Questo a causa dell'impegno di Taika Watiti, il regista chiamato a dirigere il film, che in una intervista di un mese fa spiegò: "Il calendario per le riprese è stato continuamente rimandato per via del duro lavoro che lo staff sta facendo sulla sceneggiatura", ovvero fino a quando le date non hanno iniziato a coincidere con la produzione di Thor 4. "Adesso dobbiamo spostare tutto in coda, dopo che Thor 4 sarà finito, e ci vorranno circa 2 anni." Tuttavia Waititi non era pessimista e concluse l'intervista affermando che il film comunque si farà.
Ora veniamo a sapere altri particolari su questo fantomatico film da Gabriele Mainetti, regista di Lo Chiamavano Jeeg Robot, che ha risposto ad alcune domande sul canale YouTube di Badtaste.it.
Mainetti infatti tra le altre cose è stato interpellato proprio su questo argomento svelando un proprio iniziale coinvolgimento:
Grande Akira… che bello. Ho letto il fumetto, ho visto il film, ho riletto il fumetto, ho rivisto il film…!
[…] Pensate che ho fatto il casting (da regista n.d.r.) anche per il [remake live action di] Akira. Pure per quello! Sono andato là e il produttore mi ha fatto leggere la sceneggiatura. Praticamente hanno epurato il film di tutta la parte più filosofica. È tipo un teen movie tra due pischelli, tra Kaneda e Tetsuo… “Devo aiutare l’amichetto mio…” Non c’è Kaneda che è inca**ato nero perché quello ha ammazzato gli amici suoi e vuole fare un cu*o così… Adesso spero di non avervi spoilerato il film!
Intervistatore: No, tranquillo perché comunque lo riscriveranno sei volte prima di affidarlo a un eventuale nuovo regista!
Ecco, io comunque ho detto che non avrei potuto farlo così, e ho chiesto “che margine di ripensamento avete su questa cosa?” E loro: “Ma noi siamo molto soddisfatti della sceneggiatura, proprio perché lo abbiamo epurato di tutta questa parte sofisticata, un po’ pipparola che è anche un po’ datata…” E io ho risposto: “Io non la penso così.” […] È un lavoro meraviglioso, loro vogliono fare il blockbuster, non è neanche scritto male, ma non è l’Akira che conosciamo noi. Poi magari ha un sacco di potenzialità che io non riesco a vedere. Tant’è che il mio agente mi chiamò e mi disse: “molto probabilmente lo farà Taika, però lui era molto curioso di sentire tutte le tue critiche e osservazioni”. E io risposi: “No!”
Ringraziamo BadTaste per la concessione di questa parte di intervista e vi invitiamo a leggere tutto il loro articolo completo.
Fonte: BadTaste
Sempre sia lode ai pipparoli datati!
Se la tengano pure la roba con "potenzialità".
Infatti questa epurazione ha funzionato cosi' bene per Ghost in the shell...
GTS non vi è piaciuto? QUesto sarà peggio.....
Aspettatevi battute come non ci fosse un domani.
E mi piace il suo stile, jo jo rabbits uno dei film più belli del 2019. Ma non può fare film tratti da ALTRO, lontano dal suo stile.
Per renderli fruibili alla maggioranza degli occidentali sono proprio i pipponi filosofici i primi ad essere castrati.
Non penso sia neppure colpa sua..penso che qualcuno abbia proprio toppato.
Piuttosto, si vociferava di un possibile remake di Akira in versione anime, diretto e/o supervisionato dallo stesso Otomo. Progetto ben più interessante.
Invece far interpretare dei personaggi bianchi a degli attori di colore va bene?
La razza di alcuni dei personaggi che hai postato non è rilevante nelle rispettive storie, comunque. Far interpretare ad un attore di colore un supereroe mascherato o una bambina orfana che potrebbero essere di qualsiasi etnia è un conto, fargli fare la parte di un personaggio dell'antichità/ Medioevo/eccetera che dev'essere per forza caucasico è un altro.
Checchè ne dicano i puristi ad oltranza dell'originale, anche la razza del Maggiore nel film di GITS potrebbe benissimo essere stata irrilevante, se solo regista e sceneggiatori ci avessero messo un po' più di materia grigia.
Il colorismo vende oggigiorno, come il #MeToo.
Che poi fra gli esempi citati escluderei Hawkgirl (che comunque è pseudo-egizia) e Starfire (dato che l'arancione non è il tipico colore di uomo bianco di razza caucasica).
Riguardo a Taika Watiti, tutti i suoi film più recenti purtroppo soffrono di una banalizzazione profonda dell'opera su cui si basano, in modo da renderli fruibili anche dagli spettatori più idioti, il genere di pubblico che non ha voglia di mettersi a pensare quando guarda un film. Che non è per forza un problema, è anche giusto spegnere il cervello per un po', ma non è certo lo scopo di un film come Akira...
E anche JoJo Rabbit, per quanto bellino, purtroppo banalizza moltissimo la situazione della Germania di quegli anni; i personaggi sembrano americani del 2020 trasportati nel 1945. Non è un problema enorme perché il film è comico/grottesco, un po' surreale e ha un messaggio di fondo pesante, ma diverse situazioni sono state oversemplificate per venire incontro ad un pubblico che a quanto pare considerano cretino.
Dato anche che siamo in OT, da qui in poi metto sotto spoiler.
Le situazioni sono state semplificate perchè il protagonista del film è un bambino, e quindi vediamo attraverso la sua prospettiva, che ovviamente per quanto sveglio sia non può avere la stessa prospettiva di un adulto. "Adolf" è l'amico immaginario di Josef, e quindi si comporta da macchietta buffo e simpaticone come appunto piacerebbe ad un bambino. Tuttavia, man mano il ragazzino comincia a prendere coscienza della realtà che lo circonda, Adolf diventa sempre più isterico e cattivo, simile al vero Hitler. Per il resto il film non banalizza un bel niente, prende i luoghi comuni dell'ideologia nazista (superiorità della razza "ariana", uomini veri che non devono avere paura di niente, donne che devono sostenere i loro uomini e sfornare nidiate di figli per il bene della Germania e via dicendo) e, parodizzandoli, li mostra per quelli che sono, ovvero stupidaggini prive di senso. Poi è un film destinato al grande pubblico, quindi è normale che ci sia "l'effetto Hollywood". Ma il pubblico medio è cretino.
I primi capitoli sono quelli più teen, che v'aspettavate?
Eppure se piacessero solo ai Giapponesi sarebbero rimasti confinati in quel Paese, no? A noi occidentali i manga piacciono per come sono, non per come potrebbero essere se occidentalizzati o epurati dai pipponi filosofici (al netto di censure e doppiaggi e adattamenti).
Ovviamente non parlo di una blockbusterizzazione ma una vera e propria reinterpretazione secondo i canoni artistici del regista. È quello che (secondo me in modo molto positivo) Taika Waititi ha fatto con Thor. Thor non è più Thor? Possiamo anche essere d'accordo ma ben venga questa piccola rivoluzione se il personaggio incastrato nei film precedenti era di una piattezza avvilente.
Tornando ad Akira... passando per Joker. Todd Phillips ha reinterpretato il personaggio di Joker distaccandosi dai canoni precedenti e, grazie anche all'interpretazione straordinaria di Joaquin Phoenix, ha creato una piccola grande perla.
Si può fare!! (griderebbe qualcuno un po' folle fra i tuoni)
Una cosa che mi incuriosisce è sapere perché Mainetti ha detto no a Taika Waititi quando gli ha chiesto i suoi commenti/critiche.
Certo, anche a me roderebbe se un progetto che mi interessa lo dessero ad un altro. Con tutto il rispetto per Mainetti che è molto bravo ma deve ancora crescere e farsi conoscere, oggi un Waititi ha ben più margini di manovra di un Mainetti per riadattare lo script alla sua visione e renderlo più Taika (che piaccia o no) e meno blockbuster. Specie dopo l'Oscar alla migliore sceneggiatura non originale...
Forse non era così qualche mese/anno fa ma mi chiedo se oggi una qualsiasi forma di collaborazione con Taika Waititi non possa aiutare chiunque a emergere...
Scusate se sono andata OT, rispondo anche io in spoiler
Peccato perchè con Alita tutto sommato ne è uscito un buon film, ma effettivamente quella come storia è già più "leggera" come filosofia rispetto ad Akira o GitS...
Non capisco perchè dover fare a tutti i costi un'opera per poi rovinarla: che prendano un altra opera più "leggera" a sto punto se vogliono fare un teen movie!
Starfire bianca?
Si chiama CONTESTO, personaggio ormai dimenticato sul palcoscenico del dibattito
Se ti riferisci al personaggio dei fumetti, cartoni e serie tv dei Titans dovrebbe avere la pelle arancione , seppur abbia tratti caucasici
Non è questione di "colorismo" è questione di capacità degli interpreti di dare vita ad un personaggio. Ve ne sono di bravi e di inguardabili, come sempre accade...
Notare, per "Secula", a dir poco, le donne NON sono salite sui palchi teatrali, e le parti femminili erano interpretate da suomini. Nel Kabuki ancora oggi è così.
ma se non vuoi comprendere le motivazioni di fondo...Ce ne facciamo una ragione.
Muccino credo che ci abbia lavorato una volta e poi sia fuggito, perchè non riusciva ad abituarsi al metodo di lavorare che hanno gli USA
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