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"Kamisama no memo-chou" è un anime che parla dei vari strati della società contemporanea giapponese in relazione a gialli o eventi misteriosi che accadono nella città di Tokyo.
Il protagonista è Narumi Fujishima, liceale da poco trasferito nella città. Narumi incontrerà una "NEET detective" "Not in Education, Employment, or Training detective" di nome Alice, una ragazzina con un super intuito che sta quasi sempre chiusa nella sua stanza in compagnia dei suoi peluche. Il protagonista decide di diventare suo assistente; così facendo fa la conoscenza di altri NEET e personaggi particolari, come un neo-capo yakuza. Nel corso della serie Alice risolverà vari misteri facendosi aiutare dai suoi sottoposti tra cui Narumi.

La serie non mi è sembrata così orribile come ho sentito dire. Certo, i primi episodi sono da sonnifero (dopo il primo episodio ero lì lì per mollare la serie), ma dopo aver finito la serie qualcosa ti rimane nel cuore. La trama naturalmente non soddisfa tanto, perché rimane molto in sospeso e ci vorrebbero altri 20 episodi per realizzare veramente un prodotto di qualità e approfondire totalmente i personaggi. L'anime però in questi 12 episodi cerca di mostrare un lato della società, i tentativi molte volte sbagliati di trovare un proprio posto nel mondo. Ognuno cerca di fare il proprio meglio, ma molte volte si imbocca la strada sbagliata finendo nell'abisso.
Un altro tema centrale in quest'anime è il compito del detective. Il suo compito è di trasmettere ai vivi quello che non sono riusciti a dire i morti rendendo loro così onore. In questo Alice e gli altri NEET si impegnano nella loro vita, nonostante siano etichettati dalla società come nullafacenti.
In conclusione "Kamisama no memo-chou" è un anime carino, ma necessita di una seconda serie.