"Salutazioni altissime" amici del Fumetto, sono il vostro Pinusher. Oggi vi parlerò di un manga del 1956, realizzato dal grande Yoshihiro Tatsumi, iniziatore del genere “Gekiga”: Tormenta Nera.
Penso sia doveroso specificare, per chi non lo sapesse, la differenza tra Gekiga e Manga: la parola Manga, nella sua traduzione più comune, vuol dire “immagini disimpegnate”, mentre gekiga significa “Immagini drammatiche”; questo indica come i fumetti di quest’ultimo filone volessero avere storie quanto più possibile mature e veritiere. Tormenta Nera, secondo un’intervista all’autore, ancora non fa parte del filone nascente “Gekiga”, ma mette in risalto alcuni dei caratteri principali, dei quali parleremo dopo. Tormenta nera parla del viaggio verso il penitenziario di un pianista, Susumu, arrestato per omicidio.Quest’ultimo si ritroverà in una carrozza legato tramite manette ad un pluriomicida, Shinpei. Ad un tratto il treno deraglia e entrambi i fuggitivi prenderanno la decisione di fuggire, nonostante infuri una tormenta di neve, dalla quale faranno di tutto pur di sopravvivere. La svolta avviene nel momento in cui entrambi trovano riparo nella capanna del guardiacaccia, momento nel quale inizia il lungo flashback di Susumu, che spiegherà al suo “compagno di avventura” e a noi lettori il suo passato recente e il perché si trova in questa scomoda situazione. Terminato il flashback, entrambi si renderanno conto di dover scappare nuovamente, prendendo anche la dolorosa decisione secondo la quale uno dei due deve perdere la mano per poter rompere le manette: sarà qui che assisteremo alla scena più intensa del manga, che farà tremare il lettore, per poi liberarlo con un finale shock che scioglierà tutti i nodi venutisi a creare durante la lettura.
Il fumetto, pubblicato da Bao Publishing nel 2013, al prezzo di 14€, presenta un’edizione molto curata: la sovraccoperta che lo riveste colpisce moltissimo per il suo disegno vecchia scuola in cui si vede un treno che fa da sfondo ai due protagonisti che si stanno dando battaglia. Molto particolare è il bordo delle pagine, colorato di giallo per dargli quel tocco di antichità che non guasta certamente. All’interno del volume troviamo una nota da parte della casa editrice, la quale ci comunica la scelta di aver deciso, durante il lavoro di traduzione dell’opera, di rendere quanto più possibile scorrevole il testo, non sacrificando informazioni importanti, oltre al fatto di voler lasciare inalterate onomatopee e rumori ambientali rappresentati graficamente. La prima pagina è a colori, come le successive 15, e mostra un dettaglio della catena, e le scritte in lingua originale del titolo dell’opera e dell’autore. Il disegno risulta anch’esso molto antico, con i lineamenti umani ridotti al minimo, ma comunque riesce a trasmettere alla perfezione il significato di ogni scena, in particolare nel momento di massima tensione, ovvero della scelta di quale dei due protagonisti dovrà sacrificare la propria mano. Salta immediatamente all’occhio l’utilizzo di inchiostri diversi per i disegni, i quali vengono rappresentati con marrone, viola, verde e blu, a differenza della normalità, che prevede solamente immagini nere su sfondo bianco. Al termine del fumetto, vi è però una chicca, offertaci dall’editore, riguardante ad un’intervista risalente al 2009 tra un giornalista, Nakano Haruyuki, e Tatsumi stesso: quest’intervista gioca un ruolo fondamentale per l’opera, dato che raccoglie testimonianze dell’autore riguardo “Tormenta Nera”, poiché si parla della gestazione (fondamentale il fatto che lo scrittore ha scelto di utilizzare inquadrature prese dal cinema, e di aver preso ispirazione per la fuga da “il conte di monte cristo”), dello sviluppo e di tutte le curiosità su quest’ultima, presentando anche un lato di tatsumi che un lettore difficilmente può conoscere.
Tormenta Nera è un piccolo capolavoro, che necessita di una lettura approfondita, che va al di la del singolo intrattenimento; se volete conoscere qualcosa di più riguardo questo fumetto, dopo aver visto questo video, e dopo, magari, averlo acquistato, vi consiglio di leggere assolutamente “Una vita tra i margini”, fumetto di oltre 800 pagine, edito sempre da Bao, che racconta della gestazione di quest’albo e della vita dello scrittore stesso… albo veramente molto emozionante.
Penso sia doveroso specificare, per chi non lo sapesse, la differenza tra Gekiga e Manga: la parola Manga, nella sua traduzione più comune, vuol dire “immagini disimpegnate”, mentre gekiga significa “Immagini drammatiche”; questo indica come i fumetti di quest’ultimo filone volessero avere storie quanto più possibile mature e veritiere. Tormenta Nera, secondo un’intervista all’autore, ancora non fa parte del filone nascente “Gekiga”, ma mette in risalto alcuni dei caratteri principali, dei quali parleremo dopo. Tormenta nera parla del viaggio verso il penitenziario di un pianista, Susumu, arrestato per omicidio.Quest’ultimo si ritroverà in una carrozza legato tramite manette ad un pluriomicida, Shinpei. Ad un tratto il treno deraglia e entrambi i fuggitivi prenderanno la decisione di fuggire, nonostante infuri una tormenta di neve, dalla quale faranno di tutto pur di sopravvivere. La svolta avviene nel momento in cui entrambi trovano riparo nella capanna del guardiacaccia, momento nel quale inizia il lungo flashback di Susumu, che spiegherà al suo “compagno di avventura” e a noi lettori il suo passato recente e il perché si trova in questa scomoda situazione. Terminato il flashback, entrambi si renderanno conto di dover scappare nuovamente, prendendo anche la dolorosa decisione secondo la quale uno dei due deve perdere la mano per poter rompere le manette: sarà qui che assisteremo alla scena più intensa del manga, che farà tremare il lettore, per poi liberarlo con un finale shock che scioglierà tutti i nodi venutisi a creare durante la lettura.
Il fumetto, pubblicato da Bao Publishing nel 2013, al prezzo di 14€, presenta un’edizione molto curata: la sovraccoperta che lo riveste colpisce moltissimo per il suo disegno vecchia scuola in cui si vede un treno che fa da sfondo ai due protagonisti che si stanno dando battaglia. Molto particolare è il bordo delle pagine, colorato di giallo per dargli quel tocco di antichità che non guasta certamente. All’interno del volume troviamo una nota da parte della casa editrice, la quale ci comunica la scelta di aver deciso, durante il lavoro di traduzione dell’opera, di rendere quanto più possibile scorrevole il testo, non sacrificando informazioni importanti, oltre al fatto di voler lasciare inalterate onomatopee e rumori ambientali rappresentati graficamente. La prima pagina è a colori, come le successive 15, e mostra un dettaglio della catena, e le scritte in lingua originale del titolo dell’opera e dell’autore. Il disegno risulta anch’esso molto antico, con i lineamenti umani ridotti al minimo, ma comunque riesce a trasmettere alla perfezione il significato di ogni scena, in particolare nel momento di massima tensione, ovvero della scelta di quale dei due protagonisti dovrà sacrificare la propria mano. Salta immediatamente all’occhio l’utilizzo di inchiostri diversi per i disegni, i quali vengono rappresentati con marrone, viola, verde e blu, a differenza della normalità, che prevede solamente immagini nere su sfondo bianco. Al termine del fumetto, vi è però una chicca, offertaci dall’editore, riguardante ad un’intervista risalente al 2009 tra un giornalista, Nakano Haruyuki, e Tatsumi stesso: quest’intervista gioca un ruolo fondamentale per l’opera, dato che raccoglie testimonianze dell’autore riguardo “Tormenta Nera”, poiché si parla della gestazione (fondamentale il fatto che lo scrittore ha scelto di utilizzare inquadrature prese dal cinema, e di aver preso ispirazione per la fuga da “il conte di monte cristo”), dello sviluppo e di tutte le curiosità su quest’ultima, presentando anche un lato di tatsumi che un lettore difficilmente può conoscere.
Tormenta Nera è un piccolo capolavoro, che necessita di una lettura approfondita, che va al di la del singolo intrattenimento; se volete conoscere qualcosa di più riguardo questo fumetto, dopo aver visto questo video, e dopo, magari, averlo acquistato, vi consiglio di leggere assolutamente “Una vita tra i margini”, fumetto di oltre 800 pagine, edito sempre da Bao, che racconta della gestazione di quest’albo e della vita dello scrittore stesso… albo veramente molto emozionante.
Concordo sulla necessità di riscoprire quest'autore di capitale importanza e le sue opere dal fascino indiscusso.
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