Recensione
Papato: Kiss in the Dark
3.0/10
<b>Attenzione! Spoiler sulla trama</b> (anche perché basta solo quella per etichettare 'sto titolo...)
Ok, lo ammetto. Ho visto questi due OAV per un semplice motivo: me ne hanno parlato così male, ma così male, che volevo vedere con i miei occhi se faceva veramente così pena.
E, devo dire, per una volta, i commenti - unanimi - che ho ricevuto sono stati anche troppo buoni.
Ora, tendenzialmente, io sono una persona parecchio aperta. Seguo parecchi yaoi - a volte, anche parecchio spinti - e, sebbene non adori particolarmente né lo shota né l'incest, mi è capitato anche di seguire serie simili. C'è da dire che a volte mi sono piaciuti, altre volte, invece, no. Questo non perché voglia essere una moralista (nelle letture e nelle visioni, poiché le considero opere di fantasia, non mi faccio mai troppi problemi), ma proprio perché, soprattutto per gli incest, spesso i personaggi - a volte uno solo, a volte ambedue - sono consapevoli che fanno qualcosa di sbagliato, qualcosa che non è normale. E quindi, giù pagine e minuti di paranoia delirante, che a volte infastidiscono pure, ma che comunque ci stanno, perché... beh, è logico.
Questa lunga, e per molti di voi sicuramente, inutile premessa va fatta per un semplice motivo: a me questa serie non fa schifo perché è un incest yaoi shota - altro che vi pare -; a me questa storia ha fatto veramente pena perché il tema è trattato in un modo superficiale, stupido e incoerente.
Ma passiamo alla trama vera e propria.
Tutto inizia in una bella mattina di sole. Mira, il protagonista, va nella sua stanza di suo padre, per svegliarlo: deve accompagnarlo a scuola per il suo primo giorno, cosa ci fa ancora a letto?! L'uomo, per tutta risposta, invece di alzarsi, trascina con sé il figlioletto a letto. E, ovviamente, non per dormire. E se noi spettatori, pensiamo che adesso il ragazzino, comprensibilmente, scacci l'uomo per ovvie ragioni, il piccolo Mira, che fa? «Papà, non adesso! Dobbiamo andare a scuola!», dice.
Restiamo un po' sconvolti, ma, cerchiamo di comprendere la situazione: forse, l'uomo era ubriaco e non ha riconosciuto suo figlio? Sì, ma perché quella strana battuta da parte del ragazzo? Forse per loro ormai è normale fare certe cose, quindi, giustamente, non si pongono neanche il problema.
Quello che però lascia <i>davvero</i> sconvolti è ciò che s'intuisce continuando la visione: non solo per loro è una cosa normale, ma lo è praticamente per <i>tutti</i>, compreso il suo migliore amico. E già qui, la cosa non è più tanto normale.
Ma il meglio si ha quando, alla fine del primo OAV, scopriamo che Kyousuke non è veramente il padre di Mira. Ora, una persona normale, in questo caso, cosa farebbe? I salti di gioia, suppongo: adesso posso amare tranquillamente quest'uomo senza essere considerato malato mentale - e noi spettatori tireremmo un sospiro di sollievo: meno male, almeno 'sta serie non è così strana come poteva sembrare all'inizio! E invece Mira che fa? Si dispera: «Vuol dire che noi non abbiamo un rapporto così stretto!», piagnucola. Come se sia una cosa normale, per un padre ed un figlio, andare a letto insieme. Ma non è finita qui: il migliore amico di Mira, Kazu, che è con lui al momento della fatidica scoperta, per consolarlo, si porta a letto l'amico, che dopo una breve, brevissima resistenza, si concede a lui senza troppi problemi - e meno male che ama suo padre! «Prima pensavo che voi foste padre e figlio, per questo non mi sono mai intromesso.», si giustifica «Ma adesso che so che non lo siete, posso dirti che ti amo!». Come mai non ci ho pensato prima? È così logico!
Comunque, per il povero Mira i problemi non sono finiti: una donna, che dice di volerlo come figlio, gli chiede se gli va bene, perché in quel caso sposerebbe suo padre. Ma chi è questa donna? Mi ci sono voluti tre millesimi di secondo per capirlo, ma poi Kyosuke ce lo spiega per bene: quella donna è la vera madre di Mira, che ha dovuto lasciare il piccolo a suo fratello, per seguire la sua carriera artistica. Quindi, Kyosuke non è il padre di Mira, ma suo zio; quindi, se Mira le avesse detto sì, avrebbe fatto una famigliola felice con sua madre e suo zio/padre/amante; quindi, comunque tra i due c'è incesto. Ma la cosa non sembra assolutamente sconvolgere il ragazzo; anzi, «Che bello, allora in un certo senso siamo parenti!» è invece la sua reazione. E così l'amore trionfa e i nostri due eroi possono vivere per sempre felici e contenti!
No, scusate, ma solo a me pare che qualcosa, in questa storia, non quadri?
Dopo queste felici premesse, credo non ci sia neanche bisogno di parlare di altri aspetti della storia: a parte i due - che comunque sono piattissimi - anche gli altri personaggi non dicono niente. A parte Kazu, che ha un semi-ruolo-utile nella vicenda, gli altri, non servono praticamente a niente: a che serve l'apparizione fugace del tipo dell'associazione studentesca con il suo ghigno che fa presagire qualcosa che poi non avviene? Il fatto che si scopre essere il figlio adottivo di sua madre - e quindi il suo fratellastro - non basta, da solo, a dare un senso alla sua presenza. Forse, nel manga qualcosa accadrà (magari pure lui si vorrà fare Mira? Non lo escludo, visto tutto il resto!), ma qui no e quindi non vedo la necessità di inserire un simile elemento.
Sui disegni, non posso molto esprimermi, perché ho visto l'anime sul tubo, in condizioni pietose (con sub, poi che facevano parecchio pena: "qui" al posto di "cui"... potrei uccidere per molto meno): tutti i personaggi sono bellissimi e fighissimi, mentre Mira è un ragazzino <i>kawaii</i> che riesce a mala pena a risvegliare il mio istinto materno - che non ho - ma che non capisco come possa risvegliare gli appetiti sessuali di qualcuno.
Mi chiedete del comparto musicale? Ah, perché c'era? Sì, ricordo vagamente delle sigle ma, vista la profondità della serie, non le ho neanche notate: potevano essere anche orecchiabili, ma, sinceramente, nulla di che.
In due parole? Se volete farvi del male, siete liberi di farlo; se volete vedere uno yaoi come si deve - ma pure incest, ma pure shota - dedicatevi ad altro, vi conviene.
Ok, lo ammetto. Ho visto questi due OAV per un semplice motivo: me ne hanno parlato così male, ma così male, che volevo vedere con i miei occhi se faceva veramente così pena.
E, devo dire, per una volta, i commenti - unanimi - che ho ricevuto sono stati anche troppo buoni.
Ora, tendenzialmente, io sono una persona parecchio aperta. Seguo parecchi yaoi - a volte, anche parecchio spinti - e, sebbene non adori particolarmente né lo shota né l'incest, mi è capitato anche di seguire serie simili. C'è da dire che a volte mi sono piaciuti, altre volte, invece, no. Questo non perché voglia essere una moralista (nelle letture e nelle visioni, poiché le considero opere di fantasia, non mi faccio mai troppi problemi), ma proprio perché, soprattutto per gli incest, spesso i personaggi - a volte uno solo, a volte ambedue - sono consapevoli che fanno qualcosa di sbagliato, qualcosa che non è normale. E quindi, giù pagine e minuti di paranoia delirante, che a volte infastidiscono pure, ma che comunque ci stanno, perché... beh, è logico.
Questa lunga, e per molti di voi sicuramente, inutile premessa va fatta per un semplice motivo: a me questa serie non fa schifo perché è un incest yaoi shota - altro che vi pare -; a me questa storia ha fatto veramente pena perché il tema è trattato in un modo superficiale, stupido e incoerente.
Ma passiamo alla trama vera e propria.
Tutto inizia in una bella mattina di sole. Mira, il protagonista, va nella sua stanza di suo padre, per svegliarlo: deve accompagnarlo a scuola per il suo primo giorno, cosa ci fa ancora a letto?! L'uomo, per tutta risposta, invece di alzarsi, trascina con sé il figlioletto a letto. E, ovviamente, non per dormire. E se noi spettatori, pensiamo che adesso il ragazzino, comprensibilmente, scacci l'uomo per ovvie ragioni, il piccolo Mira, che fa? «Papà, non adesso! Dobbiamo andare a scuola!», dice.
Restiamo un po' sconvolti, ma, cerchiamo di comprendere la situazione: forse, l'uomo era ubriaco e non ha riconosciuto suo figlio? Sì, ma perché quella strana battuta da parte del ragazzo? Forse per loro ormai è normale fare certe cose, quindi, giustamente, non si pongono neanche il problema.
Quello che però lascia <i>davvero</i> sconvolti è ciò che s'intuisce continuando la visione: non solo per loro è una cosa normale, ma lo è praticamente per <i>tutti</i>, compreso il suo migliore amico. E già qui, la cosa non è più tanto normale.
Ma il meglio si ha quando, alla fine del primo OAV, scopriamo che Kyousuke non è veramente il padre di Mira. Ora, una persona normale, in questo caso, cosa farebbe? I salti di gioia, suppongo: adesso posso amare tranquillamente quest'uomo senza essere considerato malato mentale - e noi spettatori tireremmo un sospiro di sollievo: meno male, almeno 'sta serie non è così strana come poteva sembrare all'inizio! E invece Mira che fa? Si dispera: «Vuol dire che noi non abbiamo un rapporto così stretto!», piagnucola. Come se sia una cosa normale, per un padre ed un figlio, andare a letto insieme. Ma non è finita qui: il migliore amico di Mira, Kazu, che è con lui al momento della fatidica scoperta, per consolarlo, si porta a letto l'amico, che dopo una breve, brevissima resistenza, si concede a lui senza troppi problemi - e meno male che ama suo padre! «Prima pensavo che voi foste padre e figlio, per questo non mi sono mai intromesso.», si giustifica «Ma adesso che so che non lo siete, posso dirti che ti amo!». Come mai non ci ho pensato prima? È così logico!
Comunque, per il povero Mira i problemi non sono finiti: una donna, che dice di volerlo come figlio, gli chiede se gli va bene, perché in quel caso sposerebbe suo padre. Ma chi è questa donna? Mi ci sono voluti tre millesimi di secondo per capirlo, ma poi Kyosuke ce lo spiega per bene: quella donna è la vera madre di Mira, che ha dovuto lasciare il piccolo a suo fratello, per seguire la sua carriera artistica. Quindi, Kyosuke non è il padre di Mira, ma suo zio; quindi, se Mira le avesse detto sì, avrebbe fatto una famigliola felice con sua madre e suo zio/padre/amante; quindi, comunque tra i due c'è incesto. Ma la cosa non sembra assolutamente sconvolgere il ragazzo; anzi, «Che bello, allora in un certo senso siamo parenti!» è invece la sua reazione. E così l'amore trionfa e i nostri due eroi possono vivere per sempre felici e contenti!
No, scusate, ma solo a me pare che qualcosa, in questa storia, non quadri?
Dopo queste felici premesse, credo non ci sia neanche bisogno di parlare di altri aspetti della storia: a parte i due - che comunque sono piattissimi - anche gli altri personaggi non dicono niente. A parte Kazu, che ha un semi-ruolo-utile nella vicenda, gli altri, non servono praticamente a niente: a che serve l'apparizione fugace del tipo dell'associazione studentesca con il suo ghigno che fa presagire qualcosa che poi non avviene? Il fatto che si scopre essere il figlio adottivo di sua madre - e quindi il suo fratellastro - non basta, da solo, a dare un senso alla sua presenza. Forse, nel manga qualcosa accadrà (magari pure lui si vorrà fare Mira? Non lo escludo, visto tutto il resto!), ma qui no e quindi non vedo la necessità di inserire un simile elemento.
Sui disegni, non posso molto esprimermi, perché ho visto l'anime sul tubo, in condizioni pietose (con sub, poi che facevano parecchio pena: "qui" al posto di "cui"... potrei uccidere per molto meno): tutti i personaggi sono bellissimi e fighissimi, mentre Mira è un ragazzino <i>kawaii</i> che riesce a mala pena a risvegliare il mio istinto materno - che non ho - ma che non capisco come possa risvegliare gli appetiti sessuali di qualcuno.
Mi chiedete del comparto musicale? Ah, perché c'era? Sì, ricordo vagamente delle sigle ma, vista la profondità della serie, non le ho neanche notate: potevano essere anche orecchiabili, ma, sinceramente, nulla di che.
In due parole? Se volete farvi del male, siete liberi di farlo; se volete vedere uno yaoi come si deve - ma pure incest, ma pure shota - dedicatevi ad altro, vi conviene.