Recensione
Bleach
8.0/10
Recensione di Uccello Gira-Viti
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Ce ne sono molti, di anime shonen, ma devo ammettere che Bleach, in particolare l'arco narrativo del salvataggio di Rukia, è stato veramente ottimo.
Cominciai l'anime poiché ero indeciso sull'acquisto del manga e vedermi perlomeno la prima serie mi sembrava la cosa più ovvia da fare, visto che non trovavo scan dei primissimi capitoli. Così, armato dello sguardo critico che può avere un ragazzo di quindici anni alle prime armi con il mondo dei manga, cominciai a seguire la serie.
Bleach comincia molto lentamente: i primi episodi sono infatti dedicati a tutto il cast di protagonisti che accompagnerà lo spettatore per tutta la storia, e così, sopratutto all'inizio, la serie può sembrare lenta e noiosa. Ci sono Ichigo, rissoso ragazzo che può vedere i fantasmi e che ha (ovviamente) un sacco di capacità latenti; Rukia, lo shinigami (dio della morte) che incontrando il protagonista dà il via alla storia principale attraverso uno strano cambio di poteri; e i vari amici del ragazzo: Orihime, tonta e tettona spasimante del ragazzo e Chad, enorme amico e compagno di risse. Poi si aggiungono anche Ishida, rivale di Ichigo ma poi amico, e molti altri personaggi di contorno come la famiglia di Fragolino e il grandissimo Don Kanonji.
La serie continua calma, a esclusione dell'arrivo in grande stile di Ishida, però, appena Rukia viene rapita tutto cambia: Kubo, nonostante non inventi niente di nuovo sia per l'obiettivo di "salvataggio" sia per la struttura della storia - che, attraverso il solito scheletro usato in tantissimo shonen “combattimento-potenziamento-combattimento” -, crea un manga che si fa apprezzare, con una giusta tensione e presentando bei personaggi sia dalla parte degli intrusi sia da quella degli shinigami, tutti quanti ben fatti e interessanti.
Devo ammettere che durante tutta la saga sono stato con il cuore in gola, dannandomi per sapere che fine avrebbe fatto la bella shinigami, e divorandomi letteralmente tutti gli episodi. In più la bravura di Kubo nel disegno passa quasi immutata nella realizzazione dell'anime, che oltretutto presenta belle opening, un'animazione buona e altri dettagli che rendono la serie piacevole.
La serie è uno dei colossi del Jump e si capisce , infatti ora ho cominciato pure il manga. Purtroppo al primo filler ho deciso di bloccarmi, ben sazio di quello che avevo visto, e di passare all'opera cartacea.
Cominciai l'anime poiché ero indeciso sull'acquisto del manga e vedermi perlomeno la prima serie mi sembrava la cosa più ovvia da fare, visto che non trovavo scan dei primissimi capitoli. Così, armato dello sguardo critico che può avere un ragazzo di quindici anni alle prime armi con il mondo dei manga, cominciai a seguire la serie.
Bleach comincia molto lentamente: i primi episodi sono infatti dedicati a tutto il cast di protagonisti che accompagnerà lo spettatore per tutta la storia, e così, sopratutto all'inizio, la serie può sembrare lenta e noiosa. Ci sono Ichigo, rissoso ragazzo che può vedere i fantasmi e che ha (ovviamente) un sacco di capacità latenti; Rukia, lo shinigami (dio della morte) che incontrando il protagonista dà il via alla storia principale attraverso uno strano cambio di poteri; e i vari amici del ragazzo: Orihime, tonta e tettona spasimante del ragazzo e Chad, enorme amico e compagno di risse. Poi si aggiungono anche Ishida, rivale di Ichigo ma poi amico, e molti altri personaggi di contorno come la famiglia di Fragolino e il grandissimo Don Kanonji.
La serie continua calma, a esclusione dell'arrivo in grande stile di Ishida, però, appena Rukia viene rapita tutto cambia: Kubo, nonostante non inventi niente di nuovo sia per l'obiettivo di "salvataggio" sia per la struttura della storia - che, attraverso il solito scheletro usato in tantissimo shonen “combattimento-potenziamento-combattimento” -, crea un manga che si fa apprezzare, con una giusta tensione e presentando bei personaggi sia dalla parte degli intrusi sia da quella degli shinigami, tutti quanti ben fatti e interessanti.
Devo ammettere che durante tutta la saga sono stato con il cuore in gola, dannandomi per sapere che fine avrebbe fatto la bella shinigami, e divorandomi letteralmente tutti gli episodi. In più la bravura di Kubo nel disegno passa quasi immutata nella realizzazione dell'anime, che oltretutto presenta belle opening, un'animazione buona e altri dettagli che rendono la serie piacevole.
La serie è uno dei colossi del Jump e si capisce , infatti ora ho cominciato pure il manga. Purtroppo al primo filler ho deciso di bloccarmi, ben sazio di quello che avevo visto, e di passare all'opera cartacea.