Chi non muore si rivede! Sull'ultimo numero della rivista Monthly Shonen Ace di Kadokawa, appena uscito in Giappone (dove adesso è già il 26 ottobre, data di rilascio ufficiale di questa uscita), ha fatto il suo inaspettato ritorno uno dei manga più irriverenti e senza senso fra quelli amati dal pubblico giapponese e non solo. Stiamo parlando di Nichijou, il bizzarro slice of life disegnato dal mangaka Keiichi Arawi e pubblicato inizialmente dal 2006 al 2015. Dopo tanto tempo dall'ultima volta, rivediamo le tre protagoniste Mio, Yuko e Mai, che in copertina festeggiano non solo il ritorno del loro manga, ma anche il 27° anniversario di Shonen Ace.
 
Nichijou
 
Sebbene il titolo abbia il significato di "quotidiano", i contenuti sono tutt'altro che di semplice quotidianità. Veniamo catapultati, infatti, in una gag story ricca di scene comico-demenziali, che dipingono la vita di un gruppo di studenti fuori dal comune e le loro esperienze paradossali: sono presenti normali ragazze robot con una molla-caricatore sulla schiena, cervi a lezione tra i banchi di scuola e altro ancora... Ma rimane spazio anche per un po' di normalità, per esempio quando si racconta di un compito in classe in vista del quale nessuno ha studiato.

Nichijou deve buona parte della sua fama all'anime del 2011 realizzato dal celeberrimo studio Kyoto Animation. All'interno dello staff che lavorò ormai più di dieci anni fa a questa trasposizione, troviamo importanti nomi di spicco quali il regista Tatsuya Ishihara, Taichi Ishidate, Naoko Yamada e i compianti Yasuhiro Takemoto, Futoshi Nishiya e Yoshiji Kigami. Nel cast dei doppiatori è da sottolineare la presenza dello sfavillante duo composto da Hiromi Konno (Hakase) e Minoru Shiraishi (Sakamoto), diventati famosi grazie ai segmenti del Lucky Channel presenti nelle puntate di Lucky Star. Altra particolarità di questo anime è che include al suo interno anche una versione animata delle strisce di Helvetica Standard, sempre disegnate da Arawi.
 
Oltre che a diventare uno degli anime più amati di KyoAni, Nichijou è riuscito, grazie alla sua follia, a radunare un discreta cerchia di fan provenienti da ogni parte del mondo. Le board di discussione giapponesi e soprattutto il sito di contenuti streaming Nico Nico sono stati per anni inondati da meme, video e parodie dedicate a Nichijou, che in seguito si sono diffusi anche sui lidi d'oltreoceano grazie alle corrispettive piattaforme come YouTube. Il tweet di Arawi dove ha annunciato che riprenderà a disegnare la sua serie più famosa è stato calorosamente recepito dai fan, che hanno lasciato più di 350.000 mi piace e lo hanno ritwittato più di 120.000 volte.


Fonte Consultata:
Anime News Network