Ed ecco a voi un nuovo appuntamento con le interviste realizzate grazie al prezioso supporto dei lettori di AnimeClick.it.
Questa volta tocca a quel buontempone di Cristian Posocco, direttore editoriale di FlashBook Edizioni, che noi di AnimeClck.it ovviamente ringraziamo per la solita disponibilità.
Buona lettura!
Ciao Cristian.
1- Visto che non ci sentiamo da un anno, ti va di farci un piccolo bilancio di quanto accaduto nel frattempo?
Già un anno?!? No, dai, non ci credo! A me sembra un mese… evidentemente, rispondere a queste vostre interviste è talmente traumatizzante che poi uno ci deve convivere tutta la vita. E vabbe’, ce tocca. Poi però vi faccio intestare la parcella del mio analista, sappiatelo! Comunque, tornando in topic, è stato un anno difficile, e anche molto; ma per altri versi anche positivo, perché proprio il fatto di essere riusciti a superare le difficoltà, ed essere sempre qui a romperci le scatole a vicenda, ci fa guardare con rinnovato ottimismo e con voglia di fare al domani. Un domani che, è però bene ricordarlo, già cela dietro di sé altri domani, e poi altri domani ancora… all’infinito. E il naufragar c’è dolce, in questo mare.
2- Dopo il successo ottenuto nell'edizione 2012, Ayuko continua a conquistare il cuore dei nostri utenti, con Non ucciderò più le uova e Citrus entrambe sul podio dei nostri NekoAwards, rispettivamente come miglior volume unico e miglior miniserie del 2013. Il mercato sta continuando a premiare quest'autrice? E' rimasto ancora qualcosa da pubblicare?
Direi che non c’è dubbio che al pubblico italiano Ayuko sia proprio piaciuta (ma mi sarei sorpreso del contrario!). “Purtroppo”, però, abbiamo già pubblicato tutti i suoi fumetti editi. Non ci resta che aspettare che escano i suoi nuovi lavori.
3- L'anno scorso avevate puntato molto su Samidare, manga su cui credevate molto. Com'è andato? L'attuale pubblicazione di Creature Arcane, del medesimo autore, ci farebbe supporre non così male.
Non è una supposizione campata in aria. Samidare e il suo autore, sono stati apprezzati, e pare siano apprezzati ancora. Come ben sai, non sono pochi coloro che attendono la fine di una serie prima di acquistarla (manigoldi!), e Samidare ci sta dando tuttora discrete soddisfazioni. E poi quando pubblichi una figata di manga è sempre bello a prescindere.
4- La recente trasposizione animata della seconda serie di Rozen Maiden ha giovato alle vendite del manga? Più in generale, quanto un adattamento anime o live action influisce sulle vendite del corrispettivo manga?
Potrebbe. A un certo punto, in effetti, le vendite abbastanza deludenti rispetto alle (alte) aspettative (ma rimane sempre il dubbio che ci sia stato un fraintendimento di base, e che lettori e fumetterie abbiano pensato fosse una riedizione della vecchia serie) hanno mostrato segnali di ripresa, e, ad esempio, al Comicon è andato benissimo. Può darsi che l’uscita dell’anime gli abbia dato un piccolo “boost”.
In generale, comunque, non è totalmente automatico che un adattamento animato possa fare da traino o da “boost” a una serie a fumetti anche in Italia; però certamente male non fa, e in diversi casi si è mostrato, in effetti, decisamente propedeutico.
5- Siete ancora interessati alla pubblicazione di manhwa coreani?
Credo che la nostra conferenza del Comicon abbia già risposto a questa tua domanda. ^^
6- Sai darci per caso qualche lume su Returners di Gokurakuin Sakurako? Qual è la situazione in patria e quali sono i piani per l'immediato futuro?
In patria la situazione non è granché chiara, e non si sa ancora con certezza né come né quando né se uscirà il quarto volume. Pertanto, non ci sembra una cosa particolarmente urgente preoccuparci di pubblicare in Italia (in plausibile perdita) il terzo volume.
7- Dopo ben tre anni, abbiamo potuto leggere finalmente il volume conclusivo, il quinto, di Muyung Senza ombra. Come mai c’è voluto tanto tempo?
Perché è stata una pubblicazione in perdita, pertanto abbiamo impiegato diverso tempo per poter rinegoziare il volume con l’editore giapponese. Ci sono poi state delle lungaggini per il ricevimento dei materiali di lavorazione e, infine, abbiamo atteso di riuscire a “incastrare” l’ultimo volume in uno slot che potesse limitare al massimo i danni per noi.
8- Siete interessati alle light novel di The Earl and the Fairy?
In caso decidessimo di pubblicare light novel, The Earl and the Fairy sarebbe uno dei primi titoli che considereremmo.
9- Dopo due anni dalla conclusione di Let the Sunshine In, siete tornati con una nuova serie di Adachi, tra l'altro la sua opera di debutto come sceneggiatore, Nine. Puoi già dirci come sta andando? Di Adachi, vendono di più i classici oppure i titoli più recenti?
Se la sta cavando, senza però stupire. Per quella che è stata la nostra esperienza, le vendite di Katsu! e, soprattutto, Cross Game stanno su un pianeta a parte rispetto al resto. Ma c’è da dire che il mercato in quel dato momento era decisamente diverso, anche se già si poteva annusare (e se rileggete le mie vecchie interviste ne troverete conferma) il rovinoso crollo che di lì a pochi anni sarebbe avvenuto.
10- Più in generale, quali sono i tipi di manga che più sono vendibili nell'attuale panorama editoriale? Titoli inediti, riedizioni, classici, serie lunghe, miniserie, volumi unici?
È molto difficile rispondere a questa domanda, perché capita che uno pensi di puntare al sicuro con un titolo che, per genere, stile e contenuti si allinea perfettamente a ciò che in quel momento vede premiato dal pubblico, e invece si ritrova fra le mani un mezzo flop; così come capita di avere risultati insperati da cose totalmente diverse. Poi dipende anche da editore a editore: alcuni sono più forti e considerati dai lettori di tal genere, e avranno di conseguenza più facilità a vendere un determinato tipo di prodotti e maggiori difficoltà a piazzarne altri.
11- Ci dici un manga che avete in catalogo di cui siete particolarmente orgogliosi, e perchè?
Uno solo? Dai te ne dico due. Come Flashbook dico Cross Game, perché è stato quello che più di tutti ha cambiato la nostra dimensione e la nostra considerazione tanto in Italia quanto coi partner nipponici; come Posocco dico The Five Star Stories, perché è stata la prima e al momento unica edizione occidentale completa nonché la prima europea in assoluto di uno dei massimi capolavori della fiction giapponese. Un motivo d’orgoglio che mi porterò dentro sempre.
12- Ed uno invece che ha avuto un’accoglienza tiepida e che ti senti di consigliare spassionatamente?
Anche qui te ne dico due, perché andiamo a parlare a due tipi di pubblico totalmente diversi: sul fronte femminile sicuramente Dreamin’ Sun, titolo assolutamente delizioso che inspiegabilmente, ma davvero inspiegabilmente è stato un po’ ignorato dalle lettrici; sul fronte maschile Alice in Borderland, manga davvero avvincente e ben scritto, uno di quelli che ti lasciano col fiato sospeso e con l’ansia di sapere come andrà avanti – e non a caso sta andando alla grandissima un po’ dappertutto, non solo in Giappone ma anche, ad esempio, in Francia. Ma basta leggere i commenti sul vostro sito… c’è chi dice che il manga migliore fra quelli che stiamo pubblicando al momento, c’è chi addirittura si è spinto ad affermare che sia il manga per mascoli migliore in assoluto attualmente in Italia dopo L’attacco dei giganti. Insomma, c’è poco da aggiungere.
13- A cosa è dovuto il ritorno al prezzo di 5,90€ per alcuni dei vostri titoli? Le serie già in corso subiranno modifiche?
È abbastanza raro che vengano apportate modifiche alle serie in corso, si deve trattare di casi eccezionali. Per il resto, il passo indietro è stato dettato dal semplice fatto che, col senno di poi, un aumento esteso all’intero parco testate non si è rivelata la decisione migliore.
14- Negli ultimi mesi avete organizzato promozioni su alcune vostre serie. Quanto successo ha riscontrato l'iniziativa? Siete intenzionati a ripeterla?
Un buon successo, direi, e infatti la stiamo ripetendo. Certo, non sarà mai una cosa continuativa, perché altrimenti perderebbe la sua stessa ragion d’essere. Però è uno strumento che si è dimostrato valido e di cui, pertanto, ci armeremo ancora.
15- Oramai portare mangaka a Lucca sta diventando una consuetudine per sempre più editori. Avete mai pensato di invitare anche voi un autore del vostro catalogo?
Ci abbiamo pensato, ma la cosa non si è mai concretizzata.
16- Col passare degli anni le fiere del fumetto sembrano proliferare come funghi. Cosa significa, per una casa medio-piccola come FlashBook, la partecipazione a queste fiere?
Le fiere sono senz’altro un occasione di incontro, di confronto e un’eccellente vetrina per ottenere visibilità. Ma sono anche un costo e un impegno non indifferente. C’è una logistica da pagare e organizzare, del personale che deve lavorare in giorni festivi, uno spazio espositivo che ha un costo sempre crescente. Un editore grande con del personale specificamente specializzato può pensare di coprire quasi tutta l’offerta fieristica (chiamiamola così) del nostro territorio, o perlomeno gran parte di essa; una realtà come la nostra, invece deve far bene i conti e soprattutto spalmare con attenzione gli eventi cui parteciperà, anche in considerazione che il personale è lo stesso che si occupa della produzione dei fumetti, che è la priorità principale.
17- Cosa ne pensate dell'attuale sistema di distribuzione italiana?
Che è un sistema decisamente anomalo, e che può essere favorevole per alcuni ma che, fondamentalmente, è inadeguato ai tempi e a una ipotetica crescita del mercato. Il fatto è che, ai nostri occhi, pare che la distribuzione non venga vista da chi la attua come un’attività che porti profitto diretto, seguendo il meccanismo abbastanza elementare “più fumetti distribuisco, indiscriminatamente, più guadagno”; quanto piuttosto – e lecitamente, sia chiaro – un mezzo “di controllo”, volto soprattutto a spingere e rafforzare certi marchi a discapito di altri. Ne consegue che qualunque fumetto esca in Italia non partirà “alla pari” con gli altri, non potrà giocarsi le sue chances sfruttando unicamente il suo valore, i suoi contenuti, la sia appetibilità; ma potrà ottenere risultati diversi, in misura variabile, a secondi di chi lo pubblica e chi lo distribuisce.
18- I lettori si chiedono spesso come si faccia ad entrare a far parte dello staff di una casa editrice specializzata in fumetti. Quali studi e che tipo di formazione è necessaria? Soprattutto, è una professione che consiglieresti ad un appassionato?
Dipende dal ruolo che si aspira a occupare.
Per fare i traduttori, è necessaria non solo un’ottima conoscenza della lingua di partenza, e non solo di quella letteraria ma anche (soprattutto?) di quella colloquiale, ma anche una conoscenza altrettanto valida della lingua di arrivo e delle sue regole sintattiche dattilografiche (troppo spesso totalmente ignorate), nonché una conoscenza specifica del linguaggio speciale dei fumetti. E non solo: è necessaria una forma mentis particolare, una predisposizione naturale a riuscire a mantenere eleveti livelli di concentrazione e attenzione per molte ore consecutive, perché la svista e il fraintendimento sono sempre dietro l’angolo.
Per fare i grafici o i letteristi, occorre la conoscenza dei software dedicati unita a un’elevata velocità nel loro utilizzo - che però non si traduca in una scarsa cura e/o attenzione, che comprometterebbe la qualità del risultato finale.
Per fate gli editor o per ruoli dirigenziali sono necessarie, in ordine un po’ a CDC: conoscenza più ampia possibile del panorama editoriale tanto italiano quanto estero, della cultura e della mentalità dei propri partner, un livello eccellente dell’utilizzo della propria lingua, diplomazia, forza d’animo, capacità di lavoro in team, capacità di guadagnarsi il stima e rispetto tanto da parte dei collaboratori quanto da parte dei propri datori di lavoro, capacità di programmare, lungimiranza, pazienza, fondoschiena.
Venendo all’ultima domanda… francamente, non so se consiglierei queste professioni a un appassionato. Per poterle esercitare, bisogna scendere a grossi compromessi con la passione, se non proprio rinunciarvi. Anche perché non è tutto rose e fiori, eh. La passione ti può permettere di gioire ancor più dei successi, ma, d’altro canto, ti fa soffrire ancor più per gli insuccessi, ti logora da dentro quando non hai la possibilità di fare quel che vorresti fare come lo vorresti fare. In un mercato asfittico come quello attuale, ragionare col cuore anziché con la testa è pericolosissimo; ma anche ragionare con testa e cuore insieme può creare situazioni di conflitto. In poche parole, se non si è disposti o non si è in grado perlomeno di “ridimensionare” la propria passione, non è un lavoro che mi sentirei di consigliare.
19- Che progetti avete sul fronte yaoi, dato che avete recentemente annunciato al Comicon la ripresa della collana loro dedicata?
Ci sono 3-4 titoli in arrivo, oltre a quello già annunciato. L’idea sarebbe “regolarizzare” la collana con un volume a trimestre circa. Però tutto dipende, ovviamente, dai risultati di vendita.
20- Hai qualche annuncio in anteprima per gli utenti di AnimeClick.it?
Eccoti una bella bomba: Orange di Ichigo takano. E, finalmente, posso svelare un retroscena. Noi ne acquistammo i diritti già quando veniva pubblicato da Shueisha, in quanto mi bastarono pochi capitoli per considerarlo uno dei migliori shojo manga di sempre, e avendo una corsia preferenziale per le opere dell’autrice grazie a Dreamin’ Sun, sarebbe stato da folli non approfittarne prima che anche la concorrenza ci posasse gli occhi. Purtroppo poi ci furono i noti problemi tra autrice ed editore, e i contratti, di comune accordo fra noi e Shueisha, invalidati. Quando poi fu ufficiale la riedizione dell’opera per conto di Futabasha, dovemmo reintavolare le trattative da capo. C’è voluto un po’ per spuntarla di nuovo, ma per fortuna è andata bene. La cosa buffa era leggere, su Facebook e nei forum, messaggi tipo “avete mai pensato ad Orange?” o “perché non pubblicate Orange?”, che sortivano il simpatico effetto di un coltello rigirato nella piaga. Mannaggia a voi, lettoracci impertinenti!!! >.<#
21- Ci congediamo chiedendoti quali sono i propositi e le aspettative per l'immediato futuro.
Ricominciare a costruire. Negli ultimi anni il mercato italiano è stato ripetutamente preso a picconate, è il risultato era sotto gli occhi di tutti. Non era pensabile provare a seminare, ciò che si poteva fare era solo cercare di proteggere il proprio pezzo di terra dalla furia distruttiva. Ora che siamo quasi giunti al “punto zero”, è l’ora di cominciare a programmare come far fruttare quei piccoli appezzamenti di terreno fertile che si sono salvati.
Grazie ancora per la disponibilità
Grazie a voi per la vetrina che ci concedete.
Questa volta tocca a quel buontempone di Cristian Posocco, direttore editoriale di FlashBook Edizioni, che noi di AnimeClck.it ovviamente ringraziamo per la solita disponibilità.
Buona lettura!
Ciao Cristian.
1- Visto che non ci sentiamo da un anno, ti va di farci un piccolo bilancio di quanto accaduto nel frattempo?
Già un anno?!? No, dai, non ci credo! A me sembra un mese… evidentemente, rispondere a queste vostre interviste è talmente traumatizzante che poi uno ci deve convivere tutta la vita. E vabbe’, ce tocca. Poi però vi faccio intestare la parcella del mio analista, sappiatelo! Comunque, tornando in topic, è stato un anno difficile, e anche molto; ma per altri versi anche positivo, perché proprio il fatto di essere riusciti a superare le difficoltà, ed essere sempre qui a romperci le scatole a vicenda, ci fa guardare con rinnovato ottimismo e con voglia di fare al domani. Un domani che, è però bene ricordarlo, già cela dietro di sé altri domani, e poi altri domani ancora… all’infinito. E il naufragar c’è dolce, in questo mare.
2- Dopo il successo ottenuto nell'edizione 2012, Ayuko continua a conquistare il cuore dei nostri utenti, con Non ucciderò più le uova e Citrus entrambe sul podio dei nostri NekoAwards, rispettivamente come miglior volume unico e miglior miniserie del 2013. Il mercato sta continuando a premiare quest'autrice? E' rimasto ancora qualcosa da pubblicare?
Direi che non c’è dubbio che al pubblico italiano Ayuko sia proprio piaciuta (ma mi sarei sorpreso del contrario!). “Purtroppo”, però, abbiamo già pubblicato tutti i suoi fumetti editi. Non ci resta che aspettare che escano i suoi nuovi lavori.
3- L'anno scorso avevate puntato molto su Samidare, manga su cui credevate molto. Com'è andato? L'attuale pubblicazione di Creature Arcane, del medesimo autore, ci farebbe supporre non così male.
Non è una supposizione campata in aria. Samidare e il suo autore, sono stati apprezzati, e pare siano apprezzati ancora. Come ben sai, non sono pochi coloro che attendono la fine di una serie prima di acquistarla (manigoldi!), e Samidare ci sta dando tuttora discrete soddisfazioni. E poi quando pubblichi una figata di manga è sempre bello a prescindere.
4- La recente trasposizione animata della seconda serie di Rozen Maiden ha giovato alle vendite del manga? Più in generale, quanto un adattamento anime o live action influisce sulle vendite del corrispettivo manga?
Potrebbe. A un certo punto, in effetti, le vendite abbastanza deludenti rispetto alle (alte) aspettative (ma rimane sempre il dubbio che ci sia stato un fraintendimento di base, e che lettori e fumetterie abbiano pensato fosse una riedizione della vecchia serie) hanno mostrato segnali di ripresa, e, ad esempio, al Comicon è andato benissimo. Può darsi che l’uscita dell’anime gli abbia dato un piccolo “boost”.
In generale, comunque, non è totalmente automatico che un adattamento animato possa fare da traino o da “boost” a una serie a fumetti anche in Italia; però certamente male non fa, e in diversi casi si è mostrato, in effetti, decisamente propedeutico.
5- Siete ancora interessati alla pubblicazione di manhwa coreani?
Credo che la nostra conferenza del Comicon abbia già risposto a questa tua domanda. ^^
6- Sai darci per caso qualche lume su Returners di Gokurakuin Sakurako? Qual è la situazione in patria e quali sono i piani per l'immediato futuro?
In patria la situazione non è granché chiara, e non si sa ancora con certezza né come né quando né se uscirà il quarto volume. Pertanto, non ci sembra una cosa particolarmente urgente preoccuparci di pubblicare in Italia (in plausibile perdita) il terzo volume.
7- Dopo ben tre anni, abbiamo potuto leggere finalmente il volume conclusivo, il quinto, di Muyung Senza ombra. Come mai c’è voluto tanto tempo?
Perché è stata una pubblicazione in perdita, pertanto abbiamo impiegato diverso tempo per poter rinegoziare il volume con l’editore giapponese. Ci sono poi state delle lungaggini per il ricevimento dei materiali di lavorazione e, infine, abbiamo atteso di riuscire a “incastrare” l’ultimo volume in uno slot che potesse limitare al massimo i danni per noi.
8- Siete interessati alle light novel di The Earl and the Fairy?
In caso decidessimo di pubblicare light novel, The Earl and the Fairy sarebbe uno dei primi titoli che considereremmo.
9- Dopo due anni dalla conclusione di Let the Sunshine In, siete tornati con una nuova serie di Adachi, tra l'altro la sua opera di debutto come sceneggiatore, Nine. Puoi già dirci come sta andando? Di Adachi, vendono di più i classici oppure i titoli più recenti?
Se la sta cavando, senza però stupire. Per quella che è stata la nostra esperienza, le vendite di Katsu! e, soprattutto, Cross Game stanno su un pianeta a parte rispetto al resto. Ma c’è da dire che il mercato in quel dato momento era decisamente diverso, anche se già si poteva annusare (e se rileggete le mie vecchie interviste ne troverete conferma) il rovinoso crollo che di lì a pochi anni sarebbe avvenuto.
10- Più in generale, quali sono i tipi di manga che più sono vendibili nell'attuale panorama editoriale? Titoli inediti, riedizioni, classici, serie lunghe, miniserie, volumi unici?
È molto difficile rispondere a questa domanda, perché capita che uno pensi di puntare al sicuro con un titolo che, per genere, stile e contenuti si allinea perfettamente a ciò che in quel momento vede premiato dal pubblico, e invece si ritrova fra le mani un mezzo flop; così come capita di avere risultati insperati da cose totalmente diverse. Poi dipende anche da editore a editore: alcuni sono più forti e considerati dai lettori di tal genere, e avranno di conseguenza più facilità a vendere un determinato tipo di prodotti e maggiori difficoltà a piazzarne altri.
11- Ci dici un manga che avete in catalogo di cui siete particolarmente orgogliosi, e perchè?
Uno solo? Dai te ne dico due. Come Flashbook dico Cross Game, perché è stato quello che più di tutti ha cambiato la nostra dimensione e la nostra considerazione tanto in Italia quanto coi partner nipponici; come Posocco dico The Five Star Stories, perché è stata la prima e al momento unica edizione occidentale completa nonché la prima europea in assoluto di uno dei massimi capolavori della fiction giapponese. Un motivo d’orgoglio che mi porterò dentro sempre.
12- Ed uno invece che ha avuto un’accoglienza tiepida e che ti senti di consigliare spassionatamente?
Anche qui te ne dico due, perché andiamo a parlare a due tipi di pubblico totalmente diversi: sul fronte femminile sicuramente Dreamin’ Sun, titolo assolutamente delizioso che inspiegabilmente, ma davvero inspiegabilmente è stato un po’ ignorato dalle lettrici; sul fronte maschile Alice in Borderland, manga davvero avvincente e ben scritto, uno di quelli che ti lasciano col fiato sospeso e con l’ansia di sapere come andrà avanti – e non a caso sta andando alla grandissima un po’ dappertutto, non solo in Giappone ma anche, ad esempio, in Francia. Ma basta leggere i commenti sul vostro sito… c’è chi dice che il manga migliore fra quelli che stiamo pubblicando al momento, c’è chi addirittura si è spinto ad affermare che sia il manga per mascoli migliore in assoluto attualmente in Italia dopo L’attacco dei giganti. Insomma, c’è poco da aggiungere.
13- A cosa è dovuto il ritorno al prezzo di 5,90€ per alcuni dei vostri titoli? Le serie già in corso subiranno modifiche?
È abbastanza raro che vengano apportate modifiche alle serie in corso, si deve trattare di casi eccezionali. Per il resto, il passo indietro è stato dettato dal semplice fatto che, col senno di poi, un aumento esteso all’intero parco testate non si è rivelata la decisione migliore.
14- Negli ultimi mesi avete organizzato promozioni su alcune vostre serie. Quanto successo ha riscontrato l'iniziativa? Siete intenzionati a ripeterla?
Un buon successo, direi, e infatti la stiamo ripetendo. Certo, non sarà mai una cosa continuativa, perché altrimenti perderebbe la sua stessa ragion d’essere. Però è uno strumento che si è dimostrato valido e di cui, pertanto, ci armeremo ancora.
15- Oramai portare mangaka a Lucca sta diventando una consuetudine per sempre più editori. Avete mai pensato di invitare anche voi un autore del vostro catalogo?
Ci abbiamo pensato, ma la cosa non si è mai concretizzata.
16- Col passare degli anni le fiere del fumetto sembrano proliferare come funghi. Cosa significa, per una casa medio-piccola come FlashBook, la partecipazione a queste fiere?
Le fiere sono senz’altro un occasione di incontro, di confronto e un’eccellente vetrina per ottenere visibilità. Ma sono anche un costo e un impegno non indifferente. C’è una logistica da pagare e organizzare, del personale che deve lavorare in giorni festivi, uno spazio espositivo che ha un costo sempre crescente. Un editore grande con del personale specificamente specializzato può pensare di coprire quasi tutta l’offerta fieristica (chiamiamola così) del nostro territorio, o perlomeno gran parte di essa; una realtà come la nostra, invece deve far bene i conti e soprattutto spalmare con attenzione gli eventi cui parteciperà, anche in considerazione che il personale è lo stesso che si occupa della produzione dei fumetti, che è la priorità principale.
17- Cosa ne pensate dell'attuale sistema di distribuzione italiana?
Che è un sistema decisamente anomalo, e che può essere favorevole per alcuni ma che, fondamentalmente, è inadeguato ai tempi e a una ipotetica crescita del mercato. Il fatto è che, ai nostri occhi, pare che la distribuzione non venga vista da chi la attua come un’attività che porti profitto diretto, seguendo il meccanismo abbastanza elementare “più fumetti distribuisco, indiscriminatamente, più guadagno”; quanto piuttosto – e lecitamente, sia chiaro – un mezzo “di controllo”, volto soprattutto a spingere e rafforzare certi marchi a discapito di altri. Ne consegue che qualunque fumetto esca in Italia non partirà “alla pari” con gli altri, non potrà giocarsi le sue chances sfruttando unicamente il suo valore, i suoi contenuti, la sia appetibilità; ma potrà ottenere risultati diversi, in misura variabile, a secondi di chi lo pubblica e chi lo distribuisce.
18- I lettori si chiedono spesso come si faccia ad entrare a far parte dello staff di una casa editrice specializzata in fumetti. Quali studi e che tipo di formazione è necessaria? Soprattutto, è una professione che consiglieresti ad un appassionato?
Dipende dal ruolo che si aspira a occupare.
Per fare i traduttori, è necessaria non solo un’ottima conoscenza della lingua di partenza, e non solo di quella letteraria ma anche (soprattutto?) di quella colloquiale, ma anche una conoscenza altrettanto valida della lingua di arrivo e delle sue regole sintattiche dattilografiche (troppo spesso totalmente ignorate), nonché una conoscenza specifica del linguaggio speciale dei fumetti. E non solo: è necessaria una forma mentis particolare, una predisposizione naturale a riuscire a mantenere eleveti livelli di concentrazione e attenzione per molte ore consecutive, perché la svista e il fraintendimento sono sempre dietro l’angolo.
Per fare i grafici o i letteristi, occorre la conoscenza dei software dedicati unita a un’elevata velocità nel loro utilizzo - che però non si traduca in una scarsa cura e/o attenzione, che comprometterebbe la qualità del risultato finale.
Per fate gli editor o per ruoli dirigenziali sono necessarie, in ordine un po’ a CDC: conoscenza più ampia possibile del panorama editoriale tanto italiano quanto estero, della cultura e della mentalità dei propri partner, un livello eccellente dell’utilizzo della propria lingua, diplomazia, forza d’animo, capacità di lavoro in team, capacità di guadagnarsi il stima e rispetto tanto da parte dei collaboratori quanto da parte dei propri datori di lavoro, capacità di programmare, lungimiranza, pazienza, fondoschiena.
Venendo all’ultima domanda… francamente, non so se consiglierei queste professioni a un appassionato. Per poterle esercitare, bisogna scendere a grossi compromessi con la passione, se non proprio rinunciarvi. Anche perché non è tutto rose e fiori, eh. La passione ti può permettere di gioire ancor più dei successi, ma, d’altro canto, ti fa soffrire ancor più per gli insuccessi, ti logora da dentro quando non hai la possibilità di fare quel che vorresti fare come lo vorresti fare. In un mercato asfittico come quello attuale, ragionare col cuore anziché con la testa è pericolosissimo; ma anche ragionare con testa e cuore insieme può creare situazioni di conflitto. In poche parole, se non si è disposti o non si è in grado perlomeno di “ridimensionare” la propria passione, non è un lavoro che mi sentirei di consigliare.
19- Che progetti avete sul fronte yaoi, dato che avete recentemente annunciato al Comicon la ripresa della collana loro dedicata?
Ci sono 3-4 titoli in arrivo, oltre a quello già annunciato. L’idea sarebbe “regolarizzare” la collana con un volume a trimestre circa. Però tutto dipende, ovviamente, dai risultati di vendita.
20- Hai qualche annuncio in anteprima per gli utenti di AnimeClick.it?
Eccoti una bella bomba: Orange di Ichigo takano. E, finalmente, posso svelare un retroscena. Noi ne acquistammo i diritti già quando veniva pubblicato da Shueisha, in quanto mi bastarono pochi capitoli per considerarlo uno dei migliori shojo manga di sempre, e avendo una corsia preferenziale per le opere dell’autrice grazie a Dreamin’ Sun, sarebbe stato da folli non approfittarne prima che anche la concorrenza ci posasse gli occhi. Purtroppo poi ci furono i noti problemi tra autrice ed editore, e i contratti, di comune accordo fra noi e Shueisha, invalidati. Quando poi fu ufficiale la riedizione dell’opera per conto di Futabasha, dovemmo reintavolare le trattative da capo. C’è voluto un po’ per spuntarla di nuovo, ma per fortuna è andata bene. La cosa buffa era leggere, su Facebook e nei forum, messaggi tipo “avete mai pensato ad Orange?” o “perché non pubblicate Orange?”, che sortivano il simpatico effetto di un coltello rigirato nella piaga. Mannaggia a voi, lettoracci impertinenti!!! >.<#
21- Ci congediamo chiedendoti quali sono i propositi e le aspettative per l'immediato futuro.
Ricominciare a costruire. Negli ultimi anni il mercato italiano è stato ripetutamente preso a picconate, è il risultato era sotto gli occhi di tutti. Non era pensabile provare a seminare, ciò che si poteva fare era solo cercare di proteggere il proprio pezzo di terra dalla furia distruttiva. Ora che siamo quasi giunti al “punto zero”, è l’ora di cominciare a programmare come far fruttare quei piccoli appezzamenti di terreno fertile che si sono salvati.
Grazie ancora per la disponibilità
Grazie a voi per la vetrina che ci concedete.
Comunque questa casa editrice mi piace un sacco
Leggere Posocco è sempre un piacere.
Comunque ottimo per Orange.
Si apprezza lo sforzo per muyung, cosa che avrebbe dovuto fare anche la star quantomeno con le 3-4 serie interrotte uscite negli ultimi anni... farne uscire un volume ogni tanto o riproporre volumi doppi come fecero per aria.
Ammirevole il fatto che abbiano riabbassato il prezzo di certe testate quando si sono accorti che l'aumento non aveva portato i risultati sperati...
Sto per piangere!
Mi hanno rallegrato una giornata di melma con quest'annuncio! Quel manga deve assolutamente essere mio!
Con ciò, ritorno seria per un attimo. Il signor Posocco è simpatico, ma anche molto franco. Devo dire che il suo quadro per lavorare in una casa editrice non è propriamente roseo. So che è durissima e che ci vuole una certa elasticità (ci vuole in qualsiasi lavoro in realtà), però sono convinta che l'amore per quello che si fa deve esserci per forza, perché i manga tradotti senza amore si sentono. E io non credo che la Flashbook sia una casa editrice composta non da appassionati.
Il mio portafoglio comunica che è contento che abbiano fatto un passo indietro sui prezzi!
Per il resto apprezzo molto l'impegno che stanno dimostrando nei confronti di Adachi, e soprattutto per aver pubblicato "Samidare". Davvero un bel colpo.
Per il resto...bell'Intervista
(è troppo grande e sono indeciso su dove appenderlo)
Mi domando perché (curiosità mia) per determinati manga che non vendono non si aumenti il prezzo di quel poco che basta per dargli periodicità.... Cioè che costasse 5,9€ o 7€ sinceramente a me cambiava poco però piuttosto che veder segata la serie (come fanno altri.......)....
p.s. COMPRATE SAMIDARE!!!!!!! Cheèbbello!
Non mi devi alcuna scusa tranquillo
Scelte di questo tipo rendono (perlomeno ai miei occhi) la Flashbook una casa intelligente, capace anche di tornare sui propri passi per il bene congiunto di editore e compratore. Poi non sia mai che il loro potesse diventare un buon esempio anche per altre case editrici... ci credo poco ma la speranza è l'ultima a morire.
Peccato che (personalmente) è da un sacco di tempo che non riesca a trovare nulla d'interessante tra le loro opere... continuerò ad aspettare
È abbastanza raro che vengano apportate modifiche alle serie in corso, si deve trattare di casi eccezionali. Per il resto, il passo indietro è stato dettato dal semplice fatto che, col senno di poi, un aumento esteso all'intero parco testate non si è rivelata la decisione migliore."
Stai a vedere che comincio a prenderli in considerazione... finora i loro manga nemmeno li guardavo perchè costavano tutti un casino.
Nutro una particolare simpatia verso questa casa editrice e condivido il suo amore per Ayuko.
Più che Alice in Borderland, avrei consigliato Alice in Hell del folle Jiro Matsumoto, di cui tra l'altro manca solo un volume.
Muyung, The Five Star Stories e Dengeki Daisy invece sono nella lista dei recuperi.
Purtroppo per chi apprezza l'autore.
Io ho imparato a conoscere la Flashbook più che altro grazie ai tanti piccoli volumi unici comprati da mia sorella, mentre io avevo adocchiato subito The Earl and the Fairy. Non leggo tantissimi loro manga, ma li ho sempre trovati ben fatti... e con questa intervista mi è venuta voglia di conoscere meglio questo Orange.
Eccoti una bella bomba: Orange di Ichigo takano. E, finalmente, posso svelare un retroscena. Noi ne acquistammo i diritti già quando veniva pubblicato da Shueisha, in quanto mi bastarono pochi capitoli per considerarlo uno dei migliori shojo manga di sempre, e avendo una corsia preferenziale per le opere dell'autrice grazie a Dreamin' Sun, sarebbe stato da folli non approfittarne prima che anche la concorrenza ci posasse gli occhi. Purtroppo poi ci furono i noti problemi tra autrice ed editore, e i contratti, di comune accordo fra noi e Shueisha, invalidati. Quando poi fu ufficiale la riedizione dell'opera per conto di Futabasha, dovemmo reintavolare le trattative da capo. C'è voluto un po' per spuntarla di nuovo, ma per fortuna è andata bene. La cosa buffa era leggere, su Facebook e nei forum, messaggi tipo "avete mai pensato ad Orange?" o "perché non pubblicate Orange?", che sortivano il simpatico effetto di un coltello rigirato nella piaga. Mannaggia a voi, lettoracci impertinenti!!! >.<#
Sììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì!!! Grande Flashbook!!! Waaah, ci speravo proprio!!! *O* Cavolo, appena ho letto l'annuncio ho seriamente creduto che mi venisse un infarto! xD
Ahahahah, sono una delle lettrici che ha chiesto la pubblicazione di Orange xD
Per Dreamin' Sun, prometto che lo recupererò il più presto possibile ù__ù
13- A cosa è dovuto il ritorno al prezzo di 5,90€ per alcuni dei vostri titoli? Le serie già in corso subiranno modifiche?
È abbastanza raro che vengano apportate modifiche alle serie in corso, si deve trattare di casi eccezionali. Per il resto, il passo indietro è stato dettato dal semplice fatto che, col senno di poi, un aumento esteso all'intero parco testate non si è rivelata la decisione migliore.
E non sanno come son felice io per il ritorno al vecchio prezzo :3
Per il resto bell'intervista, molto interessante.
Ops, mi è sembrato di percepire una frecciatina a una certa GP/J-pop che ha inondato il mercato con titoli scadenti a ripetizione
Sapevo che anche gli editori non potevano non preoccuparsi di quell'atteggiamento, è stata la mossa più (auto)distruttiva, per loro stessi e il mercato in generale, che ho mai visto messa in opera da un'azienda. Fortuna che il loro budget è finito abbastanza in fretta e ora si può ricominciare a costruire, come dice giustamente Posocco.
Sul fronte dei titolo yaoi, invece, credo di dover far io una frecciatina sul fatto che non saranno più tollerati lavoracci di adattamento e impaginazione con la scusante "al checker il genere yaoi non piace, dunque non ha fatto del suo meglio". Un professionista fa del suo meglio a prescindere dai suoi giudizi su un genere, che poi, andiamo, sono dei disegni su carta!
immagino che il ritardo sia dovuto al fatto che sia stato fermo per diverso tempo... cmq era da aspettarsi questo titolo, anzo mi stupivo come non lo avessero già preso
Molte di queste risposte mi hanno fatto sorridere per la franchezza e la simpatia con il quale sono state date. Specie nella parte in cui spiega la difficoltà di conciliare mente e cuore, o quella in cui si evince che i commenti degli utenti sono seguiti
Personalmente trovo che il 4° e 5° volume non sono stati all'altezza dei primi 3, la vicenda evolve troppo bruscamente. Di conseguenza non mi meraviglia il discorso vendite, anche se ripeto che il tratto dell'autore mi ha colpito molto. Senza contare che molte persone consigliano Tetsuwan Girl(star) dello stesso autore.
Altro titolo citato è Alice in Borderland personalmente mi piace, anche se i recenti survival game ci hanno abituato a ben altri inizi e in questo caso è abbastanza insipido. Inoltre la storia è ancora troppo giovane per esprimere un parere complessivo, ho giusto recuperato il 4° oggi. In ogni caso la vicenda del 2° volume è stata molto bella, e al momento dopo il 4° non mi sta deludendo, anzi sono abbastanza soddisfatto. Per quanto riguarda Rozen Maiden avevo provato a recuperare la prima serie, ma non era reperibile. Alla fine ho recuperato la seconda sperando fosse breve quanto la prima...Non sono particolarmente preso dalla storia e alla fine sto aspettando dopo 9 numeri che si concluda, come Arcana e Jack Frost prossimi alla fine. (momento per tirare le somme) Probabilmente se non avessi preso molti numeri assieme non li avrei neanche continuati.
Tra le serie che mi ha colpito c'è la violenza con tratto sporco e il linguaggio di Alice in Hell. O la pazza comicità e i dialoghi di Baljack. L'ambientazione e i disegni di Sal le top.
Se continuerà così non escludo che anche Alice in Borderland possa finire tra le più belle!
Unico tarlo che ho al momento è Samidare di cui non sono completamento convinto valga la pena di prendere...si vedrà!
Inoltre oggi sono tornato sconfitto con Blade of the Phantom Master(Jpop),
tristezza a vagonate, a breve sarà ora forse di togliersi il prurito per Dan Gu...
Dovrò recuperare Alice in Borderland a quanto pare XD
Sarebbe bello se pubblicassero la light novel di The Earl and the Fairy, mi ha sempre incuriosita e sarei contenta di leggerlo se un giorno venisse pubblicato!
Interessante soprattutto la realtà dei distributori che favoriscono solo determinate case (non sapevo di queste cose) il che mi dà da pensare (forse) sul motivo per il quale Flashbook, Goen, J-Pop/GP e le altre case che non siano Star Comics o Panini NON abbiano delle date di uscita precise per ogni albo...
Per il resto dalla flashbook ho preso solo "Non ucciderò più le Uova" di Ayuko e ho intenzione di recuperare Il Bacio di Marte e tutte le altre sue opere ^^
Anche Dreamin' Sun mi interessa ma vedremo se lo trovo usato a meno...
Sono contentissima che arrivi "Orange" nelle nostre fumetterie *^*
Orange naturalmente sarà mio.
Si sente la ricerca di un dialogo diretto e sincero con il pubblico, ottimo.
La FB è sempre stata una delle case editrici più serie, del resto.
Curioso anche che ultimamente tutti si lamentino della distribuzione in Italia( è davvero ora di riformarla, se ne lamenta sempre anche il mio fumettaro O_O) e che in quasi tutte le interviste gli editori ammettano che ci sono state difficoltà, ma tutto sommato non si possano lamentare: pietosa bugia o inizio(finalmente) di una ripresa? Che ne pensate?
(anche perchè poi, sotto si legge quasi sempre di serie droppate o pubblicate in perdita, è questo a lasciarmi perplessa ^^;;)
Comunque lo staff è davvero gentile, ricordo che a Lucca mi avevano fatto uno sconto e anche regalato un poster ^v^
Molto contenta per la collana yaoi, per la Yoneda in particolare, spero che come già detto da qualcuno, si faccia un lavoro attento, c'è una certa venerazione per quella donna!
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