Stare al mondo è una lotta costante che si rinnova ad ogni istante. Spesso andiamo in cerca di racconti che ci entusiasmino con i loro cataclismi insuperabili, storie d'avventura dove sono disseminate creature fantastiche che ostacolano la tranquillità del protagonista, mentre problemi su problemi si inerpicano gli uni sugli altri. I problemi scaturiscono da un mondo avverso che sembra concentrarsi proprio sul povero "eletto" della storia, e tutto ciò aiuta a creare un clima di agitazione e tensione nel lettore che cerca di fuggire dalla vita di tutti i giorni.
Eppure, non è che la vita di tutti i giorni sia perfettamente piatta. Senza andar troppo lontano, spesso è sufficiente un piccolo cambiamento per scuoterci dentro, e alla fine, si sa, anche un gesto insolito che ci scombussola può rendere le nostre vite, in precedenza monotone, una vera avventura.
Questo è proprio il caso delle avventure famigliari narrate in Unmei no Tori, letteralmente "Gli uccelli del destino", che è anche il titolo di uno dei sei racconti di quest'ultima raccolta di opere di Rumiko Takahashi. Nel racconto che dà il nome all'intero volume, vi è narrata l'unica singolarità sovrannaturale di queste storie di stampo realistico. Infatti, il protagonista è capace di vedere degli uccelli (invisibili ai più) che svolazzano attorno alle persone che solitamente stanno per incappare in una qualche sventurata situazione a causa di cattive scelte o perché affiancate a persone sbagliate. Tanti più uccelli vede, tanto più è incombente la disgrazia a cui lo sventurato va incontro. Già in gioventù, era capitato al protagonista di vedere uno stormo di uccelli attorno ad una sua compagna di classe, questa si diede in seguito ad una fuga d'amore che sembra la portò alla rovina. Ma stavolta la sorte dei clienti del suo bar gli sta a cuore e non vuole far finta di nulla, deve intervenire! Ma scoprirà presto, che talvolta in seguito ad un cattivo presagio vi è un risvolto positivo. Le persone sulla cui scia vola un uccello del destino, possono risolvere i loro disagi semplicemente lottando con gli ostacoli che si pongono dinanzi, parlando con franchezza e senza farsi bloccare dagli eventi. Solo così gli uccelli si allontaneranno prenderanno il volo.
Negli altri racconti di Unmei no Tori scompaiono gli uccelli del destino, eppure essi in un certo senso aleggiano ancora sui protagonisti dei racconti brevi, poiché si parla di personaggi che incontrano difficoltà nel relazionarsi, ma soprattutto nel capirsi. Condividere gli stessi spazi, che sia a casa o sul lavoro, può far nascere delle incomprensioni, delle paure e, quindi, dei problemi. Quelli di un singolo si ripercuotono sui suoi vicini. L'animo umano talvolta li crea da sé, attaccandosi ad un'ombra che penetra nella luce familiare. I sentimenti comuni, quali la gelosia, la possessione, l'irrequietezza e il disagio, si intensificano e colorano la vita di tutti i giorni in un dramma familiare. Ad esempio in Positive cooking abbiamo la storia di una casalinga dedita alla propria famiglia e a quella del marito, ma che per tutto ciò non ha mai ricevuto alcun merito né incoraggiamento. Tutto sembra dovuto e scontato per suo marito che consuma pigramente i pasti elaborati con tanta cura dalla moglie. Allora quest'ultima cerca conforto altrove, approfondendo la sua passione per l'arte culinaria, e assentandosi così da casa. Quante volte noi stessi abbiamo dato per scontata l'energia e l'amore che ci viene regalata in ogni pranzo, in ogni cena, in ogni camicetta stirata, e in ogni bottone ricucito?
Ma tra le persone che non ricevono attenzione, ci sono coloro che non sanno domandarlo e danno per sconfitto l'amore che non ottengono dal coniuge, solo perché non sono appunto capaci di chiederlo; è il caso di Alla tua età, racconto in cui un anziano vedovo accetta le attenzioni di una giovane esuberante, piuttosto che farlo con la moglie quando ella era in vita. Questo perché l'insicurezza gli aveva impedito di far luce su quanto la moglie avesse imparato tacitamente ad amarlo, proprio come la bella moglie del signor Ukita, il capo di Hanazawa, protagonisti de I dolori del vicino. In questo racconto come in La lista della felicità, la gelosia è il sentimento predominante. La gelosia può esser messa a tacere e può far muovere anche le persone più buone, portando alla disperazione. Oppure, può portare allo stremo l'individuo che pur di liberarsi della sua collera si macchia la coscienza. O ancora, alcune scaramucce lasciano il tempo che trovano, rimangono latenti ma non oscurano l'affetto che può esserci fra due cognate, nonostante i loro dissidi narrati in La scena del crimine, ultimo racconto di Unmei no Tori.
Cosa troviamo dunque nel volume di Unmei no Tori? Credo che, sintetizzando quanto esposto finora, in questa raccolta della Takahashi ci sia molto realismo. Ed è nel realismo che si covano i sentimenti comuni, quelli che si vivono tutti i giorni e che ci appaiono banali, eppure sconvolgono le nostre giornate. Questo volume unico del 2011 giunge in Italia quest'anno grazie a Star Comics, in un'edizione da collezione dal formato mediamente grande, prime pagine a colori per ogni storia autoconclusiva e sovraccopertina lucida. La raccolta presenta la solita cura e qualità della stampa e nei materiali alla quale la casa editrice italiana ci ha abituati in questi anni per questa fascia di prodotti.
Il cambiamento è invece riscontrabile altrove. La nota "Regina" dei manga evolve stilisticamente sotto vari aspetti. Il disegno è distante dalle forme sinuose e affascinanti a cui eravamo abituati con Lamù, Ranma ½ e Maison Ikkoku, per avvicinarsi graficamente a Rinne. Ma tale percorso stilistico era stato gradualmente ravvisato nel corso dei dodici anni della serializzazione di Inuyasha, dove il disegno era evoluto fino ad uno stadio che lo aveva reso maggiormente sintetico e dalle linee spigolose, che personalmente più che un'evoluzione ritengo purtroppo una regressione.
Eppure il fulcro delle storie create dalla Takahashi rimane un cuore pulsante e interessante da osservare. Con semplicità riesce a lasciare il segno cogliendo i sentimenti che si addensano nelle case dei giapponesi e in quelle di tutto il mondo. Assieme all'evoluzione grafica, in Unmei no Tori si evince un cambiamento dei contenuti. Ci si libera delle storie fantastiche, dei viaggi nel tempo, degli eventi paranormali e delle creature misteriose che popolano da sempre le storie della sensei. Come con il Bouquet rosso, abbiamo invece qui delle storie molto realistiche che strizzano l'occhio ai lettori, che si ritrovano a "spiare" le scenette di vita di personaggi che potrebbero quasi essere dei propri vicini di casa, o persino dei coinquilini coi quali spartiscono lo stesso tetto. A chi non è capitato di assistere alle scaramucce con i suoceri o ai sogni di una casalinga che cerca la fonte delle proprie soddisfazioni fuori dal contesto familiare? Chi non ha mai visto il gesto avventato di una giovane innamorata o non ha provato rammarico nel guardare verso una coppia male assortita?
Eppure, non è che la vita di tutti i giorni sia perfettamente piatta. Senza andar troppo lontano, spesso è sufficiente un piccolo cambiamento per scuoterci dentro, e alla fine, si sa, anche un gesto insolito che ci scombussola può rendere le nostre vite, in precedenza monotone, una vera avventura.
Questo è proprio il caso delle avventure famigliari narrate in Unmei no Tori, letteralmente "Gli uccelli del destino", che è anche il titolo di uno dei sei racconti di quest'ultima raccolta di opere di Rumiko Takahashi. Nel racconto che dà il nome all'intero volume, vi è narrata l'unica singolarità sovrannaturale di queste storie di stampo realistico. Infatti, il protagonista è capace di vedere degli uccelli (invisibili ai più) che svolazzano attorno alle persone che solitamente stanno per incappare in una qualche sventurata situazione a causa di cattive scelte o perché affiancate a persone sbagliate. Tanti più uccelli vede, tanto più è incombente la disgrazia a cui lo sventurato va incontro. Già in gioventù, era capitato al protagonista di vedere uno stormo di uccelli attorno ad una sua compagna di classe, questa si diede in seguito ad una fuga d'amore che sembra la portò alla rovina. Ma stavolta la sorte dei clienti del suo bar gli sta a cuore e non vuole far finta di nulla, deve intervenire! Ma scoprirà presto, che talvolta in seguito ad un cattivo presagio vi è un risvolto positivo. Le persone sulla cui scia vola un uccello del destino, possono risolvere i loro disagi semplicemente lottando con gli ostacoli che si pongono dinanzi, parlando con franchezza e senza farsi bloccare dagli eventi. Solo così gli uccelli si allontaneranno prenderanno il volo.
Negli altri racconti di Unmei no Tori scompaiono gli uccelli del destino, eppure essi in un certo senso aleggiano ancora sui protagonisti dei racconti brevi, poiché si parla di personaggi che incontrano difficoltà nel relazionarsi, ma soprattutto nel capirsi. Condividere gli stessi spazi, che sia a casa o sul lavoro, può far nascere delle incomprensioni, delle paure e, quindi, dei problemi. Quelli di un singolo si ripercuotono sui suoi vicini. L'animo umano talvolta li crea da sé, attaccandosi ad un'ombra che penetra nella luce familiare. I sentimenti comuni, quali la gelosia, la possessione, l'irrequietezza e il disagio, si intensificano e colorano la vita di tutti i giorni in un dramma familiare. Ad esempio in Positive cooking abbiamo la storia di una casalinga dedita alla propria famiglia e a quella del marito, ma che per tutto ciò non ha mai ricevuto alcun merito né incoraggiamento. Tutto sembra dovuto e scontato per suo marito che consuma pigramente i pasti elaborati con tanta cura dalla moglie. Allora quest'ultima cerca conforto altrove, approfondendo la sua passione per l'arte culinaria, e assentandosi così da casa. Quante volte noi stessi abbiamo dato per scontata l'energia e l'amore che ci viene regalata in ogni pranzo, in ogni cena, in ogni camicetta stirata, e in ogni bottone ricucito?
Ma tra le persone che non ricevono attenzione, ci sono coloro che non sanno domandarlo e danno per sconfitto l'amore che non ottengono dal coniuge, solo perché non sono appunto capaci di chiederlo; è il caso di Alla tua età, racconto in cui un anziano vedovo accetta le attenzioni di una giovane esuberante, piuttosto che farlo con la moglie quando ella era in vita. Questo perché l'insicurezza gli aveva impedito di far luce su quanto la moglie avesse imparato tacitamente ad amarlo, proprio come la bella moglie del signor Ukita, il capo di Hanazawa, protagonisti de I dolori del vicino. In questo racconto come in La lista della felicità, la gelosia è il sentimento predominante. La gelosia può esser messa a tacere e può far muovere anche le persone più buone, portando alla disperazione. Oppure, può portare allo stremo l'individuo che pur di liberarsi della sua collera si macchia la coscienza. O ancora, alcune scaramucce lasciano il tempo che trovano, rimangono latenti ma non oscurano l'affetto che può esserci fra due cognate, nonostante i loro dissidi narrati in La scena del crimine, ultimo racconto di Unmei no Tori.
Cosa troviamo dunque nel volume di Unmei no Tori? Credo che, sintetizzando quanto esposto finora, in questa raccolta della Takahashi ci sia molto realismo. Ed è nel realismo che si covano i sentimenti comuni, quelli che si vivono tutti i giorni e che ci appaiono banali, eppure sconvolgono le nostre giornate. Questo volume unico del 2011 giunge in Italia quest'anno grazie a Star Comics, in un'edizione da collezione dal formato mediamente grande, prime pagine a colori per ogni storia autoconclusiva e sovraccopertina lucida. La raccolta presenta la solita cura e qualità della stampa e nei materiali alla quale la casa editrice italiana ci ha abituati in questi anni per questa fascia di prodotti.
Il cambiamento è invece riscontrabile altrove. La nota "Regina" dei manga evolve stilisticamente sotto vari aspetti. Il disegno è distante dalle forme sinuose e affascinanti a cui eravamo abituati con Lamù, Ranma ½ e Maison Ikkoku, per avvicinarsi graficamente a Rinne. Ma tale percorso stilistico era stato gradualmente ravvisato nel corso dei dodici anni della serializzazione di Inuyasha, dove il disegno era evoluto fino ad uno stadio che lo aveva reso maggiormente sintetico e dalle linee spigolose, che personalmente più che un'evoluzione ritengo purtroppo una regressione.
Eppure il fulcro delle storie create dalla Takahashi rimane un cuore pulsante e interessante da osservare. Con semplicità riesce a lasciare il segno cogliendo i sentimenti che si addensano nelle case dei giapponesi e in quelle di tutto il mondo. Assieme all'evoluzione grafica, in Unmei no Tori si evince un cambiamento dei contenuti. Ci si libera delle storie fantastiche, dei viaggi nel tempo, degli eventi paranormali e delle creature misteriose che popolano da sempre le storie della sensei. Come con il Bouquet rosso, abbiamo invece qui delle storie molto realistiche che strizzano l'occhio ai lettori, che si ritrovano a "spiare" le scenette di vita di personaggi che potrebbero quasi essere dei propri vicini di casa, o persino dei coinquilini coi quali spartiscono lo stesso tetto. A chi non è capitato di assistere alle scaramucce con i suoceri o ai sogni di una casalinga che cerca la fonte delle proprie soddisfazioni fuori dal contesto familiare? Chi non ha mai visto il gesto avventato di una giovane innamorata o non ha provato rammarico nel guardare verso una coppia male assortita?
Così Rumiko Takahashi sbircia nelle case della gente comune e ci offre la narrazione di vicende già sentite, ponendo però i riflettori sul nascere delle incomprensioni e sulla loro chiave di lettura. Non c'è alcuna cripticità celata in questi racconti. C'è la sola attenzione posta alle dinamiche relazionali che spesso incorrono in problematiche piuttosto comuni, a volte buffe, che seppur possano forse sembrare poco avvincenti da leggere, fanno anch'esse parte della vita, e per questo non sono certamente da sottostimare.
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
---|---|---|
Unmei no Tori - Gli uccelli del destino | € 7.00 | Star Comics |
Certo non conosco l'edizione e di quante pagine è composto...
Su Gli uccelli del destino ho una perplessità che mi ronza in testa sin da quando l'ho visto in fumetteria la prima volta. Mi chiedo a che pro lasciare il titolo originale in giapponese con sottotitolo in italiano che ne riporta la traduzione esatta quando sarebbe bastata semplicemente quest'ultima
Comunque ottima recensione, adoro gli one-shot di Rumiko nei quali da ancora il meglio di sé, e questa raccolta mi è piaciuta anche di più della precedente. Storie semplici di gente semplice, ma sempre ben fatte e con diverse sfumature.
Mi è piaciuto ma gli ho preferito 1 or W, Rumic short e forse pure il Theatre, non per pecche di questo volume in sé ma perché negli altri ci sono un paio di storie che mi piacciono troppo e surclassano il resto! Forse qui mi è mancata una super nonnetta come quella di Cent'anni d'amore (del Theatre), ma in generale adoro la semplicità della Takahashi e il modo in cui dipinge le storie comuni di gente comune. Non mi stanco mai dei suoi nonnini, delle casalinghe e degli impiegati!
Perciò ogni volta che esce una raccolta la compro a scatola chiusa!
Quando la Star Comics si deciderà a farla, diventerà la mia casa editrice preferita!
Anche io voglio la ristampa di Maison Ikkoku. E anche di Lamù!
p.s. Però bisogna dire che ristampe o no, persino i volumi più datati della Star Comics rimangono ben saldi per anni.
Davvero ben scritta la recensione, la condivido in toto.
La Takahashi riesce a rendere la vita comune dei giapponesi e ad appassionarti ai loro costumi da sempre, Lamù e aison Ikkoku sono zeppi di riferimenti al modo di vivere dei nipponici; qui mi sembra che si approfondisca il lato psicologico, cosa che apprezzo particolarmente.
Riguardo al tratto: sarà anche cambiato, ma nella copertina io ho riconoasciuto Akemi e Kyoko di Maison Ikkoku: paraeidolia o realta?
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