Recensione
Marginal Prince
7.0/10
<b>Attenzione! Spoiler sulla trama!</b>
Marginal Prince è descritto come uno shounen-ai, ma chi non ama il genere può andare sul sicuro: in quest'anime di shonen-ai c'è davvero poco - ci sono shounen che lo sono molto di più. Anche se è basato su un boys-love sim game, nell'anime il tema dell'omosessualità è stato semplicemente accennato alla lontana. Per chi è fan ciò è un po' un peccato, a mio parere potevano spingersi un po' oltre. Comunque questa leggerezza lo rende sicuramente un prodotto adatto a una fetta di pubblico ben più ampia.
Trama
Un ragazzino, Yuuta, viene accettato in un'esclusiva accademia artistica maschile, dove stringerà amicizia con vari bishounen, ovvero "bei ragazzi". Ci sono un principe ereditario, un attore, un intellettuale un po' asociale, una specie di 007, un esperto di danza giapponese; poi un ragazzino davvero efebico, uno studente/killer, un dottore fatto a modo suo. Insomma, vi è la rappresentazione di vari tipi di caratteri. Ognuno ha la possibilità di trovare il suo marginal prince.
La storia, fresca e divertente all'inizio, si sposta presto su un tema abbastanza serio, seppure sempre trattato con leggerezza: il principe ereditario Joshua, i suoi dubbi sull'essere degno di diventare re o meno, e soprattutto nel finale, i complotti per ucciderlo. Qui il sangue scorre, dando alla storia una nota di serietà che a prima vista non sembrerebbe possedere.
Note positive
Prima di tutto trovo i disegni davvero molto belli, e le animazioni pertinenti alla trama. Ovvero, non sono superbe come in altri anime, e non ci sono virtuosismi o chissà quali usi della CG. Ma la trama, basata più sull'introspezione psicologica dei protagonisti e sulla loro crescita interiore, non lo richiedeva, quindi è un bene che si siano limitati all'essenziale. Poi i protagonisti, tutti fusti che meritano di essere visti. Anche i loro caratteri, per quanto un po' stereotipati, non danno una sensazione di stantio. Tutti loro sono freschi, in alcuni punti anche radiosi.
Note negative
Yuuta, ovvero il classico protagonista è un po' stupidello, però si fa volere bene da tutti e grazie al suo animo genuino riesce a cambiare in meglio gli altri, a dare loro forza, a farli di nuovo sorridere, ecc.. Insomma, niente che non si sia già visto, il tutto unito a una voce irritante e a un'infantilità che mi ha dato sui nervi dal primo all'ultimo episodio.
Altra nota negativa: ma perché li hanno fatti cantare? In ogni episodio, prima dell'ending, il coprotagonista di turno canta. Ok, vedere dei bei ragazzi che cantano sotto la pioggia non può che far piacere, ma ne sarebbe bastato uno, due al massimo. Invece no, cantano tutti. Da non amante del genere musical, non ho apprezzato. Per fortuna basta mandare avanti, non ci si perde niente se si saltano le canzoni, cosa che consiglio di fare.
In definitiva Marginal Prince è un anime godibile, che si può consigliare anche a chi non ama lo shounen-ai. Gli atteggiamenti non sono mai al limite, non possono infastidire. Certo, è un anime per ragazze, bisogna avere ben chiaro che, sebbene una parte di azione sia presente, non ci saranno né combattimenti alla Naruto né sparatorie alla Cowboy Bebop. Comunque merita.
Voto: 7 molto abbondante.
Marginal Prince è descritto come uno shounen-ai, ma chi non ama il genere può andare sul sicuro: in quest'anime di shonen-ai c'è davvero poco - ci sono shounen che lo sono molto di più. Anche se è basato su un boys-love sim game, nell'anime il tema dell'omosessualità è stato semplicemente accennato alla lontana. Per chi è fan ciò è un po' un peccato, a mio parere potevano spingersi un po' oltre. Comunque questa leggerezza lo rende sicuramente un prodotto adatto a una fetta di pubblico ben più ampia.
Trama
Un ragazzino, Yuuta, viene accettato in un'esclusiva accademia artistica maschile, dove stringerà amicizia con vari bishounen, ovvero "bei ragazzi". Ci sono un principe ereditario, un attore, un intellettuale un po' asociale, una specie di 007, un esperto di danza giapponese; poi un ragazzino davvero efebico, uno studente/killer, un dottore fatto a modo suo. Insomma, vi è la rappresentazione di vari tipi di caratteri. Ognuno ha la possibilità di trovare il suo marginal prince.
La storia, fresca e divertente all'inizio, si sposta presto su un tema abbastanza serio, seppure sempre trattato con leggerezza: il principe ereditario Joshua, i suoi dubbi sull'essere degno di diventare re o meno, e soprattutto nel finale, i complotti per ucciderlo. Qui il sangue scorre, dando alla storia una nota di serietà che a prima vista non sembrerebbe possedere.
Note positive
Prima di tutto trovo i disegni davvero molto belli, e le animazioni pertinenti alla trama. Ovvero, non sono superbe come in altri anime, e non ci sono virtuosismi o chissà quali usi della CG. Ma la trama, basata più sull'introspezione psicologica dei protagonisti e sulla loro crescita interiore, non lo richiedeva, quindi è un bene che si siano limitati all'essenziale. Poi i protagonisti, tutti fusti che meritano di essere visti. Anche i loro caratteri, per quanto un po' stereotipati, non danno una sensazione di stantio. Tutti loro sono freschi, in alcuni punti anche radiosi.
Note negative
Yuuta, ovvero il classico protagonista è un po' stupidello, però si fa volere bene da tutti e grazie al suo animo genuino riesce a cambiare in meglio gli altri, a dare loro forza, a farli di nuovo sorridere, ecc.. Insomma, niente che non si sia già visto, il tutto unito a una voce irritante e a un'infantilità che mi ha dato sui nervi dal primo all'ultimo episodio.
Altra nota negativa: ma perché li hanno fatti cantare? In ogni episodio, prima dell'ending, il coprotagonista di turno canta. Ok, vedere dei bei ragazzi che cantano sotto la pioggia non può che far piacere, ma ne sarebbe bastato uno, due al massimo. Invece no, cantano tutti. Da non amante del genere musical, non ho apprezzato. Per fortuna basta mandare avanti, non ci si perde niente se si saltano le canzoni, cosa che consiglio di fare.
In definitiva Marginal Prince è un anime godibile, che si può consigliare anche a chi non ama lo shounen-ai. Gli atteggiamenti non sono mai al limite, non possono infastidire. Certo, è un anime per ragazze, bisogna avere ben chiaro che, sebbene una parte di azione sia presente, non ci saranno né combattimenti alla Naruto né sparatorie alla Cowboy Bebop. Comunque merita.
Voto: 7 molto abbondante.