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"Two stories... about one story...", così potrei iniziare a parlare di "EF - a Tale of Memories" rivisitando le parole di un famoso sceneggiatore; per chi non l'avesse capito sto citando la prefazione di Quentin Tarantino a Pulp Fiction.
Sì perché ci sono due storie, due situazioni estremamente differenti, una serie che più o meno hanno la stessa sfera d'azione (i ricordi), cinque personaggi strettamente collegati tra di loro ma che non interferiscono l'uno nelle vicende dell'altro. Ma c'è anche e soprattutto un filo di emozioni che lega indissolubilmente tutto e tutti.

Trovo superlativa la regia, non c’è niente che non sia necessario: quasi assenti i personaggi secondari, nessuna battuta fine a se stessa, ogni scena funzionale alla trama, intreccio da oscar, conclusioni indimenticabili.
Pregevole e originale è la trasposizione grafica delle emozioni dei personaggi - mi rendo conto che questo commento ha senso solo dopo avere visto di cosa sto parlando -, di classe gli intermezzi con stralci di poesie ma soprattutto mi inchino agli artisti che hanno creato i brani della colonna sonora.

Vorrei scrivere una recensione migliore però, non so se per pigrizia o se per altro, non riesco a organizzare né a sintetizzare ciò che vorrei dire. Mi sento solo di consigliare caldamente a tutti la visione perché questo, considerandolo insieme a "EF - a Tale of Melodies", è l’anime più bello che io abbia visto fino ad ora, uno dei pochi che non è solo un passatempo ma ti lascia qualcosa dentro. E a me non piacciono particolarmente né le storielle strappalacrime, né tanto meno la grafica "confettosa".