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5.0/10
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'Devil May Cry' è una serie animata tratta dal famoso videogioco Capcom, inizialmente apparso su piattaforma Playstation 2 e in seguito trasposto su tutti i formati. Per chi ha giocato al videogame originale, apparso diversi anni or sono su Playstation 2, la figura di Dante, il protagonista, era qualcosa di forzatamente stiloso (passatemi il termine) e particolarmente incline al macabro divertimento di annientare i demoni.

In questa trasposizione lo spirito di Dante è stato, in linea di massima, mantenuto e sebbene non c'è una trama di fondo che spieghi chi sia (il figlio di Sparda, potente demone unitosi con un'umana) né tanto meno che introduca i personaggi secondari, anch'essi presenti nella versione giocabile. Sembra quasi che non importi visto con quanta superficialità vengono narrati gli eventi.
Dante, con la sua nonchalance per il pericolo, è solito uscirne sempre brillantemente ma allo spettatore non è dato sapere come. Infatti gli scontri con gli immancabili demoni si risolvono sempre in pochi colpi e senza particolari sequenze di animazione. Egli infatti viene spesso allo scontro con costoro in virtù del fatto che dirige una compagnia investigativa, la Devil May Cry appunto, sempre disposta ad accettare incarichi pericolosi ma, dal suo punto di vista, stimolanti.
Esclusiva di questa serie sono la presenza di due personaggi chiave, Patty Rowell, una ragazzina data in custodia a Dante, fulcro di quello scampolo di trama della serie, e il suo procacciatore di incarichi Morrison.

Dal punto di vista tecnico i disegni appaiono puliti e definiti anche se scarsamente animati. In particolar modo non storpiano la versione originale e sono abbastanza aderenti al character design del gioco. Sottotono il comparto audio, povero sia di effetti sia di brani che non siano ripetitivi.
La trama degli episodi è data principalmente dagli incarichi che vengono affidati a Dante, e quindi tendenzialmente le puntate sono scollegate l'una dall'altra, ma grazie alla figura di Patty gira sempre quell'alone di mistero che collega tutto e si svelerà solo negli ultimi episodi. Tuttavia lo scarso spessore della narrazione porta facilmente ad annoiare lo spettatore già dopo i primi episodi. Anche un fan della serie non può che rimanere interdetto davanti a un susseguirsi degli eventi stantio e a scene di azione risolte in modo approssimativo, sopratutto poiché il titolo originale ha creato un nuovo genere noto come hack and slash in terza persona, quindi molto incentrato sull'azione e sulla frenesia dei combattimenti.

Che dire infine, se siete proprio dei fan della serie e la seguite da anni, a maggior ragione è meglio essere cauti e non aspettarsi chissà cosa. Infatti si corre il rischio di vedere il proprio idolo sminuito. Per tutti gli altri, si può fare a meno di quest'opera, davvero poco attraente sotto tutti i punti di vista.