Cosa dobbiamo aspettarci dagli anime del 2027? E non mi riferisco alle storie – chissà quali nuove avventure il futuro ha in serbo per noi? - ma alle tecnologie utilizzate. In sostanza: gli anime di domani continueranno a preferire il 2D o tenderanno ad imboccare la strada della tridimensione?
La produzione di anime in 2D è così affermata che la maggior parte degli anime in 3D che sono stati prodotti, tentano di ricalcare il design della bidimensione. Alcuni degli studi più famosi in questo ambito sono lo Studio Khara (Evangelion Rebuilds, Gravity Rush: Overture), Sanzigen (ID-0, Bubuki Buranki, Arpeggio of Blue Steel) e Orange (Majestic Prince, Land of the Lustrous).
Combinando modelli 3D con colori e strutture piatte, e tenendo a mente le tipologie di movimento tipicamente presenti negli anime 2D, questi studi riescono ad avvicinarsi a un'estetica dell'animazione classica sfruttando però tutte le possibilità artistiche dell'animazione 3D.
Non solo la produzione di anime in 2D è la più fiorente e ricca in Giappone, ma gode inoltre di numerose infrastrutture che fanno sì che ogni anno vengano realizzate centinaia di serie animate. In più, grazie al facile accesso a software di animazione che permettono a chiunque di creare serie animate senza alzarsi dalla propria poltrona di casa, potenziali creatori possono creare delle cartelle di lavoro senza partecipare ad alcuna scuola di animazione. Tutto ciò rende noto che, non solo gli anime in 2D rimarranno in auge per molto tempo, ma che la produzione è talmente incalzante che l'industria dell'animazione fatica persino ad affrontarne il carico.
Il mercato giapponese si trova così a dover affrontare quel fenomeno a cui spesso ci si riferisce con il nome di “sovrapproduzione di anime”. Inoltre, molti investitori richiedono che una ipotetica nuova serie venga creata in un determinato momento. Questo comporta che un gran numero di registi, designers, attori ecc. sia impegnato in più di un progetto nello stesso momento. Per questo motivo, non sorprende che serie di alto profilo come One Punch Man, High School DxD e Blood Blockade Battelfront abbiano cambiato regista o anche studio di produzione.
Ma per cercare di tirare le somme riguardo all'argomento di fondo, dobbiamo porci una domanda: è possibile che i problemi di sovrapproduzione di anime in 2D spingano a far sì che ne vengano creati meno, in favore della produzione 3D?
Per questo motivo, molti studi di animazione 3D giapponesi hanno riconosciuto che i loro prodotti sono apprezzati in tutto il mondo. Shuzo John Shiota di Polygon Pictures (Kights of Sidonia, Blame!, Godzilla: Monster Planet) ritiene che l'obiettivo del suo studio sia quello di creare serie animate che tutto il mondo possa amare. Hidenori Ueki di Digital Fronier (Gantz: O, Infini-T Force, The Boy and the Beast) concepisce l'animazione come un veicolo di comunicazione senza confini e ambisce a portare “sorpresa e emozioni a chiunque”.
L'animazione 3D è difficile da realizzare, dispendiosa e molto costosa. È bene inoltre ricordare che lo spettatore è in grado di riconoscere ed apprezzare un'animazione 3D con i fiocchi, ma non rinuncia a criticarla quando risulta mal riuscita o fuori luogo. In genere, gli spettatori tendono a "perdonare" più facilmente gli errori in un animazione a due dimensioni piuttosto che in una a tre dimensioni. In quest'ultimo caso, infatti, movimenti poco naturali o forzati possono compromettere la resa visiva (e non solo) dell'intero lavoro.
Ovviamente non possiamo predire il futuro e non sappiamo dunque con che piede l'animazione nipponica tenderà ad avanzare. Voi cosa ne pensate? Apprezzereste un futuro in cui gli anime tenderanno generalmente ad adottare la tridimensione o vi augurate che il buon vecchio 2D non passi mai di moda?
Fonte consultata:
Crunchyroll
Gli anime in 2D sono, ad oggi, più popolari in Giappone
Se ad un fan di anime chiedete “ti piacerebbe che in futuro le case editrici scelgano di adottare la produzione in 3D?”, aspettatevi tendenzialmente un sonante “no”. Nonostante nel resto del mondo l'animazione 3D abbia preso il sopravvento, il mercato dell'animazione nipponica continua a dimostrare una decisa preferenza per le due dimensioni.La produzione di anime in 2D è così affermata che la maggior parte degli anime in 3D che sono stati prodotti, tentano di ricalcare il design della bidimensione. Alcuni degli studi più famosi in questo ambito sono lo Studio Khara (Evangelion Rebuilds, Gravity Rush: Overture), Sanzigen (ID-0, Bubuki Buranki, Arpeggio of Blue Steel) e Orange (Majestic Prince, Land of the Lustrous).
Combinando modelli 3D con colori e strutture piatte, e tenendo a mente le tipologie di movimento tipicamente presenti negli anime 2D, questi studi riescono ad avvicinarsi a un'estetica dell'animazione classica sfruttando però tutte le possibilità artistiche dell'animazione 3D.
Non solo la produzione di anime in 2D è la più fiorente e ricca in Giappone, ma gode inoltre di numerose infrastrutture che fanno sì che ogni anno vengano realizzate centinaia di serie animate. In più, grazie al facile accesso a software di animazione che permettono a chiunque di creare serie animate senza alzarsi dalla propria poltrona di casa, potenziali creatori possono creare delle cartelle di lavoro senza partecipare ad alcuna scuola di animazione. Tutto ciò rende noto che, non solo gli anime in 2D rimarranno in auge per molto tempo, ma che la produzione è talmente incalzante che l'industria dell'animazione fatica persino ad affrontarne il carico.
Il mercato giapponese si trova così a dover affrontare quel fenomeno a cui spesso ci si riferisce con il nome di “sovrapproduzione di anime”. Inoltre, molti investitori richiedono che una ipotetica nuova serie venga creata in un determinato momento. Questo comporta che un gran numero di registi, designers, attori ecc. sia impegnato in più di un progetto nello stesso momento. Per questo motivo, non sorprende che serie di alto profilo come One Punch Man, High School DxD e Blood Blockade Battelfront abbiano cambiato regista o anche studio di produzione.
Ma per cercare di tirare le somme riguardo all'argomento di fondo, dobbiamo porci una domanda: è possibile che i problemi di sovrapproduzione di anime in 2D spingano a far sì che ne vengano creati meno, in favore della produzione 3D?
Non solo Giappone...
È certamente vero che in Giappone gli anime in 2D siano di gran lunga più popolari, ma è importante ricordare che le serie animate giapponesi non sono trasmesse solamente in patria, ma in tutto il mondo: l'importanza sia finanziaria che culturale di audience straniera ha sempre maggiore rilevanza. Molti bambini di oggi (anche giapponesi) apprezzano sempre più l'animazione in 3D, dunque l'avversione comune degli amanti degli anime nei confronti del 3D, non è così rilevante se pensiamo alla mentalità di chi è cresciuto con cartoni come Le Avventure di Jimmy Neutron.Per questo motivo, molti studi di animazione 3D giapponesi hanno riconosciuto che i loro prodotti sono apprezzati in tutto il mondo. Shuzo John Shiota di Polygon Pictures (Kights of Sidonia, Blame!, Godzilla: Monster Planet) ritiene che l'obiettivo del suo studio sia quello di creare serie animate che tutto il mondo possa amare. Hidenori Ueki di Digital Fronier (Gantz: O, Infini-T Force, The Boy and the Beast) concepisce l'animazione come un veicolo di comunicazione senza confini e ambisce a portare “sorpresa e emozioni a chiunque”.
Il problema della produzione in 3D
Sulla base di queste informazioni, qualcuno potrebbe pensare che gli anime 3D abbiano la strada spianata verso un futuro che li vede protagonisti della scena dell'animazione internazionale. E dato che ci sono sicuramente più fan di anime in giro per il mondo che nel Giappone stesso, ciò non pare improbabile. Per contro, il problema fondamentale dell'animazione 3D è che non è di difficile impiego qualora non si disponga di apposite infrastrutture. Nel Sol Levante viene prodotto ogni anno un numero ragionevole di pregevoli anime 3D, ma che resta al contempo una quantità piuttosto esigua se pensiamo al numero di anime 2D lanciati ogni stagione. Se volete un esempio di anime 3D realizzato senza adeguate infrastrutture, preparazione o esperienza, guardate la versione 2016 di Berserk.L'animazione 3D è difficile da realizzare, dispendiosa e molto costosa. È bene inoltre ricordare che lo spettatore è in grado di riconoscere ed apprezzare un'animazione 3D con i fiocchi, ma non rinuncia a criticarla quando risulta mal riuscita o fuori luogo. In genere, gli spettatori tendono a "perdonare" più facilmente gli errori in un animazione a due dimensioni piuttosto che in una a tre dimensioni. In quest'ultimo caso, infatti, movimenti poco naturali o forzati possono compromettere la resa visiva (e non solo) dell'intero lavoro.
Ovviamente non possiamo predire il futuro e non sappiamo dunque con che piede l'animazione nipponica tenderà ad avanzare. Voi cosa ne pensate? Apprezzereste un futuro in cui gli anime tenderanno generalmente ad adottare la tridimensione o vi augurate che il buon vecchio 2D non passi mai di moda?
Fonte consultata:
Crunchyroll
su questo non sono tanto daccordo. è vero che sempre più in occidente e non gli anime stanno prendendo piede, ma non per iniziativa dei giapponesi. come ho detto in un altro articolo, che arrivino soldi da fuori è assolutamente vero, ma ad ora i produttori non sembrano interessati più di tanto all' estero, tant'è che i contenuti rimandano ancora ad un pubblico prettamente nipponico.
quanto al futuro degli anime, possa o meno piacere, il 3d misto a 2d prenderà sempre più piede, per motivi di lavorazione e abbattimento dei costi fino probabilmente a diventare tutto in 3d. personalmente spero di no ma il trand è quello.
tuttavia non penso proprio che questo passaggio al 3d sia dovuto ad una occidentalizzazione degli anime, anzi non centra proprio nulla.
E ho detto tutto.
Io direi entrambi, amo più il classico 2D nulla da dire, ma ammetto che vedere film o serie 3D hanno avuto il loro fascino, poi dipende dall'opera e dagli animatori.
[EDIT] Premesso, non odio la CGI dal momento che adoro i corti e i primi film della Pixar!
Per essere ancora più preciso, io non chiudo totalmente la porta alla CG, infatti il mio ideale di animazione sarebbe comunque un prodotto di animazione tradizionale con la CG a supporto, un 70/30 insomma.
Qualche esempio? Your Name, molto banalmente.....dal mio punto di vista é ciò che si avvicina di più al concetto "perfezione" che ho io in mente (almeno dal punto di vista grafico); ma non solo questo, anche i film di Hosoda come Summer Wars o Boy and the Beast.......penso anche a Violet Evergarden, che aspetto con trepidazione anche per questo, da un PV di appena 30 secondi ho visto un tripudio di colori ed animazioni che già mi hanno conquistato ancora prima di sapere di che cosa tratterà l'anime.....e si vede l'uso della Computer Grafica in questi prodotti, eccome se si vede!
Purtroppo in America invece é passato il messaggio che l'animazione tradizionale sia ormai "roba vecchia" e che il futuro sia solo l'animazione 100% in CG......l'unico esempio che mi viene in mente di commistione tra i due stili é Il Pianeta del Tesoro della Disney (che é stato un floppone.......mannaggia agli spettatori!!! ), ma poi non mi sembra che sia stata riutilizzata da qualcun altro come tecnica.....
Che poi, parlando di animazione americana, c'é un'altra cosa che fatico a comprendere: che senso ha che al giorno d'oggi esista ancora uno studio come la Pixar? É uno studio che é nato per proporre film d'animazione in contro-tendenza rispetto alle altre case d'animazione (e, per l'appunto, negli anni '90 era così con la CG), ma oggi che tutti gli studi utilizzano la stessa tecnica.......anzi, oggi come oggi avrebbe senso al contrario, cioè se realizzassero solo film in animazione tradizionale, magari cercando un po' di essere la "risposta americana" allo Studio Ghibli, per esempio.
Comunque, tornando alla CG giapponese, fino ad ora ci sono stati risultati fin troppo altalenanti: film come Capitan Harlock 3D, Doraemon Stand By Me e Saint Seiya la Leggenda del Grande Tempio sono anche realizzati bene, già con un anime come Ajin le animazioni sono così così, Berserk.........credo che neanche i video multimediali di Windows '95 avessero animazioni così legnose e spigolose
Insomma, quello che voglio dire é che gli americani sanno usare bene la CG, i giapponesi quella tradizionale con qualche contaminazione occasionale......perché non lasciare le cose così come stanno?
(Scusate il papiro, sono un tipo logorroico, lo so )
Concordo pienamente. Ogni parte fatta in 3D negli anime mi fa venire voglia di lasciar perdere.
E se ripenso al fatto che la Disney abbia dismesso totalmente le sue divisioni 2D, me ne dispiaccio tanto. Capisco guardare al futuro, ma è giusto anche ricordare ciò che ti ha reso grande; e mi farebbe piacere se ogni tanto a qualche produzione in 3D, Lasseter ne affiancasse qualcuna della vecchia scuola.
Ha senso visto che insieme alla collega Disney é l'azienda leader nell'uso della CG. Tanti utilizzano questa tecnica ma solo Disney /Pixar ai massimi livelli ed è la casa di produzione che non si limita a utilizzare i software in commercio ma ha un intero parco di programmatori che studiano nuovi metodi per migliorare la tecnologia a disposizione.
Con questo però, ovviamente, non voglio dire che il 3D sia brutto, eh.
Mi permetto di usare un post di megna1 per esemplificare il concetto:
https://www.animeclick.it/post/13816
Cioè, se si tratta di un 3D fatto bene come quello di Freedom, o del film di Capitan Harlock del 2014, ok, mi piace quanto il 2D, ma se deve essere fatto come quello della serie di Berserk del 2016... no! In quel caso, 2D tutta la vita. XD
Basta una buona realizzazione e idee chiare, poi che sia 2D, 3D, commerciale o di nicchia poco importa.
Per i miei gusti nonostante la CG la trovo gradevole e spesso molto bella, continuo a provare emozioni più intenze con la grafica 2D tradizionale.
E' esattamente questo che succede. Una animazione in 3D è disastrosa se non è realizzata in maniera eccellente.Per quanto mi riguarda mi dà proprio fastidio ed è per questo che credo che gli anime resteranno 2D.
Devo però ammettere che quando le animazioni 3D sono eccellenti, il risultato può essere davvero spettacolare (si veda Rebuild of Evangelion). Però solo certe produzioni si possono permettere il budget (monetario e temporale) adeguato.
Il problema attuale però non è il 2d e 3d, ma è il fatto che su 60 serie anime circa annuali, di belle c'è n'è sono solo 3 o 4, tutto il resto sono un po' così, niente di ché, niente di speciale.
Una buona via di uscita potrebbe passare per l'animazione 3D prodotta dai giovani animatori, che magari hanno pochi mezzi, ma li usano con maggiore intelligenza dei grossi gruppi. Hanno degli spazi a disposizione per potersi esprimere ? Piacerebbe capire cosa viene presentato nei festival del cinema d'animazione indipendente giapponese.
Molto spesso si fermiamo al solo suolo giapponese, e vediamo esempi decentemente o anche molto riusciti( guardasi Ajin), e altri che il genere umano dovrebbe soltanto osservare da lontano, per non ripetere gli stessi errori.
Ciò che dà il meglio di sé, in 3D, è l' animazione pura e dura, e tutti gli effetti particellari che possono essere aggiunti ad esso. Show americani simil-anime come ad esempio RWBY sono un orgasmo visivo, riguardo la fluidità di animazioni e le sue coreografie, cose che, vi assicuro, mai e poi MAI sarebbero potuto essere fatte con un tipo di animazione 2D, se non avendo INGENTI budget ( guardasi, ad esempio, il fatto che in Cgi i personaggi sono in costante movimento, al contrario dell' animazione tradizionale, che a volte soffre dell' effetto "cardboard", personaggi fermi in una scena che vomitano linee di dialogo su linee di dialogo.
SICURAMENTE, è la direzione dove sta andando il mercato, essendo un' ottima porta di inizio per animatori alle prime armi, oltre ad essere un tool molto più facile da animare, potendo usare motion capture ed altro( attualmente, non sono sicuro di quest' ultimo dato, prendetelo con le pinze).
Emozianto nel volgere lo sguardo al futuro, ne vedremo di cotte e crude, sopratutto all' inizio.
Peccato che le serie che citi facciano abbastanza pena...
E questo è il motivo per cui gli unici prodotti d'animazione che ancora guardo son quelli giapponesi, il giorno che anche loro si daranno completamente al 3D leggerò solo manga...
Non hai capito cosa intendevo dire.....cercherò di spiegarmi meglio allora
Anni '90/parte dei 2000: Disney fa film in 2D, la Pixar é il ramo "sperimentale" intenta a produrre film in CG.
Anni 2010: Disney e Pixar, insieme, fanno SOLO prodotti in CG.
Domanda: qual é il senso dell'esistenza della Pixar oggi? In cosa sarebbe diversa dalla casa madre Disney?
Per questo ho fatto una mezza provocazione dicendo che potrebbe dedicarsi solo a film in 2D, se sei nata come casa sperimentale allora continua ad esserlo, mentre invece ora si é omologata a tutte le altre case americane.
E comunque, continuo a non capire il ragionamento di fondo di tutta la questione: "gli americani usano in massa la CG, i giapponesi si devono adeguare".....ma PERCHÉ mai dovrebbero??
Al di là dei risultati medio/bassi che hanno ottenuto finora, come dicevano altri prima di me uno dei tratti caratteristici degli anime é proprio l'animazione in 2D, é praticamente uno dei motivi che oggi li distingue di più dal resto dell'animazione internazionale (i prodotti americani che oggi vengono animati con metodo tradizionale si contano sulle dita di una mano).
Io ora non dico che tutti gli studi d'animazione giapponesi dovrebbero essere integralisti come Miyazaki (che comunque anche lui ha di recente riconosciuto l'utilità del supporto della CG), ma non credo nemmeno che dovrebbero snaturare così radicalmente quella che é stata la loro tradizione e le loro caratteristiche peculiari in fatto di animazione dagli anni '70 a oggi, meno che meno se questo dovesse succedere per "aggraziarsi" di più gli altri paesi.
E credo che i fatti diano in qualche modo ragione al mio pensiero, non penso sia un caso se nell'ultimo anno e mezzo hanno avuto successo film come appunto Your Name, In Questo Angolo di Mondo, A Silent Voice......segno che al pubblico giapponese (e forse non solo il loro) va bene così, e in ogni caso io sono arciconvinto che questi film avrebbero reso almeno 20 volte di meno se fossero stati in CG integrale (ma questo é solo il mio pensiero ovviamente).
Tutti sono capaci a disegnare, ma quanti riescono a fare qualcosa di decente?
Stesso discorso vale per il 3D con la differenza che è più difficile fare qualcosa di decente (anche se poi si risparmia sul fatto che al posto dei frame si anima e si renderizza tutto in un colpo), quindi i difetti si vedono di più.
Anche se si usa il computer al posto dell'inchiostro e della penna, stiamo comunque parlando di artigianato (sono ridicole le affermazioni di chi parla di immagini generate dal computer... i computer non hanno immaginazione, generano quel che gli viene detto di generare, quindi alla fin fin chi fa il lavoro è l'artista).
Un misto tra 2D e 3D è una soluzione accettabile per lo stile giapponese, ufotable sono stati i primi a dimostrarlo.
Sperimentazione non vuol dire tornare indietro perché ora tutti si stanno adeguando allo standard che tu hai inventato. La sperimentazione è andare sempre avanti con lo studio e la ricerca. Guarda Toy Story e Inside Out, c'è un abisso tra i due. Il 2D non è assolutamente una caratteristica degli anime, è semplicemente la tecnica che hanno sempre usato perché non c'era altro e che continuano ad usare perché non in grado di fare serie 3D di valore in massa. I fatti non ti danno assolutamente ragione, Your name e soci hanno fatto successo indipendente dal fatto che fossero in animazione tradizionale. Se avessero avuto un picco grafico nel 3D avrebbero avuto comunque successo come del resto i film Disney.
Se è per questo nell'animazione 2d attuale potrà anche basarsi su disegni tradizionali (al massimo per gli storyboard ) ma il disegno e l'animazione sono digitali. Insomma è tutto "fatto al computer". Non credo che il 3D sostituira completamente il 2d, costa. Personalmente non mi piace il tridimensionale nelle produzioni giapponesi perché. ... ancora non ha portato a risultati soddisfacenti (almeno per me) , mentre apprezzo ben di più l'animazione occidentale fatta in questo modo (Miracolus Ladybug ad esempio è molto carino), apprezzo in generale il tridimensionale perché è stata una delle mie materie di studio e conosco persone che ci lavorano, non credo che chi spara a zero su questo tipo di animazione sappia quanto sia difficile "praticarla".
Quotissimo. Ogni volta che esce un anime che mi piacerebbe vedere, lo scarto subito non appena scopro essere in 3D. A mio parere, "anime 3D" costituisce un perfetto esempio di ossimoro.
Al momento no, è piuttosto evidente: gli anime totalmente fatti in 3D sono sì iper-dettagliati e fluidi, ma anche asettici, freddi, "plasticosi". La CGI (allo stato dell'arte) mi piace, ma solo se ben integrata all'interno di un anime tradizionale.
Nettamente meglio il 2D...
C'è comunque roba peggiore di "Regal Academy" in giro...
Hai ragione, purtroppo.
Ehm......"sperimentazione" vuol dire tentare di fare qualcosa di diverso dal solito, intraprendendo un percorso poco battuto dagli altri e tentando di realizzare un prodotto che si distingue da quello dei concorrenti; la Pixar degli anni '90 lo faceva, oggi non piú, dato che ora in America seguono tutti lo stesso modello.
Poi il fatto che riutilizzando il 2D si tornerebbe indietro é solo una tua opinione.
Ma di fatto lo é perché, ribadisco, di prodotti in 2D degli altri paesi ormai ne restano pochi: in America sono scomparsi quasi del tutto (quali sono i prodotti americani in 2D di oggi? I Simpson? Bojack Horseman? Rick and Morty?) e piano piano anche l'Europa sta seguendo questo trend, vedi anche Gatta Cenerentola proposta per l'Oscar giusto l'altro giorno.
I giapponesi quindi sono gli unici oggi ad usare ancora "in massa" il 2D (e nessuno mi ha ancora detto perché dovrebbero smettere di usarlo, visto l'uso magistrale che ne fanno).
Ceeeerto, come no, sono tra i film più osannati di sempre dalla critica (giapponese e non) per il loro comparto tecnico
"Se avessero avuto un picco grafico nel 3D....", se mio nonno avesse avuto le ruote......sta di fatto che NON é così, sono animati tradizionalmente (e per altro in modo diversissimo tra di loro) e parte del loro successo é innegabilmente imputabile alla loro grafica (e anche alla loro storia ovviamente).
Anzi secondo me non sarebbero neanche stati esportati fuori dal Giappone se fossero stati animati interamente in CG.
(Ah, non risponderò ad altri tuoi eventuali commenti Fma35, so fin troppo bene che é inutile controbattere con te all'infinito, anzi già mi pento di averti risposto una volta; pace e amore ).
No sperimentare non vuol dire cambiare continuamente perché gli altri si adeguano a te. La Pixar sperimenta ancora, tutti i nuovi programmi e le nuove tecnologie CG nascono nei loro laboratori.
Non è un'opinione è un fatto. Tornare a fare 2D buttando nel cesso decadi di lavoro solo perché ora gli altri studi si stanno avvicinando alla strada da te intrapresa é tornare indietro.
Praticamente tutte le serie non per bambini in età pre - scolare.
È inutile che te la ridi eh, hai tirato fuori tu un discorso che non sta né in cielo né in terra. Your name ha avuto successo perché è un prodotto intrinsecamente giapponese, non perché è animato tradizionalmente. Frozen in Giappone ha fatto sfaceli diventando uno dei film più visti di sempre ed è in CG.
Straquoto!!
La CG è volte usata, come l'ecchi eccessivo e buttato a caso, in certi anime, o per dare un valore aggiunto ad un'opera di poco valore, ma soprattutto perchè hanno come target principale la nuova generazione, che gioca in stramaggioranza con game in 3D, quindi stanno lentamente travasando questo stile negli anime.
Perché? Cioé, mi va benissimo che uno le consideri brutte, ma almeno un minimo di argomentazione sarebbe gradita... è un po' come gettare il sasso allo scopo di irritare la gente, per poi nascondere la mano.
Cioé, Ajiin è figo, quando arriva ai combattimenti belli, come anche gli ambienti, fatti con un software Maya, sono stupendi, con tutti gli effetti particellari. Naturalmente, ci sono i suoi problemi, con frame salterini e scene di regie che mi fanno dubitare dell' abilità effettiva dei tizi dietro la produzione, ma in generale, è una visione ottima e colpisce l' occhio in positivo.
Con Rwby, potrei parlarne per ore, mi limito al fatto che è comunque un qualcosa di Indie, ed hanno cominciato ad avere un budget decente dalla quarta stagione in poi( sebbene l' abilità degli animatori, sia nel bene che nel male, si vede tutta fin dalle prime stagioni).
Felice di avere, con chiunque, dissensi a riguardo.
Vorrei inoltre porre una domanda, da onesto ignorante: non sono già gli stessi anime moderni ad essere, in parte, in Cgi? Vengono usati software di lavoro digitale, di rifinitura, di animazione, ecc. mica la carta carbone. O sbaglio?
Vista la qualità media che si vede in giro, hai proprio ragione, dovrebbero farsela fare dai cinesi, che da quel ho visto ultimamente, è arrivata ad un buon livello
Avevo avuto questa impressione, ma pensavo fosse una mia paranoia.
Dovrebbero fare come in -Akira-, cioé elaborare sequenze col computer e ripassarle a mano frame dopo frame, ma in questo caso ci vorrebbe uno studio solo per questo, quando con un paio di programmatori al giorno d'oggi posizioni gli oggetti in CGI con poco sforzo... A discapito dell'armonia visiva, però!
Ogni anno in giappone viene prodotto così tanto pattume (anime brutti tecnicamente) in 2D che si potrebbe tranquillamente dire il contrario.
Ma non è così, 2D o 3D sono strumenti... è l'uso che se ne fa che determina la qualità di un'opera.
L'unica differenza sta nel fatto che un bel disegno 2D con pochi frame è comunque guardabile, a differenza di una CGI fatta male.
La CGI permette sicuramente di risparmiare perché una volta pronto un modello e le sue animazioni è facile riutilizzare il tutto e non bisogna disegnare ogni volta ogni frame... ma il lavoro che c'è dietro per realizzare un modello 3D ben fatto con animazioni che abbiano un senso è un lavoro da artisti che richiede abilità non comuni.
Il motivo per cui in giappone si usa il 2D più del 3D è chiaro... per produrre pattume va bene chiunque e a fare un frame possono mettere chiunque.
Ma quando parliamo di opere di qualità (anche in 2D) non è raro veder utilizzata la CGI nel modo giusto (e magari lo spettatore neanche se ne accorge) anche in giappone.
Il 2D non sparirà mai, anzi ,la CGI viene già utilizzata anche in ambito 2D.... Si evolverà semplicemente la tecnica (com'è successo in questi anni).
Ma neanche la tecnica tradizionale sparirà mai (anche in america qualche anno fa è stato prodotto Avatar no?) perché semplicemente anche la tecnica tradizionale fa parte degli strumenti utilizzabili.
Quel che personalmente spero è che ci siano sempre più artisti del 3D capaci di utilizzare la CGI nel migliore dei modi, evitando di creare obbrobri inguardabili... è questo il vero problema... come mi auguro che vengano prodotti meno anime ogni stagione ma con una qualità più alta (ci sono anime orribili questa stagione questo a prescindere da 2D-3D CGI-nonCGI... e anime che invece meriterebbero molto di più).
Non è possibile che mentre due protagonisti parlano in un'aula di una scuola (ad esempio) gli altri sullo sfondo siano piatti, non si muovano o i loro movimenti vengano semplicemente pronunciati...
Ho visto qualche miglioramento negli ultimi anni, ma in pochissimi anime...
Riduzione dei costi di produzione, si spende di più per i personaggi in primo piano e meno in fattori di secondo piano come comparse e sfondi preferendoli statici.
Questa tecnica è usata da sempre nell'animazione nipponica come il riciclo dei fotogrammi, ed è ciò che definisce l'animazione giapponese stessa, riconoscibile proprio perchè usa certi canoni.
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