Viaggiare e scoprire il mondo è il sogno di chiunque, e per farlo in tutta sicurezza, il Giappone si può annoverare tra i luoghi migliori cui si possa pensare.
Secondo il più recente rapporto rilasciato dal The Economist qualche giorno fa, Tokyo è da ritenersi la città più sicura al mondo per il terzo anno di fila, seguita da Singapore e Osaka.
I dati dell'Indice di Sicurezza delle Città per l'anno 2019 sono stati resi noti ad una conferenza organizzata dalla The Economist Intelligence Unit di stanza a Singapore, e citano come la capitale nipponica possa vantare un'ampia gamma di punti di forza in tal senso, con "bassi tassi di criminalità, microcriminalità, reati minori e infiltrazioni malware nelle apparecchiature digitali, nonché infrastrutture deputate a resistere in caso di disastri naturali".
Alla metropoli giapponese, che ricordiamo essere la più popolata del mondo con oltre 32,4 milioni di abitanti, sono stati assegnati 92 punti su un totale di 100 complessivi, mentre Osaka ne ha ricevuti 90,9.
I dati confermano dunque quanto già rilevato nel 2015 e nel 2017 poi.
Il rapporto sulla sicurezza viene indetto con cadenza biennale a partire dallo scorso 2015; sessanta città vengono valutate in tal senso con ben 57 indicatori nei quattro comparti della sicurezza digitale, sanitaria, infrastrutturale e personale.
Gli indici tengono conto dunque della resilienza di una città, ovvero la sua capacità di saper reagire agli shock, siano essi causati da eventi naturali o indotti dall'uomo quali il terrorismo o le emergenze climatiche.
Se guardiamo dunque alla suddivisione nelle varie sotto-categorie, Tokyo si colloca al primo posto anche per quanto riguarda la sicurezza digitale; arriva invece "soltanto seconda" sulla sicurezza sanitaria, proprio dietro Osaka, ed è quarta sia per la sicurezza delle infrastrutture che quella personale, in cui eccelle invece Singapore. Il rapporto cita infatti come la metropoli giapponese sia piagata tutt'oggi dalla corruzione e dalla criminalità organizzata.
La governatrice di Tokyo, Yuriko Koike, è stata citata nel rapporto a riguardo della sua menzione sulle minacce indotte del cambiamento climatico: essendo il Giappone una nazione soggetta ai terremoti, Tokyo ha portato avanti una serie di riforme atte a proteggere il più possibile i propri residenti dai disastri naturali.
Il rapporto cita anche il fatto che sia Tokyo che Osaka vedranno ridurre nel tempo i propri abitanti a causa dei bassi tassi di natalità ed immigrazione, un trend che contribuirà a mantenere le città relativamente al sicuro da disordini; la sfida all'urbanizzazione, all'opposto, s'intensificherà in nazioni giovani e popolose quali Cina ed India.
"La ricerca sottolinea come le diverse tipologia di sicurezza siano profondamente interconnesse," ha affermato Naka Kondo, editor senior di The Economist Intelligence Unit nonché editor incaricata del rapporto SCI2019.
Per quanto riguarda l'Europa ed il mondo Occidentale, Amsterdam si piazza globalmente quarta, seguita da Sydney, Toronto, Washington, Copenhagen, Seoul e Melbourne in Australia. Londra si colloca al 14° posto, seguita da New York. Hong Kong era al 9° posto dell'indice 2017 ed è precipitata al 20° a seguito delle sommosse anti-governative che hanno scosso la città negli ultimi mesi, portando anche ad una drastica riduzione del flusso di turisti.
Pechino è invece 31°, subito seguita da Shanghai al 32° posto; il rapporto sottolinea dunque anche l'enorme gap esistente negli standard di sicurezza del sud-est asiatico.
Se Singapore è stata ritenuta infatti la seconda città più sicura al mondo, con un punteggio complessivo di 91,50, le sue "vicine" hanno ottenuto risultati assai più bassi. Kuala Lumpur è 35° con un punteggio di 66,3, Manila è 43°, Bangkok e Ho Chi Minh City 47°, Jakarta 53° e Yangon nel Myanmar è soltanto 58°.
Non necessariamente una città ricca è anche una città sicura, per quanto comunque il rapporto menzioni che le grandi città delle nazioni in via di sviluppo registrino spesso indici più bassi.
In fondo alla classifica troviamo Lagos in Nigeria, con un indice di 38,1, preceduta da Caracas in Venezuela, Yangon in Myanmar, Karachi in Pakistan e Dhaka in Bangladesh.
Guardando invece ai dati delle città europee, notiamo che sei delle venti città più sicure al mondo si trovano in Europa, e sono Stoccolma (12°), Londra (14°), Francoforte (16°) e Zurigo (18°). "Delle 14 città europee citate nell'indice, solo Istanbul e Mosca registrano un punteggio medio globale inferiore al 71,2," afferma Irene Mia, direttrice editoriale della The Economist Intelligence Unit. "Per quanto di solito le città europee registrino buoni risultati circa la sicurezza sanitaria, tendono di contro a soffrire nell'ambito della sicurezza digitale, e solo Londra si colloca entro le prime dieci in tal senso."
E la nostra bella Italia? Bisogna scendere oltre la ventesima posizione per trovare Milano e Roma, che si collocano rispettivamente alla 29° ed alla 30° posizione, ovvero circa a metà classifica.
1. Tokyo, Giappone
2. Singapore, Singapore
3. Osaka, Giappone
4. Amsterdam, Olanda
5. Sydney, Australia
6. Toronto, Canada
7. Washington DC, Stati Uniti
8. = Copenhagen, Danimarca
8. = Seoul, Corea del Sud
10. Melbourne, Australia
11. Chicago, Stati Uniti
12. Stoccolma, Svezia
13. San Francisco, Stati Uniti
14. Londra, Regno Unito
15. New York, Stati Uniti
16. Francoforte, Germania
17. Los Angeles, Stati Uniti
18. = Wellington, Nuova Zelanda
18. = Zurigo, Svizzera
20. Hong Kong, Cina
Fonti consultate:
The Japan Times
The Independent
CNN
Secondo il più recente rapporto rilasciato dal The Economist qualche giorno fa, Tokyo è da ritenersi la città più sicura al mondo per il terzo anno di fila, seguita da Singapore e Osaka.
I dati dell'Indice di Sicurezza delle Città per l'anno 2019 sono stati resi noti ad una conferenza organizzata dalla The Economist Intelligence Unit di stanza a Singapore, e citano come la capitale nipponica possa vantare un'ampia gamma di punti di forza in tal senso, con "bassi tassi di criminalità, microcriminalità, reati minori e infiltrazioni malware nelle apparecchiature digitali, nonché infrastrutture deputate a resistere in caso di disastri naturali".
Alla metropoli giapponese, che ricordiamo essere la più popolata del mondo con oltre 32,4 milioni di abitanti, sono stati assegnati 92 punti su un totale di 100 complessivi, mentre Osaka ne ha ricevuti 90,9.
I dati confermano dunque quanto già rilevato nel 2015 e nel 2017 poi.
Il rapporto sulla sicurezza viene indetto con cadenza biennale a partire dallo scorso 2015; sessanta città vengono valutate in tal senso con ben 57 indicatori nei quattro comparti della sicurezza digitale, sanitaria, infrastrutturale e personale.
Gli indici tengono conto dunque della resilienza di una città, ovvero la sua capacità di saper reagire agli shock, siano essi causati da eventi naturali o indotti dall'uomo quali il terrorismo o le emergenze climatiche.
Se guardiamo dunque alla suddivisione nelle varie sotto-categorie, Tokyo si colloca al primo posto anche per quanto riguarda la sicurezza digitale; arriva invece "soltanto seconda" sulla sicurezza sanitaria, proprio dietro Osaka, ed è quarta sia per la sicurezza delle infrastrutture che quella personale, in cui eccelle invece Singapore. Il rapporto cita infatti come la metropoli giapponese sia piagata tutt'oggi dalla corruzione e dalla criminalità organizzata.
La governatrice di Tokyo, Yuriko Koike, è stata citata nel rapporto a riguardo della sua menzione sulle minacce indotte del cambiamento climatico: essendo il Giappone una nazione soggetta ai terremoti, Tokyo ha portato avanti una serie di riforme atte a proteggere il più possibile i propri residenti dai disastri naturali.
Il rapporto cita anche il fatto che sia Tokyo che Osaka vedranno ridurre nel tempo i propri abitanti a causa dei bassi tassi di natalità ed immigrazione, un trend che contribuirà a mantenere le città relativamente al sicuro da disordini; la sfida all'urbanizzazione, all'opposto, s'intensificherà in nazioni giovani e popolose quali Cina ed India.
"La ricerca sottolinea come le diverse tipologia di sicurezza siano profondamente interconnesse," ha affermato Naka Kondo, editor senior di The Economist Intelligence Unit nonché editor incaricata del rapporto SCI2019.
Per quanto riguarda l'Europa ed il mondo Occidentale, Amsterdam si piazza globalmente quarta, seguita da Sydney, Toronto, Washington, Copenhagen, Seoul e Melbourne in Australia. Londra si colloca al 14° posto, seguita da New York. Hong Kong era al 9° posto dell'indice 2017 ed è precipitata al 20° a seguito delle sommosse anti-governative che hanno scosso la città negli ultimi mesi, portando anche ad una drastica riduzione del flusso di turisti.
Pechino è invece 31°, subito seguita da Shanghai al 32° posto; il rapporto sottolinea dunque anche l'enorme gap esistente negli standard di sicurezza del sud-est asiatico.
Se Singapore è stata ritenuta infatti la seconda città più sicura al mondo, con un punteggio complessivo di 91,50, le sue "vicine" hanno ottenuto risultati assai più bassi. Kuala Lumpur è 35° con un punteggio di 66,3, Manila è 43°, Bangkok e Ho Chi Minh City 47°, Jakarta 53° e Yangon nel Myanmar è soltanto 58°.
Non necessariamente una città ricca è anche una città sicura, per quanto comunque il rapporto menzioni che le grandi città delle nazioni in via di sviluppo registrino spesso indici più bassi.
In fondo alla classifica troviamo Lagos in Nigeria, con un indice di 38,1, preceduta da Caracas in Venezuela, Yangon in Myanmar, Karachi in Pakistan e Dhaka in Bangladesh.
Guardando invece ai dati delle città europee, notiamo che sei delle venti città più sicure al mondo si trovano in Europa, e sono Stoccolma (12°), Londra (14°), Francoforte (16°) e Zurigo (18°). "Delle 14 città europee citate nell'indice, solo Istanbul e Mosca registrano un punteggio medio globale inferiore al 71,2," afferma Irene Mia, direttrice editoriale della The Economist Intelligence Unit. "Per quanto di solito le città europee registrino buoni risultati circa la sicurezza sanitaria, tendono di contro a soffrire nell'ambito della sicurezza digitale, e solo Londra si colloca entro le prime dieci in tal senso."
E la nostra bella Italia? Bisogna scendere oltre la ventesima posizione per trovare Milano e Roma, che si collocano rispettivamente alla 29° ed alla 30° posizione, ovvero circa a metà classifica.
Le 20 città più sicure al mondo
1. Tokyo, Giappone
2. Singapore, Singapore
3. Osaka, Giappone
4. Amsterdam, Olanda
5. Sydney, Australia
6. Toronto, Canada
7. Washington DC, Stati Uniti
8. = Copenhagen, Danimarca
8. = Seoul, Corea del Sud
10. Melbourne, Australia
11. Chicago, Stati Uniti
12. Stoccolma, Svezia
13. San Francisco, Stati Uniti
14. Londra, Regno Unito
15. New York, Stati Uniti
16. Francoforte, Germania
17. Los Angeles, Stati Uniti
18. = Wellington, Nuova Zelanda
18. = Zurigo, Svizzera
20. Hong Kong, Cina
Fonti consultate:
The Japan Times
The Independent
CNN
Comunque, che le città giapponesi si guadagnino la fama di città sicure è un enorme incentivo al turismo (e vent'anni fa, quando ci sono andato io, la sensazione era la stessa), cosa che dai noi in Italia in troppi non capiscono.
chi vuole sparare sta ovunque nel mondo, pressapochismo vedo
Progressivamente i crimini stanno diminuendo (Un po'in tutto l'occidente), non confondere un pericolo percepito con il trend in positivo(che si basa su studi e indagini)
Ma in America è più facile procurarsi armi da fuoco
Statisticamente, non ricordo dove lo lessi, la morte con arma da fuoco è piu alta in America rispetto a tutti i paesi. Ma non solo il perchè un ragazzo di 15 anni (se sbaglio correggetemi) ha accesso ad essa ma anche perchè leggo molta piu gente con disturbi mentali seri (sopratutto in Florida che c'è la famosa battuta Florida man). Inoltre si possono acquistare in un market, come caramelle, e persino una nota catena ha tolto i videogiochi dalle esposizioni perchè ritengono che fossero violenti mentre vendono armi da fuoco.
e la polizia funziona benissimo, li più in alto c'è Washington DC, ecco li visto risiede il presidente ti buttano a terra dopo pochi secondi appena uno circola con l'arma da fuoco.
e anche questa classifica è stata fatta tramite statistiche, prendi esempi da una statistica per negare un'altra? con dati usciti da persone più informate di noi.
il punto che in America le forze dell'ordine funzionano, già questo è un incentivo della sicurezza del paese.
Onestamente mi sentirei più sicuro a Napoli, per fare un esempio di città che ha la nomina di poco sicura, che a Los Angeles.
Già solo per il tasso di omicidi italiano più basso di 10 volte rispetto a quello americano. Giusto l'anno scorso in una sparatoria in un pub sono morte 13 persone a Los Angeles. A Napoli al massimo perdi l'orologio (ed è uno stereotipo), ma non la vita.
Questo dato ad esempio andrebbe rivalutato alla luce delle condizioni particolari del centro urbano.
Se si considera che è la città più popolosa del Giappone (e del mondo) per forza di cose sarà un crogiolo di gruppi malavitosi e dei poli corruttivi del sistema sociale (soprattutto politico).
Poi ovviamente andrebbe valutata anche la percezione.
Anni fa per esempio andai a Kuala Lumpur e rimasi esterrefatto dalla modernità, pulizia e sicurezza della città (e dal freddo artico del suo aeroporto!).
Io che ancora mi figuravo l'esotica Malesia di Salgari!
(anche se la classifica non mi convince troppo eh!)
Tokyo è sicura. Certamente, ma come notato altre volte, il prezzo che si paga è piuttosto alto. E scommettiamo qualcosa che ci sono quartieri e settori dove, diciamo così, ad una certa ora è bene starsene alla larga.
Poi non dimentichiamo che troppo spesso i nostri cari amici Jap non considerano eventi che colpiscono i "Non Giapponesi" ( ricordate quel volum sui lati oscuri di Tokyo scritto da quel reporter investigativo americano che si mise in contrasto con alcuni clan Yakuza? ?? )
Comunque sicuramente nel periodo Olimpico questa fama di sicurezza gioverà alla capitale nipponica.
Era molto più pericolosa negli anni '80 e '90.
Parole sante, parole sante... a me viene da piangere ogni volta che come Italia facciamo brutta o bruttissima figura in classifiche di questo tipo, o su questo genere insomma, perché voglio bene al mio Paese e spero sempre che proprio al turismo si possa guardare in una certa maniera per "cambiare" il Paese... utopia, lo so T_T
Tutti divieti inapplicabili in Italia, soprattutto il "non criticare il governo"... "Non nutrire i piccioni" è in vigore a Venezia da molti anni, ma ogni tanto c'è qualche turista ignaro per questo che si becca una multa. "Non fumare all'esterno delle aree designate" è in vigore in molte stazioni ferroviarie, ma viene ampiamente disatteso.
e comunque zurigo non è europa
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