Se ogni appassionato di anime stilasse una lista dei registi più importanti di quest'industria, Hayao Miyazaki comparirebbe di sicuro in ogni lista e sarebbe in testa a molte classifiche.
E non è solo un'impressione, lui è stato ed è fondamentale per il settore degli anime: molte persone lo conoscono per l'incredibile successo dei film dello Studio Ghibli, ma la sua attuale influenza risale al periodo in cui lavorava alla Toei Animation e si batteva per il sindacato. C'è un'intera generazione di animatori che è stata ispirata da lui.
Nessun altro regista di anime può nemmeno pensare di paragonarsi col successo internazionale di Miyazaki, per non parlare del successo finanziario che ha ottenuto.
Cosa forse più importante, l'aver portato gli anime più vicino agli spettatori di tutto il mondo è qualcosa di inestimabile: da chi aveva un vago interesse per il genere ai bambini che porteranno i suoi film nel cuore per tutta la vita, fino a chi senza motivo rifiuta la sola idea degli anime.
Ci sono comunque dei lati negativi legati a questo regista così importante: la sua presenza ha, ad esempio, oscurato altre menti creative che lo circondano, come Isao Takahata, co fondatore dello Studio Ghibli; perfino lo studio stesso è così legato al regista che immaginarlo senza di lui è qualcosa di impossibile.
Per chi ha seguito tutte le notizie degli ultimi anni è abbastanza facile immaginare perché quest'ultima cosa sia un bel problema.
I fan di lunga data ne saranno già al corrente, ma Hayao Miyazaki aveva già annunciato un suo ritiro molto prima del settembre 2013. Nei momenti mogliori si approcia al suo lavoro con esagerato entusiasmo, e questo associato alla sua età lo ha portato ad annunciare ripetutamente un suo ritiro già dall'uscita di La Principessa Mononoke. Questi segnali di avvertimento sono stati sempre più numerosi fino all'uscita di Si alza il vento, quando ha annunciato che non avrebbe più lavorato ai lungometraggi. Senza di lui e con lo Studio che dichiarava la sospensione di altre opere maggiori, nell'industria degli anime è sembrata aprirsi una voragine. Giravano voci già da più di un decennio ma questi ulteriori avvenimenti hanno reso reali tutte le preoccupazioni e si sono scatenate le ipotesi: chi sarà il nuovo Hayao Miyazaki?
Goro Miyazaki
L'idea di un prossimo-Miyazaki a un certo punto ha iniziato a concretizzarsi. Goro Miyazaki era più consapevole di chiunque altro del fatto che succedere al padre era fuori discussione, ed ecco perché intraprese la carriera di paesaggista. Ma come se ci fossero state delle forze magiche in atto, Goro dopo essersi occupato di progettazione di giardini e parchi ha seguito la progettazione del museo Ghibli. Dopo averlo diretto per qualche anno, sulla scrivania di Goro è arrivato un progetto dello Studio che era in cerca di un leader. Miyazaki, per ragioni comprensibili, si è opposto all'idea: è un regista e un genio ossessionato che continuerà finché riuscirà a rivedere personalmente i progetti di animazione, mentre suo figlio non aveva praticamente esperienza e non è nemmeno un animatore.
Il risultato è stato dolceamaro: Hayao Miyazaki ha riconosciuto I Racconti di Terramare di Goro (più o meno, non dimentichiamoci le dure critiche nei confronti del lavoro del suo caro collega Takahata) ma la sua opera è stata accolta con sentimenti contrastanti.
Ma comunque non è stata la tragica fine di una carriera: le cose sono andate meglio con il secondo film di Goro, La collina dei papaveri, co-sceneggiato da Miyazaki. Ha perfino ricevuto un premio per Ronja. La figlia del brigante, un equivalente moderno del genere meisaku che ha ricevuto critiche positive nonostante l'inizio negativo per via di come è stata utilizzata la computer grafica in 3D. Questi evidentemente non sono lavori di qualcuno che cerca di seguire le orme del padre (ha detto qualcosa sul fatto che non può e non lo farà). Mentre Goro si appresta ad occuparsi di un film cinese realizzato in CG, è chiaro che la sua strada lo porterà a diventare un altro Miyazaki, e non il successore.
Mamoru Hosoda
Forse, il più probabile candidato alla successione, con una leggera sfumatura di involontaria ironia. Hosoda non ha quasi bisogno di presentazioni: per un po' riuscì a produrre ogni tre anni film incredibili con ambientazioni originali che hanno fatto innamorare molti spettatori. Ogni nuovo film era sempre un successo finanziario rispetto al precedente, al punto che è diventato un personaggio da non sottovalutare. Ha ottenuto incredibili riconoscimenti perfino a livello internazionale. Potrebbe essere il candidato ideale? Forse, se si ignora il suo cupo passato presso lo Studio Ghibli. Era diventato un po' l'eccezione dello Studio per la fiducia che gli veniva data nel creare un film nonostante fosse un esterno, ma purtroppo il suo stile personale così forte si scontrò con quello che ci si aspettava da lui, e i produttori lo tolserò dal progetto che diventò Il castello errante di Howl, passato poi in mano a Miyazaki.
Non è un segreto che i sentimenti negativi che Hosoda provava nei confronti di questo cambiamento abbiano macchiato il film che in seguito diresse di ritorno alla Toei: One Piece: L'isola segreta del barone Omatsuri, che divenne la piattaforma di lancio per il suo successo.
Questo non significa che Hosoda sia ancora amareggiato da ciò che è successo, ma sono buffe le diverse affermazioni che lo vedono come un probabile prossimo-Miyazaki, dato che si è già visto che come registi i due sono incompatibili.
Makoto Shinkai
Makoto non è estraneo al titolo di prossimo-Miyazaki: diverse voci lo avevano già predestinato a questo, più o meno ogni volta che produceva qualcosa di nuovo, ma queste vaghe affermazioni potrebbero anche essere state La voce delle stelle prima di Viaggio verso Agartha, film che lo ha portato stilisticamente più vicino alla percezione che le persone hanno del marchio Ghibli, incrementando quindi le similitudini fatte dai fan e dalla critica. In generale, il film non è risultato essere uno dei preferiti dei fan, e comunque non ha avuto chissà che successo: l'opera per molto tempo è stata proiettata poche volte e quindi non ha potuto sfondare al botteghino anche se online sembrava essere una bella novità. Your name è stato il primo film di Makoto ad essere ampiamente distribuito e, come forse si saprà, ha letteralmente spazzato via i risultati del film precedente (come ogni altro anime poi).
Non ha più senso misurare il suo successo attraverso la lente dell'animazione dopo che ha battuto quasi ogni opera dello Studio Ghibli ed ha raggiunto la quinta posizione nella classifica giapponese dei film col maggior incasso di tutti i tempi.
Quando si parla di anime, un solo nome lo precede: il regista di La città incantata e figura del quale si presuppone dovrebbe essere il sucessore, Hayao Miyazaki. Un'improbabile rivalità fra due registi che non potrebbero essere più lontani se si guarda alle storie che vogliono raccontare.
Questi sono i principali candidati, molto lontani da tutti quelli che sono stati anche solo brevemente presi in considerazione. C'era Hideaki Anno per via del continuo successo della saga di Evangelion; fra le nuove generazioni dello Studio Ghibli ci sono direttori come Hiromasa Yonebayashi e sorprendentemente anche il suo vecchio amico Takahata. Chiunque abbia creato un film di successo senza franchising può venir preso in considerazione, quindi nemmeno una come Naoko Yamada si salva: ce ne sono davvero molti. Si dice che il film Una lettera per Momo sia il mancato tentativo di Hiroyuki Okiura di diventare il prossimo-Miyazaki solo perché è un film fantasy per la famiglia che non ha avuto un incredibile successo.
E quindi, chi è più indicato per diventare il prossimo-Miyazaki? Se nessuno di questi sembra convincente allora si è sulla strada giusta, perché la verità è che nessuno lo è, e tutti gli artisti che ci provano sbagliano. I registi dei quali si è parlato non gli assomigliano nemmeno stilisticamente parlando, e il termine è diventato l'abbreviazione di Regista di Anime Popolari Molto Apprezzati da Utenti Casuali. Mentre per i risultati raggiunti da Miyazaki c'è molto interesse, ridurlo alla sua sola fama sarebbe un insulto per il regista. Anche se non c'è nessuno a sentirlo, quando un buon anime viene creato produce un rumore, e Miyazaki sarebbe ancora una figura importante anche se non venisse capito e fosse poco popolare. Lo stesso vale per i candidati presenti in questo articolo: se davvero si ha rispetto per i loro lavori, dare loro un ruolo per il quale non si sono candidati solo perché uno dei loro film ha fatto grande scalpore non è l'idea migliore. E anche se sorgesse una nuova voce dedita all'ambiente e all'umanità come lo è la sua, meriterebbe di meglio che vivere all'ombra di aspettative che non gli appartengono.
A un certo punto deve esserci stata una discussione in privato su questo argomento, ma è tempo di accettare il fatto che il prossimo-Miyazaki è diventato solo un termine creativo ma vuoto che non ha nulla a che fare con le discussioni dei fan e della critica.
Mentre Internet ancora discuteva su chi sarebbe stato il successore, Hayao Miyazaki ha già infranto la sua promessa e ha recentemente detto che lavorerà a un nuovo lungometraggio. Continuerà a creare fino al suo ultimo respiro, e le sue creazioni rimarranno anche quando lui non ci sarà più.
L'attuale Miyazaki non se ne andrà mai, quindi dimenticatevi il prossimo.
Fonte consultata:
animenewsnetwork
E non è solo un'impressione, lui è stato ed è fondamentale per il settore degli anime: molte persone lo conoscono per l'incredibile successo dei film dello Studio Ghibli, ma la sua attuale influenza risale al periodo in cui lavorava alla Toei Animation e si batteva per il sindacato. C'è un'intera generazione di animatori che è stata ispirata da lui.
Nessun altro regista di anime può nemmeno pensare di paragonarsi col successo internazionale di Miyazaki, per non parlare del successo finanziario che ha ottenuto.
Cosa forse più importante, l'aver portato gli anime più vicino agli spettatori di tutto il mondo è qualcosa di inestimabile: da chi aveva un vago interesse per il genere ai bambini che porteranno i suoi film nel cuore per tutta la vita, fino a chi senza motivo rifiuta la sola idea degli anime.
Ci sono comunque dei lati negativi legati a questo regista così importante: la sua presenza ha, ad esempio, oscurato altre menti creative che lo circondano, come Isao Takahata, co fondatore dello Studio Ghibli; perfino lo studio stesso è così legato al regista che immaginarlo senza di lui è qualcosa di impossibile.
Per chi ha seguito tutte le notizie degli ultimi anni è abbastanza facile immaginare perché quest'ultima cosa sia un bel problema.
I fan di lunga data ne saranno già al corrente, ma Hayao Miyazaki aveva già annunciato un suo ritiro molto prima del settembre 2013. Nei momenti mogliori si approcia al suo lavoro con esagerato entusiasmo, e questo associato alla sua età lo ha portato ad annunciare ripetutamente un suo ritiro già dall'uscita di La Principessa Mononoke. Questi segnali di avvertimento sono stati sempre più numerosi fino all'uscita di Si alza il vento, quando ha annunciato che non avrebbe più lavorato ai lungometraggi. Senza di lui e con lo Studio che dichiarava la sospensione di altre opere maggiori, nell'industria degli anime è sembrata aprirsi una voragine. Giravano voci già da più di un decennio ma questi ulteriori avvenimenti hanno reso reali tutte le preoccupazioni e si sono scatenate le ipotesi: chi sarà il nuovo Hayao Miyazaki?
Goro Miyazaki
L'idea di un prossimo-Miyazaki a un certo punto ha iniziato a concretizzarsi. Goro Miyazaki era più consapevole di chiunque altro del fatto che succedere al padre era fuori discussione, ed ecco perché intraprese la carriera di paesaggista. Ma come se ci fossero state delle forze magiche in atto, Goro dopo essersi occupato di progettazione di giardini e parchi ha seguito la progettazione del museo Ghibli. Dopo averlo diretto per qualche anno, sulla scrivania di Goro è arrivato un progetto dello Studio che era in cerca di un leader. Miyazaki, per ragioni comprensibili, si è opposto all'idea: è un regista e un genio ossessionato che continuerà finché riuscirà a rivedere personalmente i progetti di animazione, mentre suo figlio non aveva praticamente esperienza e non è nemmeno un animatore.
Il risultato è stato dolceamaro: Hayao Miyazaki ha riconosciuto I Racconti di Terramare di Goro (più o meno, non dimentichiamoci le dure critiche nei confronti del lavoro del suo caro collega Takahata) ma la sua opera è stata accolta con sentimenti contrastanti.
Ma comunque non è stata la tragica fine di una carriera: le cose sono andate meglio con il secondo film di Goro, La collina dei papaveri, co-sceneggiato da Miyazaki. Ha perfino ricevuto un premio per Ronja. La figlia del brigante, un equivalente moderno del genere meisaku che ha ricevuto critiche positive nonostante l'inizio negativo per via di come è stata utilizzata la computer grafica in 3D. Questi evidentemente non sono lavori di qualcuno che cerca di seguire le orme del padre (ha detto qualcosa sul fatto che non può e non lo farà). Mentre Goro si appresta ad occuparsi di un film cinese realizzato in CG, è chiaro che la sua strada lo porterà a diventare un altro Miyazaki, e non il successore.
Mamoru Hosoda
Forse, il più probabile candidato alla successione, con una leggera sfumatura di involontaria ironia. Hosoda non ha quasi bisogno di presentazioni: per un po' riuscì a produrre ogni tre anni film incredibili con ambientazioni originali che hanno fatto innamorare molti spettatori. Ogni nuovo film era sempre un successo finanziario rispetto al precedente, al punto che è diventato un personaggio da non sottovalutare. Ha ottenuto incredibili riconoscimenti perfino a livello internazionale. Potrebbe essere il candidato ideale? Forse, se si ignora il suo cupo passato presso lo Studio Ghibli. Era diventato un po' l'eccezione dello Studio per la fiducia che gli veniva data nel creare un film nonostante fosse un esterno, ma purtroppo il suo stile personale così forte si scontrò con quello che ci si aspettava da lui, e i produttori lo tolserò dal progetto che diventò Il castello errante di Howl, passato poi in mano a Miyazaki.
Non è un segreto che i sentimenti negativi che Hosoda provava nei confronti di questo cambiamento abbiano macchiato il film che in seguito diresse di ritorno alla Toei: One Piece: L'isola segreta del barone Omatsuri, che divenne la piattaforma di lancio per il suo successo.
Questo non significa che Hosoda sia ancora amareggiato da ciò che è successo, ma sono buffe le diverse affermazioni che lo vedono come un probabile prossimo-Miyazaki, dato che si è già visto che come registi i due sono incompatibili.
Makoto Shinkai
Makoto non è estraneo al titolo di prossimo-Miyazaki: diverse voci lo avevano già predestinato a questo, più o meno ogni volta che produceva qualcosa di nuovo, ma queste vaghe affermazioni potrebbero anche essere state La voce delle stelle prima di Viaggio verso Agartha, film che lo ha portato stilisticamente più vicino alla percezione che le persone hanno del marchio Ghibli, incrementando quindi le similitudini fatte dai fan e dalla critica. In generale, il film non è risultato essere uno dei preferiti dei fan, e comunque non ha avuto chissà che successo: l'opera per molto tempo è stata proiettata poche volte e quindi non ha potuto sfondare al botteghino anche se online sembrava essere una bella novità. Your name è stato il primo film di Makoto ad essere ampiamente distribuito e, come forse si saprà, ha letteralmente spazzato via i risultati del film precedente (come ogni altro anime poi).
Non ha più senso misurare il suo successo attraverso la lente dell'animazione dopo che ha battuto quasi ogni opera dello Studio Ghibli ed ha raggiunto la quinta posizione nella classifica giapponese dei film col maggior incasso di tutti i tempi.
Quando si parla di anime, un solo nome lo precede: il regista di La città incantata e figura del quale si presuppone dovrebbe essere il sucessore, Hayao Miyazaki. Un'improbabile rivalità fra due registi che non potrebbero essere più lontani se si guarda alle storie che vogliono raccontare.
Questi sono i principali candidati, molto lontani da tutti quelli che sono stati anche solo brevemente presi in considerazione. C'era Hideaki Anno per via del continuo successo della saga di Evangelion; fra le nuove generazioni dello Studio Ghibli ci sono direttori come Hiromasa Yonebayashi e sorprendentemente anche il suo vecchio amico Takahata. Chiunque abbia creato un film di successo senza franchising può venir preso in considerazione, quindi nemmeno una come Naoko Yamada si salva: ce ne sono davvero molti. Si dice che il film Una lettera per Momo sia il mancato tentativo di Hiroyuki Okiura di diventare il prossimo-Miyazaki solo perché è un film fantasy per la famiglia che non ha avuto un incredibile successo.
E quindi, chi è più indicato per diventare il prossimo-Miyazaki? Se nessuno di questi sembra convincente allora si è sulla strada giusta, perché la verità è che nessuno lo è, e tutti gli artisti che ci provano sbagliano. I registi dei quali si è parlato non gli assomigliano nemmeno stilisticamente parlando, e il termine è diventato l'abbreviazione di Regista di Anime Popolari Molto Apprezzati da Utenti Casuali. Mentre per i risultati raggiunti da Miyazaki c'è molto interesse, ridurlo alla sua sola fama sarebbe un insulto per il regista. Anche se non c'è nessuno a sentirlo, quando un buon anime viene creato produce un rumore, e Miyazaki sarebbe ancora una figura importante anche se non venisse capito e fosse poco popolare. Lo stesso vale per i candidati presenti in questo articolo: se davvero si ha rispetto per i loro lavori, dare loro un ruolo per il quale non si sono candidati solo perché uno dei loro film ha fatto grande scalpore non è l'idea migliore. E anche se sorgesse una nuova voce dedita all'ambiente e all'umanità come lo è la sua, meriterebbe di meglio che vivere all'ombra di aspettative che non gli appartengono.
A un certo punto deve esserci stata una discussione in privato su questo argomento, ma è tempo di accettare il fatto che il prossimo-Miyazaki è diventato solo un termine creativo ma vuoto che non ha nulla a che fare con le discussioni dei fan e della critica.
Mentre Internet ancora discuteva su chi sarebbe stato il successore, Hayao Miyazaki ha già infranto la sua promessa e ha recentemente detto che lavorerà a un nuovo lungometraggio. Continuerà a creare fino al suo ultimo respiro, e le sue creazioni rimarranno anche quando lui non ci sarà più.
L'attuale Miyazaki non se ne andrà mai, quindi dimenticatevi il prossimo.
Fonte consultata:
animenewsnetwork
AMEN.
E poi se proprio si vuole cercare uno con una poetica simile, non è detto che debba essere per forza giapponese. Italo di AMI giustamente suggeriva Tom Moore.
Per ora c'è veramente tantissima qualità nei loro film, è questo l'importante
Io di Shinkai ho visto solo "5 cm per second"
Film che ha deluso altamente le mie aspettative, le uniche cose che ho apprezzato tanto sono gli sfondi e la regia, il resto si può riassumere in:
-Storia d'amore abbastanza banale.
-Narrazione noiosa e poco coinvolgente.
-Design dei personaggi a mio parere inguardabile
Spero che questo "Your Name" sia molto meglio, sennò sto con Hosoda tutta la vita, anche se difficilmente arriverá ai livelli di Miyazaki.
Lo spunto di riflessione, però, potrebbe essere: che futuro avrà lo Studio Ghibli dopo Miyazaki e Takahata?
Con il suo stile onirico e i fondali meravigliosi merita certamente di essere considerato la nuova pietra miliare dell'animazione giapponese di livello.
Troppi ormai seguono lo stile miyazaki.
Ha monopolizzato l'animazione.
Questa è la triste verità, i giapponesi hanno sbagliato a far crescere gli autori di domani con commercialate buone solo a vendere gadget e queste sono le inevitabili conseguenze, avrebbero dovuto essere previdenti, pensarci prima, ora il danno è fatto, anche perchè hanno voluto insistere continuando franchise deplorevoli dai pokemon e a tutti quel titoli che si son trovati la strada spianata seguendo la stessa falsariga degli odiosi mostriciattoli per anni e anni, ancora oggi vanno avanti e ce li propongono in tv mentre dei veri capolavori superlativi del periodo d'oro classico non vi è più traccia, ormai se li ricordano solo chi ha vissuto quegli anni e quei pochi fortunati che hanno avuto i genitori che glieli hanno fatti conoscere, la maggioranza dei giovinastri di oggi reputa roba straordinaria schifezze come: one piece, naruto, detective conan, yu-gi-oh, pokemon, beyblade, prettycure, vanguardcomesichiama, bleach e qualche altro obbrobrio, tutto qui, la loro cultura oltre questi non va, lo dimostrano le millemila community web incentrate solo su questo marciume.
Oh, il carto vecchio commento " si stava meglio quando si stava peggio " non manca mai. Come se poi in passato uscissero solo capolavori ed il mercato fosse esente da opere puramente commerciali o millemila cloni del successo del momento.
Sempre tra l'altro senza uno straccio di motivazione. Che amarezza sentire i discorsi da panchina degli anziani da gente giovane.
I tuoi non sono commenti, sempre sentenze avvelenate che non lasciano spazio ad aperture di alcun tipo. La generazione prima è sempre un passo avanti alla nuova: ineguagliabile per la capacità di discernere il vero dal falso, il bello dal brutto, l'intellettuale dal triviale; detiene verità assolute che non può permettersi di condividere con il giovinastro che non ha avuto la fortuna di nascere nella golden age, di far parte della generazione elitaria di cui - beato te - fai parte.
Fortunatamente qui su AC (e fuori dal magico mondo di internet) c'è ancora qualche "veciarello" che ha ancora voglia di confrontarsi con i giovani e con il nuovo senza troppi pregiudizi.
Detto questo, non capisco proprio la necessità di etichettare qualcuno come successore di un altro.
ti pagano per scriverlo?
senza queste commercialate l'animazione giapponese avrebbe cessato di esistere da tempo (questo vale per tutto)... ma ci ragionate dietro prima di scrivere?
Poi un velo pietoso per il commento da Nonno Simpson.
Difficile, molto difficile...
Mah! Io guarderei verso la Francia... c'è una radicata e solida industria dell'animazione, grazie ai fondi statali del CNC e ultimamente si sono viste cose pregevoli. Inoltre gran parte di quei registi fanno parte della cosidetta "generazione manga".
Non per polemizzare ma per quanto riguarda la vendita di gadget lo studio ghibli non è certo secondo a nessuno, il pupazzo di Totoro se non ricordo male una notizia di qualche tempo fa, è uno dei più richiesti di sempre.
Sono d'accordo!
Mai sentito a casa mia, come a casa dei miei amici, i nostri genitori criticare la musica degli 40-50, criticare il cinema passato, e vi dicendo.
Noi vecchi come ci etichettano sempre, possiamo apprezzare, come apprezzavano quando eravamo ragazzini, tutto!
Negli ottanta amavamo la musica 60.70.... Uguale cinema.
Povera generazione odierna.... Condannata a vivere i rimasugli, i remake, le idee, i seguiti e tutto il resto, delle generazioni passate.
Tornando all'argomento del topic, per me fra i registi citati qui il più meritevole è Hosoda: finora ho apprezzato tutti i suoi film. Tuttavia ritengo che nessuno di loro possa ancora raggiungere i livelli di Miyazaki e spero che il maestro continui a regalarci i suoi capolavori per più tempo possibile!
Fra i miei preferiti ci sono anche Hiromasa Yonebayashi e Hiroyuki Okiura, perché a me Una lettera per Momo è piaciuto. E se solo non avesse avuto quel tragico destino che conosciamo anche Satoshi Kon sarebbe stato oggetto di questa discussione!
Ma voi "vecchi" non avete niente da fare, oltre a sparare idiozie a caso? Avete citato solamente gli anime commerciali, senza soffermarvi minimamente a produzioni recenti molto interessanti, ultimamente ad esempio stanno uscendo moltissimi anime divertenti (To Be Hero e Keijo) e molti altri più seri ed interessanti (Drifters e 3Gatsu no Lion).
Solo che voi "vecchi" dite solo quello che vi fa più comodo, e come se io dicessi "I vecchi anime sono tutti robottoni" ciò non è vero, capite?
Kon con Miyazaki c'entra nulla come temi
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.