Nel prossimo numero di Weekly Shonen Jump arriverà ufficialmente alla sua conclusione Time Paradox Ghostwriter, scritto da Kenji Ichima e disegnato da Tsunehiro Date, con soli 14 capitoli. Non è sicuramente strano che su Jump una nuova opera venga conclusa presto, capita diverse volte ogni anno. Però perché parlare proprio di questo manga?
Vi ricordo che potete leggere gratuitamente il manga nell’app gratuita Manga Plus o cliccando QUI.
Time Paradox Ghostwriter possiamo dire senza particolari timori che fosse una serie sulla quale Jump puntasse particolarmente, infatti debuttò nello stesso numero nel quale si concluse Demon Slayer, per quanto ci si possa sforzare per non definirlo un passaggio simbolico di consegne rimane palese che l’intento era di porre una grandissima attenzione su questa nuova opera, perché avrebbe accompagnato i lettori di Jump per tanto tempo. Ovviamente le cose hanno preso tutt'altra direzione.
Il pubblico giapponese ha chiaramente detestato il manga fin dai suoi primissimi capitoli, i commenti sono stati mediamente più che negativi. L’incipit lo avete ben chiaro: il protagonista cerca di arrivare alla serializzazione su Jump ma non ci riesce, finché un Jump arriva misteriosamente dal futuro e lui copia la serie in copertina e la spaccia per sua. Il protagonista credeva che fosse un’allucinazione e che quella storia fosse in realtà sua, solo dopo aver raggiunto la pubblicazione si rende conto che in realtà il Jump del futuro fosse reale e che lui stesse plagiando effettivamente una serie di un'altra autrice, deciderà di interrompere la serializzazione ma gli verrà negato e… si ritroverà come assistente proprio la ragazza che in futuro avrebbe dovuto creare quello stesso manga. Continuando a copiare il manga.
Si tratta di un vero e proprio plagio? Sì; l’autore ha cercato di redimersi e magari le sue azioni sono giustificabili? Probabilmente sì, ma non per il pubblico giapponese, il quale ha ritenuto imperdonabili le azioni di Tappei. Le reazioni possono essere state tremende ma le vendite del primo volume avrebbero comunque potuto salvare la serie, responso? Assolutamente negative, vendite pessime e anche l’ultima speranza di salvezza si è arenata definitivamente. Troppo tardi ormai, il mangaka è stato informato sicuramente molto presto dell’inevitabile conclusione e la storia ha cominciato a correre velocemente verso la conclusione che arriverà, in Italia, domenica alle 18. Di certo non credo che abbia aiutato basare tutto il primo capitolo su quanto sia importante amare il mondo del fumetto, con una serie di cliché in fila su Jump e poi vedere il protagonista avere successo con una serie che non fosse per nulla farina del suo sacco.
Invece, la reazione del fandom occidentale pare sia stata diversa. Una larga fetta di pubblico aveva apprezzato i primi capitoli, le nostre prime impressioni che potete vedere cliccando qui erano state positive (e anche le vostre), e trapela una grande delusione per la conclusione affrettata per quello che veniva visto come un prodotto con un buon potenziale; non mancano nemmeno tanti insulti verso Jump che di reali colpe non ne ha se i suoi lettori non apprezzano e non comprano un loro fumetto.
Una grandissima fetta di colpa per questo flop è comunque da imputare, però, agli editori della rivista per essere stati incapaci di comprendere che il loro pubblico, solitamente bombardato fino alla nausea da termini come “lealtà” e “giustizia”, non avrebbe apprezzato un manga basato su un plagio. Che questo manga fosse palesemente in contraddizione coi classici messaggi della rivista, che questo protagonista non riflettesse i classici ideali della rivista, è stato fin troppo palese.
La qualità dei disegni non è mai stata in discussione, anzi, è sempre stata di altissima caratura e Aino è davvero bellissima. Ricordiamo che questo è il terzo manga di Tsunehiro Date che viene chiuso immediatamente, il primo fu Tokyo Wonder Boys nel 2014 chiusosi addirittura dopo soli 10 capitoli (con sceneggiatura di Kento Shimoyama) e successivamente ci riprovò nel 2017 con Cross Account che invece riuscì ad arrivare a 4 volumi. Lo sceneggiatore di Time Paradox è invece un debuttante.
In conclusione, non possiamo che augurare tanta fortuna ai due autori, sperando che il futuro possa portarli a realizzare i propri sogni.
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"In una fredda e tempestosa notte, ho deciso di rinunciare al mio sogno. Ma improvvisamente un fulmine ha colpito la casa... ed ora ho un numero dello Shonen Jump proveniente dal futuro!"
Teppei Sasaki è un entusiasta disegnatore di manga esordiente che sogna di pubblicare una serie sulla rivista "Weekly Shonen Jump". Tuttavia, nonostante i suoi sforzi, i suoi manoscritti non soddisfano mai il suo editor, finendo costantemente rigettati. Un giorno, sull'orlo di rinunciare al suo sogno, davanti a Teppei compare una misteriosa copia della rivista proveniente da dieci anni nel futuro. Si tratta di una coincidenza, o forse di un segno del destino? Di qualunque cosa si tratti, il corso della storia sta per cambiare. Tra distorsioni temporali e destini intrecciati, il nuovo futuro del Jump è qui!
Teppei Sasaki è un entusiasta disegnatore di manga esordiente che sogna di pubblicare una serie sulla rivista "Weekly Shonen Jump". Tuttavia, nonostante i suoi sforzi, i suoi manoscritti non soddisfano mai il suo editor, finendo costantemente rigettati. Un giorno, sull'orlo di rinunciare al suo sogno, davanti a Teppei compare una misteriosa copia della rivista proveniente da dieci anni nel futuro. Si tratta di una coincidenza, o forse di un segno del destino? Di qualunque cosa si tratti, il corso della storia sta per cambiare. Tra distorsioni temporali e destini intrecciati, il nuovo futuro del Jump è qui!
Time Paradox Ghostwriter possiamo dire senza particolari timori che fosse una serie sulla quale Jump puntasse particolarmente, infatti debuttò nello stesso numero nel quale si concluse Demon Slayer, per quanto ci si possa sforzare per non definirlo un passaggio simbolico di consegne rimane palese che l’intento era di porre una grandissima attenzione su questa nuova opera, perché avrebbe accompagnato i lettori di Jump per tanto tempo. Ovviamente le cose hanno preso tutt'altra direzione.
Il pubblico giapponese ha chiaramente detestato il manga fin dai suoi primissimi capitoli, i commenti sono stati mediamente più che negativi. L’incipit lo avete ben chiaro: il protagonista cerca di arrivare alla serializzazione su Jump ma non ci riesce, finché un Jump arriva misteriosamente dal futuro e lui copia la serie in copertina e la spaccia per sua. Il protagonista credeva che fosse un’allucinazione e che quella storia fosse in realtà sua, solo dopo aver raggiunto la pubblicazione si rende conto che in realtà il Jump del futuro fosse reale e che lui stesse plagiando effettivamente una serie di un'altra autrice, deciderà di interrompere la serializzazione ma gli verrà negato e… si ritroverà come assistente proprio la ragazza che in futuro avrebbe dovuto creare quello stesso manga. Continuando a copiare il manga.
Si tratta di un vero e proprio plagio? Sì; l’autore ha cercato di redimersi e magari le sue azioni sono giustificabili? Probabilmente sì, ma non per il pubblico giapponese, il quale ha ritenuto imperdonabili le azioni di Tappei. Le reazioni possono essere state tremende ma le vendite del primo volume avrebbero comunque potuto salvare la serie, responso? Assolutamente negative, vendite pessime e anche l’ultima speranza di salvezza si è arenata definitivamente. Troppo tardi ormai, il mangaka è stato informato sicuramente molto presto dell’inevitabile conclusione e la storia ha cominciato a correre velocemente verso la conclusione che arriverà, in Italia, domenica alle 18. Di certo non credo che abbia aiutato basare tutto il primo capitolo su quanto sia importante amare il mondo del fumetto, con una serie di cliché in fila su Jump e poi vedere il protagonista avere successo con una serie che non fosse per nulla farina del suo sacco.
㊗️新連載開始記念?
— 少年ジャンプ編集部 (@jump_henshubu) May 18, 2020
掴み取れ「ジャンプ」の未来❗️
己の未来❗️
『タイムパラドクスゴーストライター』
公式PVが襲来ーー‼️
詳しくは発売中の
週刊少年ジャンプ24号
をチェックだ? pic.twitter.com/AsMrSBxznB
Invece, la reazione del fandom occidentale pare sia stata diversa. Una larga fetta di pubblico aveva apprezzato i primi capitoli, le nostre prime impressioni che potete vedere cliccando qui erano state positive (e anche le vostre), e trapela una grande delusione per la conclusione affrettata per quello che veniva visto come un prodotto con un buon potenziale; non mancano nemmeno tanti insulti verso Jump che di reali colpe non ne ha se i suoi lettori non apprezzano e non comprano un loro fumetto.
Una grandissima fetta di colpa per questo flop è comunque da imputare, però, agli editori della rivista per essere stati incapaci di comprendere che il loro pubblico, solitamente bombardato fino alla nausea da termini come “lealtà” e “giustizia”, non avrebbe apprezzato un manga basato su un plagio. Che questo manga fosse palesemente in contraddizione coi classici messaggi della rivista, che questo protagonista non riflettesse i classici ideali della rivista, è stato fin troppo palese.
La qualità dei disegni non è mai stata in discussione, anzi, è sempre stata di altissima caratura e Aino è davvero bellissima. Ricordiamo che questo è il terzo manga di Tsunehiro Date che viene chiuso immediatamente, il primo fu Tokyo Wonder Boys nel 2014 chiusosi addirittura dopo soli 10 capitoli (con sceneggiatura di Kento Shimoyama) e successivamente ci riprovò nel 2017 con Cross Account che invece riuscì ad arrivare a 4 volumi. Lo sceneggiatore di Time Paradox è invece un debuttante.
In conclusione, non possiamo che augurare tanta fortuna ai due autori, sperando che il futuro possa portarli a realizzare i propri sogni.
Avete frainteso parte del discorso. Non ho detto che non dovessero troncarla sul jump cartaceo, ma che potessero usarla come sperimentazione in solo digitale (vedi grassetto sopra) per vedere come avrebbe reagito il pubblico occidentale e provare finalmente a monetizzare un app che per loro è in palese perdita. Insomma, poteva essere un buon modo per una corretta strategia di marketing per mangaplus.. ed invece niente. E' stato questo il loro pesantissimo errore... Perchè, esattamente come dite voi, per loro siamo un mercato secondario e continueranno a fregarsene e questo è l'esempio più evidente (e più sbagliato da seguire). Peccato che per far crescere un mercato secondario quello che devi farci è appunto investirci e se loro non lo faranno direttamente noi continueremo a rimanere in tale ruolo e sarà un continuo gatto che si mangia la coda.. -__-
Infatti, si parla pur sempre si una serie appena iniziata, che vede la conclusione dopo pochi volumi, come succede ad essere na decina di serie ogni anno su ogni rivista.
L'unica differenza è che questa serie andava ad occupare un genere un po' di nicchia, ma resta il fatto che è stato un gigantesco flop. Per quanto riguarda il mercato occidentale, sembrerebbe abbia ottenuto un discreto successo (non è che su manga plus sia così in alto), ma il fatto è che i fumetti venduti all'estero non rendono alla casa editrice.
Perché anche se c'è un'app gratuita ancora in tantissimi piratano
Poi, non credo che in molti portano la serie, visto che e disponibile gratuitamente sull'app ufficiale, in ogni caso, quelli che piratano non è che poi comprano i volumi fisici, anzi, probabilmente molti di quelli che leggono la serie su manga plus non avrebbero comprato comunque la serie. Sempre considerando il fatto che i volumi venduti all'estero non fanno guadagnare niente o quasi alla shueisha e agli autori, che quindi non hanno nessun interesse a continuare la serializzazione
stesso discorso per manga plus, vendessero la serie lì la comprerei più che volentieri (supportando quindi direttamente gli autori).
La realtà è che spesso si lamentano della pirateria ma l'offerta legale è abbastanza carente (curano solo il business tradizionale, dimenticano il digitale e i volumi, quando li pubblicano in fisico, escono comunque mesi dopo l'uscita, peggio ancora in digitale dove, anche quando escono, sono in ritardo di anni).
Se non ti piacciono puoi sempre evitare di leggerli, nessuno ti costringe, i fumetti li fanno anche in Italia
https://www.amazon.it/s?k=Time+paradox+ghostwriter&i=digital-text&__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&ref=nb_sb_noss
Qua non lo vedo
Non so di preciso come funziona, ma tipo Beast Children (in manga Che è durato un paio di volumi con TPG e che ha avuto scarso successo) lo trovi sul sito Viz media. Forse verrà rilasciato in un secondo momento
Si, i manga di pochi volumi hanno comunque il finale, in questo caso non dovrebbe neanche stonare più di tanto, perché la serie ha avuto una narrazione veloce dall'inizio.
Grazie!
bravo, non hai capito una ceppa XD Manga con potenziale vengono terminati prima del tempo perché i Giapponesi preferiscono altro più mainstream o non lo capiscono. Intendevo questo io.
Ma chi lo decide il potenziale? Se può interessarti a me la serie è pure piaciuta, ma aveva delle forzature grandi come una casa, nonostante si componga di pochi capitoli.
Passando alla risposta del tuo commento, dici che i giapponesi non ne capiscono di manga, ciononostante, se sei qui, significa che ti sei appassionato ai manga proprio perché, le serie che sono piaciute ai giapponesi e che quindi sono state supportate in Giappone, poi sono piaciute pure a te (perché, come detto, altrimenti non saresti su questo sito).
Poi, la serie non è stata chiusa perché non mainstream, ma per altri motivi, perché non è che gli hanno preferito le serie mainstream, l'hanno schifata proprio.
E in ogni caso, il mainstream non è una cosa arbitraria, ciò che piace è mainstream, ciò che non piace no. Quindi se una serie non è mainstream, automaticamente non piace allo stesso numero di persone. Se questa serie fosse piaciuta, sarebbe stata mainstream.
Mainstream non è ciò che piace o meno: mainstream è ciò che segue standard ben predefiniti (per esempio Naruto, Bleach, One Piece seguono lo standard dato da Dragonball). Per esempio Berserk all'epoca non era mainstream ma è piaciuto. Roba mainstream può essere bella o brutta, come la roba non mainstream. Questo non è piaciuto perché non era mainstream. Decisamente non era roba da Jump diciamo. PS: la mia era la battuta che si dice di solito in questi casi, non te la prendere dai XD
Ma va beh, viva i buoni sentimenti anche se vanno contro tutto quello che il manga ha raccontato fino ad allora. Tra due mesi ce ne dimenticheremo.
Non Sono d'accordo, il finale è appropriato alla serie, ma si sa, il manga che per gli Italiani ha un buon finale deve ancora nascere (perché la cosa dei finali che sono brutti, non si riscontra all'estero, o almeno non a questi livelli)
Ma veramente è il finale che hai scritto che non c'entra niente. Quello effettivo era perfettamente in linea con quanto ci ha raccontato l'autore per tutta la serie
Your lie in april dove lo mettiamo?
Nella stragrande maggioranza dei casi, in Italia si dice sempre che il finale fa schifo, ovviamente sempre senza un vero motivo
cioè che plagiare va bene se è per una buona causa. Il protagonista non ha alcuna conseguenza, per nessuna delle sue azioni
non succede niente, alla fine aveva ragione Sasaki, la principessa è salva -facendo tutto da sola peraltro- e white knight se l'è preso in quel posto.
Inizio a capire perchè i giapponesi abbiano avuto tanto in antipatia questa storia.
Ricordiamoci del finale di Tokyo Babylon. Non è che facciano schifo, solitamente non sono ad effetto (quelli che si ricordano sono pochi è vero) o più semplicemente non soddisfano i lettori (questioni lasciate in sospeso, misteri su cui basi la storia non chiariti, personaggi che non si sa se siano vivi o morti -tipo in quello di Bleach non sapiamo qualcosa come 10 personaggi principali se siano e come sopravvissuti - ) nemici mortali o improvvisati tali che diventano buoni senza un vero motivo (tipo magi) considera che alcuni finali contano su un ipotetico proseguo (ma allora perchè farli già terminare?).
Piuttosto è il finale che hai scritto tu che non c'entra letteralmente niente con la serie
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