Majo no Tabitabi: Impressioni sui primi episodi

Majo no Tabitabi è un titolo che, non faccio fatica a nascondere, mi ha sempre incuriosito e sul quale ho molte aspettative. Le atmosfere fantasy, il tema del viaggio senza metà e sì e la giovane maga albina che vuole esplorare il mondo sono tutti elementi che messi insieme hanno subito catturato la mia attenzione e che mi hanno spinto a mettere la light novel nella lista di cose da leggere. Non ho mai avuto l'occasione di iniziarla, ma sono stato felice quando ci fu l'annuncio dell'anime, del quale già me ne innamorai osservando le prime splendide immagini realizzate Kazumasa Nishio come disegni concettuali. Dopo tanta attesa e molto hype, finalmente la serie ha fatto il suo debutto televisivo. Parto subito dicendo che i primi due episodi non hanno raggiunto le mie aspettative. Le hanno superate largamente.

Il primo episodio mi è particolarmente piaciuto, sia per come sono stati introdotti e narrati i personaggi chiave che per le tematiche affrontate. Elaina è una protagonista affascinante, forte caratterialmente e talentuosa nelle arti magiche. Ha tutte le carte in regola per diventare da grande una potentissima strega, ma le sarà subito negata l'opportunità di diventare apprendista proprio a causa delle sue geniali doti, fonte dell'invidia degli altri maghi. L'unica persona che accetterà di addestrare Elaina sarà la misteriosa strega Fran, bella quanto stramba ed esigente. Il loro rapporto allieva/maestra è secondo me la parte più bella dell'episodio, dove la giovane protagonista imparerà tante lezioni importanti per la vita: "Se c'è qualcosa che non ti piace, combattila. Impara a dire di 'no' quando ne hai bisogno. Solo così potrai proteggere te stessa." Non da meno è invece la parte finale della puntata, nella quale Elaina, ormai diventata una strega, decide di intraprendere il suo viaggio e salutare i suoi genitori porgendo loro tre giuramenti.

Nel secondo episodio facciamo un balzo temporale di qualche anno e ritroviamo una Elaina più matura che si ritrova bloccata nella Terra dei Maghi a causa della sparizione improvvisa della sua spilla che le conferisce il titolo di strega. Nel frattempo dovrà fare da tutor alla strega ripetente Saya, una ragazza all'apparenza normale che è alla ricerca di qualcuno che la aiuti a superare l'esame per diventare apprendista. In questo frangente, vediamo una Elaina molto diversa da quella della puntata precedente. Adesso è diventata una strega molto più abile, saggia e pacata, e nei modi di fare un po' ricorda la sua maestra Fran. La puntata è in realtà molto tranquilla, salvo per la rivelazione finale delle vere intenzioni di Saya (che a dirla tutta sono alquanto telefonate) che stravolgono la prospettiva della narrazione. Anche qui abbiamo dei dialoghi a tu per tu fra i personaggi, nei quali questa volta vengono affrontati i temi dell'amicizia e della lontananza.

L'anime non delude nemmeno per quanto riguarda l'aspetto tecnico. I disegni sono vivaci e brillanti, gli sfondi riescono a reggere le aspettative e le musiche riescono a incanalare l'atmosfera fantasy dell'opera. Ottimo il lavoro svolto dalla doppiatrice Kaede Hondo che riesce a dare un'interpretazione convincente di Elaina, affiancata da, quasi non c'è bisogno di dirlo, una monumentale Kana Hanazawa che dona lustro al pragmatico personaggio di Fran. Se Majo no Tabitabi continua a veleggiare su questa rotta, con altissime probabilità potrebbe diventare il mio anime preferito di questa stagione autunnale. Consigliatissimo a tutti gli amanti del fantasy, delle storie episodiche e a chi cerca un anime incentrato sul viaggio e non sul traguardo.

tenshi5100