Chiunque abbia seguito le ultime saghe de’L’Attacco dei Giganti è estremamente conscio di come questa opera abbia assunto dei toni sempre più seri e toccando temi molto delicati, non solo per rappresentazioni grafiche che possono turbare certi spettatori ma anche perché in un modo o nell’altro attingono a piene mani nella nostra cultura, nella storia del nostro mondo.
Creare del merchandise di un’opera simile sicuramente non è semplice ma per quanto sia corretto rappresentare al meglio i personaggi nel caso di un cosplay, vendere certi oggetti come “merch ufficiale” forse non sarebbe in caso. Questo è il caso delle fasce che gli eldiani residenti a Marley devono indossare per “differenziarli” dai marleyani, le quali ricordano (e non a caso) ciò che gli ebrei dovettero subire nella Germania nazista a partire dal 1941, obbligati a cucire una stella di David sui propri vestiti.
Direttamente dall'episodio 61:
“Queste fasce sono utilizzate per differenziare i diavoli eldiani dalle altre razze. Gli eldiani di classe superiore possono indossare fasce di colore diverso. Il colore delle fasce può anche dipendere se un eldiano è un militare o se è un civile. È obbligatorio per gli eldiani residenti a Marley indossare questa fascia ogni volta che escono fuori”.
Qualcuno ha pensato che fosse una buona idea vendere queste fasce e in maniera abbastanza prevedibile si è immediatamente alzato un polverone che ha obbligato il ritiro delle suddette fasce.
Di seguito il comunicato col quale il comitato di produzione dell’anime chiede scusa per questo errore.
Per quanto riguarda le fasce di Marley che sono ordinabili dal 14 novembre
Li abbiamo creati pensando a una riproduzione dei costumi che compaiono nella serie. Tuttavia, all'interno della serie questi sono simbolo di razzismo e discriminazione e ci siamo resi conto che forse non era il caso di metterli in vendita così come se niente fosse. Siamo immensamente dispiaciuti. La produzione de "L'Attacco dei Giganti" non intende supportare alcun tipo di discriminazione, perciò, dal 15 novembre gli ordini e le vendite di questi oggetti sono stati cancellati. Le nostre più sentite scuse ai fan de L'attacco dei Giganti e a chi aveva già ordinato l'articolo. Staremo attenti affinché una cosa del genere non accada di nuovo.
15 novembre 2021, comitato di produzione de L'Attacco dei Giganti Final Season
Ricordiamo che la prima parte dell'anime è andata in onda da dicembre 2020 a marzo 2021; il primo episodio della seconda parte è atteso il prossimo 10 gennaio. Tutte le stagioni della serie sono disponibili su VVVID, Netflix e Amazon Prime Video. Il manga, scritto da Hajime Isayama, è edito in Italia da Planet Manga.
Fonte Consultata:
Twitter
Creare del merchandise di un’opera simile sicuramente non è semplice ma per quanto sia corretto rappresentare al meglio i personaggi nel caso di un cosplay, vendere certi oggetti come “merch ufficiale” forse non sarebbe in caso. Questo è il caso delle fasce che gli eldiani residenti a Marley devono indossare per “differenziarli” dai marleyani, le quali ricordano (e non a caso) ciò che gli ebrei dovettero subire nella Germania nazista a partire dal 1941, obbligati a cucire una stella di David sui propri vestiti.
Direttamente dall'episodio 61:
“Queste fasce sono utilizzate per differenziare i diavoli eldiani dalle altre razze. Gli eldiani di classe superiore possono indossare fasce di colore diverso. Il colore delle fasce può anche dipendere se un eldiano è un militare o se è un civile. È obbligatorio per gli eldiani residenti a Marley indossare questa fascia ogni volta che escono fuori”.
Qualcuno ha pensato che fosse una buona idea vendere queste fasce e in maniera abbastanza prevedibile si è immediatamente alzato un polverone che ha obbligato il ritiro delle suddette fasce.
Di seguito il comunicato col quale il comitato di produzione dell’anime chiede scusa per questo errore.
「進撃の巨人」製作委員会よりお知らせです。 pic.twitter.com/BWD584iFN2
— アニメ「進撃の巨人」公式アカウント (@anime_shingeki) November 15, 2021
Per quanto riguarda le fasce di Marley che sono ordinabili dal 14 novembre
Li abbiamo creati pensando a una riproduzione dei costumi che compaiono nella serie. Tuttavia, all'interno della serie questi sono simbolo di razzismo e discriminazione e ci siamo resi conto che forse non era il caso di metterli in vendita così come se niente fosse. Siamo immensamente dispiaciuti. La produzione de "L'Attacco dei Giganti" non intende supportare alcun tipo di discriminazione, perciò, dal 15 novembre gli ordini e le vendite di questi oggetti sono stati cancellati. Le nostre più sentite scuse ai fan de L'attacco dei Giganti e a chi aveva già ordinato l'articolo. Staremo attenti affinché una cosa del genere non accada di nuovo.
15 novembre 2021, comitato di produzione de L'Attacco dei Giganti Final Season
Ricordiamo che la prima parte dell'anime è andata in onda da dicembre 2020 a marzo 2021; il primo episodio della seconda parte è atteso il prossimo 10 gennaio. Tutte le stagioni della serie sono disponibili su VVVID, Netflix e Amazon Prime Video. Il manga, scritto da Hajime Isayama, è edito in Italia da Planet Manga.
Fonte Consultata:
Non parliamo poi della Tokyo Manji Gang, che c'è la "svastica"!1!! (sarcasmo)
Dove andremo a finire.
Il problema non è la rappresentazione ma il fatto che il comitato di produzione ci lucri.
Nella storia è ovviamente funzionale ma non può diventare un oggetto da collezione...è una cosa di cattivissimo gusto.
Non credo che privarci di questa cosa renderà il mondo peggiore
Sono d’accordo con te in linea di massima, ma i due casi sono un po’ diversi, quella svastica ha un significato diverso nella serie, nel caso dei giganti invece quella fascia proprio nella serie ha un significato discriminatorio, che sia una cazzata toglierla dal commercio posso essere anche d’accordo, ma visto il significato che ha nella serie, e il fatto che sia molto simile a quello che avrebbe anche nella realtà essendo molto simile a quella che avevano gli ebrei, che l’abbiano rimossa non la vedo molto scandalosa come cosa, c’è stato molto di peggio
Secondo me invece non è tanto il prodotto di pessimo gusto ma il modo in cui la gente lo vede e lo utilizza. E' un po' come la censura del Manji di Tokyo Revengers perché è estremamente simile alla svastica, eppure le felpe e le giacche con il Manji vengono tranquillamente vendute. Il problema è che la gente non ha la cultura e la conoscenza per sapere che sono 2 simboli simili ma che hanno significato diverso. Con la fascia è un po' diverso ma se si utilizza per cosplay ad esempio non c'è nulla di male e comunque vengono tranquillamente vendute da altri, se viene fatto in maniera ufficiale non va più bene ed è di pessimo gusto.
Decisione più che comprensibile.
Tutti i costumi di carnevale/cosplay che prevedono la presenza di armi bianche o da fuoco (per quanto finte) sarebbero da vietare allora.
A meno che sfoggiare un finto strumento di morte sia meno grave che sfoggiare un finto strumento di discriminazione.
Il Manji è un simbolo religioso, non dovrebbe proprio esistere censura in quel caso perchè non è il simbolo nazista.
In questo caso stai vendendo invece delle fasce che sono la versione tarocca di quelle con cui gli ebrei venivano mandati nei campi di concentramento, il più delle volte a morire.
Ripeto, capisco il senso nel fumetto ma ne trovo altamente indelicata la vendita e il profitto.
È un caso più unico che raro, per me si può pure impersonare un nazista figuriamoci. Ma queste fasce sono proprio un simbolo anche molto potente di un genocidio
Quando escono queste notizie ogni tuo commento è una goduria da leggere <3
Quale, sono curioso di vedere che paragone stai facendo
Penso intenda questa https://www.animeclick.it/news/92593-cinesi-rappresentati-come-oppressori-serie-anime-al-centro-della-polemica
Il tuo avatar è un molestatore sessuale di donne, dovresti cambiarlo.
Decisione ridicola... e c'è pure chi li difende!!!
Godetevi la vita e finitela di farvi tutte 'ste p*ppe mentali... smettetela di vedere il male ovunque.
Perché c'è chi si lamenta come se avesse toccato l'opera, soffrite così tanto all'idea che un'azienda non possa lucrare su un simbolo praticamente nazista?
I manji poi c'entrano meno che nulla
Detto questo l'idea di partenza era davvero idiota, per fortuna hanno ritrovato il buonsenso che avevano perso.
Ecco a me il punto pare questo.
Se qualcuno se le cucisse da solo e le mettesse senza ricavarne denaro, per quanto discutibile come decisione, nessuno andrebbe a strappargliele di dosso.
Qua invece si parla di un prodotto chiaramente ispirato ad una tragedia vera (la stella di David imposta agli ebrei) che veniva venduto a scopo di lucro... La libertà d'espressione non c'entra nulla
Il comitato di produzione ne ha sospeso la vendita poiché ha lucrato su un oggetto che ricorda a chiare lettere il più grande genocidio della storia dell'umanità, ed il riferimento nel manga di Isayama è palese.
Qualora non l'avessero ritirato, oltre all'inevitabile danno di immagine, sarebbero potuti andare incontro a qualche azione legale, perché per l'appunto ci hanno lucrato sopra.
Nulla vieta di cucirsi la fascia per proprio conto ed inserirla nel proprio cosplay, pertanto non vi stanno imponendo nulla, e non stanno neanche censurando alcunché.
Il mondo non è il paese dei balocchi ed è molto più complesso di quanto si possa immaginare, ridurre il tutto ad un commento che palesemente ignora come si debba muovere un brand da milioni di fatturato l'anno, fa comprendere che questo concetto entri nella zucca di pochi.
Neanche permetterle
Sono entrambi apolitici (almeno nel contesto reale). Se poi si vuole politicizzarli è un altro discorso, ma non è con questo intento che sono stati impiegati.
Non lo è, praticamente. È falso affermarlo.
È così un problema se si lucra su un prodotto e un simbolo praticamente innocuo? Quale sarebbe il danno effettivo e misurabile di questa cosa?
Viene venduto a scopo di lucro perché è merchandise di un prodotto di intrattenimento di successo le cui tematiche e rappresentazione sono accettate. E questo prodotto di intrattenimento ha venduto parecchio. Quindi la linea si traccia su un articolo da cosplay e non prima?
Che poi il tutto sia per tutelarsi da un danno d'immagine è palese. Ma non è scontato che il danno sia dovuto a ragioni sensate.
Scusa ma vallo a dire a chi ha perso un parente o tutta la famiglia nei forni perchè qualcuno gli aveva messo quella fascia...vallo a dire a loro che un'azienda ci può lucrare sopra e non ditemi che possono faeci quello che vogliono perchè non ci assomiglia al 100 per 100 perchè lo sappiamo tutti che è ispirata a quelle persecuzioni.
L'opera di Isayama usa questo simbolo proprio per condannare la segregazione attraverso questa rappresentazione che è un parallelismo storico abbastanza evidente e voluto.
E quello che ho detto vale pure per Miko...
Poi ognuno resta della sua opinione
Ps:
Alla fine se ne è accorta pure la produzione che era una cosa indelicata e di cattivo gusto e li hanno tolti di propria volontà dal mercato, nessuno li ha obbligati o costretti.
Onestamente non è che soffra perchè un'azienda non può vendere un pezzo di stoffa colorato con uno scoppiettio sopra (perchè finora di questo parliamo), però l'idea che non possa farlo, o venga "costretta" a non farlo perchè in realtà loro volevano, da nostre sovrastrutture che si muovono a convenienza un po' mi dà fastidio.
A questo punto dovrei dare ragione (ma anche no ) a chi attaccava gli orecchini di Tanjiro che si vendono liberamente ovunque, tecnicamente sono pure più 'fedeli' e offensivi delle fasce di Aot, però quelle sò storie asiatiche, da noi risaltano meno...
Mi sembrano 2 cose abbastanza differenti
Per il resto mi limito a quotare Ekros.
Le persone coinvolte di "prima mano" hanno tutte almeno più di 70 anni, dubito che conoscano questo prodotto o che vadano tutti su twitter a lamentarsi. E soprattutto che tutti si trovino contrari alla cosa una volta a conoscenza di cosa si tratti, è un'informazione che non abbiamo.
Questa indignazione da quattro soldi per conto terzi è quella che crea un vero danno perché invece di contestualizzare va ad alimentare l'idea che qualcosa sia nocivo a prescindere dal contesto e dalle intenzioni. Per favore cerchiamo di non usare queste persone, di cui magari non sappiamo nulla, per potare avanti delle argomentazioni, è di cattivo gusto.
L'opera di Isayama, come dici, tra e ripropone in modo efficace una situazione in parte analoga e riesce bene a rappresentare la varietà di vissuto e di posizione di due popolazioni opposte (con storia, controllo dell'informazione e pregiudizi) senza per altro prendere veramente una parte (tutti si fanno del male, tutti soffrono, tutti subiscono le conseguenze di azioni di chi li governa). Il tutto fallisce di fronte alla superficialità con cui poi si va a trattare queste questioni all'esterno dell'opera, attribuendo significati e intenzioni dove non ce ne sono.
Siamo in un'epoca in cui nessuno è obbligato o costretto, ma in realtà lo è. Inutile negarlo. Non penso se ne siano accorti dopo da soli, gli sarà stato fatto notare e poi si va a difendere la propria immagine, giusto o sbagliato che sia, perché gli interessi economici restano.
PS: i pensieri di Mirokusama e MIK0 sono più che esplicativi.
Credo che il nodo della situazione in questo caso sia chi ti vende la fascia non la fascia in se che può essere contestualizzata. Qua comunque non si parla di culture o credenze non è il Manji, non è un simbolo religioso che qualche regime ha preso come proprio simbolo.
Infatti qua il problema è il contesto non il vendere una fascia a gente che poi probabilmente ci farà del cosplay (o qualcosa del genere).
Sta proprio lì l'errore, dimostrate reiterando questo concetto di non averci capito una fava.
Completamente d'accordo ^^
Non sono le fasce autentiche ma una riproduzione di fantasia.
Qualcosa dovevano metterci. Mi sembra che qui siamo al delirio, la prossima replica di Il Grande Dittatore di Chaplin la vedremo con le fasce oscurate?...e tutto sta avvenendo mentre al confine con la Polonia muoiono congelate delle persone, in maniera simile ai prigionieri di Auschwitz🤔
A me pare che 'sta cancel culture, o come la vogliamo chiamare, sia l'altra faccia di un diffuso menefreghismo...🤬
stavo cercando le parole giuste ma ho trovato questo commento. quoto. hehe
Ed è evidente che tu non hai capito una fava del fatto che della fascia in sè non ce ne può fregare di meno, noi parliamo dei concetti / motivazioni che ci stanno dietro a queste improvvise "strategie aziendali" (la fascia è solo il pretesto).
Comunque, nel comunicato viene espressamente detto: "all'interno della serie" ... loro parlano unicamente di AoT, dell'ispirazione reale se ne sbattono altamente.
Vabbeh, tanto chi prima vedeva il nazismo in una fascia... in queste parole può trovarci mille mila altri significati.
A me pare che qui quelli che si indignano siate voialtri, che vedete il mondo in bianco e nero, senza sfumature di grigio, che è poi la realtà quotidiana di ogni giorno.
Metteste un attimo la vostra testolina fuori dalla vostra comfort zone o echo chamber che dir si voglia, che corrisponde al perseverare da bravi leoncini da tastiera e/o fare del concern trolling di bassa leva a quanto vedo, vi accorgereste che il mondo gira per tante di quelle ragioni e tanti di quei motivi che, come risultato di tutta questa apparente semplicità, ci consentono di vivere senza assaltarci alla gola per incomprensioni.
Per tale motivo dobbiamo ringraziare quella caratteristica prettamente umana quale essa è il buon senso che, a vedere certi commenti, latita di questi tempi, da che internet ha dato modo a tutti di poter esprimere la propria opinione su ogni argomento, purtroppo aggiungerei, visto che prima taluni commenti non uscivano al di fuori delle classiche chiacchierate da bar.
Il cattivo gusto non deve essere censurato, può solo fallire perchè nessuno lo acquista.
Altrimenti diventa soggettiva la decisione di cosa può essere messo in commercio e cosa no.
L'idea che qualcuno decide per me mi fa accapponare la pelle, perchè non è dissimile da un regime autoritario.
Sono d'accordo, ma non e questo il caso.
Perché non sono stati costretti a ritirarli dal mercato, sono stati loro stessi (il comitato di produzione) a rendersi conto che forse non andava bene, quindi credo che tutti quelli che in questi commenti inneggiano alla cancel cutlure e al politically correct in questo caso stanno sbagliando, perché non gli e stato imposto da nessuno di ritirarli dal mercato, e stata una scelta loro.
E certo, prima ci hanno speso tempo e soldi per metterle su, poi a un certo punto sono stati folgorati sulla via di Liberio accorgendosi che non andava bene, loro, tutto da soli, non perché, cito testualmente, si è immediatamente alzato un polverone che ha obbligato il ritiro delle suddette fasce. No no, è proprio grazie al comitato di produzione che, quella che un giorno era una fascetta colorata oggetto di scena di una serie di successo, il giorno dopo è diventata un simbolo negativo su cui, a quanto pare, non si può lucrare pena la gogna sociale e ricadute commerciali più o meno gravi. Ma erano liberissimi, hanno scelto da soli.
La fascetta per me era solo un gadget da collezione, dubito che qualcuno l'avrebbe indossata per andare in giro.
E comunque se seguite i telegiornali saprete benissimo che per oltraggiare le vittime dell'Olocausto basta indossare una pettorina a righe in qualche corteo di disagiati...
Quelle fasce indicano gli eldiani marleyani, chi ha visto la serie lo sa.
Chi non l'ha vista potrebbe pensare che indichino qualsiasi cosa: magari un corpo di polizia, un partito, dei medici militari, la bandiera di una nazione, qualsiasi cosa.
Fatico a vedere l'oltraggio in queste fascette.
Discorso analogo con il manji, che, rispetto al simbolo presente sulle fasce eldiane, si presta molto più facilmente a essere confuso con la svastica nazista. Il suo utilizzo è accettabile durante le fiere, in cui la maggior parte delle persone colgono il riferimento a Tokyo Revengers, ma fuori da tale contesto per me andrebbe evitato, dato che può essere facilmente equivocato, poiché non si può pretendere che tutti siano esperti di religioni orientali. Tra l'altro, a mio parere, il rischio maggiore è che tale simbolo si possa prestare a becere strumentalizzazioni da parte di naziskin e altra gentaglia simile.
Bisogna sempre sforzarsi di contestualizzare determinati simboli, dato che assumono significati diversi in base alla propria cultura di appartenenza, infatti, così come la svastica per coreani e cinesi è un semplice simbolo religioso, per noi occidentali la bandiera del Sole Nascente è solo un antico vessillo del Giappone.
Se tali pigiama, oltre alle righe, presentano anche una stella di David gialla, come quella che dovevano portare gli ebrei nei campi di concentramento, oppure un triangolo rosa rovesciato, come quello che identificava gli omosessuali, oppure ancora un triangolo marrone rovesciato, come quello che identificava i rom, oppure ancora... vabbé il resto puoi impararlo da solo aprendo un libro di storia; ebbene in tutti questi casi c'è da indignarsi eccome.
Le fasce degli eldiani strizzano l'occhio alle stelle di Davide usate durante il genocidio nazista. Ma anche la stella di Davide non è un simbolo nazista in sé, perché è letteralmente il sigillo di Salomone, simbolo del giudaismo, del popolo ebraico e, attualmente, della nazione d'Israele. Dunque è un simbolo religioso estraneo al nazismo al pari della svastica.
Piccola nota a margine. La decisione di marchiare gli ebrei rispetto ai gentili viene, se non erro, da un concilio lateranense cattolico. Lutero e l'antisemistismo razzista ottocentesco hanno fatto il resto.
Non sono molto d'accordo. Premetto che credo in questo caso fare grandi battaglie non sia il caso. Rischiare di essere accusati di apologia di fascismo per una fiera andrebbe evitato per buon senso, e bisogna trattare il tutto con realismo. Ma io trovo che sarebbe l'ora anche per i mezzi di comunicazione di massa di smettere di indurre ad associare la svastica solo ed unicamente al nazismo. Sono stanco di vedere gente sorpresa di vedere svastiche sui vasi degli antichi Greci e per questo riflesso condizionato pensare sempre e solo ai nazisti.
Non capisco perché con le croci nessuno faccia problemi, nonostante siano usate dal KKK e da tutti i gruppi di estrema destra da due secoli oramai. Non bisogna essere esperti di religioni orientali per capire che quella religione orientale chiamata cristianesimo ha poco storicamente a che vedere con il KKK, e che la croce in sé non è neanche un simbolo religioso, perché non è che solo Cristo sia stato crocifisso sotto i Romani.
Andrebbe finalmente diffusa una sana cultura di informazione, ripeto, anche attraverso i mezzi di comunicazione. Sarebbe bello vedere i buddhisti e tutti i monaci guerrieri che vediamo nelle serie animate e nelle pellicole d'azione finalmente avere senza remore una svastica gainista. Questa si chiama rappresentazione sana ed equilibrata. La storia, intesa come storiografia e progresso umano, ce ne sarebbe grata.
Altra nota a margine. Trovo assurdo invece come perfino nelle pellicole comiche su Cristo, tipo Brian di Nazareth, si faccia fare ai Romani il saluto "romano". Siamo al versante opposto. Lì un gesto fascista viene ormai creduto realmente romano, quando in realtà i Romani non lo usavano ed è partito tutto da un certo famoso quadro di David.
fino a quando assoceremo (a titolo di esempio) alla croce uncinata/svastica connotazioni negative e non quelle originali (Parliamo di un qualcosa che ha avuto origini nel Neolitico la cui prime tracce sono state ritrovate nell'Iran moderno, simbolo poi diffuso prima in India e nel Kush ovvero nel nord Africa, poi in Cina in Grecia ecc - e mi son perso tante cose - insomma: parliamo di una delle cose più interessanti della storia antica) è "giusto" che anche elementi blandi, di contorno, anche "innocenti" come le fascette di cui stiamo parlando, possano essere "malvisti".
E sono il primo ad arrabbiarmi per questo. Il nazimo ha rovinato tante cose, vorrei che non le avesse rovinate per sempre.
PS. @ALUCARD80 "amo" quello che hai visto nel lavoro di Isayama, se l'avessi scritta tu sarebbe piaciuta anche a me la parte finale XD
Piccola nota giuridica. L'apologia di fascismo, essendo questo reato di opinione incompatibile con la costituzione, trova applicazione solo laddove venga violata la disposizione transitoria e finale XII della costituzione. Ovvero si cerchi, o si ponga rischio concreto, della riorganizzazione del disciolto partito fascista. La giurisprudenza della corte costituzionale è costante sin dagli anni 60 su questo punto. Fu infatti giudicato dalla Cassazione legittimo il movimento fascismo e libertà, proprio perché non aveva nel suo programma politico la ricostruzione del disciolto partito fascista, ma trattasi solamente di un piccolo movimento che non crea pericolo per la democrazia Italiana. Quindi venire accusati di apologia di fascismo per una fiera mi sembra alquanto difficile, a meno che non si compiano gesti di odio concreto ed eversivi in un gruppo numeroso di persone. Ed essere giudicati innocenti è comunque probabilissimo.
Chiedo scusa per l'ot, ma vista la confusione su una legge volutamente confusionaria proprio per evitare che sia applicata (ah, i politici della vecchia repubblica), mi pareva giusto segnalarlo.
Io però mi domando, il problema è il simbolo o chi ci continua a vedere un messaggio? Nel caso qualcuno si presenti in giro o ad una fiera con simboli potenzialmente controversi come questo, chi sbaglia: chi si veste o chi si indigna? Perché certi simboli non sono niente senza le idee con cui venivano accostati e, come spiega sopra @pisaco, non è il simbolo che costituisce l'intenzione a riportare certi messaggi. Se oggi si volesse riproporre le stesse idee, ci vorrebbe poco ad utilizzare un simbolo diverso. A conti fatti non c'è un danno concreto di nessun tipo, non è come gridare al fuoco in un centro commerciale. Chi si indigna lo fa perché associa un'idea magari sbagliata, o non comprende il contesto, non è che forse il problema è in chi guarda e giudica superficialmente? Perché credo che non usciremo più da questo circolo vizioso se non si inizia a dare il giusto peso alle cose. E in fondo le tragedie iniziali sono nate proprio da giudizi superficiali.
Certo. Proprio così. Proprio per questo citavo l'esempio della svastica. Che colpa ne ha un monaco giainista che sia stata usata dai nazisti?
Comunque, ritornando alla questione eldiani. La cosa che più mi stupisce di tutto questo è il fatto che sia in realtà il simbolo degli oppressi e degli internati. Un po' come il triangolo rosa, usato da alcuni movimenti di liberazione omosessuale. Potrei anche comprendere la polemica e le scuse se fosse il simbolo degli oppressori. Se Isayama avesse fatto una bandiera dei marleyani con sfondo rosso, svastica, ascia bipenne e fascio littorio nero e si facessero modelli e indumenti con quel simbolo potrei comprendere un attimino di perplessità. Ma a maggior ragione perché parliamo del simbolo degli internati.
Non credo che qualcuno comprerebbe stelle di Davide con targhe numerate per mettersele addosso per nostalgia del genocidio.
ma non dire cosi... dai ahgahah.. io ho visto questo proprio perchè C'E' questo, nel lavoro di Isayama, mica me lo sono inventato
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