Queste sono le informazioni che abbiamo tutti imparato a scuola, ma c'è una parte della vita del personaggio storico i cui dettagli sono sono poco noti e controversi perché descritti solamente dopo la sua morte, quella relativa alla sua giovinezza. Sappiamo che prima di chiamarsi Gengis Khan il suo nome era Temujin, nato tra il 1155 ed il 1167 (la data di nascita resta incerta) tra le montagne della provincia del Hėntij. Il resto è ammantato di leggenda e su questo gioca la trama del manga Fenrir realizzato dal duo Chūgaku Akamatsu (storia) e Mioko Ōnishi (disegni), che reinterpretano in chiave fantasy la biografia più epica di sempre seguendo il principe Temujin dai suoi primi passi tra le tribù rivali della steppa fino alla sua ascesa.
Da appassionato di fantascienza, ucronie e via dicendo, questo manga non poteva che incuriosirmi, pur trattando un periodo storico che, lo ammetto, conosco poco. In 4 volumi si dipana quella che è l'inizio di un'epopea dove il condottiero non è il crudele tiranno che abbiamo imparato a conoscere sui testi scolastici, bensì l'audace portatore di un sogno che antepone la prosperità alle guerre, l'unione dei popoli alle divisioni e soprattutto la fine delle antichissime regole, giudicate ormai superate, fatte da violenza e sangue per regolare la vita nelle desolate steppe asiatiche.
Temujin diventa così il più classico degli eroi manga, convincendo pagina dopo pagina i vari nemici a passare dalla sua parte grazie alla sua passione e poi alla forza delle sue armi, oltre alla presenza accanto a sé di un bonus non da poco: una entità riconosciuta al pari di una divinità da tutte le popolazioni locali.
I disegni sono molto dinamici e, pur non utilizzando sfondi altamente dettagliati, ci calano in questo periodo storico con efficacia ma sempre facendoci respirare quell'aria a metà tra fantasia e realtà, tra leggenda e storia, tra manga storico, storia di formazione e divertissement. Le scene di battaglia a grande respiro come anche la descrizione di alcuni usi e costumi mongoli sono davvero un plus in grado di far empatizzare il lettore con le vicende narrate, senza contare i vari siparietti comici tendenti a sdrammatizzare quanto sta accadendo, ma che non risultano mai fuori posto nel corso dei quattro volumi.
Sull'intrecciare storia e leggenda, l'idea dello scrittore di Hidan no Aria di far scontrare Temujin con Minamoto no Yoshitsune è stata davvero intrigante. Siamo di fronte a delle figure storiche e militari che rasentano, se non oltrepassano, la leggenda. Minamoto no Yoshitsune (源 義経, 1159 - 1189) è considerato da molti storici come l'archetipo indiscusso del guerriero di alto lignaggio giapponese. La vita di questo intrepido condottiero si spense a 28 anni, vittima dell'odio del potente fratello Minamoto no Yoritomo, ma una leggenda vuole che Yoshitsune, presunto morto in quei tragici eventi a seguito di Seppuku abbia in realtà inscenato il tutto e sia scappato con prole al seguito aiutati dal fedele compagno Benkei (altra figura leggendaria), ed approdati sul continente, dove sarebbe diventato in qualche modo colui che conosciamo come Gengis Khan il quale col titolo di “lupo azzurro che sottomise il cielo” diede vita al più grande impero che la storia dell’umanità ricordi, ma non riuscì mai a riconquistare il Giappone.
Lo scontro tra il vero (non ancora incoronato) Gengis Khan e un'altra leggendaria figura militare asiatica, che la tradizione orale vorrebbe essere anch'esso addirittura il vero unificatori dei popoli della Mongolia, risulta essere quantomeno stuzzicante agli occhi dei cultori della storia orientale ma non solo. Sembra uno scontro da videogioco, medium in cui Yoshizune non è mai mancato a dire il vero, che si verifica grazie al fatto che entrambe queste figure hanno a guidarle due entità extraterrestri, che in realtà erano una sola ma si erano divise cadendo accidentalmente sul nostro pianeta. Chi vincerà quindi lo scontro e potrà andare incontro al proprio luminoso destino di conquistatori?
L'edizione è curata sia nell'estetica che nel contenuto, con traduzione e adattamenti scorrevoli e fluidi che rendono la lettura sempre piacevolissima, anche grazie all'assenza di refusi. In particolare mi sento di lodare il lavoro di ricerca del traduttore Mattia Soave che si è dovuto destreggiare tra i vari termini e dialetti della Mongolia, che diventano in alcune parti del manga, parte stessa di alcune battute importanti.
Fenrir Box
XII Secolo. Nelle spietate e selvagge pianure della Mongolia, il giovane Temujin sta per rassegnarsi al gelido abbraccio della morte, mentre affonda senza scampo nelle acque di un lago. All'improvviso, però, uno spirito prigioniero nelle profondità acquatiche lo conduce alla salvezza e gli rivela uno scorcio del futuro che lo attende: quel ragazzo che solo un attimo prima sembrava così inerme... è destinato a far tremare il mondo intero! Tra ispirazione storica e un pizzico di fantasia, inizia così il racconto dello spettacolare viaggio di colui che diventerà il più leggendario conquistatore dell’Asia, Genghis Khan!
Prezzo: 30,00 €
Totale voti: 7 0 0
Ironic74
Siamo di fronte quindi a una storia di guerra con venature fantasy/fantascientifiche, cosa che potrebbe non piacere ai puristi del manga storico tout court
28/12/2022
Focasaggia
Un box stupendo, perfetto per un ipotetico regalo. (Io me lo sono auto-regalato)
23/12/2022
2247
Ottime illustrazioni per le copertine. Solita rilegatura a sfascio facile, ma nel complesso un box ben fatto.
01/12/2022
Altri Voti
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
---|---|---|
Fenrir 1 | € 7.50 | JPOP |
Fenrir 2 | € 7.50 | JPOP |
Fenrir 3 | € 7.50 | JPOP |
Fenrir 4 | € 7.50 | JPOP |
Fenrir Box | € 30.00 | JPOP |
Pro
- Mix tra storia, leggenda e fantascienza
- La scelta di far scontrare Temujin con Yoshitsune
- I disegni
Contro
- Il tipo di approccio potrebbe non piacere ai lettori di manga storico tout court
shinji01
Ottimi i disegni, bella la storia, include momenti divertenti. Mi è proprio piaciuto. Peccato per qualche problema di stampa nell'ultimo volume.
07/01/2023