Viz Media Europe ha annunciato di aver cambiato nome in Crunchyroll, con tutti i precedenti marchi di Viz Media rinominati come marchi Crunchyroll.
Inizialmente annunciato già a settembre scorso, Crunchyroll e VIZ Media Europe hanno comunicato il 4 dicembre 2019 la chiusura di un accordo affinché il noto portale di streaming diventasse il proprietario di maggioranza del gruppo. John Easum è stato nominato responsabile di Crunchyroll EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa).
Il gruppo Hitotsubashi (composto da Shueisha Inc., Shogakukan Inc. e Shogakukan-Shueisha Productions, Co., Ltd.) ricoprirà un ruolo minore all'interno dell'azienda e inoltre, Shogakukan e Shueisha Group manterranno la piena proprietà delle licenze editoriali di Viz Media Europe nell'area EMEA e America Latina attraverso VME PLB SAS, una nuova società creata dalle due compagnie giapponesi. Kazuyoshi Takeuchi e Kazuyuki Masuda sono stati nominati rispettivamente presidente e amministratore delegato di VME PLB.
Viz Media Europe Group comprende Viz Media Europe, AV Visionen, Anime Versand, Viz Media Switzerland, KAZÉ, KAZÉ Manga, Anime on Demand e Anime Digital Network.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Inizialmente annunciato già a settembre scorso, Crunchyroll e VIZ Media Europe hanno comunicato il 4 dicembre 2019 la chiusura di un accordo affinché il noto portale di streaming diventasse il proprietario di maggioranza del gruppo. John Easum è stato nominato responsabile di Crunchyroll EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa).
Il gruppo Hitotsubashi (composto da Shueisha Inc., Shogakukan Inc. e Shogakukan-Shueisha Productions, Co., Ltd.) ricoprirà un ruolo minore all'interno dell'azienda e inoltre, Shogakukan e Shueisha Group manterranno la piena proprietà delle licenze editoriali di Viz Media Europe nell'area EMEA e America Latina attraverso VME PLB SAS, una nuova società creata dalle due compagnie giapponesi. Kazuyoshi Takeuchi e Kazuyuki Masuda sono stati nominati rispettivamente presidente e amministratore delegato di VME PLB.
Viz Media Europe Group comprende Viz Media Europe, AV Visionen, Anime Versand, Viz Media Switzerland, KAZÉ, KAZÉ Manga, Anime on Demand e Anime Digital Network.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Eh magari...ma ci credo poco...
Ovviamente è presto per dirlo, ma potrebbero aprirsi possibilità per doppiaggi di titoli Crunchyroll e persino di uscite in home video (ipotesi remota, ma non impossibile).
Inoltre potrebbero anche esserci ripercussioni anche lato manga, dato che già Viz era intermediario tra le nostre case editrici e il Giappone per la roba Shueisha e Shogakukan. Nessuno vieterebbe loro di mettersi in proprio, ad esempio…
EDIT: Questa citazione è interessante:
Questo vuol dire che alla fine la nuova società funzionerà comunque da intermediario come succede ora, in teoria. Con gli editori nostrani che vanno dai Giapponesi e discutono con Viz/Crunchy come intermediario
L'etichetta c'è già, basterebbe solo espandere i territori in cui è presente.
Mi vien da pensare anche al mercato digitale dei manga, che qui è poco presente.
Mi auguro mantengano il cast precedente, anche perché altrimenti, dopo il cambio di nome, potrebbe scatenare una rivolta a livello social (altro che memi su "Oh mamma bella!" oppure sulla pronuncia inizialmente dubbia di "quirk").
Per chi non l'avesse ancora visto consiglio soprattutto il minuto 3:12
Ormai è presente sulla totalità dei dispositivi presenti sul commercio, tranne per le smart tv. Almeno non è come una certa piattaforma italiana che manco ha un'app mobile decente. (Ogni riferimento a vvvvid è puramente voluto)
pero magari dopo fatti anche ad ascoltare gli altri doppiaggi di kaze tipo la ragazza che saltava nel tempo, summer wars, roujin z, redline, 5 cm al secondo
Già. È sconsolante sapere che se non avesse sfruttato il lavoro gratuito dei fansub, ora non sarebbe qui a mettere i bastoni tra le ruote ad aziende che hanno sempre lavorato legalmente.
In realtà per android c'è, manca su WebOS e su altri sistemi proprietari di certi brand. Non è un problema di anzianità della TV.
Per chi volesse, si può ovviare acquistando la Fire TV Stick di Amazon o Chromecast di Google.
Concordo, anch'io acquisterei i Blu-Ray solamente sottotitolati, se non altro non ci sarebbe il rischio di vedere una serie svanire nel nulla a causa della scadenza dei diritti per lo streaming o del mancato rinnovo della licenza.
Molto improbabile...
IMPROBABILE.
Beh nulla sparisce davvero nel nulla, in verità...
Perfino gli anime più scrausi anni '80 e '90 si stanno facendo strada su YouTube (non proprio legalmente, ovviamente).
Logicamente se alcune serie spariscono da vetrine come Crunchyroll o Netflix non è vun bene, perché finiscono con il perdere la visibilità, se non sono arci-note come Cowboy Bebop o Evangelion.
Ogni tanto mi imbatto in edizioni estere della KAZE che sul mercato italiano ha fatto poco diciamo e con risultati a volte altalenanti con il doppiaggio, però perché non distribuire il proprio catalogo anche in Italia magari appunto senza doppiaggio e solo i sottotitoli ?
Io non so se la maggior parte della gente che acquista DVD/BD lo fa perché si vuole guardare l'opera con il doppiaggio, forse noi che seguiamo i fansub e che quindi regolarmente abbiamo a disposizione solo i sottotitoli siamo una minoranza e gli editori pensano che non venderebbero, non so. Avevo già posto questa questione e mi era stato detto che in passato qualcuno ha provato a proporre titoli senza doppiaggio ma non ebbe successo, perché non riprovarci oggi che il mercato e gli utenti sono sicuramente diversi ? Oppure proporre un sondaggio per tastare il terreno e vedere un pò i numeri e valutare un pò...
Cambiando leggermente discorso...
Sempre in edizioni estere, mi capita di imbattermi in un editore con lo stesso simbolo della Dynit che però si chiama Dybex (ex Dynamic Vison), da quanto ho capito da Wikipedia erano nate nello stesso momento ed erano varie filiali europee, immagino però che tra loro ora non si sia più nessun collegamento o sbaglio ? Perché se così non fosse perché non attingere dal loro catalogo? E anche qui, ricollegandomi al discorso di prima, dato che essendo un'edizione estera si potrebbe proporre senza doppiaggio o, a seconda del titolo, farlo.
Non so bene come funzioni il discorso di licenze e gli accordi che ci stanno dietro, e quindi i miei discorso potrebbero essere semplicistici, però se lavorassero in sinergia si avrebbe un catalogo più ricco, che poi a vedere certi packaging sono gli stessi dell'edizione italiana.
In conclusione io spero che delle varie serie che vengono proposte in streaming qualcosa riesca ad arrivare anche in home video.
Già, dovrebbero (ri)proporre gli anime in laser disc...
In Giappone spopolerebbero probabilmente!
Si, vero. Una soluzione sarebbe la vendita degli episodi sul modello della vendita dei singoli brani musicali in mp3, così da poterli conservare.
Tuttavia, se si va per gli store USA la situazione delle nuove serie non pare così drammatica per i collezionisti. D'altro canto, se volessero pubblicare edizioni solo per loro ad un prezzo magari più elevato andrebbe lo stesso bene (almeno per me), purchè accompagnate da materiale a corredo. Uno si prende solo quelle che desidera davvero. Se vai sul sito della Sentai Filmwors vedi edizioni bellissime. Che poi è lo stesso che stanno proponendo da noi. Anime Factory addirittura le produce in edizione limitata e numerata (vedi Maquia). Tutto tutto effettivamente è impossibile portarlo su disco.
Il discorso Dynit-Dybex è una domanda che avrei sempre voluto fare a Cavazzoni durante una conferenza.
Qualche legame c'è e hanno collaborato più volte a livello di packaging e di lavori sui video (ad esempio, mi pare che Ergo Proxy avesse gli stessi identici contenuti sia nella versione Dynit che in quella Dybex)
In ogni caso, le due compagnie credo siano totalmente separate e i loro unici collegamenti veri e proprio sono probabilmente solo logo e nome.
son dell'idea che finché ci sara domanda ci sara anche un offerta magari sara ancora più ridimensionata rispetto ad oggi ma non morirà tanto facilmente
aldilà della disponibilità, il vero problema è proprio la mentalità della gente che non vuole spendere soldi per le proprie passioni
Sarebbe da proporre a CG Entertainment, che organizza degli ibridi tra preorder e crowdfunding denominati "Startup" (https://www.cgentertainment.it/startup/), anche se non credo gli editori abbiano intenzione di collaborare (Dynit fa da sé, Koch/Anime Factory altrettanto. L'unico che potrebbe rimanere, per quanto sia difficile dato il precedente con il distributore, è Yamato, il cui accordo con Koch scadrà fra un anno, salvo rinnovo).
In realtà MANGASENPAI avrebbe potuto fare una cosa del genere con Radiant...ma loro partivano dal presupposto che la versione HomeVideo avrebbe contenuto solo i sottotitoli in Italiano.
Comunque già il solo far partire un crowdfunding per vedere quanto (veramente) una serie è desiderata dai "fan" sarebbe interessante.
Link al post:https://www.facebook.com/photo?fbid=1053236371534402&set=a.314507692073944
per carità non hai torto neanche tu, ma se uno ha una vera passione per qualcosa i sacrifici li fa per poter supportare tale passione, e invece viviamo in una società dove se spendi 100/200 euro per dei vestiti di marca sei figo se invece spendi soldi per l'home video sei un fesso.
non doppiare radiant era un po da stronzi però, l'home video solo sottotitolato avrebbe senso per serie di nicchia come sound euphonium, relife, bakemonogatori, the tatami galaxy
Semplicemente si preferisce spendere in altro. Ci sono una marea di soldi che le persone spendono male e per divertirsi, eppure continuano a farlo. (tipo che ne so, un cocktail a 8 €, praticamente il costo di un DVD neppure troppo in offerta)
Se ci fosse potenziale per questi mercati, secondo me anche un colosso come Netflix ne avrebbe approfittato. Eppure non pubblica le proprie serie in home video, o comunque non lo fa di certo in Italia.
E' lo stesso motivo per cui troverei fallimentare la pubblicazione di una serie in lingua originale in home video con sub in Italia, a meno che non siano proprio a prezzi stracciati. Ormai è chiaro che l'utente finale di home video italiano vuole un prodotto che sia di lusso e il più completo possibile, fattori per cui è disposto a pagare anche più del solito. Le limited tirano parecchio, perché offrono molto a un prezzo decisamente fuori dallo standard.
Bisognerebbe procedere su questa strada, oppure produrre SOLO su prenotazione i pezzi, magari se raggiungono una cifra minima.
Il problema è che si è proprio perso il culto del collezionare home video, specie perché ci sono alternative più economiche (Netflix, VVVVID, ecc) o gratis (pirateria).
Sicuramente ci saranno anche persone con difficoltà economiche, ma se fossero così determinanti anche il mercato manga ne sarebbe stato assorbito. E invece le edizioni diventano sempre più care e ricercate, così come i lettori aumentano o comunque si mantengono su un numero stabile.
Comunque con le offerte Amazon, si portano a casa serie intere di anime a prezzi molto concorrenziali. I manga hanno di positivo che sono solo più diluiti nel tempo, ma nessuno mi obbliga a non mettere da parte dei soldi e rinunciare a qualcosa nel mese per prendere un box il mese successivo.
Si tratta sempre di priorità.
Infatti ognuno è libero di fare quello che vuole e la situazione oggi è quella che è. Non c'è più domanda, cala l'offerta, il settore scompare!
Il problema è che non interessano, non solo perché internet ci consente spesso di avere alternative più economiche e gratis. Ma anche perché ormai tutte le novità arrivano in tempo reale e le storie invecchiano subito, ergo: non si collezionano più perché ci si affeziona meno che in passato.
Bene o male i manga si continuano a comprare perché è più comodo leggerli su carta stampata piuttosto che come scan, inoltre non esiste ancora una vera alternativa digitale.
Però sono anche cambiate le abitudini delle persone secondo me.
Prima anche il pubblico generalista tendeva ad acquistare un film (ad esempio) come se fosse un tesoro prezioso. Ora quest'abitudine si è persa e non perché la gente ha smesso di guardare film. Semplicemente non c'è più la necessità di possederlo da un punto di vista fisico e questo si riflette sia sul grande mercato home video, che nella nicchia di appassionati anime. Che non sono rimasti immuni da quest'inversione di tendenza.
Magari vedremo più doppiaggi e anime al cinema, speriamo!
Ma fatemi capire, ora i nostri editori tipo Dynit e Yamato dovranno rivolgersi a Crunchyroll per avere i diritti? Bella questa...
Potrebbero farlo per l'home video delle serie più gettonate (come MHA), ma è ancora presto per dirlo.
Dipende da chi acquista i diritti a livello internazionale. Se Dynit riesce ad accaparrarsi una serie di successo può farci quello che vuole. Poi se parliamo di serie di Crunchyroll SAS come MHA bisogna vedere caso per caso, non penso che Crunchyroll sia così tonta da non volere tutti gli introiti derivati dal lavoro di Dynit.
Fino ad oggi Viz ha deciso di procedere in questo modo e non penso che cambieranno tanto facilmente, al massimo molto più materiale potrebbe arrivare su Crunchyroll nelle prossime stagioni.
Si ma Dynit può accaparrarsi una serie di successo a livello internazionale? E perché poi?
Cmq ora che VIz Europe è stata praticamente inglobata da Crunchyroll le cose stanno già cambiando. Vedi One Punch Man 2 che se all'inizio l'aveva presa in esclusiva Dynit ora è finita lo stesso su Crunchyroll e non possono doppiarla o venderla senza l'autorizzazione da quel che ho capito. Anche per la S4 e S5 di MHA andrà così mi sa.
My Hero Academia non ha doppiaggi commissionati da Dynit, ad eccezione dei film. Nel caso della serie tv è Turner a commissionarli. E il doppiaggio vincolato alla trasmissione televisiva per quell'anime è una cosa che ha fortemente voluto la casa produttrice.
Un po' triste come cosa però. Ma se funziona...
Per esempio riesco a vedere Kill la Kill o molte serie di Yugioh. Chissà cosa stanno facendo
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