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Amazing Nurse Nanako è il classico anime ecchi, calato in un'interessante (almeno inizialmente) ambientazione fantascientifica, come hanno fatti titoli come Hand Maid May, anche se questa serie tratta temi molto più maturi (pur rimanendo una commedia piena di gag), presentando addirittura qualche scena molto cruenta, come nel primo episodio e nel terzo.

I due protagonisti sono l'abilissimo (e perciò consultatissimo) dottor Kyoji Ogami e la sua assistente imbranatissima Nanako. Tra leggeri intrighi e nuove scoperte di genetica, approfondiremo il rapporto tra Ogami e la sua maid, scopriremo qual è il vero obbiettivo del dottore e cosa Nanako realmente è.

Dopo questa introduzione sulla trama, bisogna dire che Nanako è un anime che SEMBRA, ma NON E'!!! Cosa intendo dire con questo? Bè, l'anime inizia con degli spunti fantascientifici stupendi, che avrebbero potuto renderlo un prodotto maturo e meritevole, ma che vengono persi strada facendo. La trama, che sembrava concreta inizialmente, viene poco curata col proseguire della visione, scadendo in alcuni casi in assurdità ma viste nemmeno in anime ultrademenziali. E anche volendo ammettere che Nanako non è nient'altro che un anime ecchi (il che giustificherebbe la mancanza di una trama curata), non si rivelerà nemmeno quello alla fine, perchè, a parte il seno della protagonista perennemente ballante, le scene sexy sono poche e non sono nemmeno quel granchè in grado di attirare l'attenzione.

Da qui si deduce che Nanako è un anime con grandi potenzialità che non vengono sfruttate. La realizzazione tecnica non è delle migliori: animazioni scattose e un design molto approssimativo (funzionale a quello che avrebbe dovuto essere la trama), con una sola nota positiva alla sigla iniziale (un pezzo interamente strumentale) molto coinvolgente. Nonostante questo, gli spunti fantascientifici erano di buon livello e avrebbero sicuramente appassionato in una serie un po' più lunga (almeno 13 episodi) di carattere solamente sci-fi. L'anime può anche vantare un protagonista per la prima volta non demenziale, che possiede anzi il fascino del "bastardo" e che è forse l'unico elemento utilizzato un po' meglio. Per non parlare del rapporto Ogami-Nanako: il tentativo di riportare in vita qualcuno è una cosa già vista e utilizzata (per esempio, è quello che sta accadendo in Tsubasa delle Clamp), ma alcuni flashback in quest'anime sarebbero potuti arrivare a toccare vette drammatiche, e così non è stato. Anche alcune trovate grafiche, come le fotografie onnipresenti nella sigla iniziale e nella serie, non fanno altro che aumentare il senso di nostalgia, e tutto questo non è stato sfruttato a dovere, solamente perchè gli autori erano più intenzionati a creare un anime ecchi.

Nanako non fa altro che confermare una mia opinione personale: se gli anime ecchi non fossero ecchi, sarebbero degli ottimi anime.