Un anno fa il network televisivo filippino GMA aveva diffuso online il primo teaser trailer della serie TV Voltes V Legacy ispirata alla serie anni 70 da noi nota come Vultus V (Chōdenji Mashīn Borutesu Faibu/ "Macchina Superelettromagnetica Voltes V"). In queste ore però un nuovo trailer sta facendo rapidamente il giro del web per la felicità dei fan del genere robotico. In questo nuovo video viene mostrato l'attacco alla Terra da parte dell'impero Boazano e il susseguente arrivo del Vultus V.
Questo titolo, di cui non si sa ancora la data di uscita, sembra un mix tra scene in live action e in CGI, ed è prodotto sotto licenza della TOEI tramite Telesuccess Production. Una produzione durata 5 anni.
Vultus V fu diretto da Tadao Nagahama e animato dalla Sunrise per conto della Toei. Andò in onda in Giappone per 40 puntate tra il 4 giugno del 1977 e il 25 marzo dell’anno successivo, ogni sabato pomeriggio alle 18 su TV Asahi. Si tratta del secondo capitolo della trilogia di anime robotici di Tadao Nagahama nota come “Robot Romance Trilogy”. Trilogia aperta nel ’76 da Combattler V (Chōdenji Robo Konbatorā Bui) e chiusa nel ’78 da General Daimos (Tōshō Daimosu).
L’anime, trasmesso per la prima volta in Italia nel 1983 mentre nelle Filippine arrivò nel 1978 con doppiaggio in inglese proprio su su GMA-7 7 ottenendo un successo strepitoso ( si parla del al 58% di share)
Tutto questo successo però non fu ben visto.La serie fu cancellata dal palinsesto a 5 episodi dalla fine dal presidente di allora, Ferdinand Marcos, che giudicò questo titolo "troppo violento". La serie fu riproposta nel 1986, dopo l'uscita di scena politica di Marcos, continuando a riscuotere tanto successo. Una popolarità che evidentemente, visto la serie live action in cantiere, non è mai diminuita.
Fonte: rappler.com
Questo titolo, di cui non si sa ancora la data di uscita, sembra un mix tra scene in live action e in CGI, ed è prodotto sotto licenza della TOEI tramite Telesuccess Production. Una produzione durata 5 anni.
Vultus V fu diretto da Tadao Nagahama e animato dalla Sunrise per conto della Toei. Andò in onda in Giappone per 40 puntate tra il 4 giugno del 1977 e il 25 marzo dell’anno successivo, ogni sabato pomeriggio alle 18 su TV Asahi. Si tratta del secondo capitolo della trilogia di anime robotici di Tadao Nagahama nota come “Robot Romance Trilogy”. Trilogia aperta nel ’76 da Combattler V (Chōdenji Robo Konbatorā Bui) e chiusa nel ’78 da General Daimos (Tōshō Daimosu).
L’anime, trasmesso per la prima volta in Italia nel 1983 mentre nelle Filippine arrivò nel 1978 con doppiaggio in inglese proprio su su GMA-7 7 ottenendo un successo strepitoso ( si parla del al 58% di share)
Tutto questo successo però non fu ben visto.La serie fu cancellata dal palinsesto a 5 episodi dalla fine dal presidente di allora, Ferdinand Marcos, che giudicò questo titolo "troppo violento". La serie fu riproposta nel 1986, dopo l'uscita di scena politica di Marcos, continuando a riscuotere tanto successo. Una popolarità che evidentemente, visto la serie live action in cantiere, non è mai diminuita.
Fonte: rappler.com
Questo anime ricordo di averlo visto in tv, però sono passati moltissimi anni da quando l'ho visto l ultima volta che non ricordo più quasi nulla della trama.😆
Vortice di luce fra le stelle
col suo spirito ribelle sta arrivando vultus five
brivido che scorre sulla pelle
sensazioni troppo belle puo' provare vultus five
Tra l'altro molto bella l'analisi musicale di Sergio Algozzino sui virtuosismi "nascosti" nella sigla italiana
Modalità Girellaro : OFF
Tecnicamente pazzesco!!!🤯
Se neanche fatta bene così la CG, non vi piace ancora, potete andare tutti affanculo!!!🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬
Questa poi me la devi spiegare
Ancora oggi penso che sia su un altro livello rispetto ai robottoni nagaiani. Per questo gli darò un'occhiata (anche se i live action non li ho mai sopportati).
Spero che il live action filippino arrivi anche da noi!
Questa non e' la sede, chi e' interessato puo' passare nella mia pagina, pero' li raccomando ai fan della girella, perche' nei drama filippini ci sono ancora gli orfani, le matrigne cattive, i poveri e ricchi, insomma l'armamentario dei cartoni giapponesi degli anni settanta ma traslati ai giorni nostri e con una grossissima dose di umorismo (che non li ferma dall'appiopparti delle mazzate drammaticissime di tanto in tanto).
Mi hai fatto venire la nostalgia degli anni 80...
Comunque complimenti per la sintesi: hai spiegato in quattro righe le caratteristiche distintive di questa produzione nazionale (e mi hai anche incuriosito...)
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