Prosegue la collaborazione tra AnimeClick.it e Una Stanza Piena di Manga, blog dedicato al fumetto giapponese che, seppur dando un'indubbia importanza ai vecchi classici, presenta anche approfondimenti dedicati a titoli più contemporanei.
In questa rubrica aperiodica andremo a riportare le analisi di questi manga, per la maggior parte inediti in Italia, così da far conoscere ai nostri lettori alcuni titoli di indubbio interesse forse poco noti e, perché no, magari convincere qualche editore italiano a pubblicarlo anche da noi.
Alcune di queste analisi potrebbero contenere spoiler più o meno pesanti sulla trama dell'opera analizzata (finale compreso), per cui all'inizio di ogni recensione segnaleremo il "grado" di spoiler presente.
P. S. Gli interessati possono seguire Una Stanza Piena di Manga anche su facebook.
L'appuntamento di oggi è dedicato a Moretsu! Italia Kazoku e non contiene spoiler sulla trama.
Autore: Yamazaki Mari
Anno di pubblicazione: 2006
Numero di volumi: 1
Edizione consultata: Wide KC KISS
Editore: Kōdansha
Quando si nomina l’Italia, uno straniero è portato a pensare alla pizza e agli spaghetti, alla fama di playboy del maschio italico e al gusto raffinato per la moda. In poche parole, l’immaginario comune tende a idealizzare l’Italia come un paese in cui convivono compostezza ed eleganza, buona cucina e paesaggi mozzafiato. Non che questo sia del tutto inesatto, ma cosa succederebbe se questo idilliaco quadretto si dovesse dissolvere all’improvviso? Cosa osserverebbero quegli occhi che incautamente si ritroverebbero faccia a faccia con il rovescio della medaglia?
Ebbene, è quello che ci racconta Yamazaki Mari (n.1967), l’autrice del celebre Thermae Romae (id. 2008-13), nel suo Mōretsu! Itaria Kazoku (Una travolgente famiglia italiana!), manga pubblicato in Giappone nel 2006. Partendo da alcune vicissitudini personali, l’autrice racconta con grande ironia la quotidianità di una ragazza giapponese sposata con un ragazzo italiano: la famiglia di lui, gli amici, le feste, i viaggi di gruppo e naturalmente la cucina, alla quale la Yamazaki dedica anche un altro interessante volume dal titolo Sore de wa sassoku Buonappetito! (Mettiamoci a tavola! Buon appetito!, 2008).
In ogni episodio (otto pagine per ciascuno dei quindici capitoli), l’autrice/protagonista si ritrova catapultata nella dura realtà quotidiana dell’Italia di oggi e la osserva non da semplice turista di un viaggio mordi e fuggi, ma da straniera che, perplessa, si interroga sui comportamenti del popolo italico. Si inizia con il ritratto del fidanzato, tanto educato e raffinato che persino gli italiani stessi faticano a riconoscere come loro connazionale, per continuare, poi, con i vari comprimari: il suocero in pensione che si diletta in nuove invenzioni (ingegnose ma molto spesso inutili); la suocera che comanda a bacchetta il marito e che non mostra pietà quando si tratta di dover uccidere una gallina; la nonna materna con la radiolina perennemente accesa; quella paterna, invece, à la page e sempre impeccabile nell’abbigliamento, e infine la cognata, bella quanto irascibile. Nulla sfugge allo sguardo indagatore della Yamazaki che non si ferma davanti a nulla, né alla sfrontatezza delle ragazze italiane, né al comportamento da burikko (ragazze che si fingono amabili, dolci, apparentemente sprovvedute, per fare colpo sugli uomini) delle sue connazionali. Ciò che colpisce maggiormente il lettore medio (o almeno quello italiano) è la familiarità con quegli ambienti e quei comportamenti, come se ci fosse una parte di ciascuno di noi o di un nostro conoscente in uno dei personaggi. Imperdibili alcuni episodi come il viaggio in Giappone della suocera con tanto di amiche al seguito: le vediamo intrappolate nei tornelli di uscita della metropolitana di Tōkyō; imbarazzate per la propria nudità da esibire alle terme ma non di fronte a quella degli altri; esigenti fino all’inverosimile con una parrucchiera giapponese e, ovviamente, assetate di shopping e non tanto di cultura.
Lontano anni luce dal tratto utilizzato per Thermae Romae, Una travolgente famiglia italiana! si affida al modello del manga umoristico (o «gag manga») con pochi dettagli nella composizione della tavola, ma con un’attenzione morbosa per i volti dei personaggi e per le esagerazioni delle loro espressioni. Dopotutto, ogni manga umoristico che si rispetti deve necessariamente avere un cast di personaggi stravaganti che, anche a costo di diventare delle macchiette, devono coinvolgere il pubblico ad ogni loro ingresso in scena. E questo Mōretsu! Itaria Kazoku si rivela una lettura stimolante e doppiamente divertente perché a scriverlo è una ragazza giapponese, ma italiana d’adozione.
Si segnala anche il blog personale dell’autrice all’indirizzo: http://moretsu.exblog.jp/
Dai! Facciamo pressione sulla Star Comics perché pubblichi anche questo titolo dopo Thermae Romae, che tra l'altro vedrà la sua conclusione in italiano il mese prossimo!
Niente male!!!
Mi chiedo solo quando la Star ci farà il piacere di acquisire questo bel volume. Magari una volta terminato Thermae Romae, non sarebbe affatto male. Bella recensione che invoglia fortemente alla lettura anche chi non conosce l'autrice, complimenti.
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