Tra gli ospiti di Lucca Comics & Games 2017 spicca senza alcun dubbio Kazuhide Tomonaga, maestro dell'animazione noto per aver lavorato con il personaggio di Lupin III, in particolare a Lupin III: Il castello di Cagliostro, Lupin III - L'Avventura italiana e ai vecchi classici robotici di Toei Animation.Tomonaga ha preso parte a svariati incontri che vi raccontiamo nel nostro reportage.

Sabato 4 Novembre - Press Cafè Kazuhide Tomonaga e Shuhei Kato


Siamo tutti fan di Lupin, è un'icona e il sensei ha contribuito ad accrescerne il mito. Com'è stato confrontarsi con questo personaggio all'inizio, e com'è farlo oggi?

Tomonaga
: Quando ho visto Lupin per la prima volta ho pensato che anche io avrei voluto disegnarlo e quando ci sono riuscito, ne sono stato molto felice! Ho iniziato con la seconda serie e continuare a disegnarlo ancora oggi è un'emozione. Da quando ho lavorato a Cagliostro, fino ad oggi, mi ha sempre dato soddisfazioni e mi ha fatto crescere. Mi è piaciuto che la quarta serie fosse ambientata in Italia, ho pensato che gli italiani ne sarebbero stati contenti quindi mi sono impegnato al massimo per rendere felice molta più gente del solito, soprattutto voi italiani. Che Lupin sia un personaggio famoso in Giappone, è una cosa abbastanza normale, ma il fatto che piacesse tanto anche agli italiani mi ha abbastanza sorpreso. L'anno scorso sono stato in Italia e mi sono sentito molto felice di aver lavorato per voi. 
Stiamo già pensando alla prossima serie e sono sicuro che vi piacerà molto.


Kato: Lavorare a Lupin era un sogno che avevo da tempo. Mi ero occupato degli special ma volevo lavorare ad una serie. Dopo Fujiko il protagonista è tornato ad essere Lupin. Tra l'altro sono un grande fan del maestro Tomonaga.

La nuova serie ambientata in Francia sarà una "parte 4-2" o una parte 5? A che punto siete con la lavorazione?

Tomonaga
: In questo momento è difficile da dire, è un segreto! Arriverà presto, prestissimo...

Lupin è famoso nel mondo e molto amato in Italia; quali sono secondo lei gli elementi del suo successo nel nostro paese?

Tomonaga
: Anche io me lo chiedo... perché? Ne sono felice, credo che Lupin, con il suo modo di fare "latino", è facile che vi piaccia. Lui riesce ad unire la serietà alla simpatia, è un insieme di cose che ha successo su chi gli somiglia.

Come si fa a mantenere un personaggio sempre sulla cresta dell'onda per così tanto tempo?

Kato
: I personaggi esistono da cinquant'anni ma oltre a loro ci sono gli autori: ognuno di essi ha dato un contributo personale adatto ai tempi. Il nuovo Lupin è creato da giovani che portano al pubblico la loro idea del personaggio, e ciò lo ravviva.
 

Nel corso della sua carriera ha lavorato con mostri sacri dell'animazione quali Miyazaki o Yasuo Otsuka; cosa conserva di quelle particolari esperienze?

Tomonaga
: Ho un ricordo particolare, di quando ero ancora uno studente e riguarda proprio questi due autori. Erano i tempi della Toei Aimation, loro erano già affermati mentre io stavo ancora imparando, ma nonostante questo si impegnavano sempre al massimo e io li guardavo con ammirazione. La loro passione era visibile in tutte le scene, sia in quelle d'azione che in quelle più tranquille o spaventose. Per me è stata una cosa molto importante, uno dei motivi per cui amo tanto quel periodo. 
Yasuo Otsuka diceva che tutto il film è importante, ma al contempo, tu come animatore, devi pensare a rendere importante ogni singola scena, devi dargli ampiezza, devi pensare che puoi essere tu a rendere grande quella scena. Questa è una cosa molto importante, è uno degli insegnamenti più importanti che abbia mai ricevuto, lo porto ancora oggi nella nuova serie di Lupin. Anche se oggi faccio il regista, quando mi trovo a lavorare su una scena lo faccio con la consapevolezza di stare lavorando a qualcosa di importante che resterà agli altri, per sempre.


Ha mai pensato di dare un erede a Lupin? Un figlio ad esempio. Ci sono in cantiere altri progetti di live action?

Tomonaga: (ride) Non abbiamo mai pensato ad una cosa simile, un figlio sarebbe un'idea interessante ma è un po' difficile da realizzare!

Kato: Ci sono sempre tante idee su cosa fare con Lupin, riguardo un live action attualmente non ci sono programmi ma non è da escludere, mai dire mai.

Qualche commento sulla fiera?

Tomonaga
: Sono appena arrivato, ho notato tanta gente e il fatto che la fiera si svolga in città e non nel solito padiglione, è molto interessante. Mi piacerebbe visitarla con calma in questi giorni.

Quali sono le principali differenza nel lavorare per il mercato orientale e quello occidentale?

Tomonaga
: Ho lavorato per la maggior parte con la Warner Bros. La differenza sostanziale che trovo è che, rispetto ad un cartone giapponese, le storie e i disegni sono più semplici e immediati, le storie non sono particolarmente approfondite. Non è una cosa sbagliata, è una scelta ma allo stesso tempo si nota la differenza con un prodotto giapponese.
Parliamo comunque di vent'anni fa, all'epoca gli animatori americani potevano conoscere l'animazione giapponese, vedere anche gli storyboard, capire la storia e farsi influenzare. Gli anime hanno quindi portato in qualche modo la loro influenza in America, quindi le cose sono cambiate. Oggi ci sono delle differenze, mi piacerebbe tornare a lavorare con l' America per l'America.

 

Sabato 4 Novembre - Kazuhide Tomonaga disegna dal vivo

Abbiamo con noi Katsuhide Tomonaga e Shuhei Kato. Il maestro ci illustrerà alcuni passi della sua carriera.

Tomonaga: Buongiorno a tutti. Ciao (in italiano)! Sono molto contento di essere qui. Ho lavorato nel campo dell'animazione per tanto tempo, 46 anni, ho iniziato con Lupin III proprio dagli esordi, dalle prime serie,  e ancora adesso continuo, occupandomi non solo del controllo dei disegni ma anche della regia.
Amo molto Lupin, quindi sono fiero di lavorarci.

La produzione anime di Tomonaga è molto ricca, oltre che a Lupin ha lavorato anche a serie come
Goldrake, Galaxy Express 999 e tantissime altre produzioni, anche per l'America.

Moderatore: non è la prima volta che Lupin sbarca a Lucca, Monkey Punch è stato ospite della fiera parecchi anni fa, nel 1994, quando il festival era molto diverso da come è ora.
Tra tutte le scene di Lupin a cui Tomonaga ha lavorato, ce n'è una in particolare che ricordo: la famosa scena dell'inseguimento di Lupin sulla 500 ne Il castello di Cagliostro, davvero fantastica.
Io ho proprio qui un settei di quella scena; non so se l'abbia disegnato il maestro in persona, ma quanto meno dovrebbe averlo approvato e supervisionato.  


Tomonaga: L'ho fatto io, lo riconosco.


Quello può essere un buon punto di partenza per far capire come funzionava l'animazione. Diversamente da ora, era fatto su celluloidi, su più livelli, con l'autobus su un livello diverso rispetto alla macchina e i personaggi,  dietro c'era il fondale, e tutti i livelli venivano animati in modo autonomo. In questo modo si poteva, ad esempio, mantenere lo stesso autobus cambiando però la posa dei personaggi. Per cui in realtà non è un solo settei, sono più di uno, sovrapposti, e venivano tutti numerati. Fare animazione in modo analogico una volta voleva dire disegnare migliaia e migliaia di queste scene, ripassarle con uno strumento simile alla penna per poi colorarle. Era un processo molto lungo, oggi si lavora molto con il computer, è molto più facile animare e colorare.

La produzione di Lupin inizia con il
manga nel 1967 ed è ormai al cinquantesimo anno. La versione animata inizia nel 1971 con la prima serie e ad oggi siamo arrivati a 4 serie televisive, un segnale molto forte per una serie di animazione. Di special televisivi ce ne sono stati addirittura 15, 5 film cinematografici e anche una serie spin-off dedicata al personaggio di Fujiko.
Oggi cercheremo di mettere insieme tutto ciò che c'è stato di Lupin, dalla nascita fino ad oggi.


S. Kato: Buonasera, mi chiamo Shuhei Kato, molto piacere. (saluto letto in italiano)

Moderatore: Quale serie vi è più piaciuta? E che impressioni avete di ognuna?

S. Kato: Logicamente tutte le serie mi sono piaciute, quella che mi ha impressionato particolarmente è stata la quarta, quella ambientata in Italia.

Tomonaga: Ogni serie ha lasciato un'impronta particolare, mi piacciono tutte quante.
La prima è stata molto forte, la seconda è ricca di divertimento e comicità. De L'avventura italiana mi sono occupato della regia quindi è stato un salto di qualità molto importante. Sono contento comunque del lavoro che i giovani stanno facendo adesso; oggi gli animatori del passato lavorano con i giovani, si scambiano idee e si arricchiscono a vicenda.


Parliamo ora de L'avventura italiana e delle sue location.

Ryota Kato
: Sono venuto in Italia per riuscire a realizzare al meglio le scenografie e ho avuto l'occasione di scoprire che gli italiani sono molto appassionati di Lupin. Sono stato molto contento nel vedere la loro reazione e questa bella sensazione ha portato tanti miglioramenti nella progettazione della serie.

Moderatore: Cosa è stato per lei questa nuova serie di Lupin?

S. Kato
: Per me è stata una serie molto interessante, sono venuto in Italia e ho visto il posto in cui sarebbe stata ambientata. Ho visto anche Lucca e ho provato molta invidia per Moneky Punch che era stato invitato qui tempo prima. Avevo un forte desiderio di visitare questa città e ricordavo le parole del maestro che ci raccontava di essere stato in un ristorante qui a Lucca con le pareti tappezzate di firme di persone famose, tra le quali la sua.

Moderatore: Ora vorremmo chiedere al sensei Tomonaga le sue impressioni sulla quarta serie.

Tomonaga
: Io non ho visitato personalmente i luoghi in cui la serie è ambientata, però ho studiato e mi sono consultato con lo staff per preparare le varie fasi della serie. In ogni caso, ho sempre desiderato di venire in Europa, ne apprezzo molto le città che man mano aquistano un fascino differente, ognuna con una loro personalità. Mi piace molto vedere questi piccoli particolari, queste piccole differenze. Sono stato di recente a Firenze e ho potuto apprezzare non solamente l'ambiente ma anche le varie caratteristiche della città. Sarebbe bello ambientare delle nuove avventure di Lupin anche lì, e in tanti altri posti che possano stimolare la mia fantasia. 

Al sensei viene chiesto di disegnare uno di personaggi di Lupin, la scelta ricade su Zenigata.
 


Moderatore: Oggi si lavora tanto con il computer per animare, ma si continuano anche ad usare degli strumenti del passato.

R. Kato: Il disegno analogico resta sempre molto importante perché è quello che dà l'anima all'animazione, però uguale importanza ha acquisito la lavorazione digitale. Il disegno di partenza resta comunque ancora su carta. 

Mentre continua a disegnare Zenigata, Tomonaga spiega che disegnare una donna sarebbe stato più bello ma per riprodurre la bellezza è necessario più tempo, più impegno. Un personaggio maschile è molto più facile.

Moderatore: Qual è il suo personaggio del cuore?

Tomonaga: Al di la del fatto che qualcuno sia più facile da disegnare rispetto a qualcun'altro, tutti i personaggi mi piacciono.

Viene chiesto al pubblico di esprimere la propria preferenza per Jigen tramite alzata di mano, il consenso è ampio. 

Tomonaga spiega il modo in cui disegna un personaggio come Jigen. Tutto parte da una forma di tipo ovale su cui disegnare le linee degli occhi e della metà del viso che faranno da linee guida nella creazione del personaggio, permettendo di definire dove posizionare i vari elementi come occhi, naso e bocca. Utilizzando queste linee principali diventa molto facile effettuare operazioni di rotazione per disegnare il volto in diverse posizioni. Poi si prendono tutti i fogli e li sfoglia velocemente in modo da vedere il movimento delle varie parti.
Fatto il viso, si passa a decidere gli altri particolari come il modo in cui poggiare il cappello; si parte comunque sempre da un disegno semplice, basilare.
In questo caso sto disegnando Jigen appoggiato alla sedia, dal momento che fa parte del suo carattere; inserire una posa tipica del personaggio ne crea la vita. Il fatto che il personaggio possegga determinate pose caratteristiche riconoscibili aiuta a caratterizzarlo tanto quanto la sua personalità, per cui la posa è un aspetto assolutamente da non sottovalutare. Anche la gambe lunghe e aperte sono una caratteristica di Jigen.


Viene deciso per alzata di mano che il prossimo personaggio da disegnare sarà Goemon.

Tomonaga: Goemon ha una caratteristica particolare: le sue possono apparire come pose "dure" ma in realtà non lo sono perché anche se lui è apparentemente un personaggio rigido, riesce a trasmettere la fermezza di un samurai. Sembra sempre in tensione, pronto a scattare. Per disegnare Goemon mi concentro molto per cercare di trasmettere questa sua forza.

Moderatore (domanda rivolta a Kato n°2): Lupin esiste ormai da cinquant'anni. Che formula si sta pensando di utilizzare sul personaggio per la prossima serie? In che direzione va il futuro di Lupin?

R. Kato
: Sì, si pensa alla prossima serie, ma Lupin ha tante strade, tante diramazioni.

Moderatore: Si può anticipare qualcosa per la prossima serie, ambientata in Francia?

S. Kato
: La produzione sta andando avanti e per adesso pensiamo di dare delle notizie entro l'inizio del prossimo anno. Siamo comunque certi del nostro desiderio di fare una serie che abbia come tema il divertimento e che possa essere soddisfacente per tutti voi.

Su questa domanda si chiude l'incontro e vengono chiamate le tre persone scelte per avere i disegni, tuttavia quella selezionata per ricevere Zenigata non si presenta e quindi il disegno viene assegnato tramite una sfida a jan-ken-pon.
 


Domenica 5 Novembre - Master class

La master class di domenica 5 novembre con Kazuhide Tomonaga si apre alle 12.00 circa con un applauso che accoglie il simpatico e arzillo animatore sessantacinquenne che prende posto sul banco della Sala Pro - Agorà allestita per gli addetti ai lavori e studenti d'arte ammessi all'evento in occasione dell'appena concluso Lucca Comics and Games 2017. 

Dopo una breve presentazione del maestro dell'animazione giapponese (si ricorda la sua carriera di animatore e regista citando velocemente alcuni dei titoli a cui ha lavorato, per esempio la prima serie di Lupin III, il film Lupin III: Il castello di Cagliostro, diretto da Hayao Miyazaki, Lupin III - L'Avventura italiana, i due più recenti film della serie dedicati uno a Jigen e l'altro a Goemon, ma anche vecchi classici robotici Toei Animation come Mazinga Z e Goldrake, oltre che il film Piccolo Nemo - Avventure nel Mondo dei Sogni), si apre la lezione che prenderà in esame la creazione di un'animazione in modo piuttosto leggero, senza entrare troppo nello specifico, anche grazie alle proiezioni di sequenze in lavorazione e poi complete.
La prima di queste è una corsa di Lupin tratta da L'Avventura italiana (vista su Mediaset e di prossima pubblicazione in home video per Yamato Video). Si tratta di sei bozzetti molto puliti per l'animazione (ai partecipanti è stata distribuita in omaggio la stessa serie di frame in fotocopia, formato A4) disegnati da Tomonaga stesso.

Il maestro spiega che per realizzare un'animazione non si procede disegnando i fotogrammi in ordine, ma si parte dalla posizione di partenza per poi raffigurare subito dopo quella d'arrivo. Sono questi i "genga", ossia i "disegni chiave" dell'animazione. Spetta agli "intercalatori" creare i disegni intermedi ("doga") che completano la sequenza e rendono possibile l'illusione del movimento. In questo caso il maestro Tomonaga ha disegnato egli stesso anche le intercalazioni.
 
Lupin corre in animazione (1)

Lo schermo proietta a questo punto i disegni ripuliti e rifiniti, e poi colorati. Tomonaga spiega che ognuno di questi sarà ripetuto due volte, secondo lo standard dell'animazione giapponese. Si tratta ovviamente di una media, perché alcune animazioni possono richiedere un numero maggiore di disegni. Un movimento rapido, come lo scatto di un animaletto che corre, per esempio, può necessitare per maggiore fluidità che ogni disegno compaia una sola volta, con conseguente maggior lavoro per la sequenza.

A questa animazione completa, che si ripete in loop per tutta la scena, sarà aggiunta in un livello sottostante il fondale che scorre, completando in questo modo l'effetto di avanzamento in corsa. Il maestro ricorda che per la buona riuscita della scena va tenuto conto, durante la realizzazione dei disegni, dell'effetto del vento e della gravità. Tomonaga fa l'esempio a questo proposito del seno di una donna, sembra saltar fuori la parola "tette", ma il simpaticissimo interprete, in realtà l'animatore e mangaka Andrea Dentuto, fa il gesto di tapparsi le orecchie in segno di vergogna esclamando un "Aah!" e traduce semplicemente con "effetti della gravità". A questo proposito passano sullo schermo anche delle sequenze con Lupin su un velivolo ne Il castello di Cagliostro.

Come mostrato in un'altra animazione, la scena di un motoscafo lanciato a tutta velocità sulle onde, che sobbalza sui flutti, i livelli sono utilizzati per creare i diversi elementi dell'animazione che poi saranno sovrapposti per creare la scena finale: personaggi sopra il motoscafo, il mare che ondeggia, la schiuma, gli schizzi…
 
Lupin corre in animazione (2)

Tomonaga passa ad alcuni "layout" usati nel nuovo film dedicato a Goemon (Lupin III: Chikemuri no Ishikawa Goemon), la cui traduzione letterale del titolo sarebbe "Goemon ricoperto/schizzato di sangue". Un "layout" ha una grandezza doppia rispetto a un foglio per le animazioni, e contiene tutte le istruzioni per lo sviluppo della scena da parte degli animatori a cui questa viene affidata. Per esempio, il movimento della camera, la posizione e le direzioni dei movimenti dei personaggi, indicazioni sugli effetti speciali, la durata del tempo della scena…

Si passa nel dettaglio a un'animazione tratta dal film, un inseguimento sul tetto di un tempio in fiamme costruito su una nave e il combattimento tra il samurai e il personaggio di Hawk, armato di accette, che durante lo scontro finisce per precipitare dall’alto. Tomonaga ricorda che il regista Takeshi Koike non era perfettamente soddisfatto del bozzetto, e ha apportato personalmente alcune correzioni (questo significa che perfino un maestro dell'animazione può essere "corretto" se la scena non è esattamente come il regista l'aveva pensata).

A questo punto qualcuno nel pubblico chiede come avviene l'animazione dei vestiti e degli oggetti. Tomonaga risponde che il disegno base sta in un livello, mentre gli elementi che si muovono, per esempio i vestiti e i capelli mossi dal vento in un'inquadratura statica, stanno su un altro.

La prossima animazione esaminata, tratta sempre dal film di Goemon, è il crollo di un tempio, anche questa presentata prima con il "layout" relativo. In diverse inquadrature statiche vediamo prima Hawk che distrugge a colpi di accetta le colonne e le architetture di legno del tempio, tagliandole come se fosse burro (anche in questo caso, il legno che va in pezzi è posizionato come si può intuire su un altro livello, precisa il maestro), e quindi assistiamo al crollo vero e proprio del tetto dell'edificio su cui sta Goemon.

Per quanto breve, la scena del crollo del tempio è quella che ha portato via più tempo, dice Tomonaga rispondendo alla domanda su quale sia stata appunto l'animazione più complicata/che ha richiesto più tempo tra quelle da lui realizzate per il film.
 
Lupin III L'avventura italiana

Tra le domande del pubblico, qualcuno chiede della suddivisione dei lavori nel team di animazione, e chi la effettua. Si tratta del regista, che in prima fase deve programmare tutto il lavoro, e alla fine affiderà le scene da realizzare agli animatori che meglio ritiene più adatti: per esempio, se qualcuno è bravo ad animare degli animali, quella scena sarà affidata preferibilmente a lui, chi è bravo con le esplosioni avrà quelle e così via. E' raro al giorno d'oggi trovare animatori tanto completi quanto il maestro, che ha maturato in una lunga carriera l'esperienza per ogni fase e figura della produzione.

Altra domanda interessante dal pubblico riguarda le referenze per l'animazione; in pratica viene chiesto se per i movimenti, le esplosioni, le distruzioni (come nel caso del tempio nel film) vengano usati come richiamo persone che riproducono la scena o filmati di eventi/incidenti simili, oppure se tutto viene lasciato all'immaginazione, alla fantasia e alla visione personale dell'animatore che se ne occupa. La risposta è che sì, si possono usare dei rimandi(si può chiedere a qualcuno di correre, per esempio, se serve un riferimento per un personaggio che corre), ma la parte maggiore sta alla fantasia, all'esperienza e alle capacità dell'animatore.

La master class si chiude alle 13.00 circa con un applauso e l'invito rivolto agli astanti a partecipare agli eventi collegati a Lupin a Lucca, in particolare alla gara di cosplay a tema e alla proiezione gratuita con sottotitoli del film di Jigen e di quello di Goemon al cinema Astra nell'ambito del Lucca Comics.