Cos'è l'AgoraClick? Mettiamola così: è uno spazio completamente dedicato a voi, in cui potete discutere di tutto e di niente. Volete parlare delle notizie della settimana? Avete delle domande che vi frullano in testa da un po'? Volete chiedere pareri ad altri utenti? Ecco, AgoraClick è il posto che fa per voi, un posto dove l'off topic non esiste.
Ovviamente, ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini) ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vedete comunque di non esagerare troppo. Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento :D.
I fan del K-pop sono le ultime vittime della repressione del governo cinese verso l’esaltazione della celebrità. Weibo, la versione cinese di Twitter, ha dichiarato, infatti, di aver sospeso 21 account dedicati a diversi artisti K-pop; la loro colpa? “Irrazionale comportamento celebrativo delle persone famose”.
Questi account - dedicati a vari artisti K-pop come: BTS, Blackpink, EXO e IU – sono stati sospesi per 30 giorni. Il primo a cadere sotto questa ondata di ban è un account dedicato al cantante Jimin dei BTS; ad oggi, su questo account, si può leggere che “è temporaneamente bannato per aver postato contenuti che violano le regole della community di Weibo”. Inoltre la stessa piattaforma dice di aver completamente cancellato quei post.
In merito a questa situazione Weibo ha dichiarato: “ci opponiamo fermamente all’irrazionale esaltazione delle celebrità e prenderemo i vari comportamenti molto seriamente”; ha promesso poi di “promuovere i comportamenti giusti e razionali nei confronti delle star e regolare l’ordine della community”.
Ultimamente l’intero settore dell’intrattenimento è caduto sotto la stretta regolamentazione delle leggi promosse dal Partito Comunista Cinese; poiché le regole per le aziende private del settore tecnologico si sono inasprite più di quanto previsto. Zhao Wei, una delle più famose attrici cinesi, ha visto la sua presenza su internet praticamente cancellata in una notte. Le fanpage a lei dedicate proprio su Weibo sono state rimosse, i film e i programmi TV in cui compariva – risalendo fin a vent’anni fa- sono stati tolti dalle piattaforme di streaming e il suo nome rimosso dai cast.
È già capitato che il governo cinese prendesse di mira singole celebrità ma la repressione odierna è ben più ampia rispetto al passato, infatti limita fortemente la loro presenza su internet.
In realtà il governo si scaglia soprattutto contro la cultura celebrativa che gira attorno alle persone famose, molto estesa soprattutto tra i giovani. L’Amministrazione del Cyberspazio Cinese, organo preposto al controllo di ciò che succede su internet, ha recentemente annunciato 10 misure per “pulire” il chaos generato dai fandom delle celebrità. Queste misure includono il divieto di classificare le celebrità in base alla loro popolarità e l’inasprimento della normativa che regola le agenzie di talenti e i fanclub. La piattaforma di video iQiyi ha cancellato tutti i contenuti inerenti ai talent show, etichettandoli come “malsani”.
Qualcuno sui social paragona questa nuova ondata di regole alla Rivoluzione Culturale intercorsa nel decennio che va dal 1966 al 1976; periodo in cui le arti e la cultura in generale erano obbligate a fare propaganda a favore del partito.
Il Partito Comunista Cinese, che vede ancora oggi nella cultura popolare un mezzo propagandistico importante, ha da sempre tenuto alla catena il mondo dell’intrattenimento con regole e censure molto stringenti. L’ha anche incoraggiato a crescere, però, supportando la creazione di film e show cinesi che si contendano l’interesse della popolazione con le produzioni straniere.
Sotto la presidenza di Xi Jinping, il partito è diventato ancor più ossessionato dal controllo ideologico e culturale; le celebrità e relativi fandom sono sempre più visti come un’influenza pericolosa per la società, soprattutto per le fasce più giovani.
Fonte: kvia.com
Questi account - dedicati a vari artisti K-pop come: BTS, Blackpink, EXO e IU – sono stati sospesi per 30 giorni. Il primo a cadere sotto questa ondata di ban è un account dedicato al cantante Jimin dei BTS; ad oggi, su questo account, si può leggere che “è temporaneamente bannato per aver postato contenuti che violano le regole della community di Weibo”. Inoltre la stessa piattaforma dice di aver completamente cancellato quei post.
In merito a questa situazione Weibo ha dichiarato: “ci opponiamo fermamente all’irrazionale esaltazione delle celebrità e prenderemo i vari comportamenti molto seriamente”; ha promesso poi di “promuovere i comportamenti giusti e razionali nei confronti delle star e regolare l’ordine della community”.
Ultimamente l’intero settore dell’intrattenimento è caduto sotto la stretta regolamentazione delle leggi promosse dal Partito Comunista Cinese; poiché le regole per le aziende private del settore tecnologico si sono inasprite più di quanto previsto. Zhao Wei, una delle più famose attrici cinesi, ha visto la sua presenza su internet praticamente cancellata in una notte. Le fanpage a lei dedicate proprio su Weibo sono state rimosse, i film e i programmi TV in cui compariva – risalendo fin a vent’anni fa- sono stati tolti dalle piattaforme di streaming e il suo nome rimosso dai cast.
È già capitato che il governo cinese prendesse di mira singole celebrità ma la repressione odierna è ben più ampia rispetto al passato, infatti limita fortemente la loro presenza su internet.
In realtà il governo si scaglia soprattutto contro la cultura celebrativa che gira attorno alle persone famose, molto estesa soprattutto tra i giovani. L’Amministrazione del Cyberspazio Cinese, organo preposto al controllo di ciò che succede su internet, ha recentemente annunciato 10 misure per “pulire” il chaos generato dai fandom delle celebrità. Queste misure includono il divieto di classificare le celebrità in base alla loro popolarità e l’inasprimento della normativa che regola le agenzie di talenti e i fanclub. La piattaforma di video iQiyi ha cancellato tutti i contenuti inerenti ai talent show, etichettandoli come “malsani”.
Qualcuno sui social paragona questa nuova ondata di regole alla Rivoluzione Culturale intercorsa nel decennio che va dal 1966 al 1976; periodo in cui le arti e la cultura in generale erano obbligate a fare propaganda a favore del partito.
Il Partito Comunista Cinese, che vede ancora oggi nella cultura popolare un mezzo propagandistico importante, ha da sempre tenuto alla catena il mondo dell’intrattenimento con regole e censure molto stringenti. L’ha anche incoraggiato a crescere, però, supportando la creazione di film e show cinesi che si contendano l’interesse della popolazione con le produzioni straniere.
Sotto la presidenza di Xi Jinping, il partito è diventato ancor più ossessionato dal controllo ideologico e culturale; le celebrità e relativi fandom sono sempre più visti come un’influenza pericolosa per la società, soprattutto per le fasce più giovani.
Fonte: kvia.com
Ovviamente, ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini) ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vedete comunque di non esagerare troppo. Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento :D.
Ma la Cina non aveva un culto della personalità verso alcune figure come Mao? Non è un comportamento ipocrita censurare?
Chiedo da ignorante, correggetemi pure
Le ragazzine esaltate sono uno dei vari gruppi molto fastidiosi di Twitter
/s
Quello che dovrebbero fare tutti, no! Tutto va regolato in qualche modo, ora che sia la Cina che spesso fa cosa abbastanza "strane" e volte a censurare tutto e tutti è un altro conto...
In linea di massima regolare gli esaltati online non la vedo come una cosa negativa!
Per il discorso dell'attrice bannata da ogni dove da parte del governo, qui, sulla fonte e online in generale non si capisce troppo il motivo di questo oscuramento...
In alcuni piccoli articoli si legge anche che non si sa se effettivamente sia stato il governo a censurare la sua figura (cosa altamente probabile, vista l'ingente pulizia addirittura di vecchi programmi)...
Non sapendo il "perché" non posso commentare oggettivamente l'accaduto...
Gli haters sono uguali a loro, se non peggio. 👆
[img]https://64.media.tumblr.com/e5f8c5c1ef88f99ffd8a46ba517d2e22/tumblr_n48bo39mf01s2j8s0o1_400.gifv[/img]
Ogni imposizione parte da un presupposto fallace: chi impone segue soltanto il proprio personale punto di vista, non un qualcosa di oggettivo.
Usare questo pretesto per eliminare tracce di un artista, non è già sintomo di "un'irrazionale esaltazione della celebrità" ?
Le contraddizioni delle dittature
Sia sempre lode e goldia a Winny the Pooh
L'ostracismo da lui subito, che ritenevo essere da imputarsi al governo cinese, potrebbe essere non solo colpa di costoro, secondo questo articolo in inglese https://thediplomat.com/2021/09/chinas-nationalist-cancel-culture/. Se avete tempo e voglia, dateci un'occhiata. E' spaventoso.
D'altro canto, il nostro ZZH si è comportato da birichino, e in passato ha postato diverse foto non proprio pure secondo l'etica puritana cinese... https://www.quora.com/What-will-happen-to-Zhang-Zhehan-and-his-acting-career-following-the-Chinese-Association-of-Performing-Arts-call-to-boycott-the-actor-after-photos-of-him-at-a-Japanese-war-shrine-emerged-online
Il popolo delle rete, nella sua parte più purista & puritana, si è scatenato contro di lui con una furia da uragano.
Probabilmente nell'era pre-Covid le cose non sarebbero state così esacerbate. Ora è tutto cambiato.
Lo so, voi parlate di Zhao Wei, e io parlo di Zhang Zhe Han. Ma, come ho detto, lei era il suo boss. E, comunque, non mi stupirebbe se i meccanismi fossero gli stessi.
Mi piace questa citazione della Bibbia (sarcastica o meno)… mi ha fatto pensare; effettivamente sembra che la Cina stia prendendo i lati peggiori di quello che sia associa alla parola “religione” e lo sta applicando quale “conformazione sociale”… ESTREMIZZANDO (e lo scrivo in grosso casomai venga fraintesa) si potrebbe arrivare a dire che anche i talebani hanno ragione.
Cmq sembra che ci stiano prendendo gusto… evidentemente il vecchio adagio “aperta una porta, aperto un portone” vale nel bene (e di questi tempi) soprattutto nel male
Il problema è che i fan italiani non credo se la prendano con la celebrità. E se anche il VIP ha qualche caduta di stile sui social ok, sì, qualcuno lo mette alla gogna, ma mica lo boicottano perché non è sufficientemente italiano, o perché è amorale.
E dopo il polverone, se polverone c'è stato, tutto torna come prima.
Là, invece, se commetti qualche leggerezza e qualcuno decide di denunciarti al pubblico ludibrio, hai cessato di esistere, col beneplacito, se non con l'istigazione, del partito. Sì, puoi essere una star, ma già si leva voce che bisognerebbe alzare gli standard culturali di chi vuole entrare nello star system. Che significa che devi conoscere bene la storia della Cina e che, soprattutto, ti devi conformare perfettamente al sentire nazionalistico del popolo, perché sei preso d'esempio specie dai giovanissimi.
Foto che da noi non sarebbero nemmeno marachelle, là diventano atti osceni. Devi essere cinese in pensieri parole e opere, senza dimenticare le omissioni, altrimenti rischi che ti diano il benservito.
ZZH è stato stupido. O forse negli anni passati il vento non soffiava così forte, chissà. Probabilmente non reciterà né canterà mai più. Contratti pubblicitari per milioni di dollari rescissi. Spero si sia messo dei soldi da parte perché sennò la vedo dura.
Ci sono forse una mezza dozzina di produzioni già terminate che lo vedono protagonista e probabilmente non andranno mai in onda. A parte le sue perdite personali, non oso pensare a quanto possano essere costati i film e gli sceneggiati cui ha partecipato. Di solito sono serie lunghissime. Chi pagherà le perdite? E gli altri protagonisti, inevitabilmente colpiti dalla vicenda?
concordo, seguivo la diretta di pechino-express (il programma rai) su twitter e la timeline era resa illeggibile dai fans che ad ogni messaggio infilavano a caxxo gif animate di balletti delle varie star k-pop, senza alcuna attinenza.
un comportamento demente e molto maleducato
Da quando è in vigore il Social Score perdi ancora più facilmente i diritti per queste denunce.
Difficile essere peggio, io non riempio twitter (e hastag all'apparenza innocui) di odio verso il K-pop mentre le fan questo fanno.
Nulla è oggettivo, il fatto questa cosa sia sbagliata non è oggettivo ad esempio quindi si entra in un paradosso
Scherzi a parte, la Cina ultimamente è in guerra con tutto ciò che non sia stereotipicamente "cinese", e per questo al momento hanno preso di mira fandom e non solo. Tra le celebrità coreane ci sono anche artisti cinesi, che ora non potranno più esibirsi e guadagnare per vivere. Dovranno diventare schiavi della propaganda politica e basta. C'è chi ha provato a fuggire dalla Cina, ma l'hanno acciuffato e nessuno sa dove sia e cosa gli sia successo.
Inoltre, c'è una app di venerazione di Xi Jinping obbligatoria che, se non viene installata o attivata, si rischia la prigione per essere "nemici della patria" (e per chi è sfigato a non avere una connessione internet stabile?)
È un articolo interessante come sempre, siete bravissimi voi della redazione e io ho solo gratitudine e complimenti per voi. Tuttavia, dall'articolo non si sente la serietà della situazione, che è più grave di quello che sembra. Quei poveri cinesi rischiano chissà quali atrocità semplicemente per... essere umani.
Il governo cinese sta rovinando la Cina. È un vero peccato ed è anche spaventoso averli come vicini, sinceramente (vivo in Corea io).
Detto da Xi Jinping
Purtroppo hai capito bene.
Per quanto riguarda la domanda riguardo l'idolatrare del governo, è proprio quello il motivo per cui stanno facendo tutto questo casino.
Sembra avessero letto il romanzo di Orwell e hanno pensato "Ottima idea!"
Amico mio i cinesi vivono in una dittatura (una vera non una inventata dai social) e nelle dittature se non fai quello che ti dicono sparisci…
Esattamente. Sono proprio le pecore che fanno i cani da guardia sul web per intercettare i post pericolosi e anticinesi.
Allora non dovresti neanche guardare anime nè leggere manga, prodotti di punta del malvagio Giappone... E quindi non dovreste neanche essere qui, tu e gli almeno 7 illuminati che ti hanno upvotato.
In questo modo il Partito Comunista rimarrà l'unico che la popolazione vedrà come importante e di spicco, permettendogli di propinare ancora di più la loro repressione e ideologia alla popolazione.
Visto l'andazzo, non mi stupirebbe se tra un po' iniziassero a bandire anche i manga e anime (magari inizieranno dagli Yaoi-Yuri, per poi passare a quelli con temi politici ed espandersi).
Ciò potrebbe anche avere anche ripercussioni sulle case di produzione occidentali (vedi Disney), che cercano sempre più di acchiapparsi il mercato cinese, spero che questo non influenzi i temi che verranno trattati nei nostri film solo per poterli distribuire lì in Cina...
Davvero vivi in Corea del Sud?
Ora, cosa avevo detto io qualche giorno fa? Vedrete che se la prenderanno anche con l'altro protagonista della serie blandamente BL. E così è stato.
Prima hanno approvato la messa in onda, e ora si fa di tutto per screditare gli attori. Avanti così. Poveri cinesi.
Quale sarà mai la particolarità di costui? Indovinate? Ma sì! Ha recitato in una serie bromance di successo, dal titolo Guardian. Anche per lui si invoca a gran voce il boicottaggio.
Vorrei che qualcuno mi spiegasse se c'è un nesso logico tra i templi giapponesi e gli attori di serie bromance. Magari non puoi recitare in quei ruoli se non ti sei fatto un selfie là? O non è che li cercano solo sui loro profili, per caso?
Sì. Dal 2010 al 2016 a Seoul, poi dal 2016 e fin'ora a Siheung.
Prima frequentavo l'università, poi mio fidanzato è diventato mio marito e da allora lavoro in un'azienda di videogiochi.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.