Sicuramente i manga e gli anime a sfondo scolastico, ovvero ambientati in una scuola, o magari in un asilo giapponese, sono fra quelli più gettonati "da sempre" dagli appassionati, e dagli stessi autori giapponesi che a volte non sembrano aver altro in mente che dar vita a storie immerse nella realtà scolastica. I più grandi ricorderanno certamente Hello Spank, i più giovani hanno sicuramente in mente School Rumble ed il recentissimo Prison School. È d'altra parte tendenza assai comune quella di usare le scuole come sfondo od occasione per creare delle storie e degli intrecci che coinvolgano dei protagonisti adolescenti, tendenza che si può ritrovare in tutta l'industria dei media, fin dai tempi del celebre "Saranno Famosi", ambientato proprio in un'accademia artistica di New York. Ma la vita degli studenti nelle scuole giapponesi rappresentate nell'animazione e nei manga quanto corrisponde alla vera esperienza di vita di uno scolaro ?
Spesso vediamo gli studenti impegnati in attività divertenti, scherzare, divertirsi con i propri amici, attendendo a qualche loro interesse, mentre nella realtà la severità delle scuole nipponiche finisce per assorbirne completamente l'attenzione e le energie. E non solo.
1. È vietato andare in auto a scuola
La sicurezza è un elemento fondamentale e pertanto è vietato andare a scuola in auto. Gli studenti devono spostarsi a piedi o al più utilizzare una bicicletta, se le distanze non sono molto grandi. L'alternativa sono i mezzi pubblici, treni e bus, d'altronde molto ben organizzati e diffusi. Alcune scuole adottano un particolare regolamento per cui gli studenti devono lasciar sedere gli altri viaggiatori rimanendo in piedi. È da notare che la scelta delle scuole non viene quasi mai fatta in ragione della vicinanza o meno da casa.
Le scuole tendono a vietare e sanzionare comportamenti quali leggere un libro mentre si passeggia, masticare chewing gum, o qualsiasi altra azione ritenuta "non corretta" che possa ledere il decoro della scuola o degli altri studenti. Questi divieti, man mano che gli studenti si allontanano dall'Istituto tendono però ad avere meno rilevanza.
3. Le Uniformi Scolastiche sono sempre Very Cool
Le uniformi scolastiche sono un vero must sia degli anime che nei manga, appariscenti e coloratissime, ma è proprio così?
Fermo restando che alcune scuole possono avere divise particolari possiamo distinguere due modelli di divisa:
Blazers Style: Le divise più classiche che tante volte abbiamo viste in un anime. Sono di solito composte da camicie bianche a maniche lunghe, uguali per ragazzi e ragazze, su cui si porta un blazer nero. Obbligatoria la cravatta. A volte le ragazze possono portare solo dei nastri.
Sailor Style: In questo tipo di divise le ragazze portano gonne di colore blu a pieghe, con bluse simili a quelle dei marinai; i ragazzi portano divise dal colletto alto con tipici bottoni dorati, i Gakurans. Nella maggior parte dei casi durante l'estate si indossano camicie bianche a maniche corte, i maschi indossano t-shirt casual sotto camicie a maniche lunghe.
4.Portare scarpe al chiuso è vietato
Arrivati a scuola gli studenti devono riporre le proprie scarpe all'interno dei propri armadietti e scarpiere ed indossare delle scarpe da interno (uwabaki, di color bianco con inserti a colori) prima di entrare in classe. Lo scopo, essenzialmente, è quello di mantenere il più pulito possibile il pavimento e ridurre l'usura. Occorre considerare che le scuole giapponesi non hanno personale che si occupi della custodia e manutenzione dell'edificio. (Una curiosità: l'utilizzazione di queste pantofole di color bianco non appartiene alla tradizione nipponica ma deriva dal diffondersi anche in Giappone dell'uso di calzature Plimsoll, una piccola scarpa di tela con suola elastica, che, nata nel 1830, divenne l'emblema degli sportivi durante il 1800. Questo tipo di scarpe approdarono nell'Impero giapponese intorno al 1875, dapprima introdotte negli ospedali, poi con l'arrivo dell'inglese Frederick Strange a Ichiko, per insegnare i fondamenti delle attività sportive in quello che sarebbe diventata l'Università di Tokyo, si diffusero nelle scuole giapponesi).
Sono vietati nelle scuole giapponesi sia gli snack, le più classiche merendine ipercaloriche, che il Ramen istantaneo e/o cibi preconfezionati. Sulla base di una precisa scelta salutistica questo tipo di alimenti che non porta alcun vantaggio e può comportare problemi di carie, obesità, ipertensione e anche problemi cardiaci sono banditi dall'alimentazione. Sono ammessi invece i pasti basati su pesce, verdura, uova e frutta preparati a casa.
Fonte Consultata:
Jp Info
Spesso vediamo gli studenti impegnati in attività divertenti, scherzare, divertirsi con i propri amici, attendendo a qualche loro interesse, mentre nella realtà la severità delle scuole nipponiche finisce per assorbirne completamente l'attenzione e le energie. E non solo.
1. È vietato andare in auto a scuola
La sicurezza è un elemento fondamentale e pertanto è vietato andare a scuola in auto. Gli studenti devono spostarsi a piedi o al più utilizzare una bicicletta, se le distanze non sono molto grandi. L'alternativa sono i mezzi pubblici, treni e bus, d'altronde molto ben organizzati e diffusi. Alcune scuole adottano un particolare regolamento per cui gli studenti devono lasciar sedere gli altri viaggiatori rimanendo in piedi. È da notare che la scelta delle scuole non viene quasi mai fatta in ragione della vicinanza o meno da casa.
2. E' vietato svolgere alcune attività in pubblico
Le scuole tendono a vietare e sanzionare comportamenti quali leggere un libro mentre si passeggia, masticare chewing gum, o qualsiasi altra azione ritenuta "non corretta" che possa ledere il decoro della scuola o degli altri studenti. Questi divieti, man mano che gli studenti si allontanano dall'Istituto tendono però ad avere meno rilevanza.
3. Le Uniformi Scolastiche sono sempre Very Cool
Le uniformi scolastiche sono un vero must sia degli anime che nei manga, appariscenti e coloratissime, ma è proprio così?
Fermo restando che alcune scuole possono avere divise particolari possiamo distinguere due modelli di divisa:
Blazers Style: Le divise più classiche che tante volte abbiamo viste in un anime. Sono di solito composte da camicie bianche a maniche lunghe, uguali per ragazzi e ragazze, su cui si porta un blazer nero. Obbligatoria la cravatta. A volte le ragazze possono portare solo dei nastri.
Sailor Style: In questo tipo di divise le ragazze portano gonne di colore blu a pieghe, con bluse simili a quelle dei marinai; i ragazzi portano divise dal colletto alto con tipici bottoni dorati, i Gakurans. Nella maggior parte dei casi durante l'estate si indossano camicie bianche a maniche corte, i maschi indossano t-shirt casual sotto camicie a maniche lunghe.
4.Portare scarpe al chiuso è vietato
Arrivati a scuola gli studenti devono riporre le proprie scarpe all'interno dei propri armadietti e scarpiere ed indossare delle scarpe da interno (uwabaki, di color bianco con inserti a colori) prima di entrare in classe. Lo scopo, essenzialmente, è quello di mantenere il più pulito possibile il pavimento e ridurre l'usura. Occorre considerare che le scuole giapponesi non hanno personale che si occupi della custodia e manutenzione dell'edificio. (Una curiosità: l'utilizzazione di queste pantofole di color bianco non appartiene alla tradizione nipponica ma deriva dal diffondersi anche in Giappone dell'uso di calzature Plimsoll, una piccola scarpa di tela con suola elastica, che, nata nel 1830, divenne l'emblema degli sportivi durante il 1800. Questo tipo di scarpe approdarono nell'Impero giapponese intorno al 1875, dapprima introdotte negli ospedali, poi con l'arrivo dell'inglese Frederick Strange a Ichiko, per insegnare i fondamenti delle attività sportive in quello che sarebbe diventata l'Università di Tokyo, si diffusero nelle scuole giapponesi).
5. È vietato mangiare snack e Ramen a scuola
Sono vietati nelle scuole giapponesi sia gli snack, le più classiche merendine ipercaloriche, che il Ramen istantaneo e/o cibi preconfezionati. Sulla base di una precisa scelta salutistica questo tipo di alimenti che non porta alcun vantaggio e può comportare problemi di carie, obesità, ipertensione e anche problemi cardiaci sono banditi dall'alimentazione. Sono ammessi invece i pasti basati su pesce, verdura, uova e frutta preparati a casa.
Fonte Consultata:
Jp Info
-"Perché hai scelto lo Shohoku?"
-"Perché è più vicino"
:D
Le restrizioni tipo non poter leggere un libro sono abbastanza assurde, riguardo il non andare a scuola in auto (ma a quanti anni prendono la patente i giappi? O si intende accompagnati?), spesso nei manga c'è la proibizione di andare in moto/motorino. Quella delle scarpe la trovo un'ottima idea invece, ricordo che il mio prof di educazione fisica delle medie non ci faceva mettere piede in palestra se non mettevamo le apposite scarpe pulite. Però a volte in manga e anime si vede che al posto di queste scarpine hanno delle orride ciabatte (mi pare di averlo notato anche in Sakamoto, giusto ieri), ecco non sceglierei mai una scuola che fa indossare quella roba!
Ovviamente in una classe giapponese non si fa baldoria come vediamo in Ranma 1/2, ma già questa frase:
>Spesso vediamo gli studenti impegnati in attività divertenti, scherzare, divertirsi con i propri amici, attendendo a qualche loro interesse, mentre nella realtà la severità delle scuole nipponiche finisce per assorbirne completamente l'attenzione e le energie. E non solo.
è assurda.
Non sono andata a scuola in Giappone, ma non riesco a contare i video che negli anni ho visti girati nelle scuole giapponesi...E i ragazzi scherzano e si divertono, non sono tutti zombie.
Ve ne posto giusto alcuni, che valgono più di mille parole:
Ora del bento:
Ora di economia domestica:
Festival scolastico:
Ora di inglese:
Caz*eggio nei corridoi:
Insomma, articolo decisamente esagerato in negativo...la scuola giapponese impone sicuramente molta severità e disciplina, ma è anche un ambiente amato e ricordato con nostalgia quando si è adulti, come accade da noi.
Le scuole sono prigioni in Giappone
Mi ha stupito invece il divieto degli snack, che invece si vedono spesso... (ma chi è che si porterebbe il ramen istantaneo però?? e soprattutto, come bollirebbero poi l'acqua? bbbboh). Per l'auto anche io non ho capito se si intende anche gli studenti accompagnati, ma non mi stupirebbe più di tanto in un paese dove anche molti bimbi dell'asilo vengono incoraggiati ad andare a scuola da soli.
Per le altre proibizioni ricordo di un manga (mi sembra fosse Il Giocattolo dei Bambini) in cui si parlava del divieto di entrare anche solo in cafè/ristoranti o sale giochi se si indossava la divisa scolastica... mi è sempre sembrato un po' esagerato. ^^;
Certamente il sistema scolastico Giapponese ha i suoi pregi e i suoi difetti se paragonato ad esempio rispetto al nostro, ma secondo me i primi prevalgono in favore dei secondi.
"leggere un libro mentre si passeggia" .... mi fa tanto venire in mente Don Abbondio con il suo breviario che legge mentre incede a passo svelto XD scusate ma non mi pare tanto normale leggere mentre si cammina XD
La questione riguardo le scarpe è connaturata alla stessa cultura giapponese, mi pare ovvio che se entrano in casa senza scarpe anche a scuola si debba osservare la stessa usanza, in questo dovremmo sicuramente imparare da loro. E poi la questione delle merendine iper-caloriche: Insomma, questi sono piccoli accorgimenti, ma poi non mi stupisce che l'aspettativa di vita in giappone è una delle migliori del mondo e c'è un esercito di ultra centenari...
Per quanto riguarda la vita scolastica magari nella realtà non è la stessa dipinta da manga e anime, comunque sia c'è da dire che ne hanno una marea tra attività sportive e club e poi stanno a scuola dalla mattina alla sera. Carceri o meno se è vero che i genitori sono assorbiti 24h/24 dal lavoro la vedo a questo punto come la migliore soluzione o comunque come un male minore per i ragazzi, che per quanto introversi possano essere a scuola hanno la possibilità di socializzare e fare compiti e attività insieme. L'idea della scuola nel pomeriggio è una cosa che manca nel sistema scolastico italiano e invece secondo me andrebbe presa in considerazione la cosa, ovviamente a prezzo di riforme e costi maggiori immagino...
Sarà per questo che è una delle cause principali che fa sì che il Giappone sia il primo Paese al mondo per suicidi giovanili. Convincenti poi i video fatti, immagino che allora la scuola italiana sia esattamente come nei video promozionali che fanno vedere le varie scuole dove gli studenti sono impegnati nei più nobili e formativi progetti del mondo invece di passare il tempo a cazzeggiare o a fare i bigliettini per l'esame dell'ora successiva.
Andate al minuto 6:30 e sentirete "Kanai?!" (il soprannome di Toshiki) "Kanai è mio!" "e che ne dici di Mano?" "Anche Mano è mio!"
Il loro atteggiamento mi ha tanto ricordato i gruppetti di fangirls dedicati ai ragazzi popolari che si vedono nei manga/anime (qualcuno ricorderà ad esempio il "Daichi fanclub" di Himechan no ribbon )...E sarebbero queste le ragazze giapponesi "timide", come da stereotipo?
Io non mi sarei mai comportata così a scuola...ero molto riservata.
Consiglio davvero di guardare più video possibili, abbiamo questa possibilità, perchè non farlo?
Tra l'altro, se è vero che le scuole giapponesi sono per molti versi severe, per altri mi lasciano sbalordita all'opposto; la cosa che più mi ha lasciato sorpresa è il fatto che è tollerato dormire durante le lezioni. Da noi sarebbe inconcepibile.
Edit:
>Sarà per questo che è una delle cause principali che fa sì che il Giappone sia il primo Paese al mondo per suicidi giovanili.
Non ho negato che ci siano problemi, come la forte competitività, o il fenomeno dell'Ijime, che possono portare alla depressione e al suicidio.
Ho detto che l'articolo estremizza in senso negativo.
Aggiungo inoltre il link ad un articolo sul tema dei suicidi dei giovani in Giappone di Pio D'Emila, che in buona parte condivido, in quanto avvallato anche da altre fonti:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/28/giappone-suicidi-prima-causa-di-morte-tra-under-24-giovani-soli-e-abbandonati/1727724/
Il problema non è tanto legato alla scuola, quanto alla crisi, alla sensazione di precarietà, all'assenza di sbocchi, etc.
E' un fenomeno molto complesso, non imputabile assolutamente solo all'idea delle scuole giapponesi come "prigioni" dove non è consentito manco uno scherzo.
Ho detto che l'articolo estremizza in senso negativo."
E dove estremizzerebbe in senso negativo?L'articolo fornisce regole vigenti esistenti, dov'è l'estremizzazione nel riportare delle regole? Nella scuola italiana l'intervallo principale dura mediamente quindici minuti ( non pausa pranzo ), in Giappone non si possono portare snack a scuola, in Francia le medie hanno 4 anni. Sono regole e basta, regole che nel fatto in specie l'autore dell'articolo si è limitato ad esporre senza ingigantire i fatti o fornire opinioni personali.
" altri mi lasciano sbalordita all'opposto; la cosa che più mi ha lasciato sorpresa è il fatto che è tollerato dormire durante le lezioni. Da noi sarebbe inconcepibile."
Questo perchè da loro dormire in classe ( o al lavoro ) è indice che si è lavorato strenuamente a casa o in ufficio/classe, da noi dormire in classe è giustamente classificato come "segui la lezione svogliato o vedi di dormire invece di perdere tempo la notte"
Estremizza in senso negativo in quanto fa sembrare che i ragazzi non possano neppure scherzare e socializzare, il che è falso.
Fa apparire come qualcosa di negativo il non poter indossare le scarpe da esterno a scuola, quando è assolutamente opinabile che sia negativo. Per me è una regola positiva, come anche il fatto di lasciare che siano i ragazzi a fare le pulizie, almeno imparano il senso civico ed il rispetto per la cosa pubblica.
Ammesso che sia vero, anche il fatto di non poter mangiare a qualsiasi ora junk food non mi sembra sbagliato in senso assoluto. Si tratta di educazione alimentare. Quando sono fuori scuola possono ingozzarsi di schifezze quanto vogliono.
Non vedo neanche il dramma nel fatto di non potersi recare a scuola in auto. Dal momento che hanno un servizio di trasporti pubblico efficiente, è giusto che usino quello, sia per questioni di sicurezza personale, che per ridurre l'inquinamento.
E fare un po' di bicicletta, male non fa.
Insomma, ogni regola riportata, se scritta con un altro tono, potrebbe invece suggerire un quadro positivo.
E' tutta una questione di prospettiva, e l'articolo sceglie di usare un'ottica che negativizza ogni cosa.
>Questo perchè da loro dormire in classe ( o al lavoro ) è indice che si è lavorato strenuamente a casa o in ufficio/classe, da noi dormire in classe è giustamente classificato come "segui la lezione svogliato o vedi di dormire invece di perdere tempo la notte"
"Giustamente" per te. Per loro, è giustamente lecito dormire in classe.
Come vedi, i concetti di giusto e sbagliato sono relativi.
Noi non siamo migliori di loro, e loro non sono migliori di noi. Siamo diversi.
Edit: Quelli che ho linkato non sono "video promozionali". Sono fatti da normali ragazzi che hanno vloggato la loro esperienza come studenti di scambio. Non credo che tutti gli studenti e i professori abbiano recitato in ogni singolo istante in cui sono stati ripresi.
Lo trovai molto esauriente, il libro in questione se non sbaglio si intitolava "Stranieri come noi".
Non mi pare raro vedere un personaggio venire criticato dopo esser giunto a scuola in bici.
Ovviamente nei manga/anime viene proposto l'ambiente severo ed educativo, come di norma dovrebbe essere, ma non ci credo mica io che siano tutti dei santi.
@ShinXela grazie dei video! Sono morto dal ridere e dalla curiosità! Come possiamo vedere nei video noi non siamo gli unici a darci alla pazza gioia. Certo che si divertono, pur mantenendo un certo livello.
Comunque articoli come questi sono sempre interessanti.
@FMA e @ShinXela ...vi prego non quotate più! T_T ...si può commentare una notizia anche senza fare WOT e quote all'infinito!
Si viene in macchina, si mangiano snack, si masticano gomme, non si ha il cambio di scarpe... e niente uniformi XD
Sulla quinta regola però gli dò ragione quando è vietato portarsi il ramen preconfezionato in classe. Come minimo si dovrebbe portarsi dietro un fornelletto da campo e praticamente si organizza un camping in classe... che fa molto scena da anime, tra l'altro!
*cognome
Scusate, dalla fretta ho tradotto "surname" come soprannome, anzichè "cognome".
>@FMA e @ShinXela ...vi prego non quotate più! T_T ...si può commentare una notizia anche senza fare WOT e quote all'infinito!
Hai ragione, eviterò di replicare, anche perchè si va sempre a finire in polemica...e la colpa è di entrambi, non voglio dire sia solo sua.
Per farmi perdonare, riporto il topic su una nota più leggera...visto che qualcuno ha apprezzato i video che ho postato, ve ne linko un altro, che però non è girato a scuola.
Lo trovo simpatico in quanto mostra un po' come i ragazzini giapponesi flirtano con le ragazzine.
per non andare in auto dove lo trovi il papi che ha tempo d'accompagnarti?
Il fatto che non ci sia personale addetto alle pulizie, ma che tenere pulito sia un compito degli studenti non è una cattiva idea peró!
2) Non mangiare o leggere mentre si passeggia. Questo fa parte della loro cultura. Se leggi mentre passeggi puoi essere di intralcio ad altri passanti o essere un pericolo per chi va in auto. Mangiare mentre si cammina produce scarti che vanno a finire a terra sporcando il suolo pubblico. sono forse delle forzature per noi m
4) Cambiarsi le calzature. Questa è un abitudine che andrebbe esportata anche in Italia.
5) cercare di educare i giovani ad una sana alimentazione non è una cattiva idea.
Sono semplicemente delle regole di comportamento neanche troppo restrittive. Se poi voi a scuola preferite l'anarchia liberissimi basta che poi non vi lamentiate per le classi sporche, per la maleducazione etc.
I vari regolamenti letti mi sembrano tutt'altro che insensati:
1) Andare a scuola in auto quando esistono mezzi che non inquinano e funzionano bene non è molto logico, se pensiamo che anche chi lavora utilizza i mezzi pubblici ci rendiamo conto che è una regola che ti accompagna per tutta la vita, e poi semplicemente girando per Tokyo ricordo un bassissimo numero di auto (in prevalenza taxi).
Nei manga/anime di solito chi arriva in auto è visto come qualcuno di importante, potremmo dire talmente importante da essere sopra le regole, quindi credo sia più uno stratagemma utilizzate tale artefatto.
2) Agganciandomi al punto sulle auto, viene specificato che gli studenti scelgono le scuole in base alla loro "fama", di conseguenza essendo le divise riconoscibili e rappresentando gli stessi studenti il nome della scuola, regolamenti che vietino determinati comportamenti non sono così strambi, il non leggere un libro camminando nello specifico credo serva a dimostrare di fare attenzione evitando di urtare altri passanti o causare incidenti (ho ancora un livido alla gamba destra per aver urtato un dannato paletto la settimana scorsa u.u ), che poi volendoci pensare da qualche tempo in alcuni paesi ci sono i divieti di utilizzare lo smartphone mentre si cammina per gli stessi motivi.
3) Da noi le uniche divise che si portano, o meglio si portavano più in passato sono i grembiuli al massimo fino alle elementari ed in base agli insegnanti, questi sono sempre serviti a mettere sullo stesso livello ogni studente anche se appaertenente a classi sociali differenti.
Che non si utilizzino modelli arcobaleno come negli anime credo fosse ovvio, rappresentando le divise la scuola, ma da alcuni video si può capire che si tende realmente a "personalizzarla" accorciando la gonna e cose simili, ovviamente il tutto in base alla severità della scuola, anche gli insegnanti che controllano gli ingressi degli studenti a volte sono reali.
4)Le "ciabattine" le usano in casa togliendo le scarpe, quindi niente di strano che lo facciano anche a scuola, che comunque questa cosa c'è sempre negli anime.
5) Alimentazione equilibrata, una regola talmente utile da non poterla controbattere se non con commenti ignoranti.
Ma comunque negli anime di solito portano il bento da casa o vanno nella caffetteria/distributori della scuola, non mi pare si portino schifetìzze dal combini.
Unica eccezzione che mi pare di ricordare è un anime comico (di cui mi sfugge il nome) dove il protagonista attaccava un bollitore in fondo all'aula e la compagna aveva paura che il prof lo scoprisse XD
Che poi le scuole siano più rigide delle nostre nessuno lo mette in dubbio, lo è tutta la loro società, quindi è normale per loro cominciare fin dai loro primi ingressi in società con degli schemi più rigidi.
Forse l'unica critica che si potrebbe realmente muovere alle regole sopra riportate è che esse siano rivolte più al lustro della scuola stessa, quindi più gli studenti saranno rispettosi delle regole più la scuola ne avrà un ritorno d'immagine, tanto che se le regole vengono infrante quando non si indossa la divisa o lontani dalla scuola non è un grosso problema.
Non mi paiono strani i vari punti, anzi, li trovo tutti giusti. Soprattutto quello delle ciabatte da interni. Un po' lo faccio anche io con la materia sportiva, sono stata abituata a cambiare le scarpe prima di entrare in palestra per evitare di sporcarla, perché nel caso una cada non è di certo piacevole ritrovarsi i vestiti sporchi di terra, ecco.
Non condivido l'uso delle divise, ma vabbé, quella è questione di cultura, non posso criticare un'intera società. Alcune sono anche carine.
Vedo molti criticare la cosa dei libri: Il punto non è ''non si possono leggere libri'', ma ''non si posso leggere MENTRE si cammina''. E' un po' come avere gli occhi puntati sul telefono a testa bassa, rischi di andare addosso a qualcuno o farti investire, è questo che si vuole evitare. xD
Le regole sulle auto, in effetti, è stato ricordato, a Tokyo non girano molte auto, soprattutto, se non ricordo male, perchè devi avere anche un parcheggio dove tenerla, che non è da tutti, inoltre davvero le metro e i servizi funzionano. Un pò come New York dove l'auto è "quasi inutile". Le regole sui comportamenti personali - io sarei stato ripreso sempre, ho la mania di leggere camminando ed in quanto ad incidenti..... ho rischiato seriamente la pelle - credo siano un riflesso dell'impostazione della società giapponese che "pressa" anche troppo i suoi membri, alcune comunque sembrano esser riprese dai regolamenti di scuole inglesi per dare un piccolo indottrinamento paternalistico ai propri giovani ed aumentarne la "Fama". Fondamentale per essere scelti.
La regola sugli snack è sacrosanta. Riguardo alle divise anche questa è una regola che ritroviamo nell'ordinamento scolastisco dei paesi influenzati dal modello dell'Impero inglese, ultimamente in alcuni paesi africani c'è una ampia discussione se continuare ad applicarla o meno, tanto per dire. Ha i suoi pro ed i suoi contro.
Ci si diverte ? Certamente. Come in ogni altra scuola, ma la pressione c'è e si vede. L'essere umano però cercherà sempre di sfuggirvi. Finisco mostrandovi un video che non ho messo nella news, ma non di una scuola media o superiore, ma di un asilo, Il Castello dei Bambini...
Molto ben organizzato, con la complicità del bravo Federico Norsa che vi ha mandato suo figlio.
Notate come questo asilo possa occuparsi anche di bambini di zero anni, o di bambini che arrivano "ogni tanto", un sintomo di come veramente funziona la società giapponese dove il lavoro divora completamente le famiglie.
Lo youtuber di cui hai postato il video purtroppo mi ha molto deluso; in pratica tiene solo i commenti di chi concorda con lui e gli fa i complimenti, censurando come non ci fosse un domani chi osa contraddirlo e cerca di instaurare un dialogo. Mah. Vive da anni in Giappone e non ha mai voluto imparare il giapponese. Bei video, per carità, ma preferisco testimonianze più neutrali, non distorte né da una visione idillica, né da un'antipatia di fondo. Un buon canale è quello di Davide di Vivi Giappone, che è anche uno studioso del Paese, e non si è trovato là controvoglia solo in quanto ha sposato una giapponese. Mi sembra piuttosto equilibrato nelle sue analisi, arricchite anche dalle sue conoscenze teoriche, oltre che dall'esperienza.
Probabilmente che l'educazione alimentare è qualcosa che dovrebbe essere insegnata in ogni scuola del mondo, quindi sarò ripetitivo ma "Alimentazione equilibrata, una regola talmente utile da non poterla controbattere se non con commenti ignoranti".
Se poi una volta fuori dalla scuola te ne vai da starbucks e ti ingozzi di cinnamon roll (esempio che non prendo a caso XD ) sono decisioni tue (tue Giapponese), ma finchè sei nei confini scolastici è giusto che la scuola ti insegni quale sia un'alimentazione corretta per la tua salute, se poi si pensa che problemi di obesità, cardiovascolari e simili hanno un'impatto sulla società (basta pensare all'America), prevenire costa meno che curare
Personalmente non ho mai pensato che gli anime rappresentino fedelmente la realtà ma vedere che la protagonista di uno di questi ha puntato la sveglia alle 5 di mattina perché il suo club partecipa alla finale di un concorso... be'.... non la invidio per nulla anche come personaggio di anime
Esistono appunto le attività di club ma si possono praticare anche attività sportive al di fuori della scuola, Hanyu Yuzuru ha iniziato a praticare il pattinaggio di figura a 4 anni assieme alla sorella (che poi ha smesso per permettergli di continuare). Si allenava nella palestra della sua Sendai e spesso non ha nemmeno potuto svolgere l'attività di pulizia della sua classe (cosa che sembra essergli dispiaciuta).
@ShinXela carissimo guarda che Federico NON si trova affatto controvoglia in Giappone, proprio per niente. Non è certo "causa famiglia" che ci rimane. Il problema è che un uomo molto serio nel porsi verso i cari Jap, con i quali va anche d'accordissimo...solo che non apprezza alcuni lati del loro carattere. Il far gruppo e la tendenza escludente di questi gruppi. Gli fà girar le balls...
Ciao!
P.S. Una piccola puntualizzazione, per quanto ininfluente ai fini del discorso: sono femmina.
Per il resto devi scusarmi, non sapevo fossi una femmina.
Come la maggior parte delle scuole italiane insomma ahah XD
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