Recensione
Cowboy Bebop
10.0/10
Recensione di Gokuonathan
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Un anime dove la trama viene sviluppata solo nel 10% degli episodi totali, dove il 90% di essi sono solo meri episodi autoconclusivi, può diventare mai un caposaldo dell'animazione moderna? Sì, e Shinichiro Watanabe,regista della serie, ci è riuscito alla grande. Come? E' semplice: prendete il genere western, ambientatelo in un contesto fantascientifico e conditelo con delle atmosfere da film noir statunitense degli anni '50. Ma non basta: aggiungeteci pure una realizzazione tecnica strabiliante e una colonna sonora irresistibilmente jazz, et voilà. Questi elementi bastano a fare di 'Cowboy Bebop' un capolavoro.
Ma andiamo a esaminare meglio questo capolavoro giapponese degli anni '90.
Riguardo alla storia, appena si vedrà il primo episodio si rimarrà completamente spiazzati, dato che non si avrà la minima idea di dove voglia andare a parare il regista. Però man mano che si va avanti vengono introdotti nuovi personaggi (tutti con situazioni che vi terranno incollati allo schermo fino alla fine dell'episodio) e fin qui nulla di che, ma, a partire dal 5° episodio, qualcosa comincia a muoversi: si comincia a scoprire un po' il passato del protagonista, la sua storia. Si sarà quindi molto curiosi riguardo al personaggio di Spike, uno dei migliori personaggi mai creati in un anime, e continuando la visione, dopo avventure di ogni tipo, verrà introdotto un ultimo personaggio, Ed.
Il team è al completo e si continua senza problemi con le rivelazioni del passato dei vari personaggi, quindi assisteremo al passato di Spike, di Jet, e, verso gli ultimi episodi, anche di Faye ed Ed. Poi, sempre dopo numerose avventure appassionanti, arriva il Gran Finale con la G e la F maiuscole, uno dei più tragici e poetici mai visti nell'intera storia dell'animazione - non solo giapponese. Quindi, come per tutte le serie, arriva il doloroso momento di dire addio ai propri personaggi preferiti.
Ma che hanno di tanto speciale questi personaggi? Il fatto di essere caratterizzati benissimo. Ognuno ha la propria personalità, il proprio carattere, il proprio passato. In pratica sono caratterizzati alla perfezione. Non vi potrà non affascinare Spike Spiegel, con la sua perfezione e l'apparente malavoglia e disinvoltura, quando invece lui sa già tutto della situazione. Come si dice dalle parti di Napoli: "Fa lo scemo per non andare in guerra!". Oppure Jet Black, con la sua maturità e la sua saggezza, che si impegna sempre fino all'ultimo per catturare un criminale ogni qual volta ci sia una buona taglia su di esso. Ma anche la sexy e seducente Faye Valentine non scherza, con il suo essere pigra e arrogante con tutti, quando invece nasconde un passato di cui neanche lei è a conoscenza. Infine c'è Edward, bambina un po' fuori di testa, ma abilissima con il computer.
Per quanto riguarda il reparto tecnico, esso vanta animazioni di altissima qualità, curate e prodotte dallo studio Sunrise ('Mobile Suit Gundam', 'I Cieli di Escaflowne'). L'anime può vantare inoltre il character design di Toshihiro Kawamoto, che già si era fatto notare in "Mobile Suit Gundam 0083" e che sarà futuro co-fondatore dello studio Bones ('Fullmetal Alchemist', 'Wolf's Rain'), delle stupende sequenze d'azione - Shinichiro Watanabe è abilissimo nel dirigere scene d'azione, come farà notare anche nel futuro "Samurai Champloo" - e la colonna sonora di Yoko Kanno, che ci regala numerosi pezzi jazz che si adattano benissimo alle atmosfere dell'anime. Si vocifera anche che abbia composto 8 dischi per la sola colonna sonora dell'anime (!), se si esclude la colonna sonora del film d'animazione del 2001, perché se si includesse sarebbero 9.
In pratica: "Cowboy Bebop" è un capolavoro che nessun appassionato di animazione giapponese deve farsi assolutamente scappare! Consigliatissimo.
Piccola curiosità: "Cowboy Bebop" ha avuto l'onore di essere il primo anime a essere stato trasmesso nell'Anime Night di MTV.
Ma andiamo a esaminare meglio questo capolavoro giapponese degli anni '90.
Riguardo alla storia, appena si vedrà il primo episodio si rimarrà completamente spiazzati, dato che non si avrà la minima idea di dove voglia andare a parare il regista. Però man mano che si va avanti vengono introdotti nuovi personaggi (tutti con situazioni che vi terranno incollati allo schermo fino alla fine dell'episodio) e fin qui nulla di che, ma, a partire dal 5° episodio, qualcosa comincia a muoversi: si comincia a scoprire un po' il passato del protagonista, la sua storia. Si sarà quindi molto curiosi riguardo al personaggio di Spike, uno dei migliori personaggi mai creati in un anime, e continuando la visione, dopo avventure di ogni tipo, verrà introdotto un ultimo personaggio, Ed.
Il team è al completo e si continua senza problemi con le rivelazioni del passato dei vari personaggi, quindi assisteremo al passato di Spike, di Jet, e, verso gli ultimi episodi, anche di Faye ed Ed. Poi, sempre dopo numerose avventure appassionanti, arriva il Gran Finale con la G e la F maiuscole, uno dei più tragici e poetici mai visti nell'intera storia dell'animazione - non solo giapponese. Quindi, come per tutte le serie, arriva il doloroso momento di dire addio ai propri personaggi preferiti.
Ma che hanno di tanto speciale questi personaggi? Il fatto di essere caratterizzati benissimo. Ognuno ha la propria personalità, il proprio carattere, il proprio passato. In pratica sono caratterizzati alla perfezione. Non vi potrà non affascinare Spike Spiegel, con la sua perfezione e l'apparente malavoglia e disinvoltura, quando invece lui sa già tutto della situazione. Come si dice dalle parti di Napoli: "Fa lo scemo per non andare in guerra!". Oppure Jet Black, con la sua maturità e la sua saggezza, che si impegna sempre fino all'ultimo per catturare un criminale ogni qual volta ci sia una buona taglia su di esso. Ma anche la sexy e seducente Faye Valentine non scherza, con il suo essere pigra e arrogante con tutti, quando invece nasconde un passato di cui neanche lei è a conoscenza. Infine c'è Edward, bambina un po' fuori di testa, ma abilissima con il computer.
Per quanto riguarda il reparto tecnico, esso vanta animazioni di altissima qualità, curate e prodotte dallo studio Sunrise ('Mobile Suit Gundam', 'I Cieli di Escaflowne'). L'anime può vantare inoltre il character design di Toshihiro Kawamoto, che già si era fatto notare in "Mobile Suit Gundam 0083" e che sarà futuro co-fondatore dello studio Bones ('Fullmetal Alchemist', 'Wolf's Rain'), delle stupende sequenze d'azione - Shinichiro Watanabe è abilissimo nel dirigere scene d'azione, come farà notare anche nel futuro "Samurai Champloo" - e la colonna sonora di Yoko Kanno, che ci regala numerosi pezzi jazz che si adattano benissimo alle atmosfere dell'anime. Si vocifera anche che abbia composto 8 dischi per la sola colonna sonora dell'anime (!), se si esclude la colonna sonora del film d'animazione del 2001, perché se si includesse sarebbero 9.
In pratica: "Cowboy Bebop" è un capolavoro che nessun appassionato di animazione giapponese deve farsi assolutamente scappare! Consigliatissimo.
Piccola curiosità: "Cowboy Bebop" ha avuto l'onore di essere il primo anime a essere stato trasmesso nell'Anime Night di MTV.