Recensione
Recensione di Rebecca B.
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Grafica stupefacente, colonna sonora per me meravigliosa, storia resa commerciale ma a mio avviso ugualmente incredibile e sensazionale. E allora perché Evangelion: 2.22 non prende un dieci? Perché qualcosa mi è mancato.
Evangelion è l'opera che più adoro in assoluto, un capolavoro che resta nella storia e nel cuore. La vecchia serie mi ha sconvolto, stupita, fatto riflettere e piangere. E ora, guardando questo film, ho sentito che, pur essendo bellissimo, non ci fosse qualcosa che invece era presente nella serie.
Forse sarà stata Asuka e quella scena per nulla azzeccata del plug-suit nuovo più il vederla come una costante "macchina fan-service". Forse sarà stata Rei, che avevo adorato in tutta la sua complessità di "essere vuoto" della vecchia serie, ma che ora mi sembra un personaggio semplice e basta. Sarà stato il tamarrissimo Eva-02 con le "cornine". Non so. Comunque ho sentito che qualcosa in questo meraviglioso meccanismo s'inceppava.
Questa può essere solo una mia impressione, dato che sono tutte scelte con lo scopo di rendere l'anime più commerciale e lanciarlo nel nuovo millennio, che però mi fanno rimpiangere le visioni metafisiche e sognanti della serie degli anni '90, nella quale si raggiunse un livello così alto che andò oltre la comprensione del pubblico. Ora quelle che mi trovo sono scene d'azione che sono autentiche perle, personaggi profondi e scenari apocalittici... ma basta. So che sarebbe decisamente abbastanza, ma Evangelion è molto più di questo. Non voglio fare la guastafeste o una ipercritica, ma non sono abituata a vedere la mia serie preferita in una veste così... commerciale. Mi ha distrutto la dimensione onirica in cui vedevo quest'anime, con le scene d'immensità poetica (non so neanche se esiste questo termine) dell'End.
Insomma, io ero una di quei fan che apprezzavano Eva non per le belle ragazze, ma per tutto ciò che rappresentava: un'opera coraggiosa, complicata, <i>che ti lascia qualcosa</i>, che riesce a farti vivere un'avventura. Ora, sfortunatamente, sta diventando una serie il cui nome significa soldi. Mi dispiace.
Evangelion è l'opera che più adoro in assoluto, un capolavoro che resta nella storia e nel cuore. La vecchia serie mi ha sconvolto, stupita, fatto riflettere e piangere. E ora, guardando questo film, ho sentito che, pur essendo bellissimo, non ci fosse qualcosa che invece era presente nella serie.
Forse sarà stata Asuka e quella scena per nulla azzeccata del plug-suit nuovo più il vederla come una costante "macchina fan-service". Forse sarà stata Rei, che avevo adorato in tutta la sua complessità di "essere vuoto" della vecchia serie, ma che ora mi sembra un personaggio semplice e basta. Sarà stato il tamarrissimo Eva-02 con le "cornine". Non so. Comunque ho sentito che qualcosa in questo meraviglioso meccanismo s'inceppava.
Questa può essere solo una mia impressione, dato che sono tutte scelte con lo scopo di rendere l'anime più commerciale e lanciarlo nel nuovo millennio, che però mi fanno rimpiangere le visioni metafisiche e sognanti della serie degli anni '90, nella quale si raggiunse un livello così alto che andò oltre la comprensione del pubblico. Ora quelle che mi trovo sono scene d'azione che sono autentiche perle, personaggi profondi e scenari apocalittici... ma basta. So che sarebbe decisamente abbastanza, ma Evangelion è molto più di questo. Non voglio fare la guastafeste o una ipercritica, ma non sono abituata a vedere la mia serie preferita in una veste così... commerciale. Mi ha distrutto la dimensione onirica in cui vedevo quest'anime, con le scene d'immensità poetica (non so neanche se esiste questo termine) dell'End.
Insomma, io ero una di quei fan che apprezzavano Eva non per le belle ragazze, ma per tutto ciò che rappresentava: un'opera coraggiosa, complicata, <i>che ti lascia qualcosa</i>, che riesce a farti vivere un'avventura. Ora, sfortunatamente, sta diventando una serie il cui nome significa soldi. Mi dispiace.