Somnia ha sempre meritato un posto speciale nel cuore di molti fan, perché che possa piacere o meno (e meritatamente i consensi non sono mai mancati) è sempre stata la vera e propria sublimazione di un sogno. La prova che un "manga italiano" potesse esistere, potesse essere venduto da una importantissima casa editrice (Panini) e le sue autrici, Federica Di Meo e Liza E. Anzen, sono sempre state in primissima linea a sostenere decine (se non di più ormai!) di autori in questo percorso.
Somnia - Caccia al Tesoro è il nuovo volume della saga, un albo autoconclusivo e interamente a colori.
Il protagonista è Alexander T. Matrick, un ladrun... un avventuriero che sogna di andare sulla luna per trovare il tesoro più grande tra tutti. Accompagnato dalla bellissima Deva e da uno Stregone seguiranno una mappa per trovare l'ultimo Somnia esistente al mondo: un artefatto capace di realizzare qualsiasi desiderio.
Naturalmente un lettore potrebbe avere timori nell'avvicinarsi a questa opera, facendo parte di una saga che conta diversi volumi, ma sottolineiamo immediatamente che questo albo è pensato sia per i lettori storici che i nuovi. I protagonisti sono esplicitamente pensati per questa uscita e sono all'oscuro di tutte le vicende che compongono l'universo di Somnia, perciò proprio come voi entreranno in un mondo nuovo.
Con questo volume si è raggiunta un'altissima vetta nel lavoro delle autrici. Liza è riuscita a creare una storia che necessitava di nuovi spunti ma che allo stesso tempo riuscisse a convogliare tutti i classici punti di forza della serie; i nuovi personaggi sono assolutamente stupendi, oltre che avere un aspetto davvero intrigante (ce n'è decisamente per tutti i fan) sono interessanti e divertenti, con il buon Alec che regge perfettamente sulle spalle il peso di una storia così lunga e complessa, e quindi anche di una sorta di eredità.
I colori elevano il livello generale del fumetto rendendolo anche un grande piacere per gli occhi, merito anche di un'edizione e di una stampa degna assolutamente delle ambizioni dell'opera.
Soffermarsi eccessivamente sulla storia sarebbe un peccato perché rischierebbe di rovinare un'esperienza che, siate nuovi o vecchi lettori, è sicuramente consigliata. Non sappiamo al momento se Somnia continuerà ancora ma sicuramente "Caccia al Tesoro" è un volume che non solo riassume tutti i motivi del successo di questa saga ma che la esalta dandole una nuova pelle, mostrando una volta per tutte la bravura del duo Di Meo & Anzen anche di fronte a una nuova prova.
Ecco di seguito l'intervista:
Possiamo definire questa vostra nuova opera come il vostro lavoro più grande?
F: Sicuramente a livello organizzativo è stata la più impegnativa, era la prima volta che lavoravamo su un volume unico, per di più a colori!
E/L: Penso che tutti i lavori siano sempre il "più grande" nel momento in cui ti ci dedichi, dando anima e corpo. "Caccia al tesoro" per me è più il punto di arrivo (temporaneo, perché si cambia sempre) di una riflessione sulla storia, su cosa raccontare, sul modo di raccontare, tenendo conto anche della presenza del colore. Rappresenta un messaggio che personalmente ci tenevo molto a trasmettere.
Cosa ha significato per voi lavorare a questo volume?
E/L: Abbiamo sperimentato. Col colore, con le tecniche narrative, con le sfide del volume unico. Con un protagonista maschile. Con un nuovo modo di raccontare, perché a un certo punto ti rendi conto che, sebbene l'arte in tutte le sue forme consenta una libertà di espressione assoluta, i limiti sono dettati dal modo in cui sei tu. Come essere umano e come narratore. Personalmente, questo volume è stato come uscire da una gabbia. Quella dei miei limiti. Sperimentare nuove strade e sentirmi più libera.
Il pubblico sta reagendo decisamente bene finora direi. Un volume simile è anche un abbraccio ai vostri fan di sempre.
E/L: Quando raccontiamo una storia, la nostra attenzione è divisa in maniera completamente equa tra nuovi e vecchi lettori. Da bambina, ho avuto un'esperienza di lettura che ha poi influenzato il mio modo di scrivere. Avevo iniziato a leggere Video Girl Ai dall'ottavo volume, quando la protagonista ha già perso la memoria. Ho letto fino alla fine e poi solo dopo ho recuperato gli arretrati. In pratica, ero senza memoria come la protagonista. E quando ho letto i vecchi volumi ho compreso la potenza di ciò che si era dimenticata. Il valore di quei ricordi. Voglio scrivere storie che tutti possano leggere, saghe in cui tutti possano entrare nei punti in cui desiderano. Un po' come, nella vita, anche noi "entriamo" nelle situazioni a un certo punto. Ma rispetto a quel punto c'è un prima e un dopo, un quadro più ampio.
Federica, i colori sono venuti meravigliosamente. Cosa hai usato e come hai vissuto questa nuova sfida?
F: Grazie! Ho utilizzato Clip Studio Paint, da molti conosciuto come Mangastudio, è un programma pensato totalmente per chi fa manga e fumetto, con un'ottima gestione della tavola. Passare dal bianco, nero e retino ai colori è stato un salto nel buio che ho affrontato più che volentieri, mi entusiasmano le sfide, specialmente in questo caso, mi sono sempre sentita un'autrice di manga ma in questo caso non avevo praticamente strade già battute alle quali ispirarmi, ci sono pochissime opere del genere totalmente a colori!
E/L: Io mi complimento con Federica perché ha fatto davvero un lavoro meraviglioso.
Ora che avete fatto questo volume a colori... prossimo passo vedere Somnia animato!
F: noi intanto ci siamo portate avanti e abbiamo messo i colori!
E/L: Mi unisco a quello che ha detto Federica, ah ah!
Somnia - Caccia al Tesoro è pensato sia per nuovi lettori che per quelli di
sempre, il cammino dei protagonisti è allo stesso tempo sia una valle inesplorata che un posto ricolmo di ricordi. Qual è il vostro ricordo più forte legato a questa avventura?
F: Ovviamente ce ne sono molti, ma ricordo di aver disegnato le ultime tavole questa estate di notte al posto di dormire, lontana da casa, in montagna. La sera ero sola con me stessa ma sentivo quasi vivere i personaggi. Anche se all'epoca mancava solo un mese e avevo 110 pagine da colorare non mi sono mai sentita preda del classico sconforto dei fumettisti, è stato magico!
E/L: Il momento in cui al protagonista scende una lacrima. Azzurra e tinta di sangue. Così come la vita è felicità e dolore allo stesso tempo. Quando ho visto quella lacrima disegnata da Federica, ho pensato: "Sì, è quello che volevo raccontare". E dentro di me ho ringraziato Federica per essere così straordinaria nel riuscire a rendere certe sfumature.
Somnia è proprio come i sogni, non possono avere davvero una fine, hanno sempre un continuo in un modo o nell'altro... ci possiamo aspettare ancora qualcosa?
E/L: Esattamente come i sogni, non sai mai cosa succederà nel sogno dopo, eh eh. Dopo la fine di un volume, ci prendiamo sempre un periodo di riflessione per vedere dove indirizzare la nostra creatività, in ogni caso qualsiasi novità la comunicheremo come sempre sulla nostra pagina Facebook Somnia (https://www.facebook.com/artofsomnia/). Anzi, ne approfitto per invitare tutti i lettori a scriverci le loro opinioni su "Caccia al tesoro" e per ringraziare di cuore chi lo ha già fatto.
Somnia - Caccia al Tesoro è il nuovo volume della saga, un albo autoconclusivo e interamente a colori.
Il protagonista è Alexander T. Matrick, un ladrun... un avventuriero che sogna di andare sulla luna per trovare il tesoro più grande tra tutti. Accompagnato dalla bellissima Deva e da uno Stregone seguiranno una mappa per trovare l'ultimo Somnia esistente al mondo: un artefatto capace di realizzare qualsiasi desiderio.
Naturalmente un lettore potrebbe avere timori nell'avvicinarsi a questa opera, facendo parte di una saga che conta diversi volumi, ma sottolineiamo immediatamente che questo albo è pensato sia per i lettori storici che i nuovi. I protagonisti sono esplicitamente pensati per questa uscita e sono all'oscuro di tutte le vicende che compongono l'universo di Somnia, perciò proprio come voi entreranno in un mondo nuovo.
Con questo volume si è raggiunta un'altissima vetta nel lavoro delle autrici. Liza è riuscita a creare una storia che necessitava di nuovi spunti ma che allo stesso tempo riuscisse a convogliare tutti i classici punti di forza della serie; i nuovi personaggi sono assolutamente stupendi, oltre che avere un aspetto davvero intrigante (ce n'è decisamente per tutti i fan) sono interessanti e divertenti, con il buon Alec che regge perfettamente sulle spalle il peso di una storia così lunga e complessa, e quindi anche di una sorta di eredità.
I colori elevano il livello generale del fumetto rendendolo anche un grande piacere per gli occhi, merito anche di un'edizione e di una stampa degna assolutamente delle ambizioni dell'opera.
Soffermarsi eccessivamente sulla storia sarebbe un peccato perché rischierebbe di rovinare un'esperienza che, siate nuovi o vecchi lettori, è sicuramente consigliata. Non sappiamo al momento se Somnia continuerà ancora ma sicuramente "Caccia al Tesoro" è un volume che non solo riassume tutti i motivi del successo di questa saga ma che la esalta dandole una nuova pelle, mostrando una volta per tutte la bravura del duo Di Meo & Anzen anche di fronte a una nuova prova.
Ecco di seguito l'intervista:
Possiamo definire questa vostra nuova opera come il vostro lavoro più grande?
F: Sicuramente a livello organizzativo è stata la più impegnativa, era la prima volta che lavoravamo su un volume unico, per di più a colori!
E/L: Penso che tutti i lavori siano sempre il "più grande" nel momento in cui ti ci dedichi, dando anima e corpo. "Caccia al tesoro" per me è più il punto di arrivo (temporaneo, perché si cambia sempre) di una riflessione sulla storia, su cosa raccontare, sul modo di raccontare, tenendo conto anche della presenza del colore. Rappresenta un messaggio che personalmente ci tenevo molto a trasmettere.
Cosa ha significato per voi lavorare a questo volume?
E/L: Abbiamo sperimentato. Col colore, con le tecniche narrative, con le sfide del volume unico. Con un protagonista maschile. Con un nuovo modo di raccontare, perché a un certo punto ti rendi conto che, sebbene l'arte in tutte le sue forme consenta una libertà di espressione assoluta, i limiti sono dettati dal modo in cui sei tu. Come essere umano e come narratore. Personalmente, questo volume è stato come uscire da una gabbia. Quella dei miei limiti. Sperimentare nuove strade e sentirmi più libera.
Il pubblico sta reagendo decisamente bene finora direi. Un volume simile è anche un abbraccio ai vostri fan di sempre.
E/L: Quando raccontiamo una storia, la nostra attenzione è divisa in maniera completamente equa tra nuovi e vecchi lettori. Da bambina, ho avuto un'esperienza di lettura che ha poi influenzato il mio modo di scrivere. Avevo iniziato a leggere Video Girl Ai dall'ottavo volume, quando la protagonista ha già perso la memoria. Ho letto fino alla fine e poi solo dopo ho recuperato gli arretrati. In pratica, ero senza memoria come la protagonista. E quando ho letto i vecchi volumi ho compreso la potenza di ciò che si era dimenticata. Il valore di quei ricordi. Voglio scrivere storie che tutti possano leggere, saghe in cui tutti possano entrare nei punti in cui desiderano. Un po' come, nella vita, anche noi "entriamo" nelle situazioni a un certo punto. Ma rispetto a quel punto c'è un prima e un dopo, un quadro più ampio.
Federica, i colori sono venuti meravigliosamente. Cosa hai usato e come hai vissuto questa nuova sfida?
F: Grazie! Ho utilizzato Clip Studio Paint, da molti conosciuto come Mangastudio, è un programma pensato totalmente per chi fa manga e fumetto, con un'ottima gestione della tavola. Passare dal bianco, nero e retino ai colori è stato un salto nel buio che ho affrontato più che volentieri, mi entusiasmano le sfide, specialmente in questo caso, mi sono sempre sentita un'autrice di manga ma in questo caso non avevo praticamente strade già battute alle quali ispirarmi, ci sono pochissime opere del genere totalmente a colori!
E/L: Io mi complimento con Federica perché ha fatto davvero un lavoro meraviglioso.
Ora che avete fatto questo volume a colori... prossimo passo vedere Somnia animato!
F: noi intanto ci siamo portate avanti e abbiamo messo i colori!
E/L: Mi unisco a quello che ha detto Federica, ah ah!
Somnia - Caccia al Tesoro è pensato sia per nuovi lettori che per quelli di
sempre, il cammino dei protagonisti è allo stesso tempo sia una valle inesplorata che un posto ricolmo di ricordi. Qual è il vostro ricordo più forte legato a questa avventura?
F: Ovviamente ce ne sono molti, ma ricordo di aver disegnato le ultime tavole questa estate di notte al posto di dormire, lontana da casa, in montagna. La sera ero sola con me stessa ma sentivo quasi vivere i personaggi. Anche se all'epoca mancava solo un mese e avevo 110 pagine da colorare non mi sono mai sentita preda del classico sconforto dei fumettisti, è stato magico!
E/L: Il momento in cui al protagonista scende una lacrima. Azzurra e tinta di sangue. Così come la vita è felicità e dolore allo stesso tempo. Quando ho visto quella lacrima disegnata da Federica, ho pensato: "Sì, è quello che volevo raccontare". E dentro di me ho ringraziato Federica per essere così straordinaria nel riuscire a rendere certe sfumature.
Somnia è proprio come i sogni, non possono avere davvero una fine, hanno sempre un continuo in un modo o nell'altro... ci possiamo aspettare ancora qualcosa?
E/L: Esattamente come i sogni, non sai mai cosa succederà nel sogno dopo, eh eh. Dopo la fine di un volume, ci prendiamo sempre un periodo di riflessione per vedere dove indirizzare la nostra creatività, in ogni caso qualsiasi novità la comunicheremo come sempre sulla nostra pagina Facebook Somnia (https://www.facebook.com/artofsomnia/). Anzi, ne approfitto per invitare tutti i lettori a scriverci le loro opinioni su "Caccia al tesoro" e per ringraziare di cuore chi lo ha già fatto.
Tecnicamente, è un volume meraviglioso, con una sceneggiatura al limite della perfezione e dei colori fatti così bene che non solo se li sognano in Giappone, ma pure in America. Sembra di leggere un'opera di Andy Seto, ma fatta meglio.
I personaggi poi sono credibili e memorabili, cosa rara per un fumetto autoconclusivo e sequel.
Insomma, sfogliatelo e vedete da voi, e lasciate perdere chi non l'ha letto e sparla.
Nemmeno un po'. Se ci tenevi a vedere certe tematiche in Somnia... beh... (MANTENGO IL SEGRETO)
Sarebbe un seguito, ma è comprensibile da chiunque.
Meglio di Andy Seto?
Sì, nei tuoi "somnia"!
Lascio ai lettori verificare di persona se mi sbaglio.
Scherzi a parte, non sono una grande lettrice di fumetti italiani, lo ammetto e non nascondo che questo Somnia ha colto il mio interesse grazie alle varie illustrazioni che vedevo di Alec, proprio un bel ragazzone. Chiamatemi superficiale ma anche un bel figo come protagonista è un modo per invogliare alla lettura!
Da profana di Somnia, il volume l'ho trovato comprensibilissimo quindi garantisco anche io che possa essere letto tranquillamente dai novizi.
Mi è piaciuto, i personaggi sono carini e interessanti, non oso dire che siano super innovativi ma reggono bene la loro storia. Devo dire che la trama mi ha stupita in più di un frangente e i disegni sono davvero belli, alcune tavole poi sono spettacolari. E amo questo modo di colorare, certi colori in certe scene mi davano proprio una sensazione quasi "fisica" di freddo o calore.
Se devo trovare un difetto direi che è breve; vero che esaurisce bene la sua storia però mi sarebbe piaciuto che si articolasse ancora di più, che venissero fuori altri aspetti/espressioni/emozioni dei protagonisti. Questo appunto perché mi son piaciuti e mi è dispiaciuto lasciarli senza averci passato più tempo insieme. È un "problema" che riscontro anche con i manga, un volume unico, presupponendo che abbia storia e personaggi che mi piacciono, mi appaga meno di una serie su più numeri (magari anche solo 2 o 3).
È stata comunque una bella lettura che mi invoglia a provare altri prodotti simili.
Ma se i lettori tipo di Somnia manco sanno chi è Andy Seto!
l'unico fantasy soprannaturale italiano e neanche softcore :8
Capisco che le autrici sono italiane e vanno supportate (cosa che ho fatto?), ma ne hanno ancora molta di strada da fare.?
Ricordiamo anche che la sceneggiatrice lavora in Panini da qualche anno prima della pubblicazione di Somnia però...
E' proprio necessario?
Somnia non è la "copia" di niente.
E' un "manga all'Italiana" perchè le sue autrici hanno scelto lo stile dei manga - dopo averlo studiato approfonditamente- per esprimere la storia che volevano narrare ( dovremmo avere un'altra intervista nell'archivio a Federica dove se ne spiega la genesi ).
Può non piacere -Jo di Hokuto è stato chiaro, troppe cose in troppe poche pagine, e non posso dargli torto, ma lo invito a guardarlo nel suo complesso, e non sottovalutare la questione editoriale -
Federica di Meo, e la sua sceneggiatrice, hanno fatto un buon lavoro, molto apprezzabile, e con discrete prospettive.E non sono i loro soli lavori interessanti.
Infine due noterelle generali: il manga Italiano ha oramai una sua storia consolidata, pluridecennale - anzi bisognerebbe proprio fare il punto sulla sua evoluzione. Inoltre, che è anche più importante, stili, tecniche, tematiche, proposte nei manga ( e negli anime) le ritroviamo anche nella nostra produzione più tipica. E' un processo di osmosi. E non pensiate che il mondo nipponico non sia influenzato dalla cultura occidentale, anche nel mondo dei manga e dell'animazione.
Sono le case editrici a scegliere a chi affidare i progetti di loro interesse - Tiziano Sclavi docet -. Quindi che la sceneggiatrice di Somnia, Liza, lavorasse in precedenza per la Panini ha poca importanza. Al più sapevano che era persona affidabile. Ma è stata la Panini a sceglierle.
Non sono, caro @whitestrider le solite due raccomandate.......
Vorrei più opere, e meno diffamazioni.
Ho detto che sono raccomandate?
Volevo solo ridimensionare l'entusiasmo dell'articolo...Va da sè che se si lavora all'interno di una casa editrice si hanno MOLTE piu' possibilità di far pubblicare una propria opera rispetto a chi invece deve appena cominciare a mandare sceneggiature a destra ed a manca...
Ad ogni modo in giro c'è molto meglio, anche in ambito italiano.
Solo per sapere, quali titoli esteri e italiani reputi migliori?
Quasi tutto quello che viene pubblicato ogni giorno è meglio...
Così però è "vincere facile"
Però è vero, almeno per me.
Sono critiche costruttive quelle che ti faccio che possono sevire allo sviluppo della discussione su un piano un minimo più serio
Io giudico la trama dal primo volume che ho letto. Se un altro utente dice che non ha trovato il massimo la storia di questa piu' recente miniserie non fa altro che confermare le mie impressioni che ho avuto all'epoca.
Per quanto riguarda il fatto che gliel'abbiano pubblicato solo perché la sceneggiatrice lavora alla Panini....diciamo che se non lavorava là dubito gliel'avrebbero pubblicato (pensiero mio, poi magari mi sbaglio).
In ogni caso (come quasi sempre del resto nel caso di "manga" made in Italy) non condivido i toni entusiastici dell'articolo.
Detto che ad altro utenti e' piaciuto e un fumetto cresce e migliora con coloro che lo fanno ...quanti fumetti proprio graficamente sono migliorati nel tempo man mano che chi li disegnava acquisiva sicurezza?
Un giudizio personale sul solo primo volume ( che ha diversi anni ora) senza aver sfogliato neanche una volta questo nuovo volume a colori denota che, oltre a un certo astio per questo tipo di fumetto ( cosa sempre soggettiva), si tende a dare per assoluti certi valori con troppa facilità...
E qualcuno qua invece tende a fare articoli un po' troppo entusiastici riguardo a certi tipi di fumetto. Siamo sempre lì alla fin fine, non si può criticare un'opera solo per il fatto che è made in Italy? Bisogna supportare tutto quello che esce solo per il fatto che è fatto da italiani? Io credo di no. All'epoca gli ho dato una chance e non mi ha convinto per nulla, anzi mi ha stupito il fatto che un'opera così amatoriale fosse pubblicata addirittura dalla Panini. In seguito ho capito perché...
Spero che a altri siano in grado di fare critiche un po' più costruttive delle tue
Non questo evidentemente visto che i disegni rimangono la brutta copia senza personalità di un manga giapponese. Ed i colori ( e qui c'è pure chi li ha esaltati definendoli migliori di quelli americani XD) non fanno altro che esaltarne i diretti,piatti e amatoriali,con luci messe a caso perché "fa figo". Per dire, l'autrice di Ale e Cucca (e menziono questo fumetto che a me neanche piace) è anni avanti e lo stile è sempre lo stesso eh.
Questi sono riusciti a chiudere PK Giant e Naruto Color. NARUTO COLOR!!!
Secondo me hanno pubblicato Somnia ANCHE perché gli è stato proposto da un editor, se gleilo proponeva uno X lo stesso progetto probabilmente non sarebbe stato preso in considerazione...
PS: che c'entra il successo o l'insuccesso di altri fumetto o manga??
C'entra che se non credono in un progetto perché non rende non ci arriva a due serie ristampate pure in versione deluxe e romanzo, figuriamoci un volume a colori.
La verità che fa rosicare molti è che Somnia VENDE, e piace a molti. Se sia sinonimo di qualità non so, ma sicuramente ha avuto più seguito di altri progetti editoriali italiani.
Lol, rosicare...ma in verità a me frega meno di zero di Somnia, anzi sono stupito che sia riuscito a sopravvivere fino ad oggi. Questo la dice lunga sui gusti del pubblico italiota evidentemente.
Di sicuro scoccerà a molti autori di gran lunga migliori che quest'opera venga pubblicata e la loro no!
PS: ma quindi secondo te Somnia è meglio di Naruto (color), PK ed altre opere che vendono di meno?
Ma vende cosa? XD. La verità è che Panini cerca di inserirsi nei "manga italiani" in maniera anche piuttosto imbranata visto che realtà come Mangasempai hanno dimostrato di saper marciare con investimenti di certo più occulati ( con questo non voglio dire che faccia i soldi anzi, probabilmente per ancora qualche anno farà la fame). Invece di sfruttare il successo della rete per proporre qualcosa di nuovo ( come ha appunto fatto Mangasempai pigliandosi l'autrice di Pannacotta che aveva un enorme seguito di base) hanno pigliato due che lavoravano con loro e messe a fare "qualcosa" per evitare di pagare un esterno . Ed uguale hanno fatto con PK che hanno pure tentato di pubblicizzare su Topolino ( altra idea fallimentare). Tra manga ( in generale, dunque anche quelli giapponesi) e Disney la Panini non ne sta facendo una buona, solo le licenze Marvel e Calciatori si salvano, ovviamente fintanto che rimane leader delle licenze fumettistiche in Italia sarà ancora il pezzo da 90 ma se non si sveglia anche chi vende le licenze prima o poi si guarda intorno.
Se ti interessasse così poco di somnia dubito che commenteresti così tanto questa news, perchè metà dei commenti sono tuoi e a me sembra solo accanimento, lo stesso che facevi qualche mese fa nelle news di Dragon ball super in cui scrivevi anche 3 commenti di fila.
Cmq pubblicare una serie costa, quindi una casa editrice non può permettersi di farlo per simpatia altrimenti se la serie va male ci perde solo un sacco di soldi.
Beh non si può piu' nemmeno commentare stupiti sul fatto che questa serie esca ancora?
Pensavo si fosse estinta dopo i primi 4 volumi, che fosse stato uno di quei bizzarri esperimenti che le case editrici tentano ogni tanto.
Dipende, non è sempre così. Ad esempio la maggior parte dei manga ( ma anche comics eh) che arrivano in edicola vanno in perdita ma la casa editrice continua a stampare per occupare spazio in modo da esaltare i pezzi più pregiati ( ovviamente in caso di opere straniere ci sino anche gli obblighi contrattuali).
Probabilmente pensano che il gioco valga la candela. Io non ho più acquistato manga nelle edicole, ma se non fosse per loro non avrei mai acquistato tutti questi manga perchè la mia passione per anime e manga è iniziata quando ho acquistato uno dei volumi esposti in edicola e dopo una quindicina di volumi (nel frattempo avevo iniziato anche un'altra serie) ho iniziato a frequentare la fumetteria. Anche se le edicole vendono poco, contribuiscono cmq ad avvicinare nuovi lettori.
Le edicole non vendono poco, sono in crisi, la cosa è diversa. Ad oggi sono ancora il maggior punto vendita del cartaceo in Italia ( fumetti ma anche giornali, riviste etc.). E comuque la fumetteria ( così come la libreria) seguono la medesima regola, tanto invenduto (o che vende il minimo) che da "vetrina" a quelle poche opere che ti fanno sbancare. Per dire, Superman, Wonder Woman, Lanterna verde, Flash servono solo per ingigantire il reparto DC e far vedere al lettore Batman ( parlo dell'Italia).
Questo sicuro. Un'operazione può essere valida come no ma alla base un piano c'è. Aziende di questo calibro non possono permettersi di andare a caso e per questo mi fa incavolare una così pessima, quasi menefreghista gestione. Sia con i manga italiani Panini che Topolino ( e qua visto il nome è pure peggio)
Federica lavorava per una storia online, non so se fosse il pilot di Signi Clavis o altro, e il pilot di Somnia che uscì su MANGAKA non era di certo edito da Panini. Quindi, di cosa stai parlando?
Dato che si tratta di un volume autoconclusivo vedrò di recuperarlo ^^
Ma tutto il suo discorso è assolutamente sbagliato, come il paragone con Mangasenpai o credere che l'obiettivo della Panini fosse quello
Del fatto che sono in due a lavorarci? Ma poi quando dico di prendere gente dalla rete intendo persone con un SEGUITO, non a caso. Per dire, anche Caverna di Platone (che farà uscire un suo fumetto tra l'altro) che fa da sceneggiatore o Dario Moccia, gente seguita dall'ambiente che grazie ad un nome si è anche allegata ad artisti più preparati tecnicamente.
Ma forse è più facile criticare che fare. O dobbiamo parlare di chi imita MALE lo stile di Kim Possible su DeviantArt e si crede giudice supremo?
Quanto segna, il blastometro?
Contando che nel frattempo ha risposto altrove ma non qui... it's over nine thousand!
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