Nel 2011 la Sony venne colpita duramente da una falla nella sicurezza del PlayStation Network, che portò al furto dei nomi, degli indirizzi, e (forse) dei numeri delle carte di credito di oltre 77 milioni di utenti. Oggi, a tre anni di distanza il produttore giapponese ha stipulato un accordo preliminare con i promotori di una class action avviata per ottenere il ristoro dei danni derivanti da quell'evento, prevedendo un risarcimento del valore di 15 milioni di dollari.
La breccia nella sicurezza del PSN avvenne durante l'aprile 2011 e portò alla chiusa del PlayStation Network per diverse settimane. La Sony si scusò pubblicamente il maggio successivo e offrì, come forma di compensazione, alcuni giochi gratis agli utenti del PSN. Alcuni consumatori, però, non ritennero ciò sufficiente, e per tale ragione avviarono una class actiom, cui poi si aggiunse anche una multa di £ 250,000 da parte delle autorità britanniche.
L'accordo, che deve essere ancora approvato dal giudice, prevede il riconoscimento ai querelanti di una serie di vantaggi come giochi gratis per PlayStation 3 e PlayStation Portable, temi per PlayStation 3, sottoscrizioni al servizio PlayStation Plus e Music Unlimited, e SOE Station cash.
L'accordo, che deve essere ancora approvato dal giudice, prevede il riconoscimento ai querelanti di una serie di vantaggi come giochi gratis per PlayStation 3 e PlayStation Portable, temi per PlayStation 3, sottoscrizioni al servizio PlayStation Plus e Music Unlimited, e SOE Station cash.
Fonte consultata:
Polygon
Insomma, fù un errore, ma parzialmente scusabile; e visto che ci regalarono infamous, e da allora potenziarono le difese al loro network, tutto sommato non mi sembra il caso di andare a chiedere ulteriori risarcimenti.
Se proprio volessero farsi scusare, dicano alla Naughty Dog di fare un nuovo Crash Bandicoot! così, ci fanno tutti felici.
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