Il regista Kenji Kamiyama (Seirei no Moribito, Eden of the East, Ghost in the Shell: Stand Alone Complex) ritorna al cinema di animazione con una nuova pellicola intitolata Hirune Hime ~Shiranai Watashi no Monogatari~ (Napping Princess: The Story of the Unknown Me). Il film uscirà nei cinema giapponesi nel 2017 e il progetto segna il suo ritorno alla produzione di lungometraggi, dopo cinque anni di silenzio, a seguito della non fortunatissima esperienza di 009 Re:Cyborg (2012).
Il sito ufficiale del progetto, oltre ad un importante artwork, mostra alcune immagini della protagonista principale, una ragazza di nome Kokone Morikawa, ed una sidecar trasformabile in un robot chiamato Hearts:
Non è stata rivelata la trama, ma il regista ha svelato che sarà ambientato nella Prefettura di Okayama nel 2020, poco prima delle Olimpiadi di Tokyo. Kamiyama descrive la storia come quella del rapporto fra un padre ed una figlia e dei loro legami.
Il film è il primo progetto di animazione che sarà realizzato da I.G Port un nuovo studio, sussidiario del gruppo Signal.MD (Tantei Team KZ Jiken Note, Anime Tamago's "Colorful Ninja Iromaki"). Accanto a Kamiyama, che oltre alla regia sta anche scrivendone la sceneggiatura, ci saranno: Satoko Morikawa (La Ricompensa del Gatto, Eden of the East) che disegnerà i personaggi; Shigeto Koyama (Michiko e Hatchin, Seirei no Moribito, Heroman) che realizzerà il mechanical design. Da notare che nello staff è stata confermata la presenza dell'animatore Christophe Ferreira (Basquash) che sta lavorando ai concept arts, allo storyboard, oltre che alle animazioni. Il film sarà distribuito dalla Warner Bros.
P.S. @Woflrain, NON RACCOLGO la provocazione...anche perchè era venuta in mente anche a me.....Comunque è il sintomo del buon successo del film
Più che altro mi domando il senso dei mecha in un contesto del genere, quindi spero ci siano anche altri elementi oltre alle elucubrazioni sui rapporti tra consanguinei, possono starci a patto che siano solo uno dei tanti ingredienti dell'opera, altrimenti passo perchè oltre ad annoiarmi a morte non me ne può fregar di meno di un tema già trito e ritrito che per lo più di solito è molto ipocrita.
A me sembra ovvio che sia uno dei componenti dell'opera. Sembra trattarsi di un robot motociclo trasformabile - un classico del genere potrebbe essere semplicemente il mezzo di trasporto della ragazza, oppure del padre. Che sò un vecchio ingegnere rocchettaro con la mania di costruirsi da se le moto.
Credo sarà un anime piuttosto frizzante. Sull'ipocrisia...ahimè capisco il punto ma si chiama anche "far un passo indietro". E far prevalere il noi invece dell'io.
Anzi qui "sembrerebbe" solo uno sfondo.Punti? Ed i Cotilon???
Esatto, punti! Quelli che guadagnerò non appena invierò quest'altro commento!
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.