È infine partita il 21 aprile la venticinquesima edizione del Far East Film Festival di Udine, che si svolgerà sino al 29 aprile in una duplice veste: in primo luogo dal vivo presso il Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” e al Visionario, attraverso i 42 film in concorso (un totale di 78 titoli da 14 cinematografie, 9 anteprime mondiali, 13 internazionali, 14 europee e 23 italiane) e tanti altri sentieri tematici.
 
FEFF 2023 copertina

Una seconda modalità di poter partecipare al festival avviene attraverso il portale MYmovies: il FEFF offre anche quest’anno una preziosa selezione di titoli online per l’intera durata del festival, con 22 film che le case di distribuzione asiatiche hanno reso disponibili per lo streaming.

Ricordandovi che nella nostra precedente news potrete trovare l'elenco completo di tutti i film in programma, nonché le varie modalità di accredito, compresa quella online, di seguito vi proponiamo invece le nostre prime impressioni sui film che abbiamo già passato in rassegna: per chi non avesse ancora aderito all'iniziativa, dunque, c'è ancora tempo e svariati motivi per farlo: buona visione a tutti!

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She is me, I am her (Giappone, 2022)
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she is me
Un film che racchiude quattro storie al suo interno, tutte ambientate nel periodo del distanziamento sociale. Ed è così che i protagonisti, come del resto abbiamo fatto noi nel periodo del COVID, si inventano nuovi modi per fare una rimpatriata fra ex-compagni di scuola, conoscere nuove persone, parlare con qualcuno e anche truffare le altre persone.
Sono racconti che si soffermano soprattutto sull’impatto psicologico che ha avuto nelle persone questo virus, ma più di tutto il distanziamento sociale; perché dopotutto qualcuno si è ritrovato in completa solitudine ad affrontare tutto questo, qualcuno senza casa, qualcun altro senza lavoro. Sono storie che fanno riflettere sui valori come l’amicizia, l’amore, la solidarietà e la necessità di contatto umano.
In tutte e quattro troviamo come protagonista la bravissima attrice Nahana che interpreta personaggi diversi, come a significare che ognuna di loro, potremmo essere noi.
Autorealis89



Your lovely smile (Giappone, 2022)
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lovely smile screen
 
Il regista indipendente Hirobumi Watanabe viaggia in solitario attraverso il Giappone per promuovere i suoi film.
Da Okinawa fino al gelido Hokkaido, passando da una prefettura all'altra (e da un cinema d'essai all'altro), volantinando e vendendo personalmente i biglietti, il giovane cineasta si troverà di fronte a un panorama quanto mai desolante, dovuto alla crisi delle sale cinematografiche, ulteriormente peggiorata nel periodo covid.
Con un'inconsueta operazione al confine tra road movie e finto documentario, il regista Kah-wai Lim firma la sua romantica dichiarazione d'amore verso il cinema, mettendo in scena (con qualche lampo surreale) le reali vicissitudini del suo collega Watanabe, qui nei panni di attore dalla forte presenza scenica e dalla comicità spiazzante e disincantata.
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Ditto (Corea del Sud, 2022)
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Ditto
 
Fra i vari film proposti al FEFF questo era l’unico, fra quelli che mi interessavano veramente, proposto anche online ed un po’ mi è dispiaciuto perché, fra quelli non inseriti e quelli con spettacolo unico, con restrizioni di giorno e orario, la scelta non era vastissima sulla piattaforma digitale.
Però ringrazio per essermi potuta godere questo bellissimo film, remake dell’omonimo film, sempre coreano, del 2000.
La storia parla di due ragazzi che riescono a comunicare tramite una radio, ma capiranno ben presto che lui vive nel 1999 e lei ai giorni nostri. Ottimale la scelta di usare tonalità di colore diverso per le due epoche, in modo da far comprendere al meglio lo spettatore.
Nella prima parte del film sembrerebbe proprio la classica storia tenera e delicata; ma a circa metà visione, succede l’inaspettato con uno straordinario colpo di scena. Il racconto conserverà la sua dolcezza, ma cambierà direzione.
Straordinario Jin-goo Yeo nel ruolo del protagonista che riesce a trasmettere tutte le emozioni provate dal suo personaggio: il colpo di fulmine, la gelosia e la delusione. 
La scena finale del film mi ha fatto commuovere tantissimo.
 
Autorealis89



The Legend & Butterfly (Giappone, 2023)
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legend avversario
Lei è bella, astuta, intrigante ed intelligente, educata dal padre per essere una gran dama così come per combattere e cacciare abilmente con arco e frecce. 
Lui è rozzo, stupido, ambizioso, feroce e sempre più temuto, dopo i crescenti successi in campo militare. 
Quello tra Nobunaga Oda e Nohime (o Kicho, da cui il riferimento alla farfalla nel titolo del film), è un matrimonio politico, e nella maestosa rappresentazione diretta da Keishi Otomo i due non si vogliono nemmeno sfiorare e men che meno collaborare. 
Indotti dalle pieghe della storia, i due impareranno tuttavia dapprima a servirsi l'uno dell'altra e trarne reciproco vantaggio, a studiarsi, bisticciare senza fine, sino a guardarsi infine con occhi diversi, ricolmi delle più svariate emozioni, nelle ottime interpretazioni di Takuya Kimura e Haruka Ayase.
Per quanto il focus della pellicola sia di stampo più sentimentale che documentaristico, la trasposizione degli eventi narrati è pressoché fedele alla storia, anche se potrebbe risultare un po' ostica per lo spettatore che non dovesse avere conoscenze pregresse sul periodo feudale nipponico. Molteplici le figure realmente esistite che si alternano a fianco dei protagonisti, tanto familiari ai giapponesi quanto semi-sconosciute per un pubblico occidentale. Si è nel cosiddetto periodo degli stati combattenti, e ci si riallaccia quindi alle tante campagne militari condotte dal clan di Oda verso il potere e il sogno dell'unificazione del Giappone, fino al tragico incidente di Honno-ji con il suo intenso finale.
Eccellenti le musiche di Naoki Sato, sempre ben gestito il ritmo che regge le quasi tre ore di film.
In Giappone il film arriverà a maggio in esclusiva su Prime Video: la proiezione online o in presenza al Far East Film Festival è un'occasione unica per goderne una speciale anteprima per l'Occidente.
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Sri Asih (Indonesia, 2022)
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sri asih
Nata sotto la protezione di una divinità ancestrale durante l'eruzione di un vulcano, Sri Asih è la super eroina protagonista di questo adrenalinico action indonesiano che non ha nulla da invidiare ai più blasonati cinecomics di Marvel e DC, quantomeno in fatto di coreografie ed effetti speciali/visivi. La sceneggiatura, tratta da un fumetto, è scritta a quattro mani da Joko Anwar (già presente al Far East 20 con un altro super eroe, Gundala) e dalla stessa regista Api Avianto. Ne emerge un'eroina tenace e combattiva (interpretata dalla bella e tormentata Pavita Pearce), divisa tra il suo immenso super potere, che non è ancora in grado di controllare, e il suo senso di giustizia in difesa dei poveri e degli oppressi. Un film tutto sommato godibile, al netto di alcune piccole ingenuità, sicuramente nobilitato dall'imponente colonna sonora metal che sostiene a spron battuto le pirotecniche scene d'azione.
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The Sales Girl (Mongolia, 2022)
disponibile online solo in proiezione speciale Gala (24 aprile 2023)
 
The_sales_Girl
The Sales Girl è tutto ciò che non vi aspettate da una commedia mongola. Ambientato nella zona urbana di Ulan Bator, scorge i piccoli vizi della borghesia residente nella capitale, rappresentando una Mongolia moderna e al passo con i tempi, diversa da quella che siamo abituati a vedere sui grandi schermi. La storia parte con una buccia di banana e uno scivolone, un cliché comico, probabilmente datato, ma necessario al fine di dare inizio alla commedia tagliente ed anticonformista che ci troveremo davanti.
Saruul ne è la protagonista: una ragazza introversa che persegue un sogno che non le appartiene. La vita sembra scorrerle davanti e pare essere incastrata in un’eterna adolescenza.
È una figura nella quale ognuno di noi si può rispecchiare perché ne incarna perfettamente i dubbi e le insicurezze: ha sempre convissuto con un profondo senso di inadeguatezza e timore verso ciò che il futuro ha in serbo per lei. A causa dell'incidente iniziale si ritrova, però, ad uscire dal suo guscio, iniziando a lavorare in un sexy shop. Qui incontra Katya, la titolare, figura fondamentale nel viaggio verso la sua emancipazione.
Il legame creato segnerà, infatti, il cammino verso la scoperta di se stessa e della propria identità.
Autoremxcol



Dust in the Wind (Taiwan, 2010)
disponibile online
dust in the wind
Il giovane Wan decide di non prolungare gli studi perché desideroso di trovarsi un lavoro e proseguire il curriculum scolastico con lezioni serali. Deve però lasciare il villaggio natio, con la natura lussureggiante e incontaminata che lo circonda, per trasferirsi a Taipei. Il viaggio in città avviene con la bella Huen, l'amica d'infanzia che è cresciuta insieme a lui.
Il Far East Festival, nella sezione retrospettiva, propone Dust in the Wind, ultimo struggente capitolo di una trilogia dedicata dal grande regista Hou Hsiao-hsien alla vita di campagna e ai suoi abitanti, qui disponibile in una versione splendidamente restaurata. Pietra miliare della cinematografia di un autore considerato il capostipite della Nouvelle vague taiwanese.
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