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Parte strano, questo "C": nonostante i combattimenti tendi a chiederti se, prima di cominciare a vederlo, non ti sarebbe convenuto farti un'infarinata di economia e roba varia (del tipo che, sì, non ho nemmeno capito cosa si dovrebbe "studiare" per capirlo al meglio), tanto poco è chiaro all'inizio quest'anime. Dopo un po' ti abitui: capisci che ciò che è al centro della trama non sono gli scambi di denaro e le bancherotte, ma qualche cosa di molto più importante: gli effetti che questi hanno sul mondo reale. Infatti in "C", parallelamente al nostro mondo che tutti conosciamo, esiste un enorme "zona" chiamata "Distretto Finanziario", dove, aiutati dagli asset (personificazioni del proprio futuro), ci si scontra in combattimenti all'ultimo sangue dove vengono messi in gioco alti capitali di "denaro Midas", valuta che si mimetizza tra gli Yen, ma che usa come garanzia lo stesso futuro del paese che "sostiene".
Ovviamente, perdendo soldi che hanno come garanzia il futuro, questo stesso futuro viene messo in pericolo, e così, puntata dopo puntata, veniamo immersi in un profondo dilemma che chiama il protagonista a scegliere tra l'avere un futuro o non vivere il presente.

Avidità e denaro, potere e futuro, molti sono i temi trattati da quest'anime che arriva a fare vedere come interi paesi, a causa di piccoli e incredibilmente brevi combattimenti, possano impoverirsi.
L'anime finisce in un modo che, francamente, non mi è chiaro, ma che mi azzardo a definire "positivo", con una nuova speranza di futuro per tutto il Giappone.
Le ottime animazioni e le OST, accostate a un character design non troppo banale, accompagnano quest'anime che sa farsi piacere, presentando tematiche interessanti e non troppo banali. Lo ritengo un ottimo anime per la sua stagione e mi sento di consigliarlo a chiunque sia anche solo un po' interessato.