Fin dai primi anni di diffusione dell'animazione e del fumetto giapponese in occidente è nato un popolare dibattito tra gli appassionati di anime e manga riguardo l'aspetto singolare dei personaggi delle loro opere preferite.
Sulla popolare textboard giapponese 2channel e sul sito Tamenal sono apparse delle immagini che tentano di spiegare come, secondo la fisionomia dei volti degli anime messi a confronto con tipici volti giapponesi e caucasici, in realtà i personaggi degli anime non abbiano nulla in comune con i caucasici.
Nonostante i personaggi degli anime sembrino avere caratteristiche fisiche giapponesi, alcune persone hanno sviluppato una teoria ben più fantasiosa e originale: e se fossero dei gatti? Mettendo a confronto i visi di personaggi di anime come Karakai Jōzu no Takagi-san o Idol Time PriPara risulta che molti autori abbiano recentemente adottato una forma per il viso simile a quella del muso dei gatti, un 'neko-gata'.
In un saggio intitolato "Do Manga Characters Look White?" (I personaggi dei manga sembrano bianchi?), la professoressa Rachel Matt Thorn sostiene che sia una questione di prospettive: non sono gli autori giapponesi a disegnare i propri personaggi, salvo poche eccezioni, come individui caucasici, ma sono piuttosto gli occidentali a convincersene.
La maggior parte delle persone provenienti da una società dominata dalla cultura occidentale indentificherà qualunque personaggio dalla pelle chiara, per quanto stilizzato, come un individuo caucasico e avrà bisogno di simboli chiari per poter identificare un personaggio di razza differente, spesso sfociando in stereotipi: occhi a mandorla, pelle scura, capelli neri e lisci o capelli afro.
In Giappone, invece, accade il contrario e nella norma sarà identificare i personaggi come giapponesi, salvo indicazioni chiare che il personaggio in questione sia straniero: occhi azzurri e capelli biondi, fisico muscoloso, labbra carnose e pelle scura, capelli neri ricci.
Nel caso di manga o anime ambientati in Europa come, ad esempio, Lady Oscar non sarà necessario attribuire stereotipi fisici ai personaggi, in quanto sarà l'ambientazione della storia, i nomi, i dialoghi e altri indizi visivi o testuali a far capire al pubblico che i personaggi in questione sono per la maggioranza caucasici.
Pelle bianca o pelle scura, capelli azzurro cielo o nero pece, possiamo essere d'accordo su una sola cosa: i personaggi degli anime sono personaggi di fantasia e sta al lettore identificarsi in essi sulla base delle loro azioni o del loro carattere, piuttosto che della razza di appartenenza.
Fonte consultata:
Goboiano
Hojo ha un bellissimo tratto che in alcune sue opere e illustrazioni è particolarmente realistico. In City Hunter capita spesso di trovare disegni in cui la nazionalità dei protagonisti è chiaro a prima vista. Un esempio è la copertina nr 32 di quest'opera, per dire.
Per Hojo ho visto che ti hanno già risposto, per Katsura guarda tu stesso.. Direi che anche altri personaggi come ad es. Iori non hanno tratti propriamente congolesi:
Ma magari loro riescono a vedere delle differenze nel taglio degli occhi che a noi appaiono invisibili perchè non siamo abituati e ci sembrano tutti uguali... Ecco perchè Yota può averli leggermente più aperti di Ai ecc.
Per i nasi ancora meno: loro praticamente non hanno il dorso, è un tutt'uno con l'osso e sporge direttamente in prossimità della punta nasale (proprio come nei personaggi degli anime che spesso vengono rappresentati con il famoso "triangolino" e basta)..
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