Recensione
Appleseed
8.0/10
Recensione di __Setsuna__
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La fine degli anni '80 è stato un periodo veramente ricco di titoli fantascientifici e, nonostante ciò, Appleseed è un OAV che si difende molto bene rispetto alla concorrenza, grazie a un buon mix di azione e cyberpunk che riesce a incollare lo spettatore allo schermo per l'intera durata dell'episodio.
La trama ruota attorno a Deunan Knutze e al suo compagno androide Briareos, entrambi membri della squadra SWAT. I due vivono nella città di Olympus, vera e propria utopia di "città modello" all'interno della quale i pochi umani rimasti convivono con i cosiddetti Bioroid, ovvero persone create artificialmente nel tentativo di creare una società priva di violenza e quindi del tutto pacifica. A contrastare tutto ciò entrano in scena un gruppo di rivoltosi, i quali rivendicando i propri diritti di libero arbitrio tentano di realizzare un colpo di stato al fine di tornare a vivere una vita non più piatta, monotona e senza alcuna ispirazione come quella dei Bioroid.
Le ambientazioni mostrano un futuro prossimo dove, a seguito di un terzo conflitto mondiale, la tecnologia è ovviamente molto avanzata, sia in campo militare, dove le persone hanno la possibilità di utilizzare diversi mecha per vari scopi, sia nel campo della biotecnologia. Le numerose scene d'azione sono alternate a piccoli sprazzi filosofici che rendono la storia decisamente appassionante e ben curata.
Tecnicamente parlando, siamo di fronte a un titolo abbastanza curato, con buone animazioni e un character design nella media degli anni di produzione. Il comparto sonoro è ottimo, con musiche decisamente frizzanti, che donano molta carica allo spettatore e rendono bene lo stile trattato. Per quanto riguarda l'edizione Yamato, posso dire che l'audio è stato curato bene, grazie a una rimasterizzazione in DTS che fa abbastanza il suo dovere, anche provenendo da una traccia stereo. Un po' minore è invece la cura del video, che non brilla per chiarezza e pulizia d'immagine: a mio avviso si poteva fare di meglio.
In definitiva, Appleseed è un titolo che può essere apprezzato da chiunque abbia un pizzico di passione per l'action/fantascienza e cerchi più che altro una storia movimentata e abbastanza semplice, che non s'immerga in grandi disquisizioni filosofiche.
La trama ruota attorno a Deunan Knutze e al suo compagno androide Briareos, entrambi membri della squadra SWAT. I due vivono nella città di Olympus, vera e propria utopia di "città modello" all'interno della quale i pochi umani rimasti convivono con i cosiddetti Bioroid, ovvero persone create artificialmente nel tentativo di creare una società priva di violenza e quindi del tutto pacifica. A contrastare tutto ciò entrano in scena un gruppo di rivoltosi, i quali rivendicando i propri diritti di libero arbitrio tentano di realizzare un colpo di stato al fine di tornare a vivere una vita non più piatta, monotona e senza alcuna ispirazione come quella dei Bioroid.
Le ambientazioni mostrano un futuro prossimo dove, a seguito di un terzo conflitto mondiale, la tecnologia è ovviamente molto avanzata, sia in campo militare, dove le persone hanno la possibilità di utilizzare diversi mecha per vari scopi, sia nel campo della biotecnologia. Le numerose scene d'azione sono alternate a piccoli sprazzi filosofici che rendono la storia decisamente appassionante e ben curata.
Tecnicamente parlando, siamo di fronte a un titolo abbastanza curato, con buone animazioni e un character design nella media degli anni di produzione. Il comparto sonoro è ottimo, con musiche decisamente frizzanti, che donano molta carica allo spettatore e rendono bene lo stile trattato. Per quanto riguarda l'edizione Yamato, posso dire che l'audio è stato curato bene, grazie a una rimasterizzazione in DTS che fa abbastanza il suo dovere, anche provenendo da una traccia stereo. Un po' minore è invece la cura del video, che non brilla per chiarezza e pulizia d'immagine: a mio avviso si poteva fare di meglio.
In definitiva, Appleseed è un titolo che può essere apprezzato da chiunque abbia un pizzico di passione per l'action/fantascienza e cerchi più che altro una storia movimentata e abbastanza semplice, che non s'immerga in grandi disquisizioni filosofiche.