno che magari sia spuntato dal nulla, portando un regalo di compleanno e una dichiarazione d'odio? Esiste un modo di sondare il mistero di Chihiro Aoi?
Shiina cerca di scoprirlo, apparentemente senza speranze, goffamente. Avvicinare una stella, solitaria e luminosa come Alphard, senza mappa astrale, senza coordinate… Eppure, la distanza da Chihiro si fa sempre più sottile, mentre Shiina gli si scopre simile, affine. Entrambi, quando li scuote il vento, fanno un suono inconfondibile — il tintinnio della fragilità. Aoi è paralizzato dal timore che il cuore di vetro di Shiina possa andare frantumi, come accaduto a Sakura, il suo primo amore.
Quando Shiina presenta timidamente ai compagni d'istituto il Clamaste, Aoi la abbraccia per schermirla dalle risate, dallo scherno crudele di chi non capisce. Chihiro ha una paura folle, oscilla tra il farle scudo e lo starle lontano. Eppure, è proprio Shiina a mostrargli che la cosa più fragile può diventare infrangibile sopra ogni altra, che l'amore ha natura di stella: silenziosa, luminosa, eterna.
Una lineart essenziale e pulita ci accompagna attraverso una trama intessuta del 'realismo magico' cui la Takaya ci ha ormai abituati. L'evoluzione caratteriale dei personaggi, l'approfondimento psicologico notevole e lo scandaglio attento e delicato calato dall'autrice attraverso le pieghe dell'animo umano fanno di Hoshi wa Utau un'opera di sicuro impatto emotivo sul lettore.
ARRIVARE A TE
Autore: Karuho Shiina
Anno: 2006
Pubblicato su: Bessatsu Margaret (Shueisha)
Genere: Commedia, Sentimentale
Kimi ni todoke è l'elogio della delicatezza. Rare volte la caratterizzazione dei protagonisti di una storia d'amore vira così decisamente verso la purezza, fino a sfiorare l'assoluta innocenza. La cartina di tornasole di un così raro grado di candore è la timidezza di lui, Shota Kazehaya, il ragazzo più ricercato della scuola, apparentemente in grado di socializzare senza problemi con tutti, eppure atteso al varco dalle complicazioni dell'amore. Sawako Kuronuma, soprannominata fin dalle elementari Sadako per la sua “somiglianza” con il terrificante personaggio di The Ring, è in realtà una ragazza estremamente timida, incline a sottostimarsi e a ritenersi poco interessante agli occhi degli altri, eppure estremamente desiderosa di fare amicizia e di rendersi utile al prossimo. Inutile dire che per Sawako fare il primo passo sarebbe impresa impossibile. Ecco che giunge in suo soccorso proprio Shota, con la sua solarità e la sua accoglienza. Di fronte al sorriso di Shota, il mondo di Sawako inizia a espandersi.
La ragazza senza amici e il ragazzo più popolare. “L'amore esulta quando unisce gli uguali, ma trionfa quando rende uguali quelli che erano diseguali”, troviamo nelle Briciole filosofiche di Kierkegaard. Chi non può avere per sé l'amato, spesso ha come ultima risorsa quello di identificarsi con lui. L'ammirazione di Sawako per Shota diventa emulazione, o, se vogliamo, fonte di coraggio. Kazehaya fa intravedere a Kuronoma la possibilità di un'altra sé stessa, una Sawako circondata da amici. E presto il mondo di Kuronuma si popola di affetti, primi tra tutti quelli di Yoshida e Yano. Persino la rivalità con Kurumi si tinge di connotazioni positive, spronando Sawako sulla via della sincerità nell'espressione dei sentimenti. Poco importa ch'essa sia goffa e impacciata, perché il cuore inciampa sempre su se stesso quando corre verso l'altro. Così lo stesso Kazehaya mostra i propri limiti, un'insospettabile timidezza e un'insicurezza nata dalla paura del rifiuto. In Arrivare a te persino la paura trova una via gentile per dissolversi. La maturazione psicologica dei personaggi richiede però tempo, confronti, silenzi, fraintendimenti. Il ritmo della storia non accelera ciò che non dev'essere accelerato, lasciando che il lettore si goda passo passo il cammino attraverso cui è possibile arrivare a lui, arrivare a lei.
PIECE
Autore: Hinako Ashihara
Anno: 2008
Pubblicato su: Betsucomi (Shogakukan)
Genere: Drammatico, Scolastico
Nel puzzle dell'esistenza si ha spesso a che fare col pezzo mancante, con la casella vuota, quella che fa circolare l'esistenza, che mette in moto la ricerca e alimenta il dubbio che non sia davvero tutto qui. La vita tiepida di Mizuho Suga, le sue emozioni quasi messe a freno, vengono messe in moto dalla termodinamica di un sistema fatalmente aperto. Le acque interiori della protagonista vengono messe in subbuglio dal vento gelido di una morta inattesa e di una confessione ancora più inattesa: cosa può aver spinto Haruka Origuchi, l'ex compagna di classe di Mizuho vissuta nell'anonimato scolastico e precocemente scomparsa appena più che adolescente, a confidare alla madre l'esistenza di un legame speciale con la Suga. Mizuho, dal canto suo, non sa darsi spiegazione della cosa, non avendo mai intrattenuto un rapporto privilegiato con la defunta. Eppure, il chiarimento di questo equivoco, l'immersione nelle acque tempestose della casella vuota, apre crepe sempre più vistose nel pack polare del quieto vivere di Mizuho. Il risveglio dalla criogenesi emozionale è un'occasione per scavare nelle vite degli altri, nell'intrico dei percorsi individuali e nel groviglio delle relazioni, prima fra tutte quella con l'ex compagno di classe Hikaru Narumi. Un nodo amoroso irrisolto si scioglie e si stringe più volte attorno ai cuori di Mizuho e Hikaru: la mano che allenta o rinserra la presa su un sentimento incerto tra il suo potere salvifico e quello distruttivo è la stessa che compone, disfa e ricompone il puzzle. I pezzi sono dispersi, sparpagliati nel tempo e nello spazio, nascosti nei recessi più inesplorati dei cuori, nel rimosso di traumi infantili, di violenze sottili, di affetti realmente vitali ma potenzialmente distruttivi. Per ricercarli, si rivela necessario intessere relazioni, abbandonare certezze, tollerare le acque gelide della verità che trafigge con gli aghi delle sofferte confessioni, delle menzogne smascherate, delle incredibili rivelazioni. Il tentativo di risolvere il mistero, di dipanare la matassa, svela la necessità di lasciarsi coinvolgere appieno, di trattenere il respiro e l'istinto di fuga, e svoltare l'angolo affidandosi al buio. Hinako Ashihara fa del realismo psicologico la propria cifra narrativa, fin dai tempi di Sunadokei. Ciò rende le sue storie, fittizie quanto si vuole, innegabilmente vere. Solo al calare delle ombre la luce del cuore inizia a intravedersi. La Ashihara increspa la superficie ristagnante della banalità lanciando il sasso dell'introspezione. Onde concentriche si propagano a lungo, scontrandosi con le pareti dell'anima e facendola sussultare.
BOKURA GA ITA
Autore: Yuuki Obata
Anno: 2002
Pubblicato su: Betsucomi (Shogakukan)
Genere: Drammatico, Sentimentale
Yuuki Obata ci regala con Bokura ga ita uno shoujo apparentemente classico, di ambientazione scolastica e con protagonisti in età adolescenziale, affidandosi al più collaudato dei triangoli amorosi. Nanami Takahashi è una ragazza pronta a fare il suo ingresso nel magico mondo delle superiori, piena di aspettative verso i nuovi incontri che la attendono al varco. Proprio uno di questi incontri si rivelerà decisivo per la sua vita futura: neanche a dirlo, si tratta del ragazzo più carino e problematico della scuola, il turbolento Yano Motoharu. Tra i due, in maniera tortuosa, nasce lentamente qualcosa di inequivocabile.
Avvicinarsi al cuore di Yano significa però per Nanami scoperchiare un passato scomodo e irrisolto: Nana-san, ex ragazza di Motoharu deceduta in tragiche circostanze, si frappone a lungo, con il peso di un macigno psicologico, come ostacolo insormontabile sulla strada del pieno coinvolgimento affettivo tra Nanami e Yano. Il percorso verso un'unione totalizzante e una condivisione profonda di ansie e speranze passa attraverso la conoscenza reciproca, una conoscenza spintasi a portare la luce nei più oscuri anfratti del cuore dell'altro. Per Nanami, aiutare Yano a perdonarsi, ad accettare di essere voluto bene, a riconoscersi degno d'amore, diventa il compito più importante, quello a cui non rinuncerà mai, neppure quando il tempo e la distanza sembreranno aver avuto la meglio sulla sua determinazione. Se Yano sente il disperato bisogno di sentirsi accettato, se nei suoi sforzi immani per salvare l'altro, che si tratti della propria madre o di Yuri, si cela una richiesta d'amore, a quell'appello può rispondere solo Nanami. Solo Nanami può liberarlo dal senso di colpa, può farlo sentire perdonato, può fargli sentire che c'è un luogo verso cui tornare, ci sono delle parole di cui fidarsi, c'è una promessa che verrà mantenuta. Dicevamo del triangolo amoroso: la Obata introduce un personaggio come Takeuchi, amico fraterno di Yano, capace di mettere in difficoltà i lettori. La sincerità dei suoi sentimenti verso Takahashi e l'onestà verso Motoharu fanno di lui, più che un terzo incomodo pronto ad approfittare delle esitazioni della coppia, un impagabile sostegno per due persone che non riescono più a ritrovarsi. L'approfondimento psicologico e la drammaticità delle situazioni presentate mette in dubbio l'assunto iniziale della semplicità della storia presentata. La sensazione che resta, sfogliando i volumi, è quella di una forza magnetica che emana dai cuori dei protagonisti: l'attrazione irresistibile, la direzione irrinunciabile dei sentimenti. “Tu sei la mia bussola”… “Non ero così forte… se lo sono diventata è perché ho conosciuto te”. Yano e Nanami si attraggono l'un l'altro irresistibilmente, scongiurano la separazione lasciandosi andare, fidandosi, diventando fari irremovibili. A un certo punto, diventa necessario credere contro ogni evidenza, fidandosi di una promessa fatta in riva al mare, su di un binario, correndo dietro a un treno. Noi c'eravamo, e ancora ci amiamo. Il passato, osservato a ritroso, con tutto il suo carico di dolore, diventa retrospettivamente una prova inoppugnabile del fatto che l'amore sottomette il tempo.
Un marzo da leoni
Autore: Chica Umino
Anno: 2007
Pubblicato su: Young Animal (Hakusensha)
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of Life, Sport
Chica Umino, attraverso Sangatsu no Lion, manga in corso su Young Animal di Hakusensha, sta facendo — a suo dire — i conti con se stessa. Sta verificando, sul tavolo della propria maturità artistica, la validità dell'equazione narrare = trasmettere. La Umino, ancor più che in Honey and Clover, in Un marzo da leoni racconta, e a tratti è come se ci stesse accarezzando i capelli, altre volte è come se ci avesse dato un pugno nello stomaco. Gli shogi, la disciplina sportiva e di vita cui è dedito il protagonista, Rei Kiriyama, sono il campo di battaglia su cui si gioca una guerra interminabile: quella tra il Sé ed il mondo.
Le caselle della scacchiera diventano per Rei rifugio e prigione, luogo di raccoglimento o di fuga. Nel praticare lo shogi Rei affonda le radici nella propria solitudine, effetto collaterale del suo straordinario talento, e al contempo trova un codice per maneggiare il mondo: una lingua veicolare utile per farsi degli amici, pervicaci e sinceri come Nikaido, o per trovare delle guide come Shimada, maestri dell'arte di contenere la vastità del cielo nelle latebre di una montagna. Un mezzo non va mai confuso con il fine, ecco perché gli shogi non sono la via, ma lo smarrimento necessario a inventarsi ogni volta un sentiero. Tra le caselle dello shogiban Rei sanguina per il senso di colpa maturato nei confronti della propria famiglia adottiva, ove si è trovato, suo malgrado, a giocare il ruolo di pietra dello scandalo, attirando su di sé le attenzioni del signor Kōda e mettendo in ombra i figli naturali di quest'ultimo, proprio in virtù della sua maestria nel gioco; Rei maledice lo shogi quando esso si rivela inutile a sanare lo strappo, dai lembi fatti d'odio e d'amore, con la sorellastra Kyoko. Kiriyama non riesce a proteggere nessuno con la propria forza, non finché non arriva a conoscersi più a fondo, con la complicità delle lacrime di Hina, la sorella di mezzo delle tre Kawamoto, ispiratrici del profondo cambiamento cui va incontro Rei.
La condizione di orfano, che accomuna il ragazzo e le tre sorelle, private della propria madre, da ferita rimossa nella solitudine, diventa dolore condiviso in silenzio. Da qui, forse, balena in Rei l'illuminazione: la forza non ha alcun senso, se non quello di permettere a ciascuno di appropriarsi di un modo per proteggere l'altro.
Un manga traboccante di emozioni, di rimpianti, di nostalgia; una storia assolutamente umana, anche nei siparietti comici e nell'irrinunciabile leggerezza, che lo rende narrativamente equilibrato. Né realistico né caricaturale, ma pronto a mutare da una cifra stilitisca all'altra, è il tratto che contraddistingue i personaggi. In ogni caso, l'impatto estetico è estremamente gradevole. Seppur si percepisca una sottile discontinuità rispetto al mondo di Honey and Clover, Sangatsu no Lion costituisce probabilmente il naturale percorso di maturazione espressiva di una mangaka di valore assoluto.
Scopo dei singoli redattori non è imporre all'utenza le proprie preferenze, ma fornire piuttosto delle possibili coordinate utili per trovare un orientamento personale nella variegata offerta di un mercato altamente saturo.
Forse la prima cosa che salterà all'occhio della mia top ten è la prevalenza di titoli shōjo (con alcune significative eccezioni). Eppure non sono cresciuto solo a “pane e shōjo”. Le mie prime letture manga risalgono alla fine degli anni '90... erano quasi casuali prese in prestito di volumetti acquistati da una mia cugina, da cui ho recuperato — lo ricordo bene — Ranma 1/2 e Neon Genesis Evangelion, nientemeno che una commedia marziale sull'equivoco di genere e il vangelo del nuovo secolo. C'è voluto poco perché la casualità diventasse un'abitudine. D'altronde, accostarmi a quel modo inusuale di raccontare storie, che è poi la sostanza del fumetto giapponese, è stato come tornare a casa. Sì, perché se da bambino ero stato accanito lettore di fumetti disneyani (gravitavo attorno all'edicola vicino casa), il mio immaginario era stato battezzato nello spirito degli anime, trasmessi a ondate dalla TV italiana dalla fine degli anni '70: già da piccolissimo li inseguivo ovunque, passando dalle reti pubbliche ai canali privati, setacciando le reti regionali, mandando a memoria senza sforzo tutte le sigle, e incamerando, senza accorgermene, mondi incontenibili nel salotto di casa, ma in grado di espandersi a dismisura nella mia mente. L'avvento dei manga ha messo nero su bianco quella fantasia volatile, le ha dato un corpo d'inchiostro rappreso su pagina, ha fermato l'attimo e confermato l'esistenza vorticosa di quelle presenze fuggevoli impresse su rodovetro. È stata una questione di nostalgia, ma in realtà era un ritorno al futuro. Nel mio passato si nascondeva un domani fatto di scoperte insospettabili, nascoste in profondità ulteriori. Immergendomi fino in fondo a caccia di quei tesori, non solo in edicola, ma anche coraggiosamente nei primi antri fumettistici della mia città, la magia che mi aveva stregato scorrendo impalpabile sul teleschermo si è condensata in una biblioteca d'incantesimi, novelle disegnate buone ad ogni occasione e per ogni emozione. Oggi gli scaffali della libreria di casa traboccano di manga, tanto da rendermi difficile, qui e adesso, adottare un criterio di scelta che non sia affidarmi alla formula ambarabaciccicoccò.
Incantesimi a parte, la selezione proposta di seguito, inutile dirlo, è estremamente personale, operata sulla base della significatività che le letture prescelte hanno avuto nel mio cammino di lettore. Se si può individuare un criterio, tutt'al più, è quello autoriale: si tratta di mangaka che, in qualche modo, per caratteristiche stilistiche e narrative, sono riuscite a prendere dimora fissa nel mio immaginario. Un'altra particolarità che ho notato dopo aver faticosamente compilato la mia decina è che si tratta di una "squadra" tutta al femminile.
Da qualche parte bisognava pure iniziare. Senza pensarci troppo su, mi è sembrato naturale partire dal quartetto di artiste che, più di tutte, hanno contribuito definitivamente ad avvicinarmi ai manga. Nel concludere questo preambolo, che rischia altrimenti di risultare eccessivamente noioso, chiedo scusa alle opere che, pur amando moltissimo, non sono riuscito ad inserire. Non le ho escluse per convinzione, ma per la disposizione d'animo del momento combinata ai filtri imprevedibili della memoria, e non senza nutrire dubbi o ripensamenti. Ma tant'è, una selezione andava fatta, e così la presento alla vostra attenzione, augurandomi che i miei suggerimenti possano essere degli spunti utili per qualcuno — fosse anche uno solo.
CARD CAPTOR SAKURA
Autore: CLAMP
Anno: 1996
Pubblicato su: Nakayoshi (Kodansha)
Genere: Majokko, Avventura, Combattimento, Sentimentale
La varietà irriducibile dei sentimenti umani, il caleidscopio degli affetti, il modo unico che ciascuno ha di esprimerli. Card Captor Sakura, serializzato su Nakayoshi a partire dal 1996, è un ritratto delicato e una presentazione allo stato puro degli slanci e delle esitazioni del cuore. Il frutto dell'amore e della tenerezza, graziosamente acerbo, viene presentato dalle CLAMP avvolto nella carta crespa del majokko, scelta nei toni del ciliegio, del glicine, del pesco e infiorettata di ogni bellezza. Scartando pazientemente l'involucro, con la trepidazione di chi sceglie una carta da un mazzo di tarocchi, si svela l'arcano.
La ricerca delle Clow Cards da parte di Sakura Kinomoto, una bambina del quarto anno delle elementari, si rivela una missione fondamentale per la crescita della piccola; durante la vicenda, Sakura impara infatti a conoscere e voler bene a Li Syaoran (quest'ultimo, inizialmente rivale della Kinomoto nella cattura delle carte di Clow, viene inesorabilmente conquistato dalla naturalezza e dalla purezza d'animo della bambina), a dipanare la matassa dei suoi affetti ancora in boccio e ad approfondire la conoscenza dei propri cari, anche di chi tra loro è andato molto lontano. La sensibilità della protagonista e dei suoi amici cresce e si rafforza attraverso l'esercizio della pazienza, la pratica delle scuse, il superamento della timidezza: le emozioni umane sono una scoperta. Nei momenti più difficili, c'è bisogno di proteggere e di lasciarsi proteggere: forse ci vuole più coraggio per fare la seconda cosa. Nei passaggi delicati, a volte c'è bisogno di intervenire, a volte bisogna stare a guardare: sicuramente è più difficile fare la seconda cosa. Pur preoccupandosi per lei, Syaoran, Tomoyo, Touya, Fujitaka, Yukito vegliano silenziosamente sulla catturacarte, senza invadenza, lasciandole fare il proprio percorso.
Non si può parlare delle CLAMP senza decantarne l'estetica. In Card Captor Sakura, seguendo la falsariga di opere come RG Veda e Magic Knight Rayearth, sembra di assistere a una rinascita dell'Art Nouveau, nell'iconografia dei tarocchi, nell'avvolgente intrico dei girali o nella fascinazione auto-orientalista per i pannelli adibiti a cornici. Ma, ancora prima di accorgersi di un tale debito artistico, si respira tra le tavole un'aria rarefatta, sottile, finché ci si ritrova a passeggiare sulle nuvole di pagine leggere, spaziose come un cielo primaverile, osservato da sotto un ciliegio in piena fioritura. E dopo? C'è spazio per meravigliarsi ancora, ammirando gli sgargianti costumi preparati da Tomoyo per ogni nuova sortita della catturacarte, o i riferimenti geniali ad universi letterari e simbolici: Alice nel Paese delle Meraviglie o la dottina dei cinque elementi? Con le CLAMP non è necessario scegliere, la loro magia conduce dappertutto. In Card Captor Sakura, tutte le strade svoltano però allo stesso angolo... quello che dà sul cuore.
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TSUBASA RESERVOIR CHRONICLE
Autore: CLAMP
Anno: 2003
Pubblicato su: Weekly Shounen Magazine (Kodansha)
Genere: Avventura, Drammatico, Combattimento, Fantasy
Le CLAMP hanno il potere di portarci ovunque. In Tsubasa RESERVoir CHRoNiCLE viene da domandarsi se non si sia per caso finiti nel Paese delle Meraviglie, o meglio nei Paesi delle Meraviglie. La versione CLAMP del crossover comprende incroci a più livelli: i personaggi fatti confluire dall'intera produzione delle prolifiche mangaka del Kansai si ritrovano infatti a popolare un carnevale di mondi, un multiverso in cui ci si sposta assieme a vecchie e nuove conoscenze, come se si stesse scivolando lateralmente da un'opera all'altra, rimescolando amicizie e rivalità, amori e risentimenti, epoche e geografie. Tutto sembra obbedire a un principio di proliferazione fantastica, a una fantasmagoria. I personaggi moltiplicano la loro presenza, e ogni spazio-tempo alternativo può fungere da specchio riflettente una diversa identità; è così che ritroviamo ad esempio la Tomoyo Daidouji conosciuta in Card Captor Sakura nelle vesti di principessa del regno di Nihon e potente miko del castello di Shirasagi, ma anche in quelle di presidentessa della Piffle Princess nel Piffle World: da un mondo all'altro, rasentando la cortina del sogno, le due Tomoyo comunicano e lasciano scorrere il flusso della storia. Una storia che, ad ogni capitolo, non perde occasione per dipanarsi lateralmente, in avanti e all'indietro, con retroazioni del futuro sul passato, viaggi a ritroso e ritorni al futuro.
L'adolescente Sakura, principessa del Regno di Clow, si ritrova improvvisamente privata dei propri ricordi, disseminati attraverso innumerevoli dimensioni sotto forma di piume. Shaoran, il coraggioso amico d'infanzia della principessa, è determinato a ricomporre i frammenti dispersi dell'anima di Sakura, ed accetta dunque di intraprendere un pericoloso viaggio interdimensionale, propiziato dalla potente strega Yuuko Ichihara, personaggio centrale nel coevo xxxHOLiC. La serializzazione parallela di quest'ultima opera non è solo una questione di concomitanza temporale: la trama principale delle due opere presenta infatti profonde interconnessioni tra l'una e l'altra. Tsubasa RESERVoir CHRoNiCLE, serializzato su Weekly Shounen Magazine tra il 2007 e il 2010, è il racconto di un viaggio dentro l'universo CLAMP, un riuscito mélange di ambientazioni che rende conto dell'indubbia versatilità del quartetto nel comporre e reinventare i generi. Mondi fantastici, futuribili, apocalittici, rivisitazioni ispirate del Giappone feudale e dell'Europa ottocentesca: non c'è limite alla fantasia nell'invenzione degli scenari attraversati da Syaoran, Sakura, Fay e Kurogane (i quattro viaggiatori portati a spasso da Mokona).
Probabilmente uno dei motivi di maggiore successo dell'opera risiede però nella capacità dei protagonisti, Sakura e Syaoran, di facilitare il transfert dei fan della coppia più amata di Card Captor Sakura. I due, pur essendo altri rispetto alla graziosa Kinomoto e al timido Li dell'opera del '96, traslano nell'universo alternativo di Tsubasa CHRoNiCLE l'identità profonda dei catturacarte: la dedizione assoluta di Syaoran e la gentile forza d'animo di Sakura-Tsubasa hanno il sentore di un amore ben noto ai lettori storici delle CLAMP, cui non sarà sembrato vero di poter riabbracciare chi non erano mai riusciti a dimenticare. L'identità nella differenza è il leitmotiv di Tsubasa RESERVoir CHRoNiCLE, lì dove visi conosciuti svelano volti nuovi.
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CLOVER
Autore: CLAMP
Anno: 1997/1999
Pubblicato su: Amie (Kodansha)
Genere: Fantascienza, Drammatico, Superpoteri
Clover è il poema incompiuto delle CLAMP. Sullo sfondo di un'ambientazione che attinge a meccaniche suggestioni di marca steampunk frammiste alla grazia decorativa del Liberty, si snodano un complesso intreccio e una narrazione che a tratti sembra nascondere nell'atto di svelare, o che comunque non rivela mai abbastanza. Il testimone della vicenda passa attraverso i diversi protagonisti, che si muovono in un universo narrativo su cui aleggia un innegabile senso di pericolo pervaso tuttavia da un ancor più intenso sentimento di malinconia.
Su è il quadrifoglio, il trifoglio raro, colei che dona gioia “solo se ogn'altro n'è ignaro”. Su è un uccello dal canto melodioso, confinato in una voliera; Su è unica al mondo, il solo quadrifoglio, il più straordinario dei soggetti coinvolti nel Clover Leaf Project.
Quando desidera essere condotta in un luogo, non è un qualsiasi dove… è un vero altrove. Ma l'ineffabile ragazza non può lasciare da sola il proprio volontario confino: il suo valore fa di lei una preda dal valore incalcolabile. Si rende dunque necessaria la scorta di Kazuhiko, un ex militare dal passato altrettanto misterioso. Il teletrasporto fino al Fairy Park diventa però una pericolosa odissea, nel corso della quale Su e Kazuhiko s'interessano l'uno alla storia dell'altro. Gli antagonisti sembrano venuti fuori da un Paese delle Meraviglie postmoderno, o da una Belle Époque ucronica, ma la line art è assolutamente in linea con la produzione CLAMP. L'immancabile “intermezzo musicale” rappresentato da una canzone, trasmessa da onnipresenti radio a valvole o intonata da Suu, permette spesso all'architettura delle tavole di virare verso l'arte grafica, risultando in composizioni geometricamente semplici ma di sicuro impatto visivo. La canzone si rivela inoltre un elemento fondamentale nell'economia della storia, seconda solo al silenzio, quello che permette al mistero di non bruciare troppo in fretta, di dissolversi lentamente, come si consuma una candela.
La santa ignoranza che Su ha dei meccanismi del mondo ne fa un personaggio per molti versi insondabile: il suo animo è un paradiso incontaminato, un'utopia. Qualcosa di così raro e potente da non poter fare a meno di volerlo difendere. Nessuna voliera può fermare un canto: non ci si può proteggere dal desiderio di un altrove, di un'effusione, di un amore. Su conosce una grande solitudine (“Tutti mi vogliono… ma non perché gli piaccio”), e il canto sembra metterla in connessione con un'altra infelicità. La canzone che intona parla invece di felicità: l'incredibile sta nel fatto che l'interprete di quel brano dovrebbe essere sconosciuta alla ragazza… si tratta infatti di Oluha, l'ex fidanzata di Kazuhiko morta senza debuttare nel mondo dello spettacolo.
Alla poesia di Clover manca purtroppo la chiosa finale, vista l'interruzione della serializzazione del titolo datata ormai 1999.
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Titolo | Prezzo | Casa editrice |
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Clover (CLAMP) 1 | € 3.70 | Star Comics |
Clover (CLAMP) 2 | € 3.70 | Star Comics |
Clover (CLAMP) 3 | € 3.70 | Star Comics |
Clover (CLAMP) 4 | € 3.70 | Star Comics |
NODAME CANTABILE
Autore: Tomoko Ninomiya
Anno: 2001
Pubblicato su: Nakayoshi (Kodansha)
Genere: Musica, Commedia, Sentimentale
È possibile raccontare la musica classica attraverso un manga? Il legame tra manga e musica può stringersi fino a toccare le corde degli appassionati di alcune tra le espressioni più elevate del genio musicale di tutti i tempi e ad incuriosire chi, per qualsiasi motivo, non abbia mai avuto occasione di accostarsi alla musica sinfonica, a quella da camera, ai concerti per pianoforte ed archi? È possibile realizzare un'opera grafica con impianto narrativo che sia capace di evocare un mondo fatto di note, scale, accordi, melodie, armonie, contrappunti?
Tomoko Ninomiya ci fa rispondere di sì, attraverso i 25 volumi di Nodame Cantabile, il josei di casa Kodansha che ha consacrato l'autrice in patria e le ha conferito fama internazionale. Oltre alla maniacale cura nella documentazione musicale necessaria alla realizzazione di un'opera che non si voglia limitare a strizzare l'occhio al mondo della musica colta (non solo classica, ma anche contemporanea, fino alle espressioni più raffinate della composizione jazz), ma intenda mettere in scena la realtà dell'apprendistato artistico e dell'affinamento di tecnica e sensibilità musicali da parte di un gruppo di giovani studenti di conservatorio.
A rendere però Nodame Cantabile una lettura indimenticabile è l'efficacia della caratterizzazione dei protagonisti, e del clash caratteriale che sfocia in comunione di vita e d'arte, e in tragicomiche schermaglie amorose. Shinichi Chiaki e Megumi Noda sono per molti versi all'opposto: perfezionista, altezzoso, dotato di un'intelligenza musicale impareggiabile nonché poliedrica, lui; trasandata fino alla sciatteria, indolente rispetto agli impegni, eppure benedetta dal Dio della musica per mezzo di un talento pianistico senza pari, lei. I due, vicini di casa, finiscono per ritrovarsi coinvolti in uno strano gioco delle parti: Nodame (questo il soprannome della ragazza) si concede il lusso del caos, ambientale e artistico, mentre Chiaki, pur borbottando, cerca di mettervi ordine. Dall'osmosi tra disciplina e sregolatezza, viene fuori una geniale vita a due, che a un certo punto trasmigrerà in quel di Parigi, allorché Chiaki avrà superato, proprio grazie alla svagata Nodame, la paura del volo. Inizialmente sembra che Megumi imponga a Shininchi la propria presenza, o che l'insofferenza verso l'istruzione formalizzata della Noda la condanni a una posizione di subalternità artistica rispetto all'amato Chiaki, lanciato verso la carriera di direttore d'orchestra. Eppure, il tensai della ragazza che suona a orecchio, la sua imprevedibilità e straordinarietà di esecuzione, finiscono a un certo punto per ribaltare i ruoli, o meglio, per mettere in equilibro osmotico la coppia. Il duetto diventa armonico, e si allarga fino a diventare un ensemble, l'allegra compagnia di amici che fanno da contorno ai protagonisti, coltivando al pari di loro la passione per gli strumenti, per il canto, per la composizione. Passione che, in qualche modo, contagia il lettore, naturalmente portato ad andare a caccia delle sinfonie, dei notturni e delle arie d'opera che “risuonano” tra le pagine della storia sapientemente orchestrata dalla Ninomiya.
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Titolo | Prezzo | Casa editrice |
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Nodame Cantabile 1 | € 4.20 | Star Comics |
Nodame Cantabile 2 | € 4.20 | Star Comics |
Nodame Cantabile 3 | € 4.20 | Star Comics |
Nodame Cantabile 4 | € 4.20 | Star Comics |
Nodame Cantabile 5 | € 4.20 | Star Comics |
Nodame Cantabile 6 | € 4.20 | Star Comics |
Nodame Cantabile 7 | € 4.20 | Star Comics |
Nodame Cantabile 8 | € 4.20 | Star Comics |
Nodame Cantabile 9 | € 4.20 | Star Comics |
Nodame Cantabile 10 | € 4.20 | Star Comics |
Nodame Cantabile 11 | € 4.20 | Star Comics |
Nodame Cantabile 12 | € 4.20 | Star Comics |
Nodame Cantabile 13 | € 4.20 | Star Comics |
Nodame Cantabile 14 | € 4.20 | Star Comics |
Nodame Cantabile 15 | € 4.20 | Star Comics |
Nodame Cantabile 16 | € 4.20 | Star Comics |
Nodame Cantabile 17 | € 4.20 | Star Comics |
Nodame Cantabile 18 | € 4.20 | Star Comics |
Nodame Cantabile 19 | € 4.20 | Star Comics |
Nodame Cantabile 20 | € 4.20 | Star Comics |
Nodame Cantabile 21 | € 4.20 | Star Comics |
Nodame Cantabile 22 | € 4.20 | Star Comics |
Nodame Cantabile 23 | € 4.20 | Star Comics |
Nodame Cantabile 24 | € 4.20 | Star Comics |
Nodame Cantabile 25 | € 4.20 | Star Comics |
FRUITS BASKET
Autore: Natsuki Takaya
Anno: 1998
Pubblicato su: Hana to Yume (Hakusensha)
Genere: Commedia, Drammatico, Sentimentale, Soprannaturale, Slice of Life, Reverse-harem
Ryōkan era un maestro zen. Nella sua umile dimora, una notte, entrò un ladro, non trovandovi nulla da rubare. Fu allora che Ryōkan gli fece dono dei propri indumenti, per compensarlo dello sforzo fatto per venirlo a trovare. Il ladro, sbalordito, prese gli indumenti e se ne andò. Rimasto solo, il maestro osservò a lungo la luna, pensando: “Pover'uomo, avrei voluto potergli donare questa splendida luna”. Le storie non sono mai sole. Ne richiamano altre. E così è per quella che vi ho appena raccontato.
Nel capitolo 17 di Fruits Basket, Tohru fa sapere ai Sohma di avere speso tutto lo stipendio del mese per il cioccolato di San Valentino offerto loro in dono. Ciò lascia attonito Yuki e genera un moto di rabbia in Kyo, che a stento riesce a trattenersi. Tohru si allontana per fare il bagno, e allora Momiji Sohma pensa bene di raccontare a Kyo, Yuki e Shigure una storia: “Il viaggiatore più stupido del mondo”. “Tutti approfittavano della sua bontà d'animo. Non c'era cosa ch'egli non fosse disposto a donare agli abitanti dei villaggi incontrati nel suo peregrinare. Rimasto nudo, per la vergogna il viaggiatore si rifugiò nei boschi. I mostri presenti nella foresta non si fecero scrupolo di ingannarlo; egli, mosso a compassione, donò loro persino le proprie gambe e braccia. Di lui rimase solo la testa, privata degli occhi, offerti in dono a un mostro. Questi, per farsi beffe di lui, gli regalò un biglietto con su scritto 'Stupido'. Grande fu la gioia del viaggiatore: 'Come sono felice… nessuno prima d'ora mi aveva fatto un regalo'. Prima di morire, il viaggiatore pianse calde lacrime dagli occhi che ormai non c'erano più”. Come si fa a pensare che una persona simile sia stupida? Yuki e Kyo rimangono a lungo a pensare, e l'oggetto dei loro pensieri è Tohru.
Una ragazza rimasta orfana a soli 17 anni, ridottasi ad abitare in una tenda prima di venire accolta in casa da Shigure e Yuki, mai incline allo scoraggiamento, attenta al cuore degli altri, cui non lesina mai l'umile e potente benedizione di un sorriso. Tohru ha la ventura di entrare in confidenza coi membri della famiglia Sohma, su cui grava una curiosa maledizione: se urtati o abbracciati da una persona del sesso opposto, essi si trasformano in uno dei dodici animali dello zodiaco cinese. Quale forza può sciogliere una maledizione così nefasta? Chi può accostarsi alle esistenze tormentate dei Sohma, facendo breccia attraverso l'ombra? Nel gioco di carte detto “Il grande poveretto”, “quando si chiama la rivoluzione, le carte deboli diventano forti e viceversa”, ci insegna Tohru. Honda mette in moto una rivoluzione gentile. Rimescola il cesto della frutta, il Fruits Basket del gioco per bambini. A ciascuno dei bambini seduti in cerchio viene assegnato il nome di un frutto: ognuno sa che il nome del proprio frutto verrà chiamato, e quello sarà il momento di alzarsi. Tohru rammenta che all'asilo le veniva sempre assegnato l'onigiri. L'onigiri, purtroppo, non è un frutto, ragion per cui Honda rimaneva sempre ingenuamente in attesa di venire chiamata. L'esclusione è una maledizione appartenente a una specie solitaria… un po' come quella che grava su Kyo, il gatto escluso dai dodici animali. Salvare lui salvando tutti, deponendo dolcemente l'onigiri nel cesto. Liberando tutti a nascondino, dalla maledizione, dalla solitudine, dall'esclusione. Solo l'innocenza ce la può fare. Tohru ne è il nome. L'animalizzazione è l'esclusione da quanto vi è umano in un abbraccio. Ma se l'abbraccio non si ritrae, se la benedizione dell'affetto non indietreggia di fronte a ciò che è maledetto, può accadere di tutto. Fruits Basket è la storia di una redenzione, di un miracolo d'amore. Un piccolo miracolo è lo stesso manga della Takaya, uno shoujo dove s'intrecciano tenerezza e crudeltà, dove forza e fragilità si guardano allo specchio scoprendosi più che simili.
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Titolo | Prezzo | Casa editrice |
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Fruits Basket 1 | € 4.50 | Panini Comics |
Fruits Basket 2 | € 4.50 | Panini Comics |
Fruits Basket 3 | € 4.50 | Panini Comics |
Fruits Basket 4 | € 4.50 | Panini Comics |
Fruits Basket 5 | € 4.50 | Panini Comics |
Fruits Basket 6 | € 4.50 | Panini Comics |
Fruits Basket 7 | € 4.50 | Panini Comics |
Fruits Basket 8 | € 4.50 | Panini Comics |
Fruits Basket 9 | € 4.50 | Panini Comics |
Fruits Basket 10 | € 4.50 | Panini Comics |
Fruits Basket 11 | € 4.90 | Panini Comics |
Fruits Basket 12 | € 4.90 | Panini Comics |
Fruits Basket 13 | € 4.90 | Panini Comics |
Fruits Basket 14 | € 4.90 | Panini Comics |
Fruits Basket 15 | € 4.90 | Panini Comics |
Fruits Basket 16 | € 4.90 | Panini Comics |
Fruits Basket 17 | € 5.50 | Panini Comics |
Fruits Basket 18 | € 5.50 | Panini Comics |
Fruits Basket 19 | € 5.50 | Panini Comics |
Fruits Basket 20 | € 5.50 | Panini Comics |
Fruits Basket 21 | € 5.50 | Panini Comics |
Fruits Basket 22 | € 5.50 | Panini Comics |
Fruits Basket 23 | € 5.50 | Panini Comics |
Fruits Basket 1 | € 4.40 | Dynit |
Fruits Basket 1 Ristampa | € 5.90 | Dynit |
Fruits Basket 2 | € 4.40 | Dynit |
Fruits Basket 2 Ristampa | € 5.90 | Dynit |
Fruits Basket 3 | € 4.40 | Dynit |
Fruits Basket 3 Ristampa | € 5.90 | Dynit |
Fruits Basket 4 | € 4.40 | Dynit |
Fruits Basket 4 Ristampa | € 5.90 | Dynit |
Fruits Basket 5 | € 4.40 | Dynit |
Fruits Basket 5 Ristampa | € 5.90 | Dynit |
Fruits Basket 6 | € 4.40 | Dynit |
Fruits Basket 6 Ristampa | € 5.90 | Dynit |
Fruits Basket 7 | € 4.40 | Dynit |
Fruits Basket 8 | € 4.40 | Dynit |
Fruits Basket 9 | € 4.40 | Dynit |
Fruits Basket 10 | € 4.40 | Dynit |
Fruits Basket 11 | € 4.40 | Dynit |
Fruits Basket 12 | € 4.40 | Dynit |
Fruits Basket 13 | € 4.40 | Dynit |
Fruits Basket 14 | € 4.40 | Dynit |
Fruits Basket 15 | € 4.40 | Dynit |
Fruits Basket 16 | € 4.40 | Dynit |
Fruits Basket 17 | € 4.40 | Dynit |
Fruits Basket 18 | € 4.40 | Dynit |
Fruits Basket 19 | € 5.40 | Dynit |
Fruits Basket 19 Ristampa | € 5.90 | Dynit |
Fruits Basket 20 | € 5.90 | Dynit |
Fruits Basket 21 | € 5.90 | Dynit |
Fruits Basket 22 | € 5.90 | Dynit |
Fruits Basket 23 | € 5.90 | Dynit |
Fruits Basket Big Love Edition 1 | € 6.90 | Dynit |
Fruits Basket Big Love Edition 2 | € 6.90 | Dynit |
Fruits Basket Big Love Edition 3 | € 6.90 | Dynit |
Fruits Basket Big Love Edition 4 | € 6.90 | Dynit |
Fruits Basket Big Love Edition 5 | € 6.90 | Dynit |
Fruits Basket Big Love Edition 6 | € 6.90 | Dynit |
Fruits Basket Big Love Edition 7 | € 6.90 | Dynit |
Fruits Basket Big Love Edition 8 | € 6.90 | Dynit |
Fruits Basket Big Love Edition 9 | € 6.90 | Dynit |
Fruits Basket Big Love Edition 10 | € 6.90 | Dynit |
Fruits Basket Big Love Edition 11 | € 6.90 | Dynit |
Fruits Basket Big Love Edition 12 | € 3.90 | Dynit |
Fruits Basket Box 1 | € 23.60 | Dynit |
Fruits Basket Box 2 | € 23.60 | Dynit |
Fruits Basket Box 3 | € 23.60 | Dynit |
Fruits Basket Box 4 | € 18.90 | Dynit |
Fruits Basket Box 5 | € 23.60 | Dynit |
IL CANTO DELLE STELLE
Autore: Natsuki Takaya
Anno: 2007
Pubblicato su: Hana to Yume (Hakusensha)
Genere: Drammatico, Sentimentale, Scolastico, Slice of Life
Dopo Fruits Basket come avrebbe potuto la Takaya concepire un personaggio ancora più disarmante di Tohru Honda? La sua abilità nella caratterizzazione dei personaggi è riuscita però nell'intento, regalandoci l'innocenza di Shiina Sakuya, eroina di Hoshi wa Utau, shōjo manga targato Hakusensha. Così come in Fruits Basket, gli occhi limpidi permettono alla protagonista di vedere al di là del visibile. Shiina riesce a intendere voci che modulano un canto silenzioso, brillando ogni notte nelle distese irraggiungibili della galassia. Shiina sa ascoltare il canto delle stelle, la loro melodiosa solitudine. Le stelle risuonano in lei, e lei entra in risonanza con esse. Sakuya cerca di condividere la gioia con i suoi amici, Yuuri e Hijiri, fondando assieme a loro il “Clamaste”, ovvero il club degli amanti delle stelle. Sdraiati su un prato, di fronte al mare, ad occhio nudo e col cuore spalancato, ovunque e in qualunque giorno si può sentirlo: ogni notte va in scena un canto.
Esiste un enigma altrettanto profondo? Qualcosa di altrettanto distante e altrettanto luminoso? Potrebbe, forse, essere il cuore di un ragazzo? Uno che magari sia spuntato dal nulla, portando un regalo di compleanno e una dichiarazione d'odio? Esiste un modo di sondare il mistero di Chihiro Aoi?
Shiina cerca di scoprirlo, apparentemente senza speranze, goffamente. Avvicinare una stella, solitaria e luminosa come Alphard, senza mappa astrale, senza coordinate… Eppure, la distanza da Chihiro si fa sempre più sottile, mentre Shiina gli si scopre simile, affine. Entrambi, quando li scuote il vento, fanno un suono inconfondibile — il tintinnio della fragilità. Aoi è paralizzato dal timore che il cuore di vetro di Shiina possa andare frantumi, come accaduto a Sakura, il suo primo amore.
Quando Shiina presenta timidamente ai compagni d'istituto il Clamaste, Aoi la abbraccia per schermirla dalle risate, dallo scherno crudele di chi non capisce. Chihiro ha una paura folle, oscilla tra il farle scudo e lo starle lontano. Eppure, è proprio Shiina a mostrargli che la cosa più fragile può diventare infrangibile sopra ogni altra, che l'amore ha natura di stella: silenziosa, luminosa, eterna.
Una lineart essenziale e pulita ci accompagna attraverso una trama intessuta del 'realismo magico' cui la Takaya ci ha ormai abituati. L'evoluzione caratteriale dei personaggi, l'approfondimento psicologico notevole e lo scandaglio attento e delicato calato dall'autrice attraverso le pieghe dell'animo umano fanno di Hoshi wa Utau un'opera di sicuro impatto emotivo sul lettore.
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Titolo | Prezzo | Casa editrice |
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Il canto delle stelle 1 | € 4.30 | Panini Comics |
Il canto delle stelle 2 | € 4.30 | Panini Comics |
Il canto delle stelle 3 | € 4.30 | Panini Comics |
Il canto delle stelle 4 | € 4.30 | Panini Comics |
Il canto delle stelle 5 | € 4.30 | Panini Comics |
Il canto delle stelle 6 | € 4.30 | Panini Comics |
Il canto delle stelle 7 | € 5.50 | Panini Comics |
Il canto delle stelle 8 | € 5.50 | Panini Comics |
Il canto delle stelle 9 | € 5.50 | Panini Comics |
Il canto delle stelle 10 | € 5.50 | Panini Comics |
Il canto delle stelle 11 | € 5.50 | Panini Comics |
ARRIVARE A TE
Autore: Karuho Shiina
Anno: 2006
Pubblicato su: Bessatsu Margaret (Shueisha)
Genere: Commedia, Sentimentale
Kimi ni todoke è l'elogio della delicatezza. Rare volte la caratterizzazione dei protagonisti di una storia d'amore vira così decisamente verso la purezza, fino a sfiorare l'assoluta innocenza. La cartina di tornasole di un così raro grado di candore è la timidezza di lui, Shota Kazehaya, il ragazzo più ricercato della scuola, apparentemente in grado di socializzare senza problemi con tutti, eppure atteso al varco dalle complicazioni dell'amore. Sawako Kuronuma, soprannominata fin dalle elementari Sadako per la sua “somiglianza” con il terrificante personaggio di The Ring, è in realtà una ragazza estremamente timida, incline a sottostimarsi e a ritenersi poco interessante agli occhi degli altri, eppure estremamente desiderosa di fare amicizia e di rendersi utile al prossimo. Inutile dire che per Sawako fare il primo passo sarebbe impresa impossibile. Ecco che giunge in suo soccorso proprio Shota, con la sua solarità e la sua accoglienza. Di fronte al sorriso di Shota, il mondo di Sawako inizia a espandersi.
La ragazza senza amici e il ragazzo più popolare. “L'amore esulta quando unisce gli uguali, ma trionfa quando rende uguali quelli che erano diseguali”, troviamo nelle Briciole filosofiche di Kierkegaard. Chi non può avere per sé l'amato, spesso ha come ultima risorsa quello di identificarsi con lui. L'ammirazione di Sawako per Shota diventa emulazione, o, se vogliamo, fonte di coraggio. Kazehaya fa intravedere a Kuronoma la possibilità di un'altra sé stessa, una Sawako circondata da amici. E presto il mondo di Kuronuma si popola di affetti, primi tra tutti quelli di Yoshida e Yano. Persino la rivalità con Kurumi si tinge di connotazioni positive, spronando Sawako sulla via della sincerità nell'espressione dei sentimenti. Poco importa ch'essa sia goffa e impacciata, perché il cuore inciampa sempre su se stesso quando corre verso l'altro. Così lo stesso Kazehaya mostra i propri limiti, un'insospettabile timidezza e un'insicurezza nata dalla paura del rifiuto. In Arrivare a te persino la paura trova una via gentile per dissolversi. La maturazione psicologica dei personaggi richiede però tempo, confronti, silenzi, fraintendimenti. Il ritmo della storia non accelera ciò che non dev'essere accelerato, lasciando che il lettore si goda passo passo il cammino attraverso cui è possibile arrivare a lui, arrivare a lei.
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Titolo | Prezzo | Casa editrice |
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Arrivare a te 1 | € 4.95 | Planeta DeAgostini Comics |
Arrivare a te 2 | € 4.95 | Planeta DeAgostini Comics |
Arrivare a te 3 | € 4.95 | Planeta DeAgostini Comics |
Arrivare a te 4 | € 4.95 | Planeta DeAgostini Comics |
Arrivare a te 5 | € 4.95 | Planeta DeAgostini Comics |
Arrivare a te 6 | € 4.95 | Planeta DeAgostini Comics |
Arrivare a te 1 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 2 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 3 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 4 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 5 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 6 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 7 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 8 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 9 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 10 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 11 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 12 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 13 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 14 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 15 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 16 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 17 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 18 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 19 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 20 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 21 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 22 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 23 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 24 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 25 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 26 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 27 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 28 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 29 | € 4.30 | Star Comics |
Arrivare a te 30 | € 4.30 | Star Comics |
PIECE
Autore: Hinako Ashihara
Anno: 2008
Pubblicato su: Betsucomi (Shogakukan)
Genere: Drammatico, Scolastico
Nel puzzle dell'esistenza si ha spesso a che fare col pezzo mancante, con la casella vuota, quella che fa circolare l'esistenza, che mette in moto la ricerca e alimenta il dubbio che non sia davvero tutto qui. La vita tiepida di Mizuho Suga, le sue emozioni quasi messe a freno, vengono messe in moto dalla termodinamica di un sistema fatalmente aperto. Le acque interiori della protagonista vengono messe in subbuglio dal vento gelido di una morta inattesa e di una confessione ancora più inattesa: cosa può aver spinto Haruka Origuchi, l'ex compagna di classe di Mizuho vissuta nell'anonimato scolastico e precocemente scomparsa appena più che adolescente, a confidare alla madre l'esistenza di un legame speciale con la Suga. Mizuho, dal canto suo, non sa darsi spiegazione della cosa, non avendo mai intrattenuto un rapporto privilegiato con la defunta. Eppure, il chiarimento di questo equivoco, l'immersione nelle acque tempestose della casella vuota, apre crepe sempre più vistose nel pack polare del quieto vivere di Mizuho. Il risveglio dalla criogenesi emozionale è un'occasione per scavare nelle vite degli altri, nell'intrico dei percorsi individuali e nel groviglio delle relazioni, prima fra tutte quella con l'ex compagno di classe Hikaru Narumi. Un nodo amoroso irrisolto si scioglie e si stringe più volte attorno ai cuori di Mizuho e Hikaru: la mano che allenta o rinserra la presa su un sentimento incerto tra il suo potere salvifico e quello distruttivo è la stessa che compone, disfa e ricompone il puzzle. I pezzi sono dispersi, sparpagliati nel tempo e nello spazio, nascosti nei recessi più inesplorati dei cuori, nel rimosso di traumi infantili, di violenze sottili, di affetti realmente vitali ma potenzialmente distruttivi. Per ricercarli, si rivela necessario intessere relazioni, abbandonare certezze, tollerare le acque gelide della verità che trafigge con gli aghi delle sofferte confessioni, delle menzogne smascherate, delle incredibili rivelazioni. Il tentativo di risolvere il mistero, di dipanare la matassa, svela la necessità di lasciarsi coinvolgere appieno, di trattenere il respiro e l'istinto di fuga, e svoltare l'angolo affidandosi al buio. Hinako Ashihara fa del realismo psicologico la propria cifra narrativa, fin dai tempi di Sunadokei. Ciò rende le sue storie, fittizie quanto si vuole, innegabilmente vere. Solo al calare delle ombre la luce del cuore inizia a intravedersi. La Ashihara increspa la superficie ristagnante della banalità lanciando il sasso dell'introspezione. Onde concentriche si propagano a lungo, scontrandosi con le pareti dell'anima e facendola sussultare.
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Titolo | Prezzo | Casa editrice |
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Piece 1 | € 4.30 | Panini Comics |
Piece 2 | € 4.30 | Panini Comics |
Piece 3 | € 4.30 | Panini Comics |
Piece 4 | € 4.30 | Panini Comics |
Piece 5 | € 4.30 | Panini Comics |
Piece 6 | € 4.30 | Panini Comics |
Piece 7 | € 4.50 | Panini Comics |
Piece 8 | € 4.50 | Panini Comics |
Piece 9 | € 4.50 | Panini Comics |
Piece 10 | € 4.50 | Panini Comics |
BOKURA GA ITA
Autore: Yuuki Obata
Anno: 2002
Pubblicato su: Betsucomi (Shogakukan)
Genere: Drammatico, Sentimentale
Yuuki Obata ci regala con Bokura ga ita uno shoujo apparentemente classico, di ambientazione scolastica e con protagonisti in età adolescenziale, affidandosi al più collaudato dei triangoli amorosi. Nanami Takahashi è una ragazza pronta a fare il suo ingresso nel magico mondo delle superiori, piena di aspettative verso i nuovi incontri che la attendono al varco. Proprio uno di questi incontri si rivelerà decisivo per la sua vita futura: neanche a dirlo, si tratta del ragazzo più carino e problematico della scuola, il turbolento Yano Motoharu. Tra i due, in maniera tortuosa, nasce lentamente qualcosa di inequivocabile.
Avvicinarsi al cuore di Yano significa però per Nanami scoperchiare un passato scomodo e irrisolto: Nana-san, ex ragazza di Motoharu deceduta in tragiche circostanze, si frappone a lungo, con il peso di un macigno psicologico, come ostacolo insormontabile sulla strada del pieno coinvolgimento affettivo tra Nanami e Yano. Il percorso verso un'unione totalizzante e una condivisione profonda di ansie e speranze passa attraverso la conoscenza reciproca, una conoscenza spintasi a portare la luce nei più oscuri anfratti del cuore dell'altro. Per Nanami, aiutare Yano a perdonarsi, ad accettare di essere voluto bene, a riconoscersi degno d'amore, diventa il compito più importante, quello a cui non rinuncerà mai, neppure quando il tempo e la distanza sembreranno aver avuto la meglio sulla sua determinazione. Se Yano sente il disperato bisogno di sentirsi accettato, se nei suoi sforzi immani per salvare l'altro, che si tratti della propria madre o di Yuri, si cela una richiesta d'amore, a quell'appello può rispondere solo Nanami. Solo Nanami può liberarlo dal senso di colpa, può farlo sentire perdonato, può fargli sentire che c'è un luogo verso cui tornare, ci sono delle parole di cui fidarsi, c'è una promessa che verrà mantenuta. Dicevamo del triangolo amoroso: la Obata introduce un personaggio come Takeuchi, amico fraterno di Yano, capace di mettere in difficoltà i lettori. La sincerità dei suoi sentimenti verso Takahashi e l'onestà verso Motoharu fanno di lui, più che un terzo incomodo pronto ad approfittare delle esitazioni della coppia, un impagabile sostegno per due persone che non riescono più a ritrovarsi. L'approfondimento psicologico e la drammaticità delle situazioni presentate mette in dubbio l'assunto iniziale della semplicità della storia presentata. La sensazione che resta, sfogliando i volumi, è quella di una forza magnetica che emana dai cuori dei protagonisti: l'attrazione irresistibile, la direzione irrinunciabile dei sentimenti. “Tu sei la mia bussola”… “Non ero così forte… se lo sono diventata è perché ho conosciuto te”. Yano e Nanami si attraggono l'un l'altro irresistibilmente, scongiurano la separazione lasciandosi andare, fidandosi, diventando fari irremovibili. A un certo punto, diventa necessario credere contro ogni evidenza, fidandosi di una promessa fatta in riva al mare, su di un binario, correndo dietro a un treno. Noi c'eravamo, e ancora ci amiamo. Il passato, osservato a ritroso, con tutto il suo carico di dolore, diventa retrospettivamente una prova inoppugnabile del fatto che l'amore sottomette il tempo.
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Titolo | Prezzo | Casa editrice |
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Bokura ga ita - Noi c'eravamo 1 | € 5.90 | Flashbook Edizioni |
Bokura ga ita - Noi c'eravamo 2 | € 5.90 | Flashbook Edizioni |
Bokura ga ita - Noi c'eravamo 3 | € 5.90 | Flashbook Edizioni |
Bokura ga ita - Noi c'eravamo 4 | € 5.90 | Flashbook Edizioni |
Bokura ga ita - Noi c'eravamo 5 | € 5.90 | Flashbook Edizioni |
Bokura ga ita - Noi c'eravamo 6 | € 5.90 | Flashbook Edizioni |
Bokura ga ita - Noi c'eravamo 7 | € 5.90 | Flashbook Edizioni |
Bokura ga ita - Noi c'eravamo 8 | € 5.90 | Flashbook Edizioni |
Bokura ga ita - Noi c'eravamo 9 | € 5.90 | Flashbook Edizioni |
Bokura ga ita - Noi c'eravamo 10 | € 5.90 | Flashbook Edizioni |
Bokura ga ita - Noi c'eravamo 11 | € 5.90 | Flashbook Edizioni |
Bokura ga ita - Noi c'eravamo 12 | € 5.90 | Flashbook Edizioni |
Bokura ga ita - Noi c'eravamo 13 | € 5.90 | Flashbook Edizioni |
Bokura ga ita - Noi c'eravamo 14 | € 5.90 | Flashbook Edizioni |
Bokura ga ita - Noi c'eravamo 15 | € 5.90 | Flashbook Edizioni |
Bokura ga ita - Noi c'eravamo 16 | € 5.90 | Flashbook Edizioni |
Un marzo da leoni
Autore: Chica Umino
Anno: 2007
Pubblicato su: Young Animal (Hakusensha)
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of Life, Sport
Chica Umino, attraverso Sangatsu no Lion, manga in corso su Young Animal di Hakusensha, sta facendo — a suo dire — i conti con se stessa. Sta verificando, sul tavolo della propria maturità artistica, la validità dell'equazione narrare = trasmettere. La Umino, ancor più che in Honey and Clover, in Un marzo da leoni racconta, e a tratti è come se ci stesse accarezzando i capelli, altre volte è come se ci avesse dato un pugno nello stomaco. Gli shogi, la disciplina sportiva e di vita cui è dedito il protagonista, Rei Kiriyama, sono il campo di battaglia su cui si gioca una guerra interminabile: quella tra il Sé ed il mondo.
Le caselle della scacchiera diventano per Rei rifugio e prigione, luogo di raccoglimento o di fuga. Nel praticare lo shogi Rei affonda le radici nella propria solitudine, effetto collaterale del suo straordinario talento, e al contempo trova un codice per maneggiare il mondo: una lingua veicolare utile per farsi degli amici, pervicaci e sinceri come Nikaido, o per trovare delle guide come Shimada, maestri dell'arte di contenere la vastità del cielo nelle latebre di una montagna. Un mezzo non va mai confuso con il fine, ecco perché gli shogi non sono la via, ma lo smarrimento necessario a inventarsi ogni volta un sentiero. Tra le caselle dello shogiban Rei sanguina per il senso di colpa maturato nei confronti della propria famiglia adottiva, ove si è trovato, suo malgrado, a giocare il ruolo di pietra dello scandalo, attirando su di sé le attenzioni del signor Kōda e mettendo in ombra i figli naturali di quest'ultimo, proprio in virtù della sua maestria nel gioco; Rei maledice lo shogi quando esso si rivela inutile a sanare lo strappo, dai lembi fatti d'odio e d'amore, con la sorellastra Kyoko. Kiriyama non riesce a proteggere nessuno con la propria forza, non finché non arriva a conoscersi più a fondo, con la complicità delle lacrime di Hina, la sorella di mezzo delle tre Kawamoto, ispiratrici del profondo cambiamento cui va incontro Rei.
La condizione di orfano, che accomuna il ragazzo e le tre sorelle, private della propria madre, da ferita rimossa nella solitudine, diventa dolore condiviso in silenzio. Da qui, forse, balena in Rei l'illuminazione: la forza non ha alcun senso, se non quello di permettere a ciascuno di appropriarsi di un modo per proteggere l'altro.
Un manga traboccante di emozioni, di rimpianti, di nostalgia; una storia assolutamente umana, anche nei siparietti comici e nell'irrinunciabile leggerezza, che lo rende narrativamente equilibrato. Né realistico né caricaturale, ma pronto a mutare da una cifra stilitisca all'altra, è il tratto che contraddistingue i personaggi. In ogni caso, l'impatto estetico è estremamente gradevole. Seppur si percepisca una sottile discontinuità rispetto al mondo di Honey and Clover, Sangatsu no Lion costituisce probabilmente il naturale percorso di maturazione espressiva di una mangaka di valore assoluto.
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Titolo | Prezzo | Casa editrice |
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Un marzo da leoni 1 | € 5.90 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 1 Ristampa | € 7.00 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 2 | € 5.90 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 2 Ristampa | € 7.00 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 3 | € 5.90 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 3 Ristampa | € 7.00 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 4 | € 5.90 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 4 Ristampa | € 7.00 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 5 | € 5.90 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 5 Ristampa | € 7.00 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 6 | € 5.90 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 6 Ristampa | € 7.00 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 7 | € 6.50 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 7 Ristampa | € 7.00 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 8 | € 6.50 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 8 Ristampa | € 7.00 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 9 | € 6.50 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 9 Ristampa | € 7.00 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 10 | € 6.50 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 10 Ristampa | € 7.00 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 11 | € 6.50 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 11 Ristampa | € 7.00 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 12 | € 6.50 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 12 Ristampa | € 7.00 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 13 | € 6.50 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 13 Ristampa | € 7.00 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 14 | € 7.00 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 15 | € 7.00 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 16 | € 7.00 | Panini Comics |
Un marzo da leoni 17 | € 7.00 | Panini Comics |
Un marzo da leoni - Super Pack | € 46.90 | Panini Comics |
Un marzo da leoni Variant 1 | € 1.00 | Panini Comics |
che dire Sakura è un classico e manga come Fruit Basket e Il canto delle stelle hanno davvero colpito nel segno, sono opere davvero straordinarie e originali uniche nel loro genere....
di nodame cantabile, Bokura ga ita e Arrivare a te ho potuto apprezzare le varie trasposizioni animate ma purtroppo non sono riuscita a seguire il manga...
Arrivare a te è stata davvero una serie molto dolce ... ma non penso riuscirei a seguire il manga... credo che se la prenderebbe troppo per lunghe visto l'anime xD
Bokura ga ita invece mi intriga molto... l'anime è rimasto in sospeso e penso che il manga possa regalare molti colpi di scena.
Tra quelli che più mi piacciono:
-Card Captor Sakura, le Clamp avranno fatto anche manga migliori ma Sakura per me è speciale
-Clover, bellissima la mini rece, condivido tutto! Solo che a me piace anche quel finale non finale! *-*
-Fruits basket, oso definirlo il mio manga preferito, non posso che quotare e commuovermi per ogni parola di Kyon! ç__ç Questo manga ha qualcosa di speciale, dovrebbero leggerlo tutti!
Quelli che ancora devo completare ma che mi piacciono molto per quanto letto finora sono invece Nodame (mi mancano gli ultimi numeri) e Bokura ga ita, recuperato a Lucca e in attesa di essere letto tutto d'un fiato! Poi c'è Arrivare a te che è ancora in corso quindi non mi sento di giudicarlo del tutto, certo, quel che ho visto in 16 numeri mi è piaciuto tanto (a parte due o tre cosine che spero si aggiustino).
Ho delle riserve su:
-Tsubasa, per me il manga meno riuscito tra i nuovi delle Clamp, gli preferisco di gran lunga xxxHolic! Sarà che mi son persa per strada (assieme alle Clamp stesse) ma se l'inizio mi era piaciuto, lo sviluppo e la conclusione mi hanno un po' delusa.
-Il canto delle stelle, mi è piaciuto tantissimo fino al penultimo numero. Quel finale non mi è andato giù per niente...
-Piece, anche lui bello fino al penultimo numero, l'ultimo in certi aspetti non mi ha convinta del tutto seppur in generale la conclusione era quella che auspicavo...
Un marzo da leoni non lo seguo..
Complimenti a Kyon per le belle parole spese per ognuna di queste opere!
Io di queste atutrici ho letto Chobits, xxxHolic, Lawful Drugstore, Tsubasa Reservoir Chronicle, X1999 e Tokyo Babylon, ma non Card Capture Sakura e Clover (frenato dal fatto che l'opera è rimasta incompiuta).
Se queste due scelte non posso quindi giudicarle, posso però dire qualcosa per quanto riguarda Tsubasa Reservoir Chronicle che, onestamente, è tra le opere delle Clamp che ho apprezzato meno. La mia preferita resta Tokyo Babylon e poi Chobits, X1999 e xxxHolic che mi son piaciute più o meno allo stesso modo anche se per motivi diversi
Per quanto riguarda gli altrimanga in top 10 non posso che concordare con quanto hai scritto (recensione che avevi fatto a suo tempo compresa) riguardo a Un Marzo da Leoni che è sicuramente un manga che trovo stupendo.
Purtroppo gli altri in elenco non li ho mai letti, e quello che mi interesserebbe di più recuperare è Fruits Basket (grazie anche allo spam in merito di Arashi )
*CARD CAPTOR SAKURA: intramontabile!
*TSUBASA RESERVOIR CHRONICLE: il mio manga preferito, grande Kyon!!
*CLOVER: dannazione questo è uno dei pochi che mi manca delle CLAMP!
*ARRIVARE A TE: in lettura attualmente.
*PIECE: recuperato a Natale di due anni fa, arrivato a conclusione da poco, davvero un manga con i fiocchi! Ottima scelta!
*BOKURA GA ITA: che c'è da dire? F A V O L O S O!
complimenti! Credo che siamo i più affini fino ad ora
Nodame fa morire dal ridere e meriterebbe più considerazione :/ un Marzo da leoni è bellissimo ma al suo posto io avrei messo Honey and Clover, che però continuo a preferire di gran lunga XD
Sakura a me non è piaciuto >-< adorai l'anime da piccola ma il manga per me è melenso, piatto e noioso. Tsubasa per principio non lo leggerò mai. La storia del crossover con Holic la trovo un colpo basso.
Clover invece mi interessa xD
E mi piacerebbe anche leggere Bokura Ga Ita e Fruits Basket! E proseguire Arrivare a Te
Anche Nodame Cantable è fantastico, mi dispiace solo che i disegni mi hanno proprio impedito di godermelo come si deve ç.ç
Se la rispota corretta è l'opzione due, non sono molto d'accordo. Classifica un po' troppo CLAMP-centrica, pur essendoci dei manga di valore.
Sono d'accordissimo su quel Bokura Ga Ita, il mio shoujo preferito. Non finirò mai di consigliarlo!
(E ora giù pollici rossi e magari anche qualche accusa di maschilismo asd).
Ovvio, partendo dal punto di vista del valore storico dell'opera, avrebbero potuto a maggior diritto trovare spazio altri nomi (Riyoko Ikeda, Moto Hagio, Waki Yamato, Fumi Yoshinaga...), ma ho deciso di adottare un criterio di significatività personale e di valenza affettiva. Il tributo allo shoujo/josei è dovuto alla mia personale percezione di innovatività e di profondità psicologica delle narrazioni che, partendo da una prospettiva essenzialmente femminile, raccontano alle ragazze e alle donne qualcosa che, sbirciato in punta di piedi dal punto di vista di un ragazzo o di un uomo, appare sempre straordinario.
Ciò non toglie che la bellezza del manga e la sua capacità di incidere nell'immaginario nasca anche all'interno di opere destinate sulla carta ad un altro target. La mia è una selezione necessariamente parziale, che spero possa fare piacere e offrire spunti al maggior numero di lettori possibile ^^
@Gordy, per le CLAMP (e per Sakura, mio amore assoluto dal 1999) ho una passione sconfinata, e nella selezione dei titoli mi sono dovuto necessariamente limitare, pena l'accusa di CLAMPismo bulgaro. Pur apprezzando xxxHolic e ritenendolo opera geniale, ho voluto scegliere Tsubasa perché amo spassionatamente Sakur... ehm, perché l'atmosfera "fantasysmagorica" e il ritorno di vecchie conoscenze sotto vesti nuove ha decisamente esaudito più di un mio desiderio.
Grazie a tutti per l'attenzione riservata alla mia Top 10, e in anticipo a quelli che la leggeranno in futuro
Molto gentile.
http://www.animeclick.it/news/36619-honey-and-clover-di-chica-umino-recensione
A me Hooney and Clover è piaciuto moltissimo ma, onestamente, preferisco Un Marzo da Leoni.
Poi, per la carità, è solo questione di gusti visto che dal mio punto di vista sono entrambe opere molto belle
Un marzo da leoni è molto bello e Piece in classifica è un tocco di classe, sono tra gli acquisti migliori che abbia fatto!
Vedo comunque che a qualcuno le CLAMP hanno fatto tanto male xD
Un paio di titoli li conosco e apprezzo anch'io, nella fattispecie:
- Cardcaptor Sakura, che io trovo estremamente bello, dolce e splendidamente disegnato, ma potrebbe non andare giù la stranezza un po' forzata con cui tratta le relazioni amorose e d'affetto fra i personaggi ed ha un elevato tasso di miele e zucchero.
- Nodame Cantabile, che in un primo momento avevo snobbato a causa del disegno scarno e della tematica a me poco congeniale (la musica classica è un genere che non tratto molto), eppure è riuscito in breve tempo a conquistarmi con il suo spassosissimo umorismo.
- Arrivare a te, che seguo ogni mese (ho giusto finito di leggere il numero di Febbraio) e trovo una storia estremamente dolce e delicata, ma dal ritmo forse un po' troppo lento, che esaspera la timidezza di tutti i personaggi facendogli creare un po' troppi complessi. Certo, nei loro complessi mi identifico pienamente, ma non è detto che questo sia sempre piacevole
Avevo cominciato a leggere anche Tsubasa Chronicles ma l'ho mollato dopo qualche volumetto a causa della trama ripetitiva, dei personaggi poco accattivanti e del disegno, lontano anni luce (in negativo) da quello (per me splendido) di Cardcaptor Sakura, i cui personaggi vengono qui ridisegnati in peggio.
Per carità, ognuno ha i suoi gusti, ma di manga ne ho letti e quei 10 non rientrerebbero nemmeno nei miei primi 100. Sembra un "best of" stilato da una ragazza alle prima esperienza nel mondo dei fumetti giapponesi.
Fruits Basket è tra gli shoujo più emozionanti che ho letto, fiera di possedere tutta la collezione in libreria. Piece si è concluso di recente e, se già prima adoravo l'autrice per i suoi precedenti lavori, ora la ammiro ancora di più. Concordo anche su Bokura ga ita, l'ho apprezzato così tanto che non ho potuto fare a meno di guardarmi pure l'anime e i due live, bellissimi tra l'altro! Un marzo da leoni...beh è la Umino, si sa quanto venero questa donnina Arrivare a te è in corso, ma finora lo trovo gradevole e dolce, spero rimanga così anche nei successivi volumi dato che a quanto pare non terminerà tanto presto... Per i titoli Clamp, posso dire che Clover è quello che secondo me merita di più tra i presenti, mentre per Sakura è più che altro legato a un ricordo affettivo ^^ Tsubasa mi ha fatto scervellare non poco, gli ho preferito xxxHolic. Ottimo Nodame Cantabile, un josei valido e sicuramente da provare.
Non un solo titolo non per femmine? Non un solo vero classico? o.O
Non c'è neanche un titolo che ho letto o che leggerei, evidentemente abbiamo gusti assai dissimili.
Ho letto moltissimi manga, e mi piace informarmi in maniera critica e approfondita sulla storia del manga stesso come espressione artistica. Ma il maggiore piacere mi deriva dal coinvolgimento nella storia, dall'immediatezza dell'identificazione emotiva. E questo va, francamente, oltre la caratterizzazione di genere del target di una storia. Sono presenti identità maschili e femminili in tutte queste opere: sicuramente, la sensibilità di mangaka come la Ashihara, la Takaya, la Umino, ha fatto la differenza, permettendomi di ritrovare nelle loro opere aspetti della vita interiore o sfumature di sentimento dal significato personale profondo.
È vero che lo shoujo/josei classico degli anni '70 ha regalato opere probabilmente inarrivabili dal punto della complessità psicologica, o che il gekiga ha raggiunto vette di realismo e drammaticità altrettanto insuperate, ma il tipo di sensibilità e la coloritura emotiva presente nelle opere che ho scelto mi è più affine. Che poi alcune di esse possano diventare classici (ad es. Sangatsu no Lion o Fruits Basket) è qualcosa che dirà solo il tempo. Certo, i riconoscimenti non sono mancati a molti di questi titoli: Piece è stato 58° Shogakukan Manga Award, Un marzo da Leoni ha vinto il prestigioso Manga Taisho nel 2011, Kimi ni todoke e Fruits Basket hanno vinto il Kodansha Manga Award... ma, ripeto, non ho scelto queste opere per il palmarès, né per la vocazione a diventare classici. Ho voluto fare un parterre de rois delle storie che ho amato di più e che senza dubbio porterò con me nel futuro. Sono classici per la mia vita di lettore e una collezione di ricordi sotto forma di storie.
Beh, che c'è di male?
In altre classifiche abbiamo invece visto solo classici, oppure solo shonen/seinen.
Se questa classifica, invece, comprende quasi solo shojo o josei non vedo il problema.
Ognuno mette sempicemente le opere che predilige.
A voler esser pignoli, comunque, Tsubasa Reservoir Chronicles è uno shonen e Un marzo da Leoni un seinen
Fruit Basket è un titolo che mi manca - sì, lo so, sono pessima! XD -- ma un giorno lo recupererò anche io!
È una classifica shoujo di qualità, tra quelli che più vorrei leggere direi che c'è Bokura Ga Ita. Ho imparato a conoscere i miei gusti e credo proprio che non mi deluderà.
La storia dell'onigiri mi fece commuovere per la piccola e coraggiosa Tohru e arrabbiare contro chi discrimina la diversità.
Ho in lista da tempo anche Bokura ga ita (Noi c'eravamo) che provvederò a comprare quanto prima.
Il Canto delle Stelle invece non lo conoscevo, ma ora sono tentata a comprarlo!
- Card Captor Sakura --> ho letto metà serie della Perfect Edition ed è molto carino e tenero (come Angelic Layer che ho letto tutto, il Ladro dalle Mille Facce o Chobits)
- Tsubasa Reservoir Chronicle --> aspetto di finir di leggere CCS prima di iniziarlo e intercambiarlo con Xxxholic
- Clover --> da recuperare del Clampificio insieme a Wish, Lawful Drugstore, Tokyo Babylon e RG Veda
- Fruits Basket --> Ho la Big Lover Edition in 12 numeroni corposi (a parte l'ultimo) della quale ho letto i primi e mi piaceva molto come stile
- Il Canto delle Stelle --> ho letto almeno metà serie e mi è piaciuta un cifro! Uno dei gioiellini da tenere nel tempo, rileggere e tramandare
- Arrivare a Te --> da recuperare
- Piece --> come per il Canto delle Stelle, l'ho letto fino a metà ed è molto delicato, crudele e fa pensare... La Ashihara è una delle mie mangaka favorite che sto facendo conoscere alla mia ragazza (digiuna da manga e fumetti) e devo dire che a quanto pare le piace (le ho fatto leggere solo i suoi volumi unici )
- Bokura Ga Ita --> avevo letto i primissimi numeri per poi smettere per mancanza dei successivi... Devo recuperare da tempi solo gli ultimi 3...
- Un Marzo da Leoni --> Non ero convinto dell'acquisto visto che la prima lettura del 1° di Honey and Clover non m'era piaciuto molto, ma devo ricredermi... Il tratto e la narrazione sono particolari, ma anche la storia è scritta molto bene ^^
Comunque, per chi si interessa al genere è un buon parco titoli.
Nodame è divertentissimo e con una trama davvero originale!
Clover ha dei disegni stratosferici *-* Quanto vorrei che le CLAMP lo riprendessero...
Bokura ga Ita secondo me è uno degli shojo moderni più belli.
Un marzo da leoni per me poi è amore, ho adorato la Umino fin dalle prime pagine di Honey and Clover e con Un marzo da leoni è stato ancora meglio
Tsubsa l'ho letto solo dopo aver letto xxxHolic e , avendolo amato ala follia, mi sono subito fondata a leggerlo ihihih
Anche Piece mi è piaciuto, ho davvero apprezzato i primi numeri ma purtroppo il finale non mi ha convinta neanche un po' :/ Della Ashihara infatti preferisco "La clessidra", anche se ha una trama più classica ha toccato molto di più le mie corde
Di Sakura ho visto solo l'anime m prima o poi recupererò anche il manga!
Arrivare a te e Fruit Basket finiscono subito nella mia wishlist!
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