Grande clamore e sconcerto ha provocato sul web una dichiarazione del produttore di "Quando c'era Marnie" a proposito dell'eventualità di assumere una donna per dirigere un film dello Studio Ghibli.
Yoshiaki Nishimura infatti era a Londra assieme a Hiromasa Yonebayashi, regista di "Quando c'era Marnie" per promuovere l'uscita del film nelle sale britanniche. Sebbene la pellicola sia andata nelle sale giapponesi ben due anni fa, in Inghilterra esce soltanto ora, per la gioia dei molti fan dello Studio. Ma la loro attesa è stata "rovinata" da un'uscita poco felice del produttore.
Durante un'intervista al "The Guardian" infatti, alla domanda del giornalista Chris Michael se lo Studio Ghibli assumerà mai una donna come regista per uno dei suoi lungometraggi, Nishimura ha così risposto:
"Dipende da che tipo di film. A differenza dei live action, con l'animazione dobbiamo semplificare il mondo reale. Le donne tendono ad essere più realistiche e a gestire la vita quotidiana molto bene. Gli uomini invece tendono ad essere più idealisti, e i film fantasy hanno bisogno di questo approccio idealistico. Non credo sia una coincidenza se sono stati scelti sempre uomini fino ad adesso"
Ovviamente si è scatenato un putiferio, soprattutto sul web e in particolare su Twitter.
@ThatRebecca dichiara che "prenderò a pugni il mio peluche di Totoro", @Fergtron invece scrive che "ero pronta a rivedere La Principessa Mononoke nel weekend ma dopo questa frase mi è passata la voglia".
Al coro di dissensi si sono uniti anche diverse testate giornalistiche: Jess Denham sul The Independent scrive che sarebbe ora che i successori di Miyazaki avessero più fiducia nelle donne.
Bryan Bishop risponde dal The Verge definendo la frase profondamente offensiva.
Isha Aran su Fusion dichiara la sua delusione e elenca una serie di registe che Nishimura potrebbe contattare, come Sayo Yamamoto (Michiko & Hatchin) e Ai Yoshimura (Yahari ore no seishun love kome wa machigatteiru).
Nel frattempo a BuzzFeed Japan, lo Studio Ghibli ci tiene a precisare che Nishimura non è un associato dello studio e che le sue sono dichiarazioni fatte esclusivamente a titolo personale. D'altronde è risaputo che le opere della Ghibli hanno spesso come protagonista una figura femminile e inoltre molti film sono tratti da romanzi fantasy scritti da donne, come Kiki consegne a domicilio, Il castello errante di Howl, I racconti di Terramare, Il mondo segreto di Arrietty e lo stesso Quando c'era Marnie.
Voi che ne pensate? Battuta infelice o vero sessismo?
Fonti consultate:
AnimeNewsNetwork
EnRocketNews
Yoshiaki Nishimura infatti era a Londra assieme a Hiromasa Yonebayashi, regista di "Quando c'era Marnie" per promuovere l'uscita del film nelle sale britanniche. Sebbene la pellicola sia andata nelle sale giapponesi ben due anni fa, in Inghilterra esce soltanto ora, per la gioia dei molti fan dello Studio. Ma la loro attesa è stata "rovinata" da un'uscita poco felice del produttore.
Durante un'intervista al "The Guardian" infatti, alla domanda del giornalista Chris Michael se lo Studio Ghibli assumerà mai una donna come regista per uno dei suoi lungometraggi, Nishimura ha così risposto:
"Dipende da che tipo di film. A differenza dei live action, con l'animazione dobbiamo semplificare il mondo reale. Le donne tendono ad essere più realistiche e a gestire la vita quotidiana molto bene. Gli uomini invece tendono ad essere più idealisti, e i film fantasy hanno bisogno di questo approccio idealistico. Non credo sia una coincidenza se sono stati scelti sempre uomini fino ad adesso"
Ovviamente si è scatenato un putiferio, soprattutto sul web e in particolare su Twitter.
@ThatRebecca dichiara che "prenderò a pugni il mio peluche di Totoro", @Fergtron invece scrive che "ero pronta a rivedere La Principessa Mononoke nel weekend ma dopo questa frase mi è passata la voglia".
Al coro di dissensi si sono uniti anche diverse testate giornalistiche: Jess Denham sul The Independent scrive che sarebbe ora che i successori di Miyazaki avessero più fiducia nelle donne.
Bryan Bishop risponde dal The Verge definendo la frase profondamente offensiva.
Isha Aran su Fusion dichiara la sua delusione e elenca una serie di registe che Nishimura potrebbe contattare, come Sayo Yamamoto (Michiko & Hatchin) e Ai Yoshimura (Yahari ore no seishun love kome wa machigatteiru).
Nel frattempo a BuzzFeed Japan, lo Studio Ghibli ci tiene a precisare che Nishimura non è un associato dello studio e che le sue sono dichiarazioni fatte esclusivamente a titolo personale. D'altronde è risaputo che le opere della Ghibli hanno spesso come protagonista una figura femminile e inoltre molti film sono tratti da romanzi fantasy scritti da donne, come Kiki consegne a domicilio, Il castello errante di Howl, I racconti di Terramare, Il mondo segreto di Arrietty e lo stesso Quando c'era Marnie.
Voi che ne pensate? Battuta infelice o vero sessismo?
Fonti consultate:
AnimeNewsNetwork
EnRocketNews
Quanto al tuo primo punto, meriterebbe un bell'approfondimento, ma non ora. Devo dormire.
E poi io credo che ognuno di noi abbia nella psiche una parte maschile e femminile, e naturalmente una è predominante. Ma, almeno in piccola parte, dobbiamo per forza essere accomunati dalle stesse caratteristiche psichiche. E' la mia mera opinione, naturalmente.
Non amo, come dici tu, le suddette opere, ma Franzelion.... filosofia, psicologia ed introspezione? Sono gli esatti cardini dell' opera di Banana Yoshimoto, tanto per dirne una!
Per concludere, i gusti sono intoccabili, non si discute. Ma, vi prego, non dite che HP non è un fantasy. Dite ciò che volete sulla trama, i personaggi, la Rowling.. ma rimane il fatto che in HP vediamo il mondo dei maghi integrato a quello babbano, è vero, ma è un per sempre un mondo a parte. Con la sua storia, le tradizioni, leggi e costumi, creature e lingue (mi riferisco a quella dei Tritoni o dei Giganti). Mmh.. ci altro aveva fatto così...? Ah già! TOLKIEN!
(prima che si scateni l'inferno, chiaramente non sto facendo un paragone di grandezza, ai livelli del Maestro non arriverà mai nessuno, ma bisogna ammettere che anche J.K. ha tentato di fare un lavoro completo, senza limitarsi alla componente della magia).
Comunque sia di solito non c'è differenza psichica tra maschio e femmina, anche se di solito le donne sono più sensibili degli uomini da un certo punto di vista (DI SOLITO). E sinceramente preferisco così, sinceramente se una donna si crede migliore solo perché non è sensibili, oppure vuole essere definita al pari di un uomo, SORPRESA: Lo è già! Mamma mia che rivelazione.
Il fatto che una persona sia più portata per un determinato tipo di ambito rispetto ad un'altro non è ne un'offesa, ne una critica.
Poi ShinXela per me quando si è dietro ad uno schermo si è a-sessuati non mi importa molto di che sesso sei, ma le tue idee che esprimi. Non capisco cosa ci sia di sbagliato nell'affermare che uomini e donne sono emotivamente diversi sinceramente, è un punto di vista non oggettivabile, ma è statisticamente provabile (ATTENZIONE: ho scritto PROVABILE, non PROVATO).
Dove sarebbe la contraddizione nel dire che è adatta a creare fantasy ma non opere filosofiche? Il produttore ha praticamente detto la stessa cosa, solo al contrario.
Volevo proprio citare Murakami e Haruki e Banana Yoshimoto per comparare i due diversi modi di scrivere. La Yoshimoto va più sul sentimentale stile shojo, cioè fa capire quello che pensano i personaggi, ma i pensieri in sè non sono introspettivi, non sono del tipo "avrò fatto la cosa giusta? Chi sono io?" ecc. Almeno se ricordo bene, ho letto Amrita e Kitchen 3-4 anni fa. Inoltre quello che avviene è fine a se stesso, non ha risvolti metaforici/filosofici come li ha un libro di Murakami. Anche l'ermetismo (che spesso è un "genere" che include psicologia, filosofia e allegorie) è una cosa tipicamente assente nelle opere scritte da donne. Questo almeno per la mia esperienza in libri e manga. Di registe femmine invece ce ne sono pochissime quindi è impossibile fare una statistica.
Anche perché come anche altri hanno detto, non si capisce solitamente quale sia il genere di un autore (non avrei mai detto che gli autori di FMA, Oglaf, Death Note, Dorohedoro, mezza serie di Adventure time e Sayuki , nessuno di questi troppo realistico, fossero donne..) né la cosa ha la minima importanza...
Sul serio, perché continui questo discorso? Stai basando tutto sul fatto che potresti essere un troll che si finge donna , cosa che hai affermato più volte e dimostrato di essere. Sul serio, in quasi tuo post si capisce benissimo la tua sessualità perché ragioni come una donna e ti esprimi come una donna. La sicurezza ce l'ho del tuo sesso ma giustamente non posso provare completamente la cosa perché mi manca di vedere la persona fisica. Praticamente in un processo sarebbe come dire che le prove indiziarie sono schiaccianti, ma manca la prova certa che possa levare ogni ragionevole dubbio. Per quanto riguarda internet le persone generalmente si esprimono in modo diverso rispetto al dialogo dal vivo ma ciò non vuol dire che non si possa capire una persona. Non completamente sicuramente (visto che manca la parte fisica) ma abbastanza e a volte più che dal vivo vista la mancanza di filtri.
ho trovato su vari forum la prova che sei una donna scusa ma il discorso con Fma35 mi aveva incuriosito sei una grande fan di Detective Conan da iscriverti ad un forum su Detective Conan e fare anche bei disegni su deviantart ....
Qui addirittura si fa lo stesso discorso ...
http://tgmonline.gamesvillage.it/showthread.php?331093-Secondo-voi-ShinXela-%E8-M-o-F
chissà anche questa una coincidenza XD
Mi trovo più d'accordo su chi sostiene che tra Uomini e donne esistono comunque delle differenze attitudinali. Basta guardare alcuni ambiti lavorativi in ogni parte del mondo come infermieri(+donne), soldati(+uomini),levatrici maestri d'infanzia(+donne) ecc.
non penso che sia colpa del substrato culturale semplicemente visto che non siamo il superuomo di nietzsche ma banali e deboli esseri umani è naturale che seguiamo il principio economico(massimo risultato con minimo sforzo) e cerchiamo la gratificazione in ambiti in cui siamo più portati.
Ovviamente è un discorso che vale sui grandi numeri e questo non deve precludere altre strade per realizzazione personale.
Tornando alla notizia anche io credo che la narrativa fantasy sia un sottogenere più ostico alle donne rispetto alla media. IL motivo lo trovo negli argomenti trattati da genere: l'epica, il viaggio, lo scontro tra bene e male.L'ambientazione che è quasi sempre di stampo medievale con l'uomo che combatte e la donna che cura il focolare. Harry Potter non lo considero un fantasy a tutti gli effetti proprio perché l'ambientazione ha poco a che spartire con il fantasy classico: ambientazione scolastica e contemporanea alla nostra epoca.
Poi alzando i forconi perchè oggi si insegnano a scuola le differenze su sesso e genere...magari l'avessero fatto già a partire da 10-20 anni fa, forse oggi non ci ritroveremo ancora con commenti discriminatori come questi.
Riguardo alla insegnamento scolastico. Un'ambito così delicato non può essere gestito dallo stato ma deve essere invece esclusiva responsabilità della famiglia di origine. Ti consiglio di fare qualche ricerca sui contenuti di queste lezioni sopratutto nei paesi esteri dove si è già affermata da qualche anno. lo sai che partono fin dalla prima infazia? senza mai coinvolgere le famiglie? che in certi casi invogliano i bambini ad avere approcci sessuali con i loro coetanei(sia maschi che femmine)?
È facile se si parla per stereotipi comuni ma appena qualcuno del sesso che si impersona ti parla per cinque minuti saltano subito gli altarini. ShinXela ha sempre dimostrato coerenza ed una personalità tangibile nei suoi discorsi quindi o è un bravo scrittore (e già questo di base elimina i troll visto che sono ragazzetti senza arte né parte che sfogano le proprie frustrazioni in rete) in grado di crearsi un personaggio di tutto tondo o,più probabilmente è una donna reale.
Io i forconi li alzo perché la sessualità è un qualcosa di estremamente personale che deve essere trattata in famiglia o per i casi al limite con uno psicologo e con un colloquio privato. L'educazione sessuale scolastica invece o fa danni o è un momento ilare in cui i ragazzi fanno battute idiote come la sempre verde "Ma è vero che se si scopa a capodanno si scopa tutto l'anno?"
Ad Ursula K. LeGuin non glielo ha detto nessuno. E infatti col fantasy (e con la science fiction) ci campa da tipo mezzo secolo.
"lo sai che partono fin dalla prima infazia? senza mai coinvolgere le famiglie? che in certi casi invogliano i bambini ad avere approcci sessuali con i loro coetanei(sia maschi che femmine)?"
L'unica cosa che so è che o stai deliberatamente scrivendo falsità o che hai fatto ricerca su Internet attingendo a pagine poco attendibili. Consiglio a tutti, prima di lasciarsi andare ad allarmismi, di leggere questo link: http://www.butac.it/corsi-gender-disinformazione-giornalistica/
Sono d'accordo con te che le notizie devono essere filtrate e spesso i giornali per aumentare le vendite omettono o esagerano i fatti. Ma il succo del discorso non cambia la teoria del gender è, si voglia o no, una teoria come ce ne sono molte altre ma nel momento in cui si decide di insegnarla a scuola in maniera sistematica a un gruppo di persone con senso critico ancora non formato ( i bambini) ecco che diventa ideologia. Se lo stato attraverso la legge dell'obbligo di istruzione impone questa ideologia essa diventa dittatura.
Devono essere le famiglie ad educare i propri figli su temi così personali e delicati.
Quelli che esistono, invece, sono i cosiddetti "gender studies". Cioè, quelle ricerche sociologiche, antropologiche e psicologiche che fanno distinzioni tra il "sesso" e il "genere", esaminando i ruoli di entrambi nella società, facendo distinzione tra il primo (biologico) e il secondo (costrutto sociale).
Ora, che li si ritenga importanti o che li si derubrichi a first world problems (e personalmente ho letto argomentazioni sensate da ambo i lati, anche se propendo leggermente per la prima ipotesi) non toglie che non esiste nessun piano occulto da parte di enti statali e non di imporre all'italica gioventù il sesso libero e sfrenato. In sostanza, non è questione di imporre il rosa ai maschietti, ma di spiegare loro che il rosa è legittimo e non dovrebbe avere implicazioni negative - che poi oh, un quarto di secolo fa Bret Hart (uno che lo trovi sui dizionari alla voce "virilità") vestiva in rosa.
Immagino poi che N(eko)vader si riferisse a fantomatici "corsi di masturbazione" che secondo certe cloache del web vengono svolti in varie parti d'Europa. Una doverosa premessa: i bambini piccoli diventano coscienti della loro sessualità a quattro anni. Ora, l'OMS ha prodotto un documento con delle linee guida su come parlare di sessualità ai bambini, guidandoli fino all'adolescenza. Documento che è stato travisato da più parti. Il documento non parla di insegnare la masturbazione, ma di fornire informazioni che ovviamente siano compatibili con l'età di chi dette informazioni le recepisce. Che mi sembra una cosa un attimo più sensata del "se ti tocchi diventi cieco".
Il che, naturalmente non significa obbligare un bambino di quattro anni a masturbarsi. Se non sei in malafede, sia ben chiaro. Concludo linkando al documento in questione: http://www.aispa.it/attachments/article/78/STANDARD%20OMS.pdf
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_fantasy_authors
guarda un po', non li divide per sesso ma solo per tipo di fantasy o nazionalità...
Beh dipende. Che il dibattito sia prevalentemente qui è assodato, ma in altri paesi c'è la pena di morte per chi esprime la propria sessualità in modo divergente dallo standard.
Quindi non è così banale.
Il fatto che tu sia andato a fare qualche ricerca dimostra già che non eri sicuro del mio genere.
Ovviamente se vai sul forum di Detective Conan dove ho postato circa migliaia di messaggi parlando sempre al femminile, capisci facilmente che sono femmina.
Il forum di tgm è a maggioranza maschile, la sezione specifica che hai linkato è per il caz*eggio e lo spam.
Mentre nella sezione "fumetti e cartoni" mi esprimevo parlando sempre al femminile, ti posso garantire che per anni avevo postato qualcosa anche nella sezione spam, senza che nessuno facesse caso al mio genere. Mi ricordo ancora qualche vecchissima discussione durata per pagine, in cui volutamente parlavo al maschile, perchè non si formassero dei pregiudizi a mio riguardo, infatti, se sei femmina e scrivi in quella sezione, sei facilmente etichettata a priori come una che vuole qualche sorta di attenzione. Una volta mi espressi al femminile, ora non ricordo in che contesto, ed iniziò l'ovvio dileggio.
La trollata sul "ShinXela maschio, femmina, asessuale, asessuata", è andata avanti imperterrita, per i motivi più disparati: prendere in giro, convincermi a lasciare la sezione stessa, pura antipatia, etc.
Naturalmente io non mi sono mai fatta "cacciare" perchè ho il diritto di scrivere dove cavolo mi pare. Ti posso assicurare che a dispetto delle apparenze, di quello che potresti pensare vedendo quei topic, negli anni non mi sono mai arrivati quintali di messaggi in privato di gente che mi insultava o "ci provava", a testimonianza del fatto che alla fine ho vinto io. Ho continuato a scrivere stabilendo le vere regole del gioco, ovvero: io qui rimango, potrei essere maschio, femmina, ma in realtà nè lo capite con certezza, nè vi frega concretamente, come è giusto che sia, perchè ho tradito le vostre aspettative di "femmina che scrive in j4spam".
Quindi in quel forum puoi trovare decine di topic di sfottò nei miei riguardi, ma alla fine ci continuavo a scrivere in quanto l'assoluta tranquillità in cui ero lasciata a livello di messaggi privati mi aveva provato che avevo raggiunto il mio obiettivo.
La situazione è ancora diversa quando scrivo in inglese, dove assumono per default che sia maschio, grazie al fatto che non c'è la distinzione tra maschile e femminile.
Racconto di questa piccola parentesi personale in quanto ritengo possa essere applicata a qualsiasi persona, maschio o femmina che sia.
Non ci sono generi su internet, a differenza di chi sostiene che sia possibile arrivare a dedurre con sicurezza l'identità di una persona. Questo perchè naturalmente i nostri pensieri non sono sufficienti a definire il nostro genere, e quando lo si capisce con chiarezza, è solo in quanto decidiamo che si possa capire.
Quanto a chi sosteneva che le donne non sappiano scrivere opere introspettive o filosofiche, scusate ma qui siamo al limite dell'idiozia.
Gli esseri umani, senza distinguo di sesso, durante l'adolescenza sviluppano il pensiero formale (ipotetico-deduttivo) che è la più alta forma di intelligenza dell'uomo, la quale consente di operare in maniera astratta.
Dire che le donne non sanno scrivere opere introspettive e filosofiche, è come negare che le donne sviluppino questa forma di pensiero, quindi si sta palesemente affermando che sono biologicamente inferiori.
Consiglio all'utente in questione di andare a studiarsi le fasi dello sviluppo cognitivo secondo Piaget, che non ha mai affermato che le femmine non sviluppino la forma più alta del pensiero umano.
Non capisco perché prendersela così tanto.
Miyazaki, ad esempio, più volte ha ripetuto che i personaggi maschili non vanno bene come protagonisti dei suoi film, non mi pare di aver assistito a cori di protesta da parte degli uomini.
Oggigiorno si può essere femministi fin che si vuole, ma appena si abbozza un punto di vista maschile, si viene immediatamente aggrediti.
Dunque, fammi capire meglio: da tale affermazione si potrebbe pensare che per te il problema non sia il fatto che Nishimura si basi su un assurdo stereotipo, ma un semplice errore di associazione: donna ---> fantasy non è sbagliato, ma lo è donna ---> storia introspettiva. E' così? E la cosa riguarderebbe il mondo della letteratura?
Beh, a questo punto devo farti notare che proprio Quando c'era Marnie, una storia molto introspettiva, è un film tratto dall'omonimo, splendido romanzo di Joan Gale Robinson, ed anche lei è una donna. Il film è bellissimo, ma il romanzo lo è ancora di più.
Per quanto riguarda la fantascienza, io non la amo particolarmente (ma ho apprezzato la vecchia serie de I visitors e sicuramente le donne appassionate di fantascienza esistono, come esistono le donne astronaute), ma non amo nemmeno le storie troppo sdolcinate ed i banali shoujo scolastici. E non è nemmeno questione di età: non mi sono mai piaciuti!
Poi qualcun altro ha parlato di individuare il sesso di una persona in base a come scrive: altra assurdità, soprattutto considerando che 1) chi si diletta a scrivere potrebbe tranquillamente simulare una mentalità maschile o femminile; 2) attualmente esistono persone che fisicamente sono di un sesso e psicologicamente di un altro; 3) per chi scrive solo pochi posts è ancora più facile scrivere simulando idee diverse dalle proprie; 4) simulare età, sesso, e/o un'identità diversa dalla propria è la (quasi) regola in rete, lo sanno tutti!
Mi dispiace per chi impiega tempo e risorse per certi studi che, ma io non ne riconosco minimamente la validità e l'utilità pratica: farebbero meglio a lasciarli perdere ed a dedicarsi alla vera ricerca scientifica, quella sì che potrebbe migliorare la vita delle persone!
Ma infatti.
Ecco, esempio pratico.
Se io rispondo così: "Ma infatti XD ^__^ "
Molte persone saranno indotte a pensare che io sia:
1- femmina 2- molto giovane
per via dell'uso degli emoticon, di solito associato più alle ragazzine che ad un altro tipo di utenza.
Invece potrei essere uomo, 40enne, che si finge una bimbetta.
E' la cosa più facile di 'sto mondo. Anche discorsi più lunghi, complessi ed articolati potrebbero essere manipolati seguendo certi stereotipi, per creare determinate aspettative di genere.
Parlando dei gusti in fatto di manga, io ho una chiara preferenza per gli shonen/seinen, per una vasta gamma di motivi. Da ragazzina disegnavo anche diversi fumetti in Rumiko Takahashi style (d'altronde impazzivo per Ranma 1/2 e Maison Ikkoku), all'epoca manco conoscevo la differenza tra shojo e shonen, ma a posteriori capisco che stavo disegnando una storia che sarebbe finita su una pubblicazione per un target maschile, semmai fossi stata una mangaka.
Tra l'altro oggigiorno mi sembra che i confini tra questi generi si siano fatti sempre più labili, al punto che questa distinzione di target non ha quasi più senso di esistere, mentre rimane valida quella per età.
Bhe sai con 19 messaggi nella stessa discussione,
magari non avevano proprio tutti i torti.
Prossima volta forse troveremo la tua di intervista.
Non commento di certo tutte le news, solo quelle che mi interessano maggiormente, ed ovviamente replico ai post diretti a me oppure commento quelli degli altri. Il tuo commento è molto sgradevole, vedo che non dici nulla a FMA35 che ha sempre da ridire in merito a qualsiasi cosa io scriva, però dovrei starmene sempre zitta. Ci sono volte in cui ho lasciato perdere, perdonami se altre non ci riesco.
Semmai ho una vena polemica, questo non me lo nego come difetto, ma ricercare attenzioni, no grazie. Sei proprio sulla strada sbagliata.
Il mio primo commento è stato questo:
>Harry Potter - che non conosco - non è comunque stato scritto da una donna? Qui si parla di regia okay, ma non è diverso il genere. La sua è un'opinione senza fondamento.
Poteva essere anche l'ultimo, guarda chi e come mi ha risposto subito sotto, scrivendo che Harry Potter mostra tutti i limiti di capacità di scrittura di una donna. Stava trollando? Boh, buon per te che hai un carattere più flemmatico del mio.
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